28 Dicembre 2010

Botti, petardi e razzi: i consigli della polizia

La  fine dell’anno sarà festeggiata anche con l’utilizzo di artifici e giocattoli pirotecnici. Ecco che la polizia intende sensibilizzare soprattutto i più giovani in merito alla pericolosità di questi prodotti. Si tenga presente che la fascia d’età fra gli 11 e i 16 anni risulta essere quella più colpita dal fenomeno e, pertanto, è importante che si attuino idonee campagne di prevenzione e di sensibilizzazione, coinvolgendo anche i genitori affinché affianchino i propri figli nelle operazioni di accensione di questi artifici e giocattoli pirotecnici.

In tutta Italia 509 sono stati i feriti per i festeggiamenti di inizio 2010, di cui 492 con prognosi inferiori ai 40 giorni. Fortunatamente non si è registrata nessuna vittima. A Trieste un uomo ha riportato minime ustioni al volto e all’occhio destro; ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Cattinara e se l’è cavata con 4 giorni di prognosi. Nel ribadire che artifici e giocattoli pirotecnici sono per loro natura pericolosi, che devono essere maneggiati con circospezione e che si deve prestare la massima attenzione nel rispettarne le modalità d’uso, di seguito si riportano alcune indicazioni utili al fine di  prevenire incidenti, che sono state fornite questa mattina in Questura alla stampa dall’Ispettore Superiore della Polizia di Stato Daniele Tasinato, responsabile del Nucleo artificieri del Friuli Venezia Giulia.

Innanzi tutto bisogna precisare che i prodotti presenti sul mercato devono avere sulla confezione un’etichetta in lingua italiana riportante gli estremi del Decreto Ministeriale che autorizza la fabbricazione e la commercializzazione del prodotto, la ditta produttrice, il Paese di produzione, l’importatore, la categoria di appartenenza, il nome del prodotto, la data di produzione e di scadenza, l’indicazione del peso dei materiali attivi e le modalità d’uso. In assenza di questo talloncino, sono da considerarsi fuochi proibiti ed illegali, pertanto possono essere molto pericolosi per l’incolumità fisica  perché preparati in laboratori clandestini, senza nessun controllo sulla sicurezza e sulla funzionalità. A tal proposito la legge punisce la fabbricazione, la vendita e chi li detiene. Nonostante il recepimento delle specifiche normative europee, ma attesa la mancanza di direttive tecniche, in Italia non sono ancora commerciabili i prodotti marchiati CE.

I fuochi d’artificio regolamentari si dividono in: artifizi di IV^ categoria, giocattoli pirici di V^  categoria e articoli di libera vendita o declassificati. La IV^ categoria identifica quei fuochi artificiali generalmente di tipo professionale (ad esempio sfere pirotecniche, granate cilindriche, raudi o petardi di grosse dimensioni, ) vendibili esclusivamente negli esercizi muniti di autorizzazione prefettizia (mai sulle bancarelle). L’acquirente – maggiorenne – deve essere in possesso di porto d’armi o di Nulla Osta all’acquisto del Questore.
La V^ categoria rientra in una tipologia di artifizi di medie dimensioni e questi prodotti,  possono essere commercializzati esclusivamente dai titolari delle licenze ai sensi dell’articolo 47 del Testo unico delle leggi di Pubblica Sicurezza. Possono essere acquistati dai maggiorenni di anni 18 che esibiscono un documento di riconoscimento valido al venditore. Sia per la IV che per la V categoria, l’operazione di acquisto deve essere trascritta su apposito registro in possesso del venditore.Ai sensi dell’attuale legge il possesso di materiale esplodente deve essere denunciato alle forze di Polizia. I giocattoli pirici di libera vendita in virtù delle loro caratteristiche sono tali da non produrre effetti dirompenti (piccole girandole, fiammelle, fontane, petardini, bengala, stelle filanti, vulcani, ecc.). La vendita di questi prodotti avviene nei supermercati, nelle cartolerie, rivendite di casalinghi e nelle tabaccherie, mentre l’acquisto è consentito ai soggetti di età superiore ai 14 anni e il loro possesso non deve essere denunciato all’Autorità di Pubblica Sicurezza. Per il commerciante che viene trovato a vendere tali prodotti ai minori di 14 anni è prevista una sanzione amministrativa e la sospensione della licenza o la revoca nei casi più gravi o di recidività. Il loro uso è consentito nel rispetto delle indicazioni poste sul prodotto e comunque all’aperto, mai rivolti verso persone, animali e materiali infiammabili rispettando altresì le consuete norme prudenziali e del buon senso per chi li maneggia.

Al di là delle categorie di appartenenza, si consiglia di verificare che il prodotto sia in ottimo stato, cioè che non presenti segni di umidità, deterioramento o danneggiamento tali da alterarne il funzionamento. Si invita a prestare attenzione nel trasporto e nell’accantonamento dei prodotti acquistati e di non riporli mai vicino a fonti di calore, contenitori di gas infiammabili, in luoghi umidi o ammassarli in spazi ristretti.

Attenzione anche al tipo di indumenti che si indossano; proteggersi gli occhi e non tenere mai in mano razzi, candele o petardi rispettando le modalità d’impiego indicate sul prodotto.
Non lasciare mai a terra i fuochi inesplosi e soprattutto evitare di riaccenderli: nel caso di mancato funzionamento attendere almeno mezz’ora e poi bagnarli con abbondante acqua. Nel caso in cui fossero individuati o notati fuochi d’artificio inesplosi, avvisare il 113 che provvederà ad inviare sul posto gli specialisti del settore.

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9 commenti a Botti, petardi e razzi: i consigli della polizia

  1. isabella ha detto:

    Sarebbe l’ora di smettere di usarli.
    Gli animali smetterebbero di aver paura.
    E sono un inutile spreco di denaro.

  2. kaiokasin ha detto:

    Un bel po’ antropocentrico…
    Lo scoppio dei botti causa danni rilevantissimi agli animali domestici e selvatici. In particolare gli uccelli sono indotti a scappare spaventati dai loro dormitori (alberi, siepi, tetti), volando nel buio alla cieca, andando a sbattere contro ostacoli quali muri, alberi o cavi elettrici; e anche in assenza di traumi comunque sono a rischio di congelamento. Perciò chi avesse già acquistato i botti cerchi almeno di utilizzarli nelle ore diurne e non al buio e non in prossimità di alberi, siepi e altri luoghi solitamente frequentati dagli uccelli.
    Anche cani, gatti e altri animali domestici sono a rischio: la loro soglia uditiva è fino a 5 volte superiore di quella dell’uomo (noi sentiamo gli ultrasuoni fino a 15.000 hertz, i cani fino a 60.000 e i gatti 70.000 hertz). E’ bene rinchiudere gli animali domestici in luoghi tranquilli, con finestre e tapparelle chiuse. Se il padrone è presente sarà utile tranquillizzare gli animali. Evitare assolutamente di lasciarli in terrazze o legati alla catena.
    (sintesi da comunicati WWF e LAC)

  3. Giovanni ha detto:

    E gli artifici acqistati in Slovenia? Dai noi sono legali?

  4. giulia ha detto:

    spesso pericolosi per le persone ,che non li sanno usare, ma fanno a gara a chi li compra sempre piu’ potenti (e sono adulti e vaccinati),per non parlare degli animali che ovviamente possono solo che subire questa demenza umana .ma il business si sa vince troppo spesso

  5. paolo ha detto:

    ma daiiiii ora salviamo anche gli animali dai petardi!?!?!? allora la caccia e la pesca?
    e i petardi di una serata possono danneggiare cosi tanto!?! vanno solo usati bene ho anch’io un cane e l’ho tenuto in casa fino a che sparavo i fuochi…se spari fuochi professionali non puoi spararli sotto casa ma devi scegliere un posto lontano da case!!! in veneto si fa cosi poi non so come sono abituati in giro!??!

  6. Luca ha detto:

    Animalisti…sempre a puntare il dito!. Ma quando i comuni fanno le sagre e i patroni dove andate a sbronzarvi lì, i fuochi organizzati non danno fastidio. Ne??

  7. ufo ha detto:

    Comuni che organiza sagre? Foghi in sagra? Ma dove el vivi sto qua, in Italia?

  8. John Remada ha detto:

    Ma certo….a Monfalcone xè la sagra del pavon,in onor a un ex sindaco…..e i foghi xè la bumba che sfoga a mò de Kiss show! Ufo ,no te son agiornà!

  9. John Remada ha detto:

    Del resto un che gà credù ale bale de certo toneloto….merita una sagra,oviamente chi lo gà votà,oltre al bever ….paga 2 bei eurini de entrata.Quà disemo”Tochi giusti” o “Che tochi!”

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