17 Gennaio 2010

Anche Fidenza balla il flamenco al “PalaTrieste”, l’Acegas nuovamente con un pugno di mosche

Trieste Solita Acegas, solita storia: anche Fidenza fa vedere i sorci verdi alla Pallacanestro Trieste, battendola a Valmaura per 93-90 e continuando a far capire come i ragazzi di coach Bernardi siano parecchio lontani dalla forma migliore e, più in generale, dal saper interpretare nel modo più appropriato chi gli si para davanti come avversario.
Preme sottolineare come, dal lontano 1° Novembre quando i tifosi giuliani videro l’ultima vittoria interna, è cambiato poco nell’assetto del giovane team triestino. E a conti fatti, in queste condizioni, di vittorie se ne potranno vedere pochine, rischiando di “regalare” ancora più anonimato a un campionato già scritto (per fortuna) a livello di ultimo posto.

I primi minuti sul parquet sono contraddistinti dal’ estremo equilibrio: Fidenza trova due conclusioni pesante con Marchetti e Nanut, Trieste risponde con l’immediata solidità di Benevelli in area pitturata, abile a catturare carambole e a tramutarle in canestri in maniera estremamente efficace. Al 4′ gli ospiti sono avanti di quattro lunghezze (11-15) poi l’Acegas piazza un break di 8-0 sull’asse Benfatto-Benevelli che consente ai biancorossi di rimettere la testa avanti sul 19-15. Nonostante qualche tiro forzato di troppo, specialmente con Scarponi, Trieste si dimostra reattiva nei rimbalzi offensivi (ben 6 solo nel corso della prima frazione): gli uomini di Bernardi però non riescono ad andare oltre al 23-22 della prima sirena.

La Siram inizia di slancio nel secondo quarto: le tre triple di fila di Bonacini, Furlanetto e Nanut mandano in crisi l’Acegas, innervosita in lungo e in largo da diversi falli non sanzionati a proprio favore dalla coppia arbitrale formata da Pisoni e Chersicla. Trieste precipita sino a -10 (23-33), interrompendo l’emorragia in attacco con una “bomba” di Bocchini dall’angolo: ma i padroni di casa difendono male sotto il proprio tabellone, non eseguendo adeguatamente il taglia-fuori e permettendo troppo spesso agli ospiti di catturare rimbalzo e di andare comodamente a referto. I giuliani trovano una piccola scossa con i punti di Crotta e con la tripla finale di Lenardon, tuttavia Fidenza mantiene le redini del match sino a metà gara, restando a lunghi tratti in doppia cifra di vantaggio e chiudendo i primi venti minuti avanti di 7 (38-45).

Gli emiliani ripartono contratti alla ripresa delle ostilità: soluzioni tattiche non troppo cervellotiche permettono all’Acegas di avvicinarsi timidamente di nuovo al massimo equilibrio, nonostante un poco gratificante 1/6 dalla lunetta nei primissimi minuti di terzo quarto (con 4 liberi sbagliati da Benevelli su altrettanti tentativi). Ma, sebbene Trieste torni sul -4, Fidenza ritrova la via del canestro con maggior regolarità grazie alle penetrazioni di Micevic e Lorenzetto, tornando sul +8 al 25′ (45-53): poi, con i padroni di casa che tornano nuovamente sotto (tripla di Bocchini e schiacciata di Benfatto per il -2 sul 52-54), Nanut (alla fine migliore in campo) riapre la scatola trovando la “bomba” dai 7 metri abbondanti, illuminando poi le successive due azioni della propria squadra con passaggi e assist di tutto rispetto. L’Acegas rimane viva e lo dimostra negli ultimi scampoli di frazione, grazie ancora al tiro pesante di Bocchini e Spanghero e alla realizzazione dalla media distanza a fil di sirena di un Benevelli ancora in rottura prolungata dalla linea della carità: quasi a testa bassa, i biancorossi tornano in vantaggio al 30′ sul 64-63.

L’ultimo quarto comincia nel segno di Avanzini: il 2/2 dalla distanza del numero 19 della Siram fa parecchio male a Trieste, per l’ennesima volta costretta a dover rincorrere nel punteggio. A cinque minuti abbondanti dal termine i giuliani tornano a boccheggiare sotto di 8 lunghezze (70-78), riuscendo a riemergere con le individualità di Spanghero che in solitaria firma il break di 5-0 che fa tornare l’Acegas a tre punti di distanza da Fidenza (75-78). Ma è ancora Nanut a voler girare definitivamente la frittata a favore degli emiliani, con due liberi realizzati e palla recuperata a Bocchini in difesa: sembra finita per Trieste sul -10, i padroni di casa provano l’ultimo sussulto nel finale tentando di rosicchiare qualche punto con la difesa a zona e con una pessima verve emiliana ai liberi che, almeno negli istanti finali, rischia di vanificare tutto. La Siram però mantiene la concentrazione quanto basta, arrivando sul +3 a pochi secondi dalla sirena finale e concedendo a Spanghero un’improbabile tiro scoordinato dai 7 metri: è la resa, mesta, per un’ Acegas che non riesce ancora a trovare l’identità vincente.

Acegas Aps Trieste – Siram Fidenza 90-93 (23-22, 38-45, 64-63)

Acegas Aps Trieste: Lenardon 10, Cigliani , Spanghero 15, Bocchini 16, Benevelli 21, Colli 1, Bonetta n.e., Benfatto 18, Scarponi 2, Crotta 7. Allenatore: Bernardi

Siram Fidenza: Marchetti 8, Cornacchione 1, Bonacini 14, Nanut 22, Lottici 2, Lorenzetto 16, Furlanetto 5, Micevic 15, Molinari n.e., Avanzini 10. Allenatore: Ghizzinardi

Arbitri: Pisoni, Chersicla

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