6 Settembre 2016

Bisogni educativi in aumento: la parola a chi ci lavora

el sunto Un alunno su cinque in Friuli Venezia Giulia ha difficoltà di apprendimento. Ne abbiamo parlato con chi ci lavora quotidianamente

Di ieri la notizia che in Friuli Venezia Giulia un ragazzo su cinque ha difficoltà in classe.
Abbiamo parlato di questo trend con Lisa Luchita, che ci lavora quotidianamente, avendo fondato un’associazione, Easy English, che si occupa di ripetizioni e doposcuola anche a ragazzi con disturbi particolari di apprendimento.

Negli ultimi anni si è notato un aumentare dei casi di disturbi e bisogni educativi speciali. E’ qualcosa di nuovo o semplicemente è cambiata l’attenzione verso qualcosa che c’è sempre stato?

E’ sicuramente cambiata l’attenzione per un problema che c’è sempre stato ma che era sottostimato e sottovalutato.
A nostro avviso, veri passi da gigante sono stati fatti con l’apporto delle neuroscienze e della ricerca scientifica che hanno permesso di migliorare e creare strumenti diagnostici sempre più accurati.

BES e DSA. Cosa sono?

Con la sigla BES si intendono i ragazzi che richiedono Bisogni Educati Speciali e con DSA si intendono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Per quanto le sigle non ci piacciano molto, ci aiutano a capire subito con chi abbiamo a che fare nel momento in cui una famiglia prende contatto con noi.

Com’è lavorare con i ragazzi che hanno questi disturbi?

E’ estremamente appagante ma soprattutto affascinante. Non esistono due dislessici uno uguale all’altro, ognuno ha la sua storia, le sue vicissitudine e il suo proprio funzionamento per cui ogni volta ci si rimette in gioco, si trovano nuove strategie e metodi per capirli e per aiutarli.

In cosa possono venir aiutati?

Sicuramente offriamo aiuto con i compiti a casa ma gran parte del nostro lavoro consiste nel rafforzare l’autostima capendo come ciascun ragazzo apprende e fornendo quindi un metodo di studio adeguato per ogni singolo caso.

Voi lavorate con quali fasce di età?

Noi ci rivolgiamo ai ragazzi delle medie, superiori e universitari.

Easy English nasce, come dice il nome, concentrandosi sulla lingua inglese. Poi il campo d’azione si è esteso a quasi tutte le materie scolastiche. Come mai?

Abbiamo iniziato nel 2009 proponendo lezioni singole di inglese per i ragazzi delle medie e delle superiori, poi gli stessi hanno iniziato a chiedere un supporto in altre materie come la matematica o il latino. Da qui la necessità di trovare altri insegnanti che insegnassero le materie scientifiche.

Come ci si può mettere in contatto con voi?
Chiamandoci ai numeri 3478947324 (Lisa per l’inglese e le materie umanistiche) e al 3407806259 (Davide per le materie scientifiche).

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2 commenti a Bisogni educativi in aumento: la parola a chi ci lavora

  1. Sara Matijacic ha detto:

    Una domanda a Lisa, di cui forse la risposta può essere utile non solo a me.

    Mentre sui DSA è tutto abbastanza chiaro, sui ragazzi BES ho sempre avuto qualche perplessità, a partire dalla definizione che ne da la DIRETTIVA del MIUR:

    “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.

    Se parliamo di questo tipo di svantaggi allora in media almeno il 75% dei ragazzi/e in una classe è BES. Si riesce davvero a intervenire su tutti?

    Mi chiedo nel concreto, quando a un bambino/a vengono riconosciuti i BES, cosa succede?

    Chi definisce il Piano Didattico Personalizzato?

    C’è ad esempio uno psicologo, facilitatore linguistico o insegnante di sostegno che se ne occupa e che passa del tempo a scuola con ciascuno di loro per accompagnarli in questo percorso?

  2. Lisa Luchita ha detto:

    Ciao Sara,
    ti rispondo in breve!

    Se parliamo di questo tipo di svantaggi allora in media almeno il 75% dei ragazzi/e in una classe è BES. Si riesce davvero a intervenire su tutti?

    NO, non si riesce mai ad intervenire su tutti in classe poichè I BES comprendono una vasta area di ragazzi per i quali bisogna prevedere interventi di intensità, durata e peculiarità molto diverse tra loro e quindi spesso le famiglie devo affidarsi a specialisti privati o ad associazioni come la nostra per tamponare un po’ la situazione scolastica.

    Mi chiedo nel concreto, quando a un bambino/a vengono riconosciuti i BES, cosa succede?

    I casi sono essenzialmente due: nel primo caso sono i genitori a portare la diagnosi a scuola al momento dell’iscrizione al primo anno di un ciclo di studi oppure durante l’anno se la diagnosi arriva in seguito all’iscrizione; il secondo caso, invece, sono gli insegnanti ad indicare un alunno come BES sulla base di valutazioni didattiche e pedagogiche. In entrambi casi viene predisposto un Piano Didattico Personalizzato e ai genitori viene suggerito di richiedere una visita specialistica per valutare le difficoltà tramite strumenti diagnostici.

    Chi definisce il Piano Didattico Personalizzato?
    Il PDP viene definito dal consiglio di classe in concerto con i genitori e con l’alunno se maggiorenne. Esso esprime tutte le necessità didattiche dell’alunno/a e tutto il piano formativo che sarà attuato per permettergli/le di seguire le lezioni in maniera efficace, svolgere le verifiche orali e scritte in classe e anche i compiti a casa in maniera quanto più autonoma possibile.

    C’è ad esempio uno psicologo, facilitatore linguistico o insegnante di sostegno che se ne occupa e che passa del tempo a scuola con ciascuno di loro per accompagnarli in questo percorso?

    L’insegnante di sostegno é riservato agli alunni con disabilità riconosciuta dalla legge 104/1992 per tutti gli altri non é previsto alcun sostegno. Gli alunni certificati DSA ricevono gli strumenti compensativi e le misure dispensative come previsto dalla legge 170/2010, per tutti gli altri BES il MIUR ha ritenuto che il PDP sia sufficiente.

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