Concluso a Piombino il vertice tra Alexey Mordashov e le istituzioni locali e nazionali sul futuro dello stabilimento Lucchini. ”Mordashov guiderà il percorso di ristrutturazione finanziaria e industriale del Gruppo Lucchini, ma le vendita non è esclusa”. Questo è quanto riferito dal sindaco di Piombino, Gianni Anselmi, al termine dell’incontro che, ovviamente, diventa fondamentale anche per il futuro dello stabilimento triestino.
Il magnate russo – riferisce l’Ansa – ha illustrato i punti principali del piano industriale che a settembre sarà presentato alle banche creditrici. Il piano prevede un’ ottimizzazione dei costi e una rimodulazione del mix produttivo di Lucchini, maggiormente orientato su prodotti finiti. Determinante sarà l’esito della trattativa tra gli azionisti e gli istituti bancari, che vantano un credito di circa 770 milioni nei confronti di Lucchini. Ma resta la possibilita’ della cessione del pacchetto di maggioranza o della totalità delle quote Lucchini. Già a gennaio Severstal aveva manifestato l’intenzione di lasciare gli asset europei della società, ma per mesi il processo di vendita non è decollato per la mancanza di acquirenti. Così, a luglio, il management di Lucchini ha deciso di congelare la vendita, identificando come priorità assoluta la soluzione della trattativa con le banche. Ciò non esclude che, se durante il percorso di ristrutturazione si presenterà un offerta ritenuta all’altezza, gli azionisti possano optare per la cessione.
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