A Malborghetto la retrospettiva del pittore e scultore Aldo Famà

A Palazzo Veneziano di Malborghetto (in provincia di Udine ) è visitabile fino al 30 luglio la retrospettiva del pittore e scultore Aldo Famà (1939-2021).

La mostra comprende opere dal 1992 al 2016 ed è curata da Giuliana Gressani, organizzatrice, nonché vedova dell’artista.

Nell’ambito della mostra sono previsti anche degli appuntamenti collaterali: sabato 22 alle ore 11 Franco Rosso, critico d’arte, illustrerà il percorso della stampa 3D nell’arte di Famà. Inoltre si terrà un laboratorio condotto dal progettista Daniele Lucà con dimostrazione pratica sull’uso della stampante 3D in ambito artistico.
Domenica 30 alle ore 11, ci sarà una visita guidata e un finissage.

”Vorrei ricordare che nel 1994 Aldo aveva già tenuto una sua mostra personale presso questa prestigiosa sede,” spiega la curatrice della mostra Giuliana Gressani. “Ho pensato di allestire la mostra partendo dai 5 primi quadri esposti qui nella mostra del 1994, per proseguire con lavori del 2000 fino al 2016; fino al 2016 per il motivo che in quell’anno sono state presentate in anteprima alla Maker Faire dell’ICTP di Trieste i primi 7 prototipi delle sculture in 3D. Una novità assoluta nell’ambito delle sculture.”

Aldo Famà nasce a Trieste nel 1939, di sangue dalmata e siciliano, la sua pittura prende avvio nella seconda metà degli anni cinquanta con degli appunti veloci ed incisivi dedicati al paesaggio e condotti attraverso la tecnica ad olio con piglio postimpressionista, ma già orientati verso un impressionismo vicino alla dinamica dei fauves.
Più tardi Famà si muoverà verso un infinito geometrico dalle forti, ma più controllate contrapposizioni cromatiche, segniche e compositive di valenza prettamente simbolica, redatte secondo una personalissima scala di valori.