5 Maggio 2011

Neonato in un cassonetto nel centro di Nova Gorica

Trovato il corpo di un neonato in un cassonetto. E’ accaduto a Nova Gorica, in via Gradnikove Brigade.

Il corpo si trovava in un sacchetto di plastica, all’interno di un cassonetto nell’area residenziale nel centro di Nova Gorica. Indagini in corso da parte della Polizia che, a quanto si è potuto sapere, richiederà l’autopsia del neonato.

foto: PopTv

Tag: , .

52 commenti a Neonato in un cassonetto nel centro di Nova Gorica

  1. FAN FIGHEL ha detto:

    Non ci sono commenti per questo triste fatto di cronaca nera

  2. effebi ha detto:

    tragico, lascia sgomenti.

  3. pianoinclinato ha detto:

    cho orrore… senza parole…

  4. ilaria ha detto:

    Povero piccolo…

  5. giovanni ha detto:

    Siamo avanti con le tecnologie, ma siamo sempre gli stessi cavernicoli di 5000 anni fa…

  6. maja ha detto:

    Sarà il caso di ricordare che in Italia esiste la possibilità del parto anonimo.
    Si può partorire in ospedale senza fornire i propri dati e abbandonare lì il neonato (il quale verrà dato in adozione).
    Per la madre NON ci sono conseguenze civili né penali.

  7. dimaco ha detto:

    infami !!!!!!!!!!

  8. isabella ha detto:

    Concordo con maja.

  9. viceversa ha detto:

    …triste specchio dei tempi…

  10. Ale ha detto:

    Nel ricordo di questo giorno, Festa della Mamma, bisognerebbe chiedersi che cosa ha spinto quella donna ad un gesto così terribile anche per Lei che ha portato quella creatura in grembo.
    In quest’epoca di esperato individualismo l’emarginazione e la solitudine provocano anche queste orribili esperienze.

  11. isabella ha detto:

    Probabilmente un atto di follia.
    Altre spiegazioni non trovo.

  12. Milost ha detto:

    Guardate che la depressione post partum è una brutta bestia, e che questo, se fosse come si dice. non è il frutto di esasperato individualismo etc etc ma di una problematica serissima che può capitare a qualunque neo mamma. Se attorno non c’è una famiglia attenta o una struttura socio – sanitaria in grado di far fronte alla depressione, questi fatti possono accadere, eccome.

  13. isabella ha detto:

    Indubbiamente depressione conclamata e stati depressivi sono delle patologie veramente pesanti.
    Nonostante ciò non riesco a capire come si possa nuocere ad una creatura, capisco di più l’autolesionismo, ma togliere la vita ad un neonato….che tristezza.

  14. Ale ha detto:

    Millost, è giusto se ci fossero (come scrivi) Famiglia, Servizi sociali, Sanitari e quella politica non assistenzialista ma sussidiaria e forse si poteva salvare una vita.
    Ma quella povera donna, non lo potremo mai sapere, ma probabilmente se non fosse stata sola e ci fosse stato qualcuno acanto a lei…

    Qualsiasi genitore sa le difficoltà prima e dopo il parto e quanti sacrifici richiedono i figli ma sempre più le Famiglie sono sole ad affrontare tutto questi e tanto più le ggiovani madri.
    Per questo esiste il CAV e da altre associazioni famigliari eccezzionali.

    Quella donna penserà per sempre a quel bambino che ha abbandonato in un cassonetto. Quella non è stata follia, quella è stata disperazione.
    Non esiste madre che voglia male al proprio figlio.

  15. isabella ha detto:

    Ale non possiamo sapere cosa passava per la testa di quella donna. Solo lei lo sa.
    Ci sono state donne che hanno ucciso più figli, quello non è amore di mamma.

  16. dimaco ha detto:

    depressione postparto una fava. mia bisnonna ha avuto 15 figli. non c’er tempo allora di essere depressi. pure mia nonna materna anche avendone due non é mai stata depressa.

  17. isabella ha detto:

    la depressione post partum esiste eccome, ma è una cosa che si sviluppa nel tempo, non nei primi gg dopo il parto.
    Bisogna vedere però se la donna ne è affetta.

  18. dimaco ha detto:

    tutte cazzate isabella. fino a qualche anno fa non se ne sentiva paelare perché non c’era. le donne erano troppo occupate a tirar su figli e a lavorare nei campi per esserne affette. oggi la cosa é diversa con donne che sono troppo preoccupate amantenere la linea e quando la perdono o si trovano davanti alla prospettiva che non potranno più fare quello cje facevano prima dei figli,cadono in depressione. ovvio che una delle cause é il fatto che le donne sono costrette a lavorare fuori dall’ambiente famigliar

  19. Ale ha detto:

    Per Dimaco no ci sono parole.
    Isabella è ovvio che non potremmo mai sapere cosa ha spinto quella povera a donna ad un gesto cos’ tragico, ma mi stupisce anche il vostro. Da quanto scrivete non dimostrate alcuna compassione ne per quella creatura e neppure per la madre. Mi stupisco del fatto che non vogliate accettare che la depressione post parto è una patologia che colpisce molte donne e il miglior aiuto è non stare sole. Sentirsi aiutata, compresa, sostenuta in un momento così fragile e difficile.

  20. dimaco ha detto:

    io non dico che non c’è ma solo che sino a qualche anno fa non se ne sentiva parlare. Poi io ho una mia opinione su questa cosa. non è mica contro la legge sai? la depressione post parto viene fuori anche per i motivi da me descritti, non sono il principale motivo ma una parte di motivi che portano a questo. personalmente ome patologia non l’accetto, ma credo che sia solo un rigetto nei confronti della mternita con tutti i suoi oneri.

  21. Mauricets ha detto:

    la vita contemporanea è difficile, ora con il benessere fisico bisognerebbe trovare quello dello spirito.

  22. Milost ha detto:

    Anche dei campi elettromagnetici una volta non si sentiva parlare, e c’erano come ci sono adesso, solo un po’ di meno.

  23. isabella ha detto:

    @dimaco anche di cancro una volta non si parlava eppure si moriva già.
    Non pensi che i problemi delle donne di oggi non siano solo di mantenere la linea o di non riuscire a fare più quello che facevano prima, ma piuttosto di troppi impegni (lavoro, figli, casa, marito, spesso assente,….magari anche genitori anziani da seguire)?

    @ale non parlare a me di scarsa compassione! E’ facile oggi parlare di depressione e io la conosco BENISSIMO!
    Non condanno la donna che ha fatto questo gesto dico semplicemente che prima di accusarla o compatirla bisognerebbe capire il perchè!

  24. chiara ha detto:

    a me sa tanto di una storia “nata” e “cresciuta” ai margini della società (tossicodipendenza, problemi psichiatrici…ce nè tante…). purtroppo ad alcune madri capita di concepire, come ai più di noi, capita di prendersi un raffreddore. e allora si, in quel caso si, la società intera si rende colpevole di questa storia senza lieto fine. per la madre e per la sua creatura .

  25. isabella ha detto:

    Ma non diamo sempre la colpa alla società. La società siamo noi, la società è fatta di ogni singolo individuo.
    Molto spesso incolpare la società serve a diluire le responsabilità.

  26. dimaco ha detto:

    isabella, allora saresti d’accordo sul fatto che le donne forse dovrebbero evitare di lavorare e di occuparsi della famiglia (figli, casa ovviamente coadiuvate dal compagno) a tempo pieno.

  27. maja ha detto:

    manfatti, una casalinga infanticida non s’è mai vista. la franzoni di mestiere fa
    l’astronauta, se non ricordo male.

  28. dimaco ha detto:

    la mia era una domanda alla quale vorrei una risposta seria, maja. poi sulla colpevolezza della franzoni nutro qualche dubbio (troppe dmande senza una risposta).
    Tornando alla mia domanda sono veramente curioso di sapere quante donne vorrebbero solo occuparsi della famiglia e della casa. mi interessa molto l’opinione delle donne su questo.

  29. maja ha detto:

    ma omo mio, sotto questo articolo hai scritto tante di quelle coglionate che solo una santa potrebbe risponderti in modo serio.
    spiacente, ma non faccio parte della categoria.

  30. alpino ha detto:

    mah..certe domande e certe risposte mi lasciano veramente di sasso..
    Una volta non c’era la depressione post partum? e chi lo dice? mogli costrette ad accudire rinchiuse in casa 5 o sei figli, spesso talmente esauste e represse per la condizione di vita che si sfogavano dando cinghiate ai figli per ogni errore compiuto..un tempo le donne dovevano tacere o forse neppure pensavano che la loro condizione potesse andare oltre a quella di “angelo del focolare” una sorte di pre destinazione che portava la donna ad aspirare come massimo obiettivo ad essere ottima madre ed ottima moglie, oggi le cose cambiano ad eccezione per quelle “porete” che a 16 anni sognano il principe azzuro e sognano fin da piccine il matrimonio….
    La donna ha scoperto che poteva essere qualcosa di più che semplicemente moglie e madre ed è giusto che sia così.
    Non usiamo la depressione post partum per giustificare ciò che ha fatto questa schifosa a Nova Gorica, lei lo ha chiuso in un sacchetto, anche solo lasciarlo depositato nel cassonetto forse come spesso accade gli avrebbe salvato la vita.
    La depressione può essere data da gravidanze non volute, oppure rapporti sessuali che non si sono voluti e mille altri motivi, una vita che nasce ed una vita che si stravolge..tutto sulle spalle spesso delle madri.
    Se è vero che le madri devono tornare a fare le madri, quando i padri torneranno a fare i padri?? i cragnosi davanti alla sala giochi di Gorizia dalla mattina alla sera hanno una madre che li nutre, lava e stira ma un padre che li bastoni perchè hanno passato tutto il pomeriggio in sala invece di studiare? i padri di quelli che vanno all’Aenigma sempre a Gorizia dove sono mentre i loro figli sputano, si ubriacano pieni di piercing, borchie e teste punk?
    Le mamme avranno la depressione ma anche i padri hanno una bella malattia e si chiama assenteismo.

  31. isabella ha detto:

    Concordo in pieno con l’ultima frase di alpino, anche se ovviamente non si può generalizzare.
    E per rispondere a dimaco no, non sono d’accordo sul fatto che la moglie debba rimanere a casa, dipendente in tutto e per tutto dall’uomo.
    Sono invece d’accordo sul richiedere maggior presenza e aiuto maschile nelle faccende domestiche, nel seguire i figli e tutto ciò che concerne la famiglia.
    E sono d’accordo sul fatto che è necessario ritornare un po’ ai ritmi di una volta: assurdo che i bambini non possano più fare le cose da bambini (giocare), ma debbano sempre essere super impegnati in mille attività.
    E noi adulti pure.

  32. Jasna ha detto:

    Ha ragione maja, e concordo al 90% anche con alpino (novità assoluta!!! :D)

    @dimaco Sei di un’altra generazione o hai avuto attorno a te solo questo tipo di donna?

  33. dimaco ha detto:

    io ho fatto solo una domanda. non volevo insultare nessuno. volevo solo sapere l’opinione delle donne qui dentro. punto. classico che arrivino risposte cosi dalle donne quando si tocca il discorso, neanche vi si cercasse di togliervi i diritti che avete aquisito. subito all’attacco a testa bassa. bstava scrivere perchè si o perchè no alla mia domanda. niente altro. non mi sembra troppo difficile.

    alpino, come non darti ragione sull’ultima parte del tuo intervento. Come ben saprai , entrambe le nostre contrapposte ideologie politiche si basano su due cardini fondamentali che sono l’ordine e la disciplina8cosa che manca assolutamente al giorno d’oggi) potrei forse esser d’accordo in parte sul inizio del tuo ragionamento. ma giustificare con la depressione p.p. tutto mi sembra esagerato. per qualsiasi cosa succeda è sempre quella la scappatoia.

    @isabella
    la tua è una risposta come deve essere.
    la mia idea sarebbe che la donna lavori solo 4 ore al giorno (nell’orario di scuola, asilo ) con uno stipendio adeguato(800 € al mese)e il resto della giornata dovrebbe stare con i figli.
    i padri dovrebbero avere almeno un giorno in più da poter passare in famiglia e con i propri figli in modo da dare loro un’educazione e far sentire la propria presenza (inteso per entrambi i genitori).

  34. isabella ha detto:

    Perfettamente d’accordo dimaco, un part time lo farei volentieri anch’io pur non avendo figli 😉

  35. dimaco ha detto:

    quandohai ifigli è il lavoro che dovrebbe essere part time e non i figli. tutto qui.

  36. isabella ha detto:

    Vero. Ma con i ritmi e le esigenze che abbiamo oggi è praticamente impossibile.

  37. Jasna ha detto:

    @dimaco Non volevo attaccarti, credo sul serio che da come parli potresti essere mio padre (come età anagrafica intendo). Ma non è mica un insulto?!

    Dove sta scritto che più della metà della giornata di una donna debba essere in famiglia? E se decurtassimo meno ore all’orario lavorativo delle mamme, ma ne togliessimo la stessa quantità anche ai padri non sarebbe più giusto? Certamente non ci sarebbero più incentivi a licenziare le donne quando si sposano o rimangono incinte, perché a quel punto bisognerebbe pensare di licenziare anche i padri.

    Credo inoltre che i padri non siano lì solo per “educare” e “far sentire la loro presenza”, ma per occuparsi al 100% dei loro figli assieme alla loro compagna di vita.

    Tieni inoltre presente che molte donne studiano tanti anni (come tanti uomini), e se rinunciano ad alcune posizioni lavorative non lo fanno certo a cuor leggero. E’ chiaro che tra i figli e il lavoro, una volta che li hai messi al mondo, scegli i figli: ma la possibilità di scegliere dov’è?
    Io personalmente vedo uno spiraglio nella riorganizzazione dei tempi di lavoro in modo da permettere la condivisione delle responsabilità all’interno della famiglia, nella fornitura di asili nido e scuole materne pubbliche. Tanto per cambiare siamo off topic di brutto.

    Cmq non offenderti per le risposte dure che ti sei beccato, hai dichiarato “la depressione post parto […] personalmente [c]ome patologia non l’accetto”. E chi sei? L’OMS?

  38. dimaco ha detto:

    mi son dimenticato di scrivere nel post precedente:
    una madre cheha tre figli non dovrebbe più lavorarre , ma percepire uno stipendio (pari a quello del coniuge che lavora, ma dipende dai casi singoli e dal lavoro svolto) che dovrebbe essere versato dallo stato e una relativa pensione. visto che fare la mammaè un lavoro a tempo pieno, socialmente indispensabile non vedo perchè non debba essere retribuito in maniera adeguata e consona.

  39. alpino ha detto:

    @Dimaco
    lungi da me giustificare ogni madre scellerata con la depressione, però sono consapevole che tale tipologia di depressione sia una vera patologia.
    La depressione da qualunque fonte prevenga è un male silenzioso ed infame, la madre della mia segretaria è afflitta da depressione cronica oramai da 20 anni, nessuna cura è risultata risolutiva, ad oggi a malapena si muove e pronunica poche parole, con evidenti retrograssioni cerebrali dovute proprio a questo stato “vegetativo” della persona.

  40. dimaco ha detto:

    jasna se una donna decide di metter su famiglia, poi deve prendersi le responsabilità che ne conseguono: fine del lavoro, fine della carriera. lavoro e figli sono due cose inconciliabli tra di loro proprio perchè il lavoro toglie tempo all’educazione dei figli e sopratutto toglie il dialogo tra genitori e figli. non puoi pensare che dopo tutto il bombardamento che ricevono da tv e radio le due orette che passi con loro lasciano il segno.
    non siamo off topic ma stiamo discutendosu un argomento collegato al fatto.

    “Credo inoltre che i padri non siano lì solo per “educare” e “far sentire la loro presenza”, ma per occuparsi al 100% dei loro figli assieme alla loro compagna di vita.”
    era sottinteso

  41. dimaco ha detto:

    riguardo alla ptologia è un miopensiero personale, non ho intenzionedi sovvertire la psicologia. solo una mia opinione. niente altro.avrò il diritto di esprimerla spero.

  42. isabella ha detto:

    Alpino purtroppo la depressione è una brutta bestia dalla quale tanti non riescono ad uscire e tanti non vogliono o non fanno nulla per uscirne (ovviamente non mi riferisco alla signora che nomini tu perchè non la conosco).

  43. Jasna ha detto:

    Ma dimaco quello di cui parlo io è un’alternativa: in alcuni paesi già è possibile lavorare e avere famiglia, e indovina come? Dando ai padri la possibilità di contribuire con il loro tempo al 50%.

    Se una donna mette su famiglia con una persona che la pensa come te sa già a cosa va incontro, e se le va bene così, perché no? Vorrei solo che capissi che non è l’unica via, e soprattutto che parli in modo veramente poco delicato di qualcosa che non conosci (la depressione post parto) e che non proverai mai.

  44. chiara ha detto:

    da quello che è stato scritto su un quotidiano (e adesso non mi ricordo quale), il medico dell ospedale di nova goriza -che si occupava della futura puerpera- aspettava la donna mercoledì (evidentemente scadevano i termini…). non vedendola arrivare ha avvisato chi? da quello che c’era scritto sull’articolo, le forze dell’ordine. e sempre da quello che c’era scritto, ha invitato lui stesso a fare una ricerca nei cassonetti. si faceva intendere tra le righe che hanno trovato il corpicino perchè si sapeva dove cercare. ora, se questa donna aveva dato chiari segni di poco equilibrio, io mi domando cosa centra il postpartum?(la struttura sanitaria ha provveduto al necessario?) sarà stato antepartum magari, o magari la donna non è in se per altre storie, ma il post partum in ‘sta storia me par proprio che non xe el caso. dopo, per quel che xe il peso de una maternità, mi credo che il detto africano “per crescere un bambino hai bisogno di un intero villaggio”sia ssai vero. solo mamme i vien su ebeti, solo papà xe longhi, solo nonni troppo viziai, solo fradei se le ciapa anche co no corri, insomma ghe vol un poco tutti.

  45. Jasna ha detto:

    @chiara La struttura sanitaria/gli assistenti sociali (non so come siano organizzati in Slovenia) avrebbero dovuto marcarla stretta, se il medico sapeva già dove cercare.
    A questo punto pare fosse evitabile, che bello…

  46. alpino ha detto:

    io lavoro dalle 09.00 alle 21.00, la mia compagna essendo co titolare con me stesso orario, dal lunedì al venerdì ed il sabato dalle 09.00 alle 13.00
    Con questo orario non riesco nemmeno ad accudire un papagallino, ma se non faccio quest’orario non mangio e non pago il mutuo…
    Che mondo de merda aver un fio saria bel se no dovessi lavorar 12 ore al giorno, ma per adesso me bastassi almeno un cagneto..gnanca quel rivo tegnir e che caxxo!!!

  47. Mauricets ha detto:

    e allora io mi chiedo: ma è vero progresso questo? quanto in realta viviamo? perche a mio modo di vedere non è vita degna dell’uomo questa. forse di una macchina si.

  48. isabella ha detto:

    Probabilmente nessuno immaginava che avrebbe commesso un gesto così.
    Non si può tenere a vista il mondo intero.

  49. N Alberti ha detto:

    Cioè ora giustifichiamo l’omicidio dicendo che aveva avuto la depressione post-partum?
    siamo sicuri che l’aveva avuta? e anche se fosse questo significa ammazzare in quel modo?
    pare che secondo alcune, le donne non possono essere cattive in quanto donne, solo gli uomini possono essere cattivi…ma per favore

  50. Jasna ha detto:

    @N Alberti
    Anche secondo “alcuni” le donne non possono essere cattive… e qui casca il palco

  51. dimaco il discolo ha detto:

    per fortuna non faccio parte della categoria di quei creduloni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *