Si annuncia più lungo del previsto il soggiorno a Trieste di Goran Davidovic, leader del partito serbo di estrema destra Nacionalni Stroj. Nonostante il pronunciamento della Corte d’Appello a favore dell’estradizione dell’uomo, l’avvocato di Davidovic ha già annunciato l’intenzione di far ricorso, sostenendo che, in Serbia, il leader neo-nazista non potrebbe scontare la pena in condizioni di sicurezza, viste le minacce già di morte già ricevute. L’uomo quindi resterà a Trieste almeno per qualche altro mese, dove si trova in libertà a causa di un errore nella trasmissione del fax con le condanne a suo carico.
Davidovic, conosciuto in Serbia come il “Führer” è stato condannato a un anno di galera dal tribunale di Novi Sad, per aver fatto irruzione a un convegno ebraico con dichiarazioni “istiganti all’odio razziale, politico e religioso”. Subito dopo la condanna, si è recato a Trieste per un ricongiungimento con la moglie, che qui risiede. La Serbia ha però fatto domanda di estradizione e l’uomo è stato quindi arrestato. Nel corso di una perquisizione del suo appartamento di San Giacomo, la Digos ha rinvenuto diverso materiale di matrice nazista.
A difendere l’uomo, l’avvocato Gianni Adami, noto per il suo passato di ultras dell’Udinese e per aver già preso le parti di diversi skinheads.
Il sito CNR Media segnala a questo link il video di una manifestazione del partito di Davidovic.
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