“Sono molto felice di questo concerto che spero possa aprire un’altra stagione memorabile per Udine, come lo sono state quelle del 2009 e del 2010. Udine si conferma città degli eventi musicali in Friuli Venezia Giulia, grazie anche ad uno stadio di qualità come il nostro, senza il quale tutti questi concerti non si potrebbero organizzare. Il Comune anche questa volta farà la sua parte, coordinando i rapporti con le società sportive che utilizzano lo stadio, in primis l’Udinese”. Il sindaco Furio Honsell commenta così l’ufficializzazione dell’unica data italiana dei Bon Jovi, assenti dal nostro Paese ormai dal lontano 2003, la rock band americana che sarà in concerto il prossimo 17 luglio allo Stadio Friuli.
“Speriamo che questo concerto sia solo il primo appuntamento del 2011 – sottolinea l’assessore allo Sport, Kristian Franzil – anche perché ormai Udine è diventata una città affermata e conosciuta per i grandi eventi, visto che gruppi importanti scelgono di venire nel capoluogo friulano. Una condizione che, come Comune, abbiamo facilitato sia stipulando di un accordo di collaborazione con Azalea, sia tenendo sempre in buone condizioni lo stadio e mettendolo a disposizione dei grandi eventi non soltanto sportivi, potendo contare sulla collaborazione e spesso anche sui sacrifici delle società sportive, per il bene della città che sta a cuore a tutti”.
EVVIVA FINALMENTE IL GRUPPO PER CUI ERO PAZZA DA RAGAZZINA VIENE NELLA NOSTRA REGIONE!!! ORMAI HO 38 ANNI MA SE RIESCO CI VADO A VEDERE I MIEI “VECCHI” IDOLI, VORREI PROPRIO RIUSCIRE A VEDERLI DA VICINO
sempre a udin questi grandi eventi, qui invece gli eventi li fanno per i pensionati.
MI, è un problema di centralità geografica!
A Udine, in un’ora arrivano dall’Austria, altrettanto dalla Slovenia, via Gorizia e il Veneto, via Pordenone è sulla porta di casa.
Aggiungi che lo stadio di calcio Friuli ha un grande parcheggio ed è raggiungibile con grande facilità dalla tandenziale ….
Tutto qua!
ho appena litigata per questo con mia moglie. Soldibuttati via. xemeio che la staa casaa stirame le camise altrochè comportarse come una muletade 14 ani
sram te bodi, dimaco!
@ dimaco
Sei apparso in TV: http://www.youtube.com/watch?v=1nZ3x9Cb3Hg
L.
ma non scrivere cazzate luigi. erauna battuta la mia, solo che 90 euro per un biglietto mi sembrano francamente troppi.
zakaj memora bt sram maja? se je treba malo pohecat vsako toliko.
http://www.youtube.com/watch?v=L_G0WXSda4Y
jaz jo milsim vec ali manj tao
(io la penso più o meno così)
maja de dove te son?
effettivamente, 90€ per bon jovi xe troppi.
concordo: mejo iztok.
mah, go pagà mi in un buffet a ts: 90 euri per un piato misto e do bire…
iztok se magna col kren !?
trovar i biglietti per iztok. solo 50 posti disponibili, se xe una persona in più fa saltar tuto. xe parechio complicà il tipo. Fa i concerti nelle cantine tra botti e bottiglie. ottimo. Prosimo giro ghe chiedo se vol sonar in cantina nostra.
Tra AC/DC, Bon jovi, Springsteen e Iron Maiden delle belle ventate di novità (di 30 anni fa).
Al prossimo giro che ne dite del trio Lescano o del quartetto Cetra.
piero, el piato misto iera per 5 o i te ga frega? o ti ga ciolto due barili de bira?
per chi conosce lo stadio, qual’e il posto dove si vede bene il concerto
Cara Marisa, da buona friulana difendi la tua terra ma anch’io potrei controbattere che non e’ un problema di centralita’ ma di parcheggio visto che dalla slovenia si arriva a TS uscita tangenziale in pochi minuti, mezz’ora dalla croazia e poco piu’ di un ora anche da veneto austria e ungheria.
Purtroppo la regione friulofona per 2/3 privilegia sempre i primi vedi la fiera
#16
Oddio, almeno che uno non violi il codice della strada, dal confine austriaco a Trieste un paio di orette ce le mette tutte.
A parte questo, Udine è sicuramente più baricentrica rispetto al territorio regionale ed ha, appunto, un parcheggio in grado di ospitare i veicoli di 30-40.000 spettatori, cosa che a Trieste è impensabile.
Tra l’altro, i concerti a Udine hanno avuto finora un ottimo afflusso e servono anche a dare un po’ di respiro agli alberghi friulani che, a parte certi periodi, sono spesso mezzi vuoti.
Il baricentro della regione è un punto (adimensionale) che giace in fondo all’Isonzo. In parole povere non esiste.