13 Dicembre 2010

Piano marketing da 30 milioni di euro per il turismo in Fvg


Lo dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive Federica Seganti, ricordando anche che, “se Regione e Turismo Fvg saranno al fianco degli albergatori nel promuovere il Friuli Venezia Giulia come luogo di vacanza, il rush finale toccherà a loro perché dovranno proporre prezzi e locazioni”.

Il Piano è stato presentato questa mattina dall’assessore e dal direttore di Turismo Fvg, Andrea Di Giovanni, ad un attento uditorio di addetti ai lavori, coinvolti d’ora in poi nell’implementazione di uno strumento da aggiornare annualmente e trasformare in una piattaforma operativa per lo sviluppo del turismo in questa regione.
“Al momento – ha confermato Seganti – si tratta ancora di una bozza, un work in progress che attende di venir completato con il contributo dei Consorzi e degli operatori turistici prima di arrivare alla stesura definitiva del prossimo gennaio”.
“I fondi a disposizione del comparto – ha aggiunto – sono rimasti invariati perché riteniamo che il turismo e la piccola e media impresa siano fondanti per l’economia di questa regione e perché ogni investimento fatto in questo settore ha avuto ricadute positive”.
“Ci attiveremo per recuperare risorse aggiuntive – ha inoltre assicurato – sia a livello nazionale, attraverso i progetti di eccellenza, sia attivandoci presso il nostro ufficio di Bruxelles per partecipare alla prossima tornata di bandi europei”.

Per il momento il comparto può dunque contare su circa una trentina di milioni di fondi pubblici (regionali, statali e comunitari) l’anno e “uno degli obiettivi del Piano è anche far sì che questi finanziamenti siano impiegati al meglio”, ha detto l’assessore.
“Intanto, grazie ai fondi comunitari stiamo completamente rivedendo il sito dell’offerta turistica regionale”, ha dichiarato Seganti, ricordando che tra i programmi per il futuro c’è un aumento del web marketing, specie in alcuni Paesi che già sono di riferimento, e l’implementazione di un sistema di prenotazione on line in accordo con i Consorzi e gli alberghi della regione.
“Ci sono margini di crescita per recuperare redditività prima nel settore alberghiero e poi nell’indotto”, ha proseguito, rilevando che, già ora, il Piano evidenzia alcune decisioni, quali la riduzione delle partecipazioni alle fiere a favore di un aumento dei workshop e degli educational, un investimento significativo sul mercato austriaco e su quello tedesco, un maggiore utilizzo della promozione radiofonica “meno costosa e più capillare”, la realizzazione di un catalogo complessivo dell’offerta turistica da sviluppare con l’aiuto dei Consorzi.

In un’Italia che continua a perdere visitatori (- 4,2 per cento di arrivi e – 4,8 per cento di presenze nel 2009), il Friuli Venezia Giulia ha recuperato, dal 2008 al 2010, il 5,2 per cento degli arrivi e l’1,8 per cento delle presenze, ha notato Di Giovanni, sottolineando come, rispetto alla stagione turistica 2009, i flussi nei capoluoghi regionali siano ripartiti grazie alla ripresa del business, visto che nei capoluoghi l’incremento degli arrivi è stato del 5,3 per cento e quello delle presenze del 2,9 per cento.
La punta massima è stata registrata a Pordenone che, dopo un 2009 segnato dalla congiuntura economica, da gennaio a settembre 2010 ha registrato arrivi e presenze in crescita rispettivamente del 7,1 e del 7,3 per cento.

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23 commenti a Piano marketing da 30 milioni di euro per il turismo in Fvg

  1. biancoalbanco ha detto:

    …di certo non hanno incominciato col piede giusto…

    promotur chiude tutti i poli (a parte zoncolan e sella) fino al prossimo weekend, una decisione alquanto assurda che si commenta da sola..

  2. mutante ha detto:

    marisaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

  3. Luigi (veneziano) ha detto:

    Questo articolo sembra scritto dal mago Silvan, visti i magheggi con i numeri.

    Il dato sul turismo in Italia nel 2009 va inquadrato: in tutta Europa il 2009 è stato un anno pessimo, con una perdita media delle presenze turistiche del 6%, e quindi l’Italia in realtà s’è difesa MEGLIO rispetto alla media europea. La diminuzione in tutto il mondo è stata invece pari al 4% (fonte di questi dati: World Tourism Organization).

    E’ falso che l’Italia “continui a perdere visitatori”: questo è stato l’unico anno negativo degli ultimi nove.

    Incredibile poi il paragone fra i dati italiani del 2009 rispetto al 2008 (un anno) e quelli del FVG del 2010 rispetto al 2008 (ultimi due anni).

    Se io faccio i paragoni in modo corretto, noto che tutta l’Italia ha aumentato di circa l’1,1% le presenze dal 2008 al 2010 (dati ad ottobre 2008 confrontati con i dati a ottobre 2010), e quindi il +1,8% del FVG non risulta poi così eclatante.

    30 milioni di Euro all’anno poi che significa? Trenta milioni per tutto quanto il comparto turistico, per tutti i tipi di intervento, compresi quelli sulle strutture ricettive, gli impianti, le spiagge eccetera?

    Sarebbe interessante saperlo, così come sarebbe interessante sapere gli altri anni quanto si spendeva.

    L.

  4. Srečko ha detto:

    Luigi

    Che forse la diminuzione italiana e’ dovuta al fatto che cuochi italiani hanno aperto ristoranti attorno a Santo Stefano di Vienna?

    Oppure alla paura che il Generale Rudolf Majster resusciti e attacchi l’Italia?

  5. matteo ha detto:

    sono citazioni dal direttore di Turismo Fvg, Andrea Di Giovanni e chi ha scritto l’articolo solo cita

    ha sbagliato il direttore di Turismo Fvg, Andrea Di Giovanni?

  6. Luigi (veneziano) ha detto:

    No, Srecko, te l’ho già detto: sono sposato. E’ inutile che mi segui scodinzolando come una escort qualunque. Mettiti in coda. Casomai, mandami dei fiori a casa.

    Non disprezzo le rose rosse, ma visto che siamo sotto le feste mandami una rosa di Natale, va là.

    L.

    PS Per matteo: i dati sui flussi turistici sono pubblici. Io non ho scritto che chi ha scritto il pezzo ha sbagliato, ma che ha opportunamente selezionato i dati per farli apparire “diversi”, più “scintillanti” di come essi in realtà sono. Se io confronto due dati, di solito cerco di renderli omogenei. Mi sembra il minimo, no?

  7. rajc ha detto:

    l’italia negli ultimi anni mi continua a perdere visitatori in relazione ai partner concorrenti(usa, vfrancia ecc..). forse voleva dire questo l’autore dell’articolo, quando parla di perdite di visitatori…

  8. Srečko ha detto:

    Luigi

    E un carciofo ti andrebbe? O un cardo?

  9. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ rajc

    E questo chi te l’ha detto? Possiedi i dati relativi ai flussi turistici degli ultimi dieci anni, suddivisi per stato?

    Dal 2000 al 2009, l’Italia è passata da 41,2 a 43,2 milioni di presenze turisiche dall’estero; la Francia da 77,2 a 74,2; gli USA da 51,2 a 54,9. Fa’ tu le percentuali.

    L’Italia è l’unico paese dei primi dieci come presenze turistiche internazionali (assieme alla Turchia) ad aver aumentato il numero dei turisti stranieri nel 2009 rispetto al 2008: +1,2%. Due sono i paesi che hanno avuto un vero e proprio boom nel periodo: la Spagna – passata da 46,4 a 52,2 milioni di arrivi internazionali, ma soprattutto la Cina, che è passata da 31,2 a 50,9 milioni.

    Infine, i dati dei primi otto mesi del 2010 affermano che l’Italia aumenta il numero delle presenze turistiche dall’estero di più rispetto alla media europea.

    Dirò anche che l’Italia ha ricavato dal turismo internazionale 40,2 miliardi di dollari nel 2009, quarto paese al mondo prima della Cina che è a 39,7 miliardi. Primi in questa classifica sono gli USA, con 94,2 miliardi di US$ nel 2009.

    La fonte di tutti i dati è l’UNWTO (United Nations World Tourist Organization).

    L.

  10. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ srecko

    Carciofi e cardi vanno benissimo: spediscimi una cassetta degli uni e degli altri al mio indirizzo. Prometto che ti penserò almeno un attimo, mangiandoli.

    L.

  11. Luigi (veneziano) ha detto:

    Correzione: anche la Malaysia ha aumentato le presenze di turisti stranieri nel 2009 rispetto al 2008.

    Perché la Malaysia è diventato il nono paese al mondo come flussi turistici, il che può far lontanamente immaginare cosa si sta muovendo in quella parte del mondo.

    Anni fa (credo fosse il 2005) qui a Venezia è venuto in visita il viceministro per il turismo cinese, che ha detto che secondo una loro statistica in Cina vi sono 50 milioni di persone che avevano pianificato un viaggio in Europa negli anni successivi. In quel periodo iniziavano a vedersi in città i primi cinesi, che si distinguevano dai giapponesi soprattutto per i vestiti, molto meno griffati.

    Adesso a Venezia ci sono cinque guide di lingua cinese, e i gruppi cinesi sono all’ordine del giorno. I miei amici guide mi dicono che spendono poco, però intanto arrivano.

    L.

  12. rajc ha detto:

    luigi, era soltanto una mia impressione basata sulla stampa da qualche parte in passato. non ho voglia di guglare, mi fido dei tuoi dati, vuol dire che mi sbaglio….meglio cosi’.

  13. Srečko ha detto:

    Luigi

    Vermente non dovresti mangiarli!!! (I carciofi sono sardi), ma …

  14. rajc ha detto:

    …stampa che devo aver letto da qualche parte in passato.

  15. matteo ha detto:

    no luigi hai sbagliato

    nella parte del articolo dove ci sono i dati è scritto chiaramente che

    ha notato Di Giovanni, sottolineando come, rispetto alla stagione turistica ecc

    quindi l’articolo è stato scritto in base a quello che ha detto il direttore del turismo e non in base a altri dati

    ti sei sbagliato

  16. alpino (Fidarsi è bene!!!) ha detto:

    i dati del Veneziano mi paiono inconfutabili

  17. Luigi (veneziano) ha detto:

    Allora mi correggo: il direttore di turismo FVG ha citato i dati in modo “magheggiante”, in modo da farli apparire “diversi” da ciò ch’essi sono nella realtà.

    Rajc: la stampa non è che dicesse delle cose del tutto sbagliate, nel senso che è vero che alcuni paesi – come la Spagna, la Turchia o anche la Germania – hanno aumentato i propri flussi turistici in modo percentualmente superiore all’Italia.

    Ma l’Italia non ha perso turisti nel periodo, a differenza invece della Francia che ha avuto una perdita secca.

    C’è anche da aggiungere che quattro regioni italiane fanno oltre il 50% delle presenze turistiche straniere, e che le due mete più gettonate in assoluto sono le spiagge di Rimini/Riccione & Co. e quelle di Jesolo/Caorle & Co..

    L.

  18. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Srecko

    Insomma, la smettiamo di chiachcierare? Spediscimi ‘sti carciofi e ‘sti cardi e bona là.

    L.

  19. Srečko ha detto:

    matteo

    Luigi non sbaglia mai! La tua e’ una pura calunnia! E ora te lo dimostrera’!!! Apri bene le orecchie, anzi, gli occhi, adesso arriva…

  20. Srečko ha detto:

    matteo

    Vedi e’ cosi’ veloce che mi sorpassato alla grande…

  21. omovespa ha detto:

    de tuta sta roba go solo capi che xe un piano ancor ain alto mare. e mi onestament eno me va tropo a genio spender 30 milioni per far publicita turistica. che spendi i albergatori se i ga voia, no vedo perche la region ga de stanziar. e intanto saria ben dir cosa ga porta in pasado sti 30 milioni, perche i dise che tuti i investimenti in sto comparto gaveva “ricadute positive”. bel, speremo.

  22. Paolo Geri ha detto:

    Intanto però continuano i tagli alla sanità …. e forse mi interessa di più la mia salute che le mie ferie (per le quali comunque non ho nè avrò i soldi).

  23. biancoalbanco ha detto:

    dopo aver chiuso i poli, promotur commenta così sul proprio sito:

    “Vi aspettiamo numerosi in pista con Promotur!”

    hahahahaha…….

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