Monfalcone Ottanta lavoratori a zero ore. Questa la situazione attuale alla Eurogroup di Monfalcone. Una situazione complessa su cui la Provincia sta cercando di dare soluzioni concrete. Dall’odierno incontro tra una rappresentanza dei dipendenti, il Presidente della Provincia Enrico Gherghetta, l’assessore al lavoro Alfredo Pascolin, il vicesindaco di Monfalcone Silvia Altran, Fabio Baldassi (FIOM-CGIL), Alessandro Contino (FIM-CISL) e Luca Furlan (UILM-UIL) è emerso un percorso condiviso da seguire: convocazione delle proprietà per valutare le possibili vie di uscita, dialogo con tutti i possibili acquirenti e, in attesa che la società venga ristrutturata o trovi possibili compratori, un tavolo con i Comuni per agevolazioni sociali indirizzate a tutti i lavoratori colpiti dalla crisi.
Il prossimo marzo scadrà la cassa integrazione straordinaria e, nonostante la collaborazione tra azienda, dipendenti e banche sia ancora costruttiva, le preoccupazione delle donne e degli uomini coinvolti rimane alta.
Le possibili soluzioni prospettate fino ad ora, dalle multinazionali oltreoceano a quelle europee, fino a gruppi siderurgici italiani, sono attualmente delle vie percorribili solo sulla carta. Molti sono gli appetiti vista l’importanza strategica del sito dove sorge l’azienda e la qualità delle infrastrutture presenti. La Provincia, di concerto con i lavoratori, intende valutare le proposte sul tavolo, nel rispetto delle persone e del lavoro che queste svolgono, facendo da mediatore, come già in molte altre circostanze, tra proprietà, dipendenti, banche e possibili investitori.
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