Degustazioni, ricette locali proposte dai ristoratori e conferenze. Ecco il programma completo della tre giorni di Gusti di frontiera.
Venerdì 26
16.30 – Sala del Conte: workshop sul tema “Le nuove frontiere del vino”
17.00 – Borgo Castello tre: Le giornate del The. Festa del the in giardino
18.00 – corso Verdi: “Lingue locali e ricette tradizionali” in musica e danza. Spettacoli in occasione della Giornata Europea delle Lingue…
19.00 – Castello: brindisi inaugurale di Gusti di Frontiera, con degustazione di vini
Pordenonesi.
dell’Adriatico.
vendemmia 2008”. Relatore dott. Claudio Fabbro.
vino.
baccalà veneto.
cibo. Modellare l’argilla e decorare i vasi secondo le tecniche degli Antichi”
mente!”
cous cous siciliano
l’argilla e decorare i vasi secondo le tecniche degli Antichi”
della cucina goriziana.
A cura di: Ristorante Majda, Trattoria Turri, Trattoria Primozic, Ristorante Rosenbar, Eno Osteria
Sherlock, Hotel Ristorante Internazionale, Trattoria Alla Luna, Ristorante Le Palace, La Locandiera,
Ristorante Al Falegname, Trattoria Al Sole, Prosciutteria Go!!!, Trattoria Al Ponte del Calvario,
Trattoria al Piron
La BIRRA!! Dov’è la birra!!!
Un’altra promessa come quelle elettorali.
Gusti di Frontiera.. di quale frontiera si parla? Qual’è la proiezione Europea della manifestazione? Le sardele gradesi? Il baccalà vicentino? Lo fanno meglio a Romans!
Chi dovrebbe attrarre questa manifestazione?
Orde di stranieri per assaggiare i nostri cibi e vini regionali?
Un velo.. un velo pietoso…
Beh.. a dire il vero anche a me pare l’esatto contrario dell’idea originale della manifestazione.
Però aspettiamo almeno di vedere come va.. In fondo l’interesse culturale attira pochi, mentre quello mangereccio, molti. E’ una scelta anche questa, opinabile, certo, ma coi tempi che corrono..
La birra è qui: http://goriziaoggi.typepad.com/gorizia_oggi/2008/09/il-castello-rivive-con-gusti-di-frontiera.html
Solito copione: una manifestazione che ha dimostrato anno dopo anno di poter attrarre decine di migliaia di visitatori nella nostra cittadina così sfigata, limitata, limitante e priva di prospettive e tocca leggere i soliti bei commenti costruttivi, all’insegna del disfattismo puro e delle autocompiaciute critiche aprioristiche, alimentate dalla consueta sprezzante e sdegnosa supponenza “alla goriziana”. Se c’è qualcosa in grado di attrarre la gente meglio del “magnar e bever” di qualità vorrei proprio sapere di cosa si tratti e quanto alla scarsa levatura culturale dell’evento credo che se l’obiettivo è quello di attrarre visitatori in città “Gusti” possa funzionare meglio di una esposizione d’arte contemporanea. Comunque, le menti illuminate che ritengono sta roba indegna della propria elevata considerazione possono anche restarsene a casa. Io, come altre migliaia di goriziani, me ne starò in giro a mischiarmi tra la patetica plebaglia che si abbassa a sorbirsi palacinke, salsicce e birra. Prosit.
Eh no..
Non mi pare che le critiche siano rivolte al “magnar e bever” invece di una mostra d’arte contemporanea.
Gusti di Frontiera nasce da subito come una fiera del “magnar e bever”. Non è questo il punto. Ed è troppo facile respingere le critiche, anche quando sono giuste, dando dei disfattisti a chi le avanza. Metodo vecchio, ignorante ed interessato..
Invece c’è di vero il fatto che la manifestazione si sta pian piano chiudendo su se stessa e su Gorizia, perdendo così quel respiro internazionale che l’aveva lanciata e resa diversa. Non a caso l’assessore regionale ha detto che è la continuazione naturale di Friuli Doc.. una appendice insomma.
Sinceramente? Nè farei una ogni mese…..
Se non cosi espansiva, ridurla chiudendo una zona tipo Piazza Cesare Battisti o piazza Cavour,e fare una festa a tema ogni fine settimana. Il perchè? Lo dite anche voi l’unico modo di far venire la gente a Gorizia è il magnar el bever, allora aprofittiamo di questo.
A dire il vero pure Estoria ha fatto venire molta gente ai giardini pubblici dove si tenevano gli incontri, ma mi ricordo che su questo blog aveva avuto molti commenti negativi. Peccato. Pure quella è una bellissima festa che Gorizia si merita.
Mi pare però che quest’anno non ci fossero WC mobili: tutti in fila all’unica toilette dell’unico bar di via Petrarca. Tuttavia nessuno che si sognasse di urinare sui muri delle case. Per il resto tutto bene, personaggi di spicco, risonanza sulla stampa nazionale, interventi di giovani ai dibattiti, ottimi libri in vendita, acustica splendida. Speriamo continuino.
Certo, speriamo continuino.
Ma la garanzia perchè Estoria continui ad essere una bella manifestazione, è che non vada assolutamente in gestione al Comune o all’Azienda Fiere. Deve continuare ad essere gestita così com’è stato fino ad oggi.
Da quel che si è visto, il grosso dell’organizzazione di Estoria si deve ai fratelli Ossola della Leg e ad uno stuolo di giovani ragazze e ragazzi, entusiasti pure loro di darsi da fare per questa città. Pure le Edizioni della Laguna partecipano con mostre interessanti. Quello che a molti dispiace è che si accavallano gli incontri interessanti in due tende diverse, per cui si è costretti a perdere interventi di livello.
Qualcuno sa come si fa a contattare quella catena di bancherelle che propongono le specialità regionali e su quale catalogo “chiavi in mano” si possono trovare?