La Marancoop è dunque realtà: l’atto costitutivo è stato siglato ieri pomeriggio da 18 lavoratori della ex Maruzzella ai quali si aggiungeranno i prossimi mesi in qualità di soci finanziatori anche la Cisl di Udine ed il Comune di Marano con un capitale minimo di 4mila euro ciascuno.
A dare la notizia è il segretario del Sindacato friulano, Paolo Mason, che annuncia il prossimo step: ovvero l’incontro, già programmato per il 22 del mese, con l’assessore regionale alle Attività produttive Luca Ciriani e il presidente del Consorzio dell’Aussa Corno Cesare Strisino per trovare una collocazione “agevolata” all’interno della Ziac, dove avviare l’attività.
“Ci aspettiamo – commenta Mason – che la Regione e il Consorzio mantengano gli impegni dichiarati a suo tempo, di favorire lo start up della cooperativa”. Un’attività che si stima possa essere avviata entro 12 mesi e che, stando a quanto previsto nello Statuto, vedrà i lavoratori impegnati in una prima fase nella produzione del tonno, e successivamente nella lavorazione del pesce in generale.
Quanto alla costituzione della nuova realtà, i fondatori beneficeranno della legge nazionale Marcora che prevede per i lavoratori che richiedono all’Inps la liquidazione della mobilità allo scopo di aprire una nuova attività, il raddoppio della quota: in questo modo la Marancoop potrà partire con un capitale sociale attorno ai 600 mila euro. All’avvio dell’attività – se tutto andrà secondo i tempi previsti, tra 12 mesi – i lavoratori usciranno dalla cassa integrazione, entreranno in mobilità e faranno ricorso alla Marcora. Nella fase iniziale la cooperativa – che richiederà per il capannone ed i macchinari un investimento complessivo tra i 3,5 ed i 5 milioni – potrà occupare tra i 22 e i 25 dipendenti, mentre alcune figure professionali andranno cercate all’esterno.
Spiega ancora Mason: “Determinanti sono stati l’impegno della Lega Cooperative Fvg e dei suoi dirigenti e della Cisl, che da mesi, nonostante le cassandre, sono riusciti a coinvolgere i lavoratori in questa importante iniziativa, in un momento in cui è quasi impossibile trovare collocazione e imprenditori disposti ad investire”. “La Cisl – prosegue Mason – ritiene che il mondo delle cooperative in questa fase difficile possa avere un ruolo determinante nella soluzione dei problemi drammatici del nostro territorio”.
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