22 Gennaio 2011

Cobas, ecco le ragioni dello sciopero generale del 28 gennaio

Il 28 gennaio, insieme ai metalmeccanici, sciopereranno e manifesteranno tutte le categorie del lavoro dipendente pubblico e privato (ad eccezione dei trasporti urbani che sciopereranno il 26) e nella scuola e nelle Università, oltre a docenti, Ata e personale amministrativo, bloccheranno le attività gli studenti protagonisti della rivolta anti-Gelmini dei mesi scorsi.

I Cobas hanno infatti esteso a tutti i lavoratori lo sciopero “che la Fiom aveva indetto per i soli metalmeccanici e che aveva inutilmente cercato di far generalizzare anche dalla Cgil, che si è seccamente rifiutata per timore dell’estensione della lotta contro l’arroganza padronale e governativa”.

“E’ uno sciopero – spiegano i Cobas – contro quel potere economico che ha trascinato l’Italia nella più grave crisi del dopoguerra, e che, invece di pagare per la sua opera distruttiva, cerca di smantellare ciò che resta delle conquiste dei salariati/e e dei settori popolari. Contro il governo Berlusconi che, aggravando le politiche liberiste del precedente governo Prodi, ha cancellato centinaia di migliaia di posti di lavoro nelle fabbriche e nelle strutture pubbliche (a partire dalla scuola: 140 mila posti in meno ed espulsione in massa dei precari), imposto catastrofiche “riforme” della scuola e dell’Università, nel Pubblico Impiego bloccato i contratti e con il decreto Brunetta sequestrata la contrattazione e i diritti lavorativi e sindacali.
Contro un padronato parassitario e reazionario, che, guidato dal capo-banda Fiat Marchionne, va all’assalto di ciò che resta dei diritti dei salariati”.

A Trieste l’appuntamento del 28 gennaio per l’iniziativa promossa dai Cobas è in piazza della Borsa alle 10.

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1 commenti a Cobas, ecco le ragioni dello sciopero generale del 28 gennaio

  1. antonella caneva ha detto:

    e servirà ad una sola cosa…a far perdere alla gente e pure inutilmente….8 ore lavorative!

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