12 Febbraio 2008

Il Comune pensa a un wi-fi gratuito nei luoghi ‘chiave’ di Trieste

Pordenone sta partendo con la copertura wi-fi di tutto il territorio cittadino. Il Comune di Trieste, invece, sta studiando un piano di offerta di connessione gratuita di internet senza fili che riguarderà, almeno nella fase iniziale, solo alcune zone: per esempio i cittadini triestini potranno connettersi alla rete in piazza Unità ed in altre piazze e luoghi di snodo centrali per la vita del capoluogo giuliano.

Il servizio sarà offerto gratuitamente e, per utilizzarlo, bisognerà ottenere una tessera con la password dall’Info Point del Comune in Piazza Unità: una misura necessaria vista la legge anti-terrorismo che impone a ogni gestore di accessi alla rete (come per esempio gli internet point) di richiedere ai suoi utenti l’identità tramite un documento di riconoscimento.

Dipiazza sarebbe scettico sull’offrire immediatamente il wi-fi su tutto il territorio cittadino a causa degli investimenti necessari che sarebbero molto alti. Tra l’altro, secondo il municipio, non ci sarebbe assicurazione sulla durata dei fondi legati a Mercurio Fvg, la società creata dalla Regione per fornirela connettività gratuita senza fili ai cittadini: dopo i primi tre anni di finanziamento non ci sarebbe copertura economica.

Infine, in municipio si paventa la possibilità che i servizi wi-fi gratuiti offerti dal Comune possano essere un giorno citati in tribunale da aziende come Tim e Vodafone: secondo l’analisi dello staff del sindaco, il servizio pubblico wi-fi gratuito offerto dal Comune potrebbe configurarsi come concorrenza sleale ai gestori di telefonia mobile. I quali, di certo, potrebbero essere messi in crisi da una rete pubblica gratuita di accesso a internet, a cui ogni cittadino in possesso di cellulari di nuova generazione o di computer portatili potrebbe connettersi (e telefonare) gratuitamente.

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26 commenti a Il Comune pensa a un wi-fi gratuito nei luoghi ‘chiave’ di Trieste

  1. Mat Ferigo ha detto:

    Mi sembra un’ottima iniziativa. Speriamo arrivi presto!
    Complimenti per il blog, ci voleva davvero uno incentrato sulle news in regione!

  2. Andrea Luchetta ha detto:

    Sarebbe ora… Non per fare l’emigrato spocchioso, ma a Ginevra (città che peraltro detesto) è pieno di punti in cui è possibile connettersi alla rete messa a disposizione dal comune. In più, se non ho capito male, adesso il comune sta distribuendo gratuitamente dei modem wireless, o routier o come cacchio si dice, a condizione che chi li riceve lasci la possibilità di connettersi a chiunque. Mandi

  3. arlon ha detto:

    dela serie, no xe mai tropo tardi.
    Nonostante la delirante lege anti-terorismo (che praticamente impedisi el wi-fi nei bar) e la cronica incomprension tra i atempadi politici nostrani e le nove tecnologie, i se rendi finalmente conto che con costi ridicoli se poderia ofrir un otimo servizio.

    (Ma, sopratuto, dei interesi de Vodafone e Tim no me poderia interesar de meno)

  4. arlon ha detto:

    Aggiungo che se la tecnologia consente una diminuzione dei costi per comunicare, sono le aziende telefoniche ad essere fuori dal mercato.
    Che abbassino i prezzi come negli Stati Uniti.

  5. diego M. ha detto:

    perchè dovrebbero prendere una decisione così popolare che farebbe contenti tanti e darebbe lustro alla città? figuriamoci se lo possono capire…..

  6. Fabio ha detto:

    Interessante la questione della concorrenza sleale: gli aspetti legali sono lontani dalla mia sensibilità, ma il problema della concorrenza sleale non dovrebbe essere eventualmente additato alla Mercurio FVG? Chissà se a Pordenone il problema se lo sono posti. Per quanto mi riguarda, in ogni caso, l’accesso nei luoghi di maggior rilievo sarebbe già una bellissima notizia.

  7. gaia ha detto:

    scusate la mia ignoranza, ma mi risulta che molte persone abbiano già a casa il sistema wi-fi. Quello, almeno, è compreso nella tariffa tutto incluso o si paga a parte? Una vostra spiegazione dettagliata sul sistema wi-fi permetterebbe a molti come me di saperne di più. I miei “maestri” non hanno molta pazienza…Grazie (pseudonimo:gaia)

  8. enrico maria milic ha detto:

    ciao gaia,
    giusta domanda.

    COS’E’ IL WI-FI?

    il wi-fi è un tipo di tecnologia che permette a certi computer di connettersi senza i cavi, ma tramite onde radio.
    per esempio, a casa tua o nel posto dove studi o lavori di solito vedrai il computer connesso tramite dei cavi alla linea telefonica o all’ordegno dell’adsl.
    se al posto del classico ordegno dell’adsl, hai un ordegno “wi-fi” e il tuo computer è anche “wi-fi”, allora il tuo computer si connette a quell’ordegno (e quindi anche a internet) senza fili cioè tramite onde radio.

    quindi questo vuol dire che:
    1) a casa tua paghi sempre lo stesso canone a fastweb, alice, tiscali o chi hai tu, ma ti connetti senza fili all’ordegno dentro casa tua che ti dà l’adsl
    2) quando il comune darà il wi-fi aggratis potrai connetterti gratuitamente alle onde-radio del comune, che ti daranno così la possibilità di accedere a internet.

    in ogni caso è necessario avere un computer abilitato al wi-fi. se hai un pc di questo tipo e vuoi che a casa tua la connessione dal tuo ordegno sia in wi-fi, devi comprare un ordegno wi-fi (chiedi in negozio).

    per maggiori info vedi la voce di wikipedia sul wi-fi.

  9. sergio maistrello ha detto:

    bene se parte anche trieste.

    la questione solo centro o tutto il territorio è relativa, del resto pordenone parte con circa 150 hotspot che evidentemente dovranno essere potenziati/moltiplicati in funzione della richiesta e delle caratteristiche di accesso delle diverse zone. voglio dire: è comunque una sperimentazione a modo suo coraggiosa; partire da singole zone o puntare all’intero territorio alla fine è solo una questione di strategia e di scelta politica. se funziona, se le istituzioni ne sapranno percepire il valore, credo che entrambi i comuni intensificheranno presto gli sforzi. peraltro tra pordenone e trieste stiamo parlando di estensioni territoriali e caratteristiche morfologiche molto differenti, anche questo può contare (soprattutto se il wimax partisse in fretta e con mercurio protagonista).

    a prescindere dalle scelte tecniche, comunque, mi sempre importante l’idea in sé, lo stimolo a cominciare. è un primo passo e aiuta a diffondere l’idea che la connessione in rete sia un diritto insito nella cittadinanza.

    quanto alla concorrenze sleale, boh, se ne parlava anche qui a pordenone. ma è anche vero che non c’è concorrenza vera e propria: il comune acquisterà la banda da un provider individuato attraverso un bando pubblico. magari a tariffe di favore, ma quella banda viene pagata per conto dei cittadini dal comune (si ipotizzano 250k di costi annuali). e ad ogni modo chi ci lavora o usa intensivamente internet non credo mollerà facilmente la sua adsl, col rischio magari di trovare una rete pubblica insufficiente, intasata, lenta e magari con limitazioni alle attività che prevedono banda ingente (p2p, video eccetera). credo saranno due mercati diversi, la funzione di un wifi pubblico è soprattutto andare a prendere chi altrimenti non stipulerebbe alcun collegamento in rete, al netto di quel po’ di quel sano nomadismo di cui gioveranno i più smaliziati.

  10. marisa ha detto:

    C’è un “piccolo” particolare tecnico molto importante. Con il sistema wi-fi, se non proteggi adeguatamente il tuo computer…..chiunque può collegarsi in internet tramite il tuo computer. E tu paghi!
    Recentemente sono stati denunciati anche sulla stampa casi di questo genere. Ossia persone che si collegavano in internet entrando nel computer di un altro (computer non protetto e con il sistema wi-fi).

  11. massimiliano ha detto:

    parlavo proprio con dei miei amici ieri. C’è poca copertura del wi-fi nelle aree pubbliche. Quindi con il mio ipod touch mi è difficile spesso collegarmi 🙁

  12. enrico maria milic ha detto:

    marisa:
    qualsiasi pc se non protetto e qualsiasi rete se non protetta può essere attaccata da esterni. a prescindere dal wi-fi o meno.
    no?

  13. nicola.davanzo ha detto:

    Non posso che sorridere….fino ad un certo punto, perchè qui è da piangere a volte!

    Io in Consiglio Circoscrizionale ho proposto questa mozione che vi invito a leggere qui http://www.cittadinipertrieste.it/modules.php?op=modload&name=Downloads&file=index&req=getit&lid=275
    nella quale chiedevo l’installazione di una rete WI-FI, in quanto oltre a rappresentare un’innovazione secondo me potrebbe diventare anche un utile strumento per l’aggregazione( Mi immagino degli incontri di studenti anche nei parchi o nei bar dove con il mio notebook posso accedere a internet…)

    Fin qui tutto normale, direte…. Ebbene, non per fare polemica ma semplicemente per dire le cose come è giusto che vengano dette: LA MAGGIORANZA DI CENTRO DESTRA (fino a prova contraria la stessa del Sindaco) HA BOCCIATO e sottolineo BOCCIATO la mia proposta, dicendo che rappresentava <>.

    Ora capite perchè rido? perchè dopo 6 mesi improvvisamente vedendo che Pordenone è già avanti, si svegliano e cercano di correre ai ripari….mha!

  14. marisa ha detto:

    Enrico Maria, è vero quello che dici: tutti i computer vanno protetti, anche se sei collegato via cavo e hai la ADSL. Quello che volevo dire è che, rispetto ad altri sistemi – e questo l’ho trovato scritto sulle riviste specializzate – il sistema wi-fi è quello più “fragile” sotto il profilo della “sicurezza dei dati”.
    Così ad esempio, sulle riviste specializzate, sconsigliano – a chi ha l’wi-fi – di fare pagamenti con la carta di credito via internet o entrare nel sito della propria banca e poi fare operazioni. Tempo fa, proprio sul Messaggero Veneto, ha fatto scalpore la notizia di alcune persone denunciate perchè si collegavano in internet “gratuitamente” utilizzando l’accesso internet di un loro vicino di casa che aveva il sitema wi-fi. Del resto questo sistema funziona con le onde radio….
    Sembra che questo sia il tallone d’Achille del sistema wi-fi. Del resto se uno non ha altro….prendere o lasciare!

  15. enrico maria milic ha detto:

    mi pare che i nostri giornali locali, in merito alla tecnologia, abbondino di un sensazionalismo poco informato e informante.

  16. nicola.davanzo ha detto:

    OMISSIS sul mio commento: ….LA MAGGIORANZA DI CENTRO DESTRA (fino a prova contraria la stessa del Sindaco) HA BOCCIATO e sottolineo BOCCIATO la mia proposta, dicendo che rappresentava “UN BENE PER POCHI E NON PER LA CITTA'” .

  17. Giorgio Davanzo ha detto:

    Certo, la concorrenza con vodafone e tim sarebbe sleale secondo qualcuno. Sicuramente i venditori di aratri hanno detto la stessa cosa quando sono stati inventati i trattori…

    ma che discorsi sono? se una società sceglie di investire nel mondo dell’IT, non può non sapere che una qualunque tecnologia viene superata nel giro di pochi anni, quasi sempre a beneficio degli utenti.

  18. Eric Medvet ha detto:

    Sul fatto che ci sia rischio che le società di telefonia si “arrabbino” immagino che la cosa sia stata già affrontata (se non proprio risolta) altrove: Pordenone è un esempio vicino, ma il mondo è pieno di altri posti dove il wi-fi pubblico esiste.
    Sul fatto che una precedente proposta sia stata bocciata con una ragione poco convincente il mio pensiero è questo: quando si fa una cosa buona, è buona a prescindere da chi la fa. Chi l’ha pensata prima dovrebbe essere felice e ritenersi “avanti”, ma poi una volta che è fatta è buona per tutti. Quindi, se io fossi l’amico Nicola Davanzo, più che ridere, sorriderei.

  19. Livio.C ha detto:

    Bellissima cosa un’accesso wi-fi gratuito.
    Peccato però per i soliti “no se pol” e “no se devi” tipici della nostra amministrazione comunale; erede di un pensiero mitteleuropeo che non esiste più, ostaggio di una classe di commercianti ormai invecchiata.

  20. diego ha detto:

    Cos’è sta storia della “concorrenza sleale”??? Da quand’è che un “servizio pubblico” è privilegio del mercato e della libera concorrenza?
    Cercate in google “fon” e “trastevere”. Le cose dal basso funzionano meglio dei progettoni degli apaologeti del mercato.

  21. Antonio ha detto:

    X marisa

    e’ vero, anche a me e’ capitato di trovarmi degli estranei nella mia rete casalinga… mi sono un po’ informato e ho trovato come configurare il router per evitarlo.

    non solo, ma quando tento l’accesso, e il mio router per qualche motivo e’ spento, finisco per trovare spesso altri access point, spesso anche funzionanti… immagino di vicini di casa ignari.

    anch’io ho fatto da access point pubblico chissa’ per quanto tempo
    e diciamo che in linea di massima, se si ha un portatile, l’accesso gratuito ad internet esiste gia’…

    ma oltre a venir rallentati, non credo possa succedere niente di peggio.
    se si hanno antivirus e firewall (o se si ha linux) si dovrebbe essere al sicuro allo stesso modo che con qualsiasi altro computer in rete.

  22. enrico maria milic ha detto:

    sul fatto di lasciare che gli altri usino la propria rete wi-fi, inoltre, non ci vedo nulla di male.

    mi sembra un grosso regalo verso chi passa e una dimostrazione di apertura della tua comunità famigliare… o di te stesso, se sei una famiglia monocellulare…
    : )

    esiste una elaborazione culturale molto interessante a tal proposito che vuole che, come per quanto riguarda il software open-source, anche qua i cittadini siano solidali con altri cittadini nella condivisione dell’accesso alla rete e, quindi, alla conoscenza “in digitale”

  23. MARISA ha detto:

    Su una rivista specializzata in informatica, distribuita a livello nazionale e molto nota, hanno – a puntate – dedicato dei servizi alla rete wi-fi. Una puntata è stata dedicata interamente alla “sicurezza”. In questa puntata, riassumendo, si affermava che sul piano della sicurezza la rete wi-fi è molto fragile rispetto agli altri sistemi di trasmissione dati. Inoltre SCONSIGLIAVANO – a chi aveva una rete wi-fi, di fare pagamanti via rete o di entrare nel sito della propria banca e fare operazioni via internet: questo perchè, pare, almeno secondo questa rivista, sia relativamente facile arrivare ai dati sensibili.

  24. enrico maria milic ha detto:

    “le reti internet wireless (senza fili) di comunità dette anche progetti di comunità wireless sono organizzazioni che tentano di avere un approccio dal basso per la fornitura di reti wireless alternative a quelle municipali”
    “talvolta queste comunità sono promotrici di campagne contro ogni tipo di censura”
    “il servizio wi-fi offerto da questi gruppi è solitamente gratuito”
    per maggiori info vedi la relativa voce di wikipedia sulle comunità wi-fi (su cui si parla anche dei problemi legati alla sicurezza del wi-fi):

    altro problema è quello dei danni alla salute provocati dalle reti wi-fi. il governo tedesco ha recentemente sconsigliato l’utilizzo di questa tecnologia. vedi la notizia di ‘the indipendent’, intitolata
    “Germany warns citizens to avoid using Wi-Fi”
    Environment Ministry’s verdict on the health risks from wireless technology puts the British government to shame:
    By Geoffrey Lean
    Sunday, 9 September 2007

  25. arlon ha detto:

    difati saria de usar wi-max.
    Comunque, tuto morto, tanto per cambiar…?

  26. Nicola Davanzo ha detto:

    Il WI-MAX non è attualmente la tecnologia utilizzabile per fare OGGI una rete wireless in centro a Trieste.

    Oggi si puo usare il wi-fi. Fatte le “carte”, in 10 giorni è installata. Il wi-max no.

    Per questo io propongo il wi-fi a Trieste in centro.

    Sto portando avanti in maniera concreta l’iniziativa e a breve avrò modo di aggiornarvi sulla questione.

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