15 Luglio 2010

TriesteLovesJazz ai nastri di partenza, il 24 luglio Esperanza Spalding in piazza Unità

Il Festival TriesteLovesJazz, organizzato dal Comune di Trieste – Assessorato allo Sport e Casa della Musica / Scuola di Musica 55, nell’ambito di Serestate, giunge quest’anno alla sua quarta edizione. Nell’ampio cartellone (che conferma l’ottimo livello artistico) brillano alcuni tra i migliori i nomi del panorama internazionale, tra tutti Esperanza Spalding (sabato 24 luglio, vai alla sezione eventi).

Altro ospite d’onore è il Trio of Oz che lega il suo nome ad Omar Hakim (già intervenuto a Casa della Musica lo scorso aprile): al festival domenica 25, sempre in piazza Unità il trio propone una produzione ad hoc, ideata assieme all’agenzia 00 Jazz proprio per TLJ: un ensemble d’eccezione – formato dalla talentuosa e stravagante pianista Rachel Z., dalla giovane Maeve Royce e dal celeberrimo sax di Bendik, noto per la sua collaborazione con gli Steps Ahead. Ma è la figura di Omar Hakim il perno dell’operazione: grande batterista dei Weather Report, personaggio straordinario per grandezza artistica ed energia umana e acclamato per la sua versatilità, l’espressività del suo groove, l’eccellenza nell’uso delle tecnologie in musica. E a Trieste arriva, lunedì 26 luglio, ancora in piazza Unità, Larry Carlton con il suo trio: vera leggenda del fusion jazz internazionale, vincitore di svariati Grammy e protagonista di oltre trent’anni di gloriosa e indiscussa carriera, Larry Carlton è un chitarrista venerato alla stregua dei suoi maestri, Joe Pass, Wes Montgomery e Barney Kessel. Anima originariamente blues, Carlton ha plasmato uno standard tecnico e compositivo che vanta una storia che non esiterà a lasciare il segno nello stile chitarristico jazz, blues, pop e rock nelle prossime decadi.

Impossibile citare le centinaia di musicisti che animano i 30 concerti del festival: basti far cenno, per ora, alla nuova attenzione alla vocalità, dopo gli strepitosi Swingle Singers dello scorso anno, con il Bauchklang “Vocal Groove Project” (che riproduce i più strani effetti sonori soltanto con le voci dei cinque interpreti) e al concerto d’apertura del festival affidato al Trieste Gospel Choir guidato dall’entusiasta David Levert Massey. E poi l’attenzione al sound latino con gli Ocho Rios (che festeggiano a Trieste il loro trentesimo compleanno) e il tango virtuoso del Los Inaudibles Trio e alla forza della tradizione africana con il bellissimo progetto Dajaloo di Pietro Tonolo. E ancora: l’eleganza della voce di Anna Lauvergnac e le “visioni sonore” tanto personali del pianoforte di Angelo Comisso e del sax di Marco Castelli. Non mancano poi alcuni tributi a personaggi imprescindibili per la storia della musica contemporanea: da Cannonball Aderly – la cui opera è ripresa dal Giovanni Vianelli Trio feat. Nevio Zaninotto – a Keith Jarret e Gary Burton proposti dal duo Miroirs, di Gabriele Petracco al vibrafono e Daniele Ruzzier al flauto; da Stevie Wonder – lo omaggia il Martina Feri Group – a Celso Machado, compositore brasiliano cui l’Imagens Quartet dedica un concerto monografico. Rappresentate anche le molte e significative, realtà musicali del territorio: tra gli altri Riccardo Morpurgo, Mike Sponza – la cui musica non si ferma certo ai confini del nordest – fino alla Trieste Early Jazz Orchestra e all’originale trio transfrontaliero degli Etnoploch.

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