24 Maggio 2009

Il turismo in Fvg va in controtendenza: in aumento, anche a Trieste

Dice l’Agi che: In un momento difficile per l’economia, e in netta controtendenza rispetto ai dati nazionali sul turismo, il Friuli Venezia Giulia nel 2008 ha fatto registrare un aumento. A Trieste si registra un più quattro per cento di arrivi.


In provincia di Trieste, nel 2008, la crescita del settore turistico rispetto al 2007 e’ stata anche maggiore: 303 mila gli arrivi attestati (+ 4,45 ), dei quali il 39% sono stranieri; 829 mila le presenze registrate (+ 2,94 per cento). Secondo questi dati – forniti dall’Agenzia TurismoFVG – il sistema turistico triestino contribuisce non poco ad attrarre visitatori nell’intero territorio regionale. ‘Sono segnali incoraggianti – ha affermato Michela Cattaruzza Bellinello, Presidente del Gruppo Giovani – che testimoniano una crescita superiore nella provincia di Trieste rispetto a quella registrata dalla regione Friuli Venezia Giulia nel suo complesso e supportano la scelta strategica del comparto turistico di puntare piu’ sulla qualita’ che sulla quantita’.
Una scelta – ha aggiunto Gilberto Benvenuti, Presidente della Sezione Turismo di Assindustria – intrapresa per cercare di catturare i segmenti piu’ alti della domanda turistica e di integrare tra loro le varie componenti del turismo: da quella congressuale, al turismo business (con le 10.000 presenze all’anno registrate ad esempio dallo stabilimento della Wartsila Italia) al turismo scientifico. ‘L’afflusso turistico a Trieste – spiega ancora Benvenuti – e’ caratterizzato da soggiorni brevi di carattere culturale e legati al business, ed e’ in quest’ottica che vanno studiate e avviate strategie di promozione turistica della provincia. Il comparto congressuale – aggiunge – e’ un settore che puo’ creare importante valore economico sul territorio in cui si sviluppa, e non solo per le aziende del settore. Basti tenere presente alcuni fattori che caratterizzano questo comparto: i congressisti sono considerati big spender (si calcola che il turista d’affari spenda sul territorio una media di 250 euro al giorno); il settore congressuale e’ un eccezionale veicolo di promozione del territorio nei segmenti alti della domanda turistica, oltre ad avere il pregio di destagionalizzare la domanda’.

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