22 Settembre 2009

Pista ciclo-pedonale sulla rotonda di Sant’Andrea

Serve un passaggio ciclo-pedonale per attraversare incolumi la rotonda di Sant’Andrea. Il Comune di Gorizia si rimette al lavoro sul progetto di realizzazione di un sistema che permetta a pedoni e biciclette di superare l’ostacolo della rotonda di ingresso alla città.
Il problema torna attuale perchè l’area sarà a breve interessata da un mega intervento di rifacimento della viabilità: adeguamento del raccordo Villesse-Gorizia, nuovo ingresso Sud e, forse, una serie di lavori che potrebbero riguardare la creazione del nuovo centro commerciale.
Il tema è stato affrontato nella riunione tra il sindaco Romoli e l’assessore Riccardi. Il sindaco di Gorizia ha infatti caldeggiato la realizzazione di un collegamento ciclo-pedonale, presumibilmente con la creazione di un sottopasso, dalla città in direzione del cimitero, un traffico “debole” che è impensabile possa coabitare senza pericolo con una rotatoria sempre più interessata dai mezzi pesanti.

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6 commenti a Pista ciclo-pedonale sulla rotonda di Sant’Andrea

  1. Milost ha detto:

    Un traffico “debole” che un tempo si prolungava amenamente ( ricordate il vialone ombroso?) fino all’aeroporto. Ripristinare questa direttrice per le biciclette significa restituire all’aeroporto uno dei suoi significati “storici”, quello cioè di meta “verde” a breve distanza dalla città. Già che ci sono, i nostri amministratori risolvano anche il problema dell’utilizzo da parte del traffico “debole” della rotonda al sottopasso della ferrovia che integrata da quell’orrore realizzato su via Aquileia di fatto chiude alle biciclette la possibilità di un transito con un minimo di logica e sicurezza. Chi ci va più in bici alla Campagnuzza o alle piscine, sfidando la rotonda 1 e 2?

  2. bubez goriziano ha detto:

    Era ora, sono stufo di sfidare la sorte ogni volta che supero la rotonda in bicicletta… anch’io ho sempre pensato che potevano lasciare il vecchio tracciato della Via Trieste per le biciclette, con un sottopasso per oltrepassare il raccordo. Il fatto che non ci abbiano mai nemmeno pensato è indicativo della considerazione nella quale sono tenuti i ciclisti. Alla Campagnuzza ci vado pedalando sui marciapiedi, visto che non ci sono alternative: meglio rischiare una multa che finire all’ospedale.

  3. el condor ha detto:

    raga è ora che vi buttate in politica… la generazione che gestisce il tutto è ancora legata a concetti senili della loro infanzia, quando la macchina era tutto….oggi è cambiato, ma questi non cambiano un c..

  4. Milost ha detto:

    Qui non si tratta di fare politica, qui si tratta di organizzare la resistenza dei cittadini: nei limiti della legge e pure con buon gusto e umorismo. Ma resistere!!Dimostrare di esistere. Protestare tutti insieme. In venti ciclisti a girare 10 volte sulla rotonda di Campagnuzza abbiamo bloccato il traffico senza fatica….

  5. Morgan ha detto:

    Milost…bella iniziativa, in 20 a bloccare la rotonda. Propongo altri venti nella rotonda sopra via Aquileia, così blocchiamo l’accesso alla città…
    sono d’accordo con te, i ciclisti in città rischiano di farsi male…vedi su per il corso!!!Anche io preferisco la multa ad un mese di ospedale con una gamba rotta! El condor…non è politica, è vivere in una città che dovrebbe essere a dimensione d’uomo!!!

  6. Milost ha detto:

    Non solo Morgan: in una città che potrebbe puntare tutto sull’essere a misura d’uomo, perchè ha già dimensioni e caratteristiche per esserlo. Ma si punta esattamente nella direzione opposta, come se la “misura d’uomo” non fosse una valore sul quale generare anche attività economiche e grazie al quale qualificare una precisa offerta turistica.

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