Venerdì 16 novembre l’Istituto di storia sociale e religiosa di Gorizia festeggia i trent’anni di attività. Fondato a Gorizia nel 1982, nella scelta del nome esprime la collaborazione stabilita sin dall’inizio con l’omologo istituto nato a Vicenza per iniziativa di Gabriele De Rosa. Caratteristica peculiare dell’ISSR, che conta tra i soci ordinari 110 studiosi d’area italiana, tedesca e slovena, è l’attenzione alla realtà composita di un confine che nel lungo periodo è stato talvolta luogo di scontro fra stati, ma più spesso occasione di incontro e contaminazione fra culture. Da qui la consuetudine, maturata negli anni, alla collaborazione internazionale, in sinergia con analoghe istituzioni d’area regionale e nazionale.
Nell’occasione l’ISSR ricorda un anniversario importante per il Goriziano: la dedicazione dell’edificio del Seminario minore, avvenuta il 6 ottobre 1912. Lo fa con un incontro di studi sulla tipologia del “piccolo seminario” – caratteristiche, tempi e modalità d’attuazione – in aree diverse: Carinzia, Trieste e l’Istria ed, appunto, Gorizia prima e dopo il primo conflitto mondiale.
L’incontro inizierà alle 16 nella Sala “Della Torre”, concessa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Interverranno, dopo un’introduzione di Liliana Ferrari, Claudio Ferlan (La formazione del clero nell’Austria interna: uno sguardo sulla Carinzia (secoli XVI-XVII), Ivan Portelli (L’organizzazione e le caratteristiche di un seminario minore nel contesto austriaco: il caso goriziano) e Tomaž Simčič (Funzione e ruolo dei seminario minori e convitti per il reclutamento del clero nella diocesi di Trieste e Capodistria (1847-1914).
Seguiranno alcune testimonianze di persone che il seminario minore hanno frequentato in periodi diversi del Novecento: don Luigi Tavano, presidente onorario dell’ISSR, don Lorenzo Boscarol, parroco e arciprete di Ronchi dei Legionari, ed Alberto Bergamin, sindaco di Medea.
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