9 Aprile 2010

Due stranieri irregolari denunciati dalla Questura di Trieste

Trieste Nelle ultime ore, si sono verificati altri due casi di denunce a danni di stranieri. Il primo ha per protagonista un cittadino serbo privo di qualsiasi permesso di soggiorno comunitario. La seconda denuncia riguarda, invece, un marocchino a cui la Questura di Gorizia aveva già notificato il rifiuto della carta di soggiorno.

Pubblichiamo i comunicati della Questura di Trieste. Il primo:

Nella serata del 07 aprile u.s., nel corso di specifici servizi di pattugliamento istituiti lungo la fascia confinaria di questa provincia dopo l’entrata in Schengen della Repubblica di Slovenia, atti a reprimere la criminalità transfrontaliera, la Polizia di Frontiera di Trieste, durante un controllo presso la stazione ferroviaria di Villa Opicina, sul treno diretto in Slovenia, rintracciava il cittadino serbo K. Z di anni 32.
Da un controllo del passaporto ordinario serbo vecchio modello non biometrico in suo possesso, si evinceva che lo stesso risultava privo del prescritto visto Schengen e privo di qualsiasi permesso di soggiorno comunitario.
In virtù dell’entrata in vigore delle nuove modifiche al testo unico sull’immigrazione, lo straniero veniva indagato a piede libero per il reato di clandestinità e messo a disposizione del personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura per i successivi adempimenti.

E il secondo, appena arrivato in Redazione:

Nella prima mattinata odierna, durante il servizio di controllo del territorio, personale della Squadra Volante della Questura di Trieste fermava il cittadino marocchino G.Z., di anni 18, a carico del quale. dai successivi controlli effettuati, risultava, oltre a vari precedenti, un provvedimento di rintraccio della Questura di Gorizia del 31.10.2008 per notifica del rifiuto della carta di soggiorno. Gli operanti invitavano il giovane a seguirli ma lo stesso tentava di allontanarsi e reagiva con violenza nei loro confronti. Accompagnato in Questura, G. Z. veniva indagato per inottemperanza al citato provvedimento di rintraccio nonché per resistenza a pubblico ufficiale.

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