19 Aprile 2009

Pitarresi ribatte: “Alla base delle accuse solo la segnalazione di un cittadino”

kriminalnoEmanuele Pitarresi, 57 anni, denunciato dai vigili urbani per un presunto abbandono nei cassonetti di rifiuti sanitari, respinge le accuse, sostiene di essere iscritto regolarmente all’Albo nazionale dei gestori ambientali, di essere sempre stato in regola con la documentazione di trasporto e di utilizzare in maniera regolare uno dei veicoli oggetto dell’ultimo sequestro. Secondo quanto riporta l’Ansa, l’imprenditore sostiene che alla base dell’indagine dei Vigili urbani vi è solo la segnalazione – in dicembre – di un cittadino che aveva notato un furgone nei pressi di un cassonetto.

Verrà depositato lunedì prossimo al Tribunale del Riesame di Trieste il ricorso contro il sequestro di due mezzi di trasporto dell’imprenditore. Il provvedimento è stato eseguito il 9 aprile scorso dalla Polizia municipale del capoluogo giuliano, dopo che un precedente sequestro di un altro mezzo dello stesso Pitarresi, il 17 dicembre scorso, era stato già revocato dal Tribunale del Riesame.

Nell’ordinanza di dissequestro depositata a dicembre dal Riesame, i giudici segnalano l’assenza di verifiche da parte degli investigatori, sia sui documenti, sia sul furgone. Quest’ultimo è risultato diverso da quello inizialmente segnalato e per questo gli è stato restituito. Per quanto riguarda la presenza di sacchi di rifiuti nei due mezzi bloccati nei giorni scorsi, Pitarresi sostiene infine che si tratta di materiale appena raccolto, né pericoloso, né inquinante o a rischio infettivo, che sarebbe stato regolarmente avviato allo smaltimento se non fosse stato sequestrato.

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