7 Settembre 2010

Arrestati 28 corrieri di droga grazie alle traduzioni di ex prostitute nigeriane

La Polizia arresta 28 corrieri di droga a Trieste, Venezia e in altri centri del Nord Italia. Oltre 17 chili di cocaina ed eroina sequestrati. Ragazze nigeriane in passato vittime di riduzione in schiavitù impiegate come interpreti.

Si sta concludendo in queste ore una vasta operazione della Squadra Mobile della Questura e dalla Polizia di Frontiera di Trieste coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo giuliano, che ha portato all’arresto di ventotto corrieri impiegati da un’organizzazione criminale nigeriana dedita al raffico internazione di droga.

Gli arresti sono stati compiuti in diverse città italiane a partire dal mese di novembre dello scorso anno con la collaborazione delle locali Squadre Mobili coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, a seguito dell’arresto di un cittadino lituano controllato da agenti della Polizia di Frontiera di Trieste, a bordo di un treno proveniente dall’Ungheria e diretto a Napoli.

I poliziotti nel corso della perquisizione avevano trovato nascosti in un borsone quasi due chili di eroina purissima, destinati a trafficanti nigeriani operanti sulla piazza del capoluogo campano.

Le indagini, avviate subito dopo l’arresto dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile e dalla Polizia di Frontiera di Trieste, hanno consentito di individuare una vastissima rete di trafficanti nigeriani di droga, che utilizzando loro connazionali e cittadini dell’est europeo, sono in grado di far entrare in Italia ingenti quantità di cocaina proveniente dai paesi sudamericani ed eroina prodotta in Afghanistan, poi inviata in Europa attraverso la “rotta balcanica”.

Nel corso delle indagini sono state intercettate circa 130000 conversazioni su centinaia di telefoni usati dai trafficanti e dai corrieri.

Preziosissimo per gli investigatori l’aiuto di numerose interpreti nigeriane in passato vittime di riduzione in schiavitù e “liberate” dai poliziotti della Squadra Mobile di Trieste, nel corso di precedenti inchieste dove era emerso che le donne venivano “comprate” in Nigeria per oltre 50000 dollari, portate in Italia e costrette sotto la minaccia di riti “vodoo” a prostituirsi.

L’attività investigativa si è svolta anche all’estero con il coordinamento dell’Interpol e la collaborazione della polizia spagnola e olandese per la presenza in quei paesi di alcuni capi dell’organizzazione criminale.

Ulteriori particolari saranno resi noti in una conferenza che si terrà alle ore 10.30 nella Sala Stampa della Questura di Trieste.

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