25 Gennaio 2011

Soccorso in ritardo? Aperta un’inchiesta sulla morte di Pino Brumatti

Pino Brumatti potrebbe essere stato soccorso in ritardo. La Procura della Repubblica di Gorizia ha aperto un’inchiesta in cui si ipotizzerebbe il reato di omicidio colposo.

Intanto si sono svolti ieri i funerali, nella chiesa di Lucinico. A rendere omaggio al grande del basket italiano tanta gente comune e molte glorie della pallacanestro italiana: Paolo Vittori, Marco Bonamico, Giulio Iellini, Alberto Ardessi e Dino Meneghin.
”Siamo qui per salutare un grande campione e un grande uomo”, ha detto nel suo intervento il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli. ”Ancor prima che superman sportivo, Pino era una persona umile, corretta, generosa, che anche negli ultimi anni – secondo Romoli – ha messo la sua professionalità a servizio del basket goriziano”.

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17 commenti a Soccorso in ritardo? Aperta un’inchiesta sulla morte di Pino Brumatti

  1. massimilianoR ha detto:

    se è vero ciò che è accaduto e che è riportato dai giornali (ambulanza a monfalcone invece che a lucinico), è gravissimo, e non perchè accaduto ad una persona nota e benvoluta.
    gravissimo errore.

  2. lalla ha detto:

    se dovesse essere vero sarebbe un grave fatto,dorebbe far riflettere,e fermarsi un attimo a pensare…………..

  3. luigi ha detto:

    Chi sta al 118 dovrebbe essere addestrato a chiedere quello che serve per far intervenire al meglio i soccorsi e chiedere “quale città?” mi sembra scontato visto che chi chiama potrebbe non avere la lucidità necessaria per dare tutti i dati correttamente. Come facevo e talvolta faccio per taluni lavori più complessi prima mi faccio una scaletta e poi con la scaletta sotto gli occhi eseguo il lavoro. Al 118 ci vorrebbe altrettanto, forse c’è ma evidentemente non ha funzionato a dovere. Non vorrei, come purtroppo vedo avvenire spesso, che ci sia un sistema informativo del quale gli operatori si fidano troppo e che proprio sulla gestione degli indirizzi simili abbia un tallone d’achille.
    Comunque è avvenuto un fatto grave, soprattutto in caso d’infarto dove l’intervento entro i primi 8 minuti porta la sopravvivenza a percentuali molto elevate mentre al passare del tempo esponenzialmente aumentano i danni cardiaci ed aventualmente cerebrali.

  4. Fabio ha detto:

    e l’assessore regionale alla sanità, dopo aver pensato di razionalizzare le nascite, ha pensato bene anche di favorire i trapassi: la centrale unica del 118 a Palmanova infatti, prevista dallo stesso, avrebbe sicuramente lo stesso problema. Solo che avrebbe l’imbarazzo della scelta…inviamo l’ambulanza a Gorizia, a Monfalcone, a Pordenone, a Udine, a Trieste o dove so io?

  5. Mauro ha detto:

    Esatto Fabio, e ne accaderebbero molti fatti simili, immagina solo ad esempio v. Trieste, si trova ha Gorizia, Monfalcone se non sbaglio, a Gradisca d’Isonzo e penso ancora in qualche altra località della provincia, e immagine invece in tutta la regione quante vie sono, e molto importante sapere la località della provincia.
    Comunque sono brave le infermiere operatrici della centrale, probabile che sia stato un momento caotico tra i codici rossi, verdi, gialli, bianchi poi ambulanze uscite per altri interventi la abbiano potuta confonderla, comunque e un fatto molto grave questo. A me dispiace tantissimo per Pino Brumatti che abita pure nel mio paese. Per in certi casi bisogna magari anche fare convenzioni con altre associazioni di ambulanze ad esempio a circa 500 metri dalla casa di Brumatti e la associazione la Salute con ambulanze nuove e attrezate con defribrillatori e tutto l’accorente almeno in certi casi avrebbero potuto muovere quella, perchè avendo sentito nel giornale e intervenuta la territoriale d’emergenza (automedica)ma l’ambulanze erono impegnate.

  6. Kaiman ha detto:

    Ma gia’ nei anni 1991 abbiamo discusso che sul monitor dell’operatore di centrale dovrebbe aparire almeno il numero di telefono dell’utente. (se non la localita’) Sono passati 20 anni e siamo sempre li. Speriamo che la TELECOM o TIM, che da noi utenti si prendono bei soldini provvedano.Mauro ti do pienamente atto dei copioni delle vie.Scusate ma come e’ possibile che presso i nostri telefoni compaiono i numeri e sui monitor dei numeri di emergenza no, questo vale anche per il 113 e 112.Sono convinto che l’operatore del 118 che lavora li non puo essere incolpata di negligenza

  7. abc ha detto:

    Se, come sostiene Kaiman, sul monitor dell’operatore del 118 non appare il numero di telefono dell’utente, allora non è possibile richiamare il richiedente soccorso, per chiedergli dettagli sulla località. In questo caso la colpa è decisamente di chi non ha provveduto ad attrezzare il monitor di questa banale, indispensabile e non costosa attrezzatura.

    Se viceversa sul monitor appare il numero dell’utente che ha chiamato, la colpa dei ritardi è dovuta agli operatori.

    Si spera almeno che quanto accaduto serva ad evitare che l’errore si ripeta.

  8. isabella ha detto:

    Confermo che sul monitor non compare il numero del chiamante come accade sui nostri cellulari o sui telefoni fissi più recenti.

  9. massimilianoR ha detto:

    numero visibile o meno (che comunque sarebbe un deciso passo verso la “civiltà”, per ragioni di sicurezza), rimane l’errore umano da parte dell’operatore che ha confuso monfalcone e lucinico.
    perchè di errore umano si tratta. grave comunque, ma assolutamente NON tecnico.

  10. Mauro ha detto:

    Non credo ho saputo che poi l’infermiera ha telefonato cinque volte in abitazione per farsi aprire la porta ma l’indirizzo era sbagliato.
    Almeno era scritto sul giornale anche perchè so che l’opetrice deve chiedere e chiede sempre il numero di telefono per questi motivi e anche per essere sicura che non facciano chiamate fasulle per veder correre le ambulanze per niente. Io penso che possa aver sbagliato e magari equivocabilmente abbia mandato l’emergenza nel indirizzo sbagliato, ma senza volere, e che purtroppo una persona e morta e per lei potrebbe mettersi male le cose.

  11. Mauro ha detto:

    Ha rigurdo del telefono di casa che lascia il numero di telefono, c’è lo anche io si chiama SIRIO.187 ma poi bisogna fare attivare dalla telecom il servizio che si chiama chi è.
    Eventualmente se a qualcuno di voi intaressa.
    Comunque penso che lo abbia anche il 118 e in più e tutto registrato come le centrali del 112 e del 113 e penso anche quello del 115.

  12. Kaiman ha detto:

    Ma caro Mauro ce tanta gente che non sa il proprio n: di telefonino oppure ti dimentichi nel momento di emergenza.
    Il mio consiglio ai operatori di centrale rispondete sempre al telefono 118 di Gorizia, perche esiste ancora utenza pensa che la centrale risponde nella citta da dove lui chiama,specialmente Monfalcone

  13. Mauro ha detto:

    Kaiman, non riesco a capire l’ultima parte del tuo discorso, ma volevo dirti una cosa, che la centrale del 118 di Gorizia e una unica provinciale che copre da Gorizia, a Dolegna del Collio se non sbaglio e da Gorizia fino a Grado, compreso Monfalcone e in molti casi quando anche Sistiana ha bisogno di un autoambulanza chiede l’intervento di quella di Monfalcone, uguale anche se succede qualcosa a S. Giovanni del Natisone parte l’ambulanza che si trova a Cormons, e quando succede appena fuori Grado al inizio della provincia di Udine parte quella della SOGIT di Grado. Poi quando che purtroppo faranno la unica regionale a Palmanova, non so cosa salterà fuori, sarà il rischio che questi incidenti capiteranno di frequenza, ma in quel caso io denuncerei la regione.

  14. isabella ha detto:

    Kaiman intende che molti degli utenti che chiamano il 118 pensano che venga loro risposto dalla loro città/comune.

  15. Denis ha detto:

    abbiate l’accortezza di rispettare ciò che è successo, sia a rispetto della persona deceduta, sia a rispetto di chi lavora nel 118 come noi. Sputare sentenze è facile, fare le scalette per gli idraulici anche…. ma lavorare qui non è semplice come sembra. Parlate tutti come se il nostro lavoro sia semplice, avete tutti una soluzione bella pronta e impacchettata e tutti GIUDICATE. Vergogna a chi giudica, VERGOGNA a chi parla di cose importanti a sproposito senza ne arte ne parte. A volte è bene tacere e pensare prima di scrivere stupidaggini…anche se ogni scritto è lo specchio della persona che lo lascia.

  16. andrea ha detto:

    condivido pienamente quanto detto qua sopra da denis, mi sento inoltre di aggiungere qualche particolare:
    è inutile parlare ed esprimere giudizi su fatti di cui non si conosce lo svolgimento, ancora peggio è proporre soluzioni completamente insensate. Mi riferisco a chi ha suggerito di inviare sul posto un mezzo della salute. Mi domando che risposta sanitaria avrebbe potuto ricevere l’utente visto che questo ente non annovera tra le sue fila ne personale sanitario, ne soccorritori formati per l’emergemnza sanitaria. Alla fine dei discorsi, pregherei di non giudicare questi fatti, non siete voi a doverlo fare, lasciate l’ onere del giudizio alle autorità preposte.
    In questo modo rispettate chi ancora soffre per una grave perdita e noi che, quotidianamente, lavoriamo per voi. Vi ricordo che, noi qua, siamo ancora capaci di imparare dai nostri errori ma non basandoci su affermazioni superficiali e facilone, proferite da chi, di quanto accaduto sa ben poco.

  17. Mauro ha detto:

    @ Andrea: Mi scuso con te ma al momento avevo capito che non era a disposizione l’ambulanza perchè era impegnata in altri interventi, so chiaro che gli operatori della Salute non sono preparati come voi, ma visto che ci stava pure il medico della territoriale(automedica) più per altro per il trasporto d’urgenza non essendo stata a disposizione l’ambulanza del 118 ma avendo letto oggi sul Piccolo ho capito che mi sono sbagliato e chiedo scusa, con tutto il cuore so che siete bravi e vi ammiro molto per il lavoro che fate.

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