Si dice Umanesimo. Il Rinascimento, però, è un periodo di rinascita anche per la donna. La donna sfila la veste spirituale tipica del Medioevo: non è più l’essere angelico o il demone tentatore ma rimane vestita solo della sua femmnilità. L’occasione per esplorare meglio la figura femminile del movimento italiano è una visita guidata all’interno della mostra «Colei che sola a me par donna. Femminilità tra letteratura e vita quotidiana nell’Umanesimo».
La visita, che si svolgerà oggi a partire dalle 16 e 30, sarà un itinerario nell’immaginario e nella realtà rinascimentali. L’iniziativa si articola in entrambe le sedi espositive: punto di partenza sarà la sala Veruda di palazzo Costanzi, per poi proseguire alle 18 all’interno del Museo petrarchesco piccolomineo di via Madonna del mare 13 (ingresso da via Tigor).
L’esposizione è un “excursus” nella storia dell’Umanesimo italiano, un “prospetto” della donna in campo letterario, documentale e storico-artistico. Manoscritti, incunaboli e preziose testimonianze della vita quotidiana femminile nel Trecento e Quattrocento, l’esposizione racconta non solo la condizione della donna in età umanistica, ma anche il suo corpo, mettendo a confronto la realtà con l’ideale femminile della tradizione letteraria. Ancora, per un ulteriore “parallelo” tra le due realtà, in mostra si dà attenzione, oltre agli scritti (storici come letterari), anche agli oggetti femminili di uso comune.
Per informazioni: tel. 0406758184; 040/6758277.
Ingresso libero; visite guidate gratuite.
Siti web: www.museopetrarchesco.it
www.bibliotecacivicahortis.it
e-mail: museopetrarchesco@comune.trieste.it
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