7 Agosto 2012

Province: Romoli lancia la proposta del referendum locale

Riordino delle Province, la parola ai cittadini. Il sindaco di Gorizia Ettore Romoli lancia la sua proposta: indire un referendum popolare in cui sia la gente a scegliere il nuovo assetto istituzionale del Fvg.

Sindaco, alla convention dei friulani nel mondo, lei ha rivendicato la friulanità del capoluogo isontino. Che significato ha, nel quadro della riorganizzazione delle Province?

«Ho voluto dire che non esiste un’unica soluzione già scritta, ma più soluzioni, sulle quali si devono esprimere le popolazioni interessate. Una scelta epocale come questa non può essere decisa da pochi e da un consiglio regionale in via di scioglimento. Credo che sia importante, invece, individuare una serie di proposte e poi sottoporle a un referendum popolare».

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741 commenti a Province: Romoli lancia la proposta del referendum locale

  1. 0Albino Suligoj ha detto:

    Romoli si metta il cuore in pace: Gorizia sparirà come provincia, prefettura Centro provinciale ATER, Azienda Sanitaria, centro servizi integrati (mluce acqua gas ed immondizie ). Gli amici del suo partito al governo l’hanno fatta a pezzi.

  2. gigi ha detto:

    Adesso a cose già fatte e decise propone un referendum? Ma per piacere che la linea di quei partiti e di vendere anche la mamma…..

  3. vico ha detto:

    ieri diceva che Gorizia dovrebbe passare sotto Udine. Il che è assurdo perchè Gorizia ha più affinità con trieste che non con Udine.
    Evidentemente qualcuno deve averglielo fatto notare e adesso per smarcarsi propone un referendum per decidere se passare sotto Trieste o Udine.
    La cosa migliore sarebbe passare automaticamente sotto Trieste per non correre rischi, ma nel caso si faccia il referendum…spero che vincano quelli per Trieste.

  4. marioklanfa ha detto:

    Mi auguro che venga rispettata la decisione della gente di quelle terre che sia Trieste o Udine e non come fa quest giunta regionale vedasi elettodotto o rigassificatore.
    Sono solamente braccia tolte alla terra come gia e stato scritto molte volte nei vari commenti questi ns. “rappresentanti”

  5. Dexter ha detto:

    Quindi Romoli ga deciso de lassar che la città da lui amministrada finissi “sotto” qualchedun.

    Complimenti, un vero gorizian.

    Ma el pol tornarsene in Toscana?

  6. Sandi Stark ha detto:

    @3 più facile che qualchidun ghe gabbi fato notar che passando sotto Udine, la comunità slovenofona comincerà a esser assimilada come xe za successo a tutte le minoranze linguistiche della prov. de UD. E questo per i elettori de quella coalizion, xe el sogno atavico.

  7. vico ha detto:

    @5Dexter
    nella sua Toscana il progetto del governo prevede l’abolizione di tutte le province.

  8. vico ha detto:

    @6me vengono i birivi solo a pensarghe.
    Ogni volta che vado a udine me sento mal.
    l’unica roba bona se l’ospedal.

  9. Pieri ha detto:

    E’ giusto che i goriziani possano decidere del loro futuro senza accettare supinamente le decisione di Trieste, come spesso accade.
    Sarebbe però più giusto che il referendum si tenesse comune per comune, dato che la destra isonzo è di lingua e cultura friulana e di certo voterebbe Udine, mentre per la sinistra isonzo è probabile il contrario

  10. dimaco il discolo ha detto:

    il referenum doveva farlo nel 19 o nel 54

  11. vico ha detto:

    @9 concordo. per salvare il salvabile(la garanzia che la sinistra isonzo passi sotto trieste).

  12. AnnA ha detto:

    Terribile la scelta Ud o Ts, entrambe non vanno bene, Go perderebbe tutta la sua identità sotto Ts, Ud non piace a diversi, quindi né l’una né l’altra, togliamo tutte e 4 le province in regione o ne facciamo una unica che comprende tutta la regione.

  13. vico ha detto:

    @12 cioè come hanno fatto in Toscana?
    Questo prprio perchè essendo la toscana una regione piena di forte identità per non penalizzare nessuna le hanno tolte tutte.

  14. vico ha detto:

    @a tutti. ma non possiamo cogliere questa occasione d’oro per scegliere di uscire dall’italia?

  15. dimaco il discolo ha detto:

    vico, magari ma no se pol. però lo steso ingraso el mauser che no se sa mai.

  16. vico ha detto:

    Creemo lo stato libero del küstenland,primorje,tengermellék,litorale! E con i confini de quel original!

  17. Pieri ha detto:

    vico, si cerca di discutere seriamente, senza venire fuori con monate fuori dal tempo

  18. vico ha detto:

    @17 bon per una volta… poi fora dal tempo…
    se negli anni 70 te disevi che la yugoslavia saria tornata ad essere divisa in staterelli come iera durante la secona guerra mondiale te gavria ciapà per mato o nazista. adesso invece se quel che se successo. Quindi chi pol dir che anche l’italia non vadi in monazza. Pur l’europa e l’euro che sembrava inossidabili fin a 2 anni fa adesso pensa che se podessi cancellar…

  19. Giordano Vintaloro ha detto:

    Visto che tirate in ballo la Toscana, vi dò notizie fresche dato che mi trovo lì. Le province non le vogliono abolire (ci mancherebbe), stanno pensando di crearne poche e molto ampie del tipo: Massa-Lucca-Pisa-Livorno, oppure Massa-Lucca-Pistoia-Prato. Siena e Grosseto non so cosa faranno, Arezzo contesta che al 31-12-2011 aveva 351.000 abitanti e quindi non verrebbe toccata.

    Quindi, niente abolizione, ma accorpamento, come credo dappertutto. E quanto a Gorizia, secondo me sarebbe opportuno abolirle tutte quelle del FVG. La specialità è nella regione, non nelle province. Non si sa mai che nel riordino ci guadagniamo, se sappiamo farci valere.

    Il problema è avere delegati che sappiano ottenere qualcosa per il territorio, che sappiano trattare. Quello, è ciò di cui dovremmo preoccuparci, mica della provincia.

  20. vico ha detto:

    @19 “Non si sa mai che nel riordino ci guadagniamo, se sappiamo farci valere.
    Il problema è avere delegati che sappiano ottenere qualcosa per il territorio, che sappiano trattare.”
    Non li abbiamo mai avuti dal 1918, non so per qual miracolo li dovremmo avere adesso.

  21. Alessio ha detto:

    Vediamo un po’ le 2 ipotesi:
    Provincia di Gorizia sotto quella di Udine. Problema, la provincia di Udine è disposta ad introdurre lo sloveno tra le lingue riconosciute come ha fatto l’attuale Provincia di Gorizia?

    Provincia di Gorizia sotto quella di Trieste. Problema, la provincia di Trieste è disposta ad introdurre il friulano tra le lingue riconosciute come ha fatto l’attuale Provincia di Gorizia.

    Soluzione: Destra Isonzo sotto Udine, probabilmente Gorizia compresa.
    Sinistra Isonzo fino a Savogna d’Isonzo compresa sotto Trieste.

    Piaccia o non piaccia la soluzione che verrà adottata dalla Regione sarà simile a questa, se non altro perchè lo stesso Romoli ha già scritto l’epitaffio alla sua Provincia.

    L’unico dubbio che mi rimane è che non è detto che la norma nazionale sulla cancellazione delle province sia costituzionale e potrebbe arrivare qualche grossa sorpresa.

  22. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @18 VICO : ….. quando mia nona sentiva qualcossa che ghe piaseva ‘ssai la diseva :

    speremo che l’angelo gabi dito amen !!!!

  23. Pieri ha detto:

    21) In caso di soppressione della provincia sarebbe l’ipotesi più ragionevole

  24. Alessio ha detto:

    Ovviamente ho volutamente tralasciato tutti gli altri devastanti impatti che la cancellazione di Gorizia come provincia avrà sull’economia e sul modo di vivere della gente, dalla cancellazione di tutti gli uffici periferici dello Stato (VVFF, INPS, Agenzia delle Entrate, Prefettura, Tribunale, Carcere etc. etc.
    Gorizia città tra venti anni non arriverà a 20000 abitanti.

  25. Alessio ha detto:

    Dell’ASS e dell’Ospedale è inutile parlare, hanno già deciso la cancellazione di uno e la progressiva trasformazione in casa di riposo dell’altro.

  26. vico ha detto:

    @21 Perchè metti gorizia città sotto Udine?
    La presenza friulana a Gorizia è minima se confrontata con quella slovena ad esempio. Ma anche a confronto con quella italiana.

  27. vico ha detto:

    @22 SPEREMO!

  28. lcoroll ha detto:

    Ma posso votar Österreich?

    Che se impichi tuti!
    Gorizia xe finida con la prima guera mondiale!

  29. ololo ha detto:

    no a nessun referendum che i decidi quei dall’alto e no il popolo. oppur quei che partecipa frequentemente a sto forum che me par tutti altamente qualificadi.

  30. Alessio ha detto:

    @26
    Ho scritto come secondo me andrà a finire, ieri mi sembra che il sindaco Romoli abbia espresso una decisa preferenza per Udine.
    E poi che facciamo, spacchiamo Gorizia e mandiamo il centro città + piedimonte ed Oslavia sotto Trieste e Lucinoco sotto Udine? Certo è che questa decisione dovrebbe prenderla la gente con un referendum, cosa stabilita tra l’altro dalla Costituzione. E’ proprio su quest’ultimo punto che secondo me potrebbero arrivare sorprese sulla costituzionalità delle nuove norme.

  31. vico ha detto:

    @26 Ho capito, però mandare una intera città che da un punto di vista storico e culturale è ben lontana dal friuli, solo perchè c’è lucinicco mi sembra esagerato…
    Intanto non sono così sicuro che quelli di lucinicco vogliano passare sotto Udine e siano disposti a stare sotto Gorizia con Trieste, si potrebbe fare un sondaggio….
    Poi la dichiarazione di Romoli lascia il tempo che trova. Non è frutto nè di uno studio nè di un ragionamento. si trovava alla convenmtion di friulani nel mondo ed evidentemente l’avranno trattato particolarmente bene che avrà voluto fare una dimostrazione di riconoscenza. te sa come sè: un bicer de vino qua un pò de frico là…..

  32. Sandi Stark ha detto:

    Ste attenti che tutte le norme de tutela xe stade scritte tignino presente l’esistenza della Provincia de Gorizia.

    Se questa sparissi, come fondamenti del Diritto salta tutto e xe tuto da rifàr.

    A partir dalla legge che istituiva la Region nel 1963, ma anche i accordi internazionali con la Yugo e con la Slovenia.

    No funziona come nel diritto civile, che i eredi se assumi i obblighi del morto.

    Goriziani, cossa spetè a far una raccolta de firme e presentarghela alla Slovenia? Essa pol salvar la vostra Provincia, e anche voi podè far immediatamente una petizion al Parlamento Europeo.

    Dopo che i gaverà applicà la legge podarè far ricorso al Tar, Consiglio de Stato e Corte Costituzionale… no xe mejo prevenir che corerghe drìo ai danni za fati?

    E cossa fa i vostri politici de lingua madre slovena? I sta spetando le offerte de Udine per decider se star ziti o verzer bocca?

  33. Sandi Stark ha detto:

    Me spiego mejo: no funziona come nel diritto civile che i eredi se assumi i obblighi del morto… tanto più se i eredi xe quei che ga mazà la vittima.

  34. vico ha detto:

    @33 il problema xe quel che te gavevo dido già un’altra volta.
    Se proprio ai goriziani che non ghe frega niente tanto che sarà già un miracolo far passar Gorizia sotto Trieste invece che sotto Udine. per fermar Udine piglia tutto da soli non combinemo nulla. solo se se alleemo con Trieste podemo combinar qualcossa.
    Per quanto poi riguarda quel che te disi nel 32 te gavrà sicuramente rasion ma se vedi che non te son gorizian, perchè se te lo fossi te savria che i goriziani su ste robe ga la velocità del bradipo. e quando se svea fa robe patetiche come quele dello sciopero della fame dei benzinai quando ormai iera già rimasti 4 gatti. Come go scritto nel commento 20 se dal 1918 che non gavemo mandà 1 dico 1 capace de esser portavoce dei nostri interessi e della nostra identità.
    Giusto per farte capir prova a veder quanti sindaci nati a Gorizia gavemo avudo e te capirà molte cose.

  35. 0Albino Suligoj ha detto:

    Ribadisco che Romoli abbia sparato un gran cavolata: anche sparando cavolate non si perde ( ahimè ) diritto allo stipendio di sindaco. Stiamo facendo discussioni inutili ed accademiche. Ormai è stato deciso e deciso ( ahimè ) in alcuni salotti politici Gorizia farà parte della provincia di Trieste e tutti gli uffici pubblici saranno colà trasferiti

  36. Mentat ha detto:

    Lo smembramento della provincia di Gorizia tra Trieste e Udine sarebbe una sorte peggiore del passaggio sotto Udine, sarebbe la cancellazione di una memoria.

  37. Mauricets ha detto:

    il Mauri pensiero:

    gorizia merita di rimanere provincia.

    ma, se è ineludibile un riordino, che esso sia leggitimato trammite un referendum. quindi con volontà popolare.

  38. Mauricets ha detto:

    “far una raccolta de firme e presentarghela alla Slovenia?”

    il fallimento dietro l’angolo è un problema ben maggiore per la slo.

  39. Mauricets ha detto:

    secondo Mauri pensiero:

    a Ts in questi anni si è fatto poco.
    poco = pochi debiti.
    a udine si fatto molto.
    molto = molti debiti.

    con chiunque vada go si accolla gli onori e gli oneri.

    oneri = debiti.

  40. Sandi Stark ha detto:

    Dove mai Siora Nina, l’Austria se saria sognada de cavarghe la Provincia a Gorizia. In 4 lingue scriveva:

    Gefürstete Grafschaft Görz und Gradisca

    Contea Principesca di Gorizia e Gradisca

    Poknežena Grofija Goriška in Gradiščanska

    Contee Pricipescje di Gurize e Gardiscje

    Dall’anno mille Siora Nina, sempre co’ l’Impero. Cossa mai “Friul”, iera stài i Patriarchi per un poco de tempo.

    Si, quei de Aquileia.

    Ma cossa “Friul” Siora Nina, iera Sacro Romano Impero, i Patriarchi iera vassalli de l’Imperator.

    Pensè che nel 1500 la iera grande come Trieste, stessi abitanti.

    Quando? Nel 1700 Siora Nina, quando Trieste iera Porto Franco. Gorizia iera sulla strada, e ponti, traffici, tuto. Anche la Transalpina i gaveria fato, ma quel dopo, che la iera la “Città Giardino” de l’Austria.

    Nel 1861 la Contea diventava “Kronland”. Come spiegarve… gavè presente quele cità che se governa sole, le se fa le leggi e tutto?

    Tutto Siora Nina, tuto quanto meno che l’esercito. Gorizia se fazeva sola le scole, le leggi per la religion, per l’agricoltura, tasse e opere pubbliche.

    Come cossa che xe, opere pubbliche xe strade, ponti, chiuse su l’Isonzo, l’irrigazion… tuto po’.

    Ve fazo un esempio, spetè che zerco un momento… eco qua.

    6 settembre 1849 un placcato firmà dal Sindaco Buiatti: “Regolamento dei mercati comunali”.

    art. 2: “Alle revenderigole viene severamente proibito di fare acquito di articoli di erbaggi, sementi leguminose commestibili, frutta, burro, pollame, uccelli o altri animali nella stagione estiva prima delle ore 9 e nell’inverno prima delle ore 10 antimeridiane.”

    Come perchè Siora Nina… a quelle ore cominciava i mercati e i controlli sulle merci. Guai soto l’Austria vender roba de magnar che no iera controllada. E scoltè questa:

    Art 4

    “Affinchè il pubblico sia in grado di provvedersi di vettovaglie alle piazze destinate ai mercati, ed a prezzo più conveniente, viene inibito ai revenderigoli ed altri trafficanti di intercettare e fare provviste nè personalmente nè a mezzo di Sensali, passare a trattative fuori dai mercati e negli orari di chiusura degli stessi.”

    Come perchè Siora Nina, cussì i trapoleri no podeva metterse d’accordo per far sparir merce e cresser i prezzi. Tutti i affari bisognava farli in mercato.

    Ehhh Siora Nina, l’Austria pensava a tutto, guai aprofittarse del popolo e dei commestibili.

    Dove? Spetè che zerco… eco qua:

    El legname in Piazza S. Antonio in Schönhaus.

    In Piazza Duomo de sora, fruti e verdure, in piazza de soto polli, galine e altri usei.

    In Piazza Travnik pan, formenti e farine.

    In Piazza della Frutta, i frutti vendùi direttamente dai contadini.

    In Piazza del Magazzino Militare fien e paja.

    Di fronte alle Scole el pesse, patate e capuzzi.

    In Piazza del Corno quel che rivava dai monti: butirro fresco e cotto, lardo, formajo, carne fumada, capuzzi, patate e spize per el fogo.

    In Piazzetta del carbon se vendeva i porchi e le botti.

    Sotto i portici de S. Antonio le gallette

    In Piazza dei Capuccini se vendeva vache, vedei e bovini.

    In Piazza S. Rocco i cavai.

    No, che polizia. I guardiani dei mercati iera:

    “Viene creata una commissione di vari Deputati del nostro Municipio in unione a 60 cittadini giù invitati a sorvegliare il buon ordine delle piazze, giusto l’elenco pubblicato ed affisso in città il 28 luglio.”

    Come i controllava la magnativa?

    Art. 8

    “Non è permessa la vendita di carni bovine, pecorine e caprine le quali non siano state previamente visitate dall’Impiegato di Sanità e bollate dall’Ispettore del Pubblico Macello Comunale.”

    Art 9

    L’Impiegato di Sanità dovrà giornalmente portarsi ai pubblici macelli ed esserre presente alle macellazioni, trovando egli le carni malsane, saranno per suo ordine ed in sua presenza, nonchè dell’Ispettore, sotterrate.

    El pesse? El rivava de Monfalcon, Trieste e Grado:

    Art. 10

    E’ probilto al venditore di pesce di consegnarlo a terze mani prima delle ore 9 estive e prima delle ore 10 invernali.

    Art. 11

    “Il pesce di qualsivoglia specie tanto fresco quanto salato, diseccato, marinato ecc dovrà essere venduto perfettamente sano e di ottima qualità.”

    Come cossa che vol dir, vol dir che no se podeva vender pesse che spuzava, che gaveva l’cio fiapo o che el iera flek molek.

    E scoltè questa:

    Art. 12

    “Per la vendita dell’olio, aceto e latte, sono inibite le misure ed i vasi di rame, o qualunque altro metallo che possa nuocere. Contemporaneamente i prescrive che le misure e le bilance devano essere scevre da ogni immondezza”

    Art. 13

    Ove si vendano cibil bevande, liquori, vini e simili, i vasi ed altri recipienti destinati per cuocere e contenere quegli articoli devono essere perfettamente acconciati, onde non ne avvenga noncumento per la salute e non potranno adoperarsi se non siano bene stagnati con lo stagno più puro, nè i vasellami potranno essere verniciati col composito litargirio, o di altri colori minerali dannosi.

    Cossa che iera? Piombo Siora Nina, guai se un vaso iera piturà col piombo, col mercurio o altre diavolerie, anche de fòra. Guai vender pignate malconzade, anche le stagnadure i controllava.

    Imbroiar? Sotto l’Austria? Difficile. Scoltè qua:

    Art 16

    “I pizzicagnoli, macellai e venditori di farine pane ecc. dovranno essere forniti di bilance ad equilibrio senza tratta, e non potranno fare uso di bilance a mano (ossia stanghetta) fatta eccezione ne soli casi delle pesate all’ingrosso di funti 25 a funti 50 in già, quindi per evitare abusi le stanghette delle bilance a mano non potranno essere segnate del peso inferiore a funti dieci.”

    El funto? Cossa no ve ricordè più vostra mama povera che ghe domandavimo: La me dà due funti de zuchero, uno de burro eccetera? Si, quel. De noi xe el funto e el deka, gavemo comincià a dir 1 etto solo dopo che xe rivai i ‘taliani, prima disevimo diese deka o quatro funti. Si, come a Vienna, uguale.

    Ma spetè, spetè… scoltè qua:

    Art 18

    “A richiesta de Signori Cittadini sarà obbligo dell’Impiegato dei macelli di pesare le carni e verificare se il peso delle carni vendute dal macellaio sia corrispondente all’eseguito pagamento delle parti, prendendo sempre per base che il funto sia quello di Vienna, cioè lotti 32”.

    Voi fè la spesa al Lidl? Anche a mi me toca, co’ ste pensioni che ne passa i ‘taliani. Chissà se al Lidl i controlla i pesi, chissà.

    I controllori che futizzava? Impensabile Siora Nina, scoltè qua:

    Art. 19

    “A nessuno è permesso mancare di rispetto ai Cittadini Ispettori, se qualcuno si sentisse gravato dal loro operato, potrà ricorrere all’Autorità competente per la decisione sul merito”.

    Disè che saria bel aver ogi, un regolamento compagno? Gavè ragion, ma savè che co l’Italia funziona altrimenti.

    Questo iera nel ’48, la piena autonomia fussi rivada apena nel ’61.

    E cussì Siora Nina, finissi la Provincia de Gorizia. E ghe succederà come a Trieste, dove in pescheria i ga ciapà la multa perchè i gaveva scrito “sardoni” su le cassete del pesse.

    No, guai sotto l’Italia ciamar “sardoni” i sardoni. Bisogna ciamarli “alici”. Si, cifariei de la Capitaneria. I furlani? No so mi, i pretenderà che i li ciami sardòns.

    Ale ale ale done che el sol magna le ore, andemo andemo Siora Nina, corè a casa a farghe i ribaltavapori a vostro marì, corè prima che rivi i furlani, andemo andemo done done…

  41. Marisa ha detto:

    “Problema, la provincia di Udine è disposta ad introdurre lo sloveno tra le lingue riconosciute come ha fatto l’attuale Provincia di Gorizia?” viene chiesto in un precedente commento.

    Informarsi meglio, please!

    Da almento 20 anni in provincia di Udine – Comune di San Pietro al Natisone – c’è una scuola bilingue italiano-sloveno frequentata da circa 200 allievi. E altri Comuni delle Valli del natisone hanno richiesto l’istituzione di una sezione di questa scuola.

    Mi permetto di ricordare che la nostra regione anche se a Statuto speciale, non può cancellare le province ma solo riordinarle, romodellarle, modificarne i compiti: c’è la Costituzione italiana da rispettare!

    E mi permetto di ricordare ancora che la città di Gorizia non è…la Provincia di Gorizia! Ci sono anche Cormons, Gradisca, ecc. ecc.

  42. Poldo ha detto:

    La bisiacaria vadi con Trieste, xe anni che i fa il tifo.

    Gorizia e destra isonzo con Udine. Così i triestini non ne magna quel poco che gavemo e finalmente faremo la 56bis.

    Chi fa il tifo per il “riordino” delle province xe proprio Trieste che, visto che a casa sua ga magnà tuto, adeso i ga bisogno de altro de rosigar. Mi non son furlan, ma Gorizia proprio no ghe la dago.

  43. JACOPO ha detto:

    concordo pienamente con Pieri…anche Gorizia,oltre a Cormons,Farra,Mariano del Friuli, Brazzano ecc ecc dovrebbero passare sotto Udine,mentre Monfalcone,Staranzano,Ronchi ecc ecc(laparte Biasiaca),sotto Trieste…elo dico da Goriziano!!!!

  44. JACOPO ha detto:

    « …il Friuli è un piccolo compendio dell’universo,
    alpestre piano e lagunoso

    in sessanta miglia da tramontana a mezzodì »
    (Ippolito Nievo – Le confessioni d’un italiano – Capitolo Primo)
    Il Friùli (Friûl in friulano, Furlanija in sloveno, Friaul in tedesco, Friul in veneto) è una regione storico-geografica italiana. Anticamente era conosciuta come Carnorum Regio, poi con i Longobardi come Forum Iulii (in latino). Sotto il profilo politico-amministrativo è oggigiorno in massima parte compresa, insieme alla Venezia Giulia, nella regione autonoma del Friuli-Venezia Giulia e corrisponde alle province di Pordenone, Udine e Gorizia. Sotto un profilo propriamente storico, comprende anche il comune di Sappada, attualmente in provincia di Belluno[3], e il Mandamento di Portogruaro (VE). Tale appartenenza, pur trovando ampio riconoscimento nella dottrina, non è universalmente accettata ed è, da lungo tempo, oggetto di discussione[4][5].
    Capitale storica e città più importante del Friuli è Udine già sede, in età medievale, del Patriarcato di Aquileia e del Parlamento della Patria del Friuli. Se si include l’ex Mandamento di Portogruaro, centri principali oltre a Udine, sono gli altri due capoluoghi di provincia Pordenone e Gorizia, Portogruaro, Sacile, Codroipo, Cervignano del Friuli, Cividale del Friuli, Gemona del Friuli, Tolmezzo.

  45. Alessio ha detto:

    @ Marisa

    Questo è il sito della Provincia di Gorizia
    http://www.provincia.gorizia.it/custom/home.php

    Questo è il sito della Provincia di Udine
    http://www.provincia.udine.it/Pages/default.aspx

    Noti qualche differenza?

    Qui puoi trovare lo statuto della Provincia di Gorizia
    http://www.cronacheisontine.it/documenti/statuto_provincia.pdf

    Leggi l’art. 1

    Qui invece puoi trovare lo statuto della provincia di Udine

    http://www.provincia.udine.it/laprovincia/statuto/Documents/Statuto2004.pdf

    Dov’è che si parla di tutela della minoranza slovena e di lingua slovena?

  46. edvard ha detto:

    @44..?? te pensi che se pol far così? innanzitutto xe impensabile far passare savogna e doberdò sotto trieste e san florian no..quindi una bella provincia autonoma fino a cormons

  47. Pieri ha detto:

    46) interessante edvard; quindi tutto nell’interesse degli sloveni mentre i friulani del goriziano dovrebbero attaccarsi al tram

  48. Mauricets ha detto:

    47

    Pieri

    questa filosofia ormai è conclamata.

  49. Sandi Stark ha detto:

    Ed eccoli, i vol meter i furlanofoni contro i solvenofoni. I vol passar sotto Udine i slovenofoni de Cormons. Ghe piasi disegnar cartine geografiche sognando de issar bandiere sui municipi.

    Se in una casa de Cormons ghe xe due fradei che ga sposà una slovena e una furlana, i xe capaci de taiarla a metà.

    E i bilingui? Tajarghe a metà el cuor. E i trilingui? I ghe lo taja in tre.

    Sempre uguali ‘sti ‘talijani, no i cambia mai e mai i cambierà.

  50. Rosi ha detto:

    La Provincia di Gorizia è un compendio delle particolarità di questa Regione, un compendio unico.
    Ne fanno parte italiani, sloveni e friulani, in proporzioni quasi uguali, da secoli ormai.
    Ogni etnia con la sua cultura e la sua civiltà, in una convivenza pacifica da sempre.
    Quanto meno per questa peculiarità, di grande cultura multinazionale, la Provincia di Gorizia andrebbe mantenuta.
    Ci sono pochi luoghi dove la gente conosca tre lingue come a Gorizia.
    Le lingue sono al massimo due a Trieste, come due sono a Udine.
    La rassegnazione di Romoli, la mancanza di combattività per il mantenimento della Provincia che rappresenta un’identità centenaria se non millenaria, fa poco piacere, anzi duole, come duole il silenzio dell’unico rappresentante in Consiglio regionale, che nella difesa della città pare del tutto inutile, Gaetano Valenti, che nella sua carriera politica di tante svendite di Gorizia si è appuntato le medaglie.
    Forse i goriziani non hanno mai saputo scegliere bene i propri rappresentanti, nè di destra, ma neanche di sinistra, come si è ben visto qualche anno fa…

  51. dimaco il discolo ha detto:

    @41, ma xe trato dal libro dela Analisa Turel? perchè me par de ver leto proprio li ste robe.

  52. dimaco il discolo ha detto:

    @47 si, a quel de opicina 😀

  53. Sandi Stark ha detto:

    @ 51 No so, xe una serie de placcati conservai alla Biblioteca Nazionale de Vienna. Me xe capità soto i oci un’altro:

    GORIZIANI!

    Sono giunti a vostra notizia gli avvenimenti di Venezia e Udine! Ora più che mai è il tempo di stringere fra noi i legami di concordia e di armonia, e dar così prova dei Vostri sentimenti leali e di fedeltà.

    NOI SIAMO GORIZIANI, che è quantodire antichi e fedeli membri dell’Impero Austriaco, il cui Imperatore magnanimo ci compartì grandi benefici.

    Nell’intima unione di noi tutti esiste una forza immensa, e questa unione è tra noi. Affidatevi alle Vostre legali Autorità che sono forti, perchè appoggiate a Voi stessi, alla bravissima nostra Guardia Nazionale e Civica, all’animosa nostra Gioventù studiosa, ed a tutti i Cittadini.

    Trieste è tranquilla, ferma nei suoi principi di fedeltà e di unione all’Impero. Così facciamo pure noi.

    VIVA L’AUSTRIA, VIVA GORIZIA COLL’AUSTRIA E VIVANO LA GUARDIA NAZIONALE, LA GUARDIA CIVICA E LA NOSTRA BRAVA GIOVENTU’ STUDIOSA.

    Gorizia, il dì 24 marzo 1848

    Il capitano del Circolo di Gorizia Gleisbach.

    Tipografia Paternolli

  54. abc ha detto:

    Perché invece di chiedere ai soli goriziano se si preferisce la provincia di Udine o quella di Trieste, non si chiede a tutti gli elettori della regione se preferiscono il capoluogo regionale a Udine o a Trieste?

  55. edvard ha detto:

    @47..prova a chiederti cosa succederebbe se un comune della provincia bolzano passasse al veneto

  56. Paolo Nanut ha detto:

    Chiedo a chi sa più di me, ma le regioni a statuto autonomo, hanno anche l’autonomia di scegliere come ridisegnare i territori provinciali?

  57. capitano ha detto:

    Sindaco, alla convention dei giuliani nel mondo, lei ha rivendicato la giulianità del capoluogo isontino. Che significato ha, nel quadro della riorganizzazione delle Province?

    «Ho voluto dire che non esiste un’unica soluzione già scritta, ma più soluzioni, sulle quali si devono esprimere le popolazioni interessate. Una scelta epocale come questa non può essere decisa da pochi e da un consiglio regionale in via di scioglimento. Credo che sia importante, invece, individuare una serie di proposte e poi sottoporle a un referendum popolare».

  58. capitano ha detto:

    Sindaco, alla convention degli bisiachi nel mondo, lei ha rivendicato la bisiachità del capoluogo isontino. Che significato ha, nel quadro della riorganizzazione delle Province?

    Sindaco, alla convention dei goriziani nel mondo, lei ha rivendicato la gorizianità del capoluogo isontino. Che significato ha, nel quadro della riorganizzazione delle Province?

    Indovinate come avrebbe risposto (da buon politico).

  59. Tergestin ha detto:

    Abc: bravo furbo. Vardacaso i elettori furlani xe 4 volte i triestini.

  60. Luigi (goriziàn) ha detto:

    E far un referendum comùn x comùn?
    Così i citadini ridisegna da soli i confini dele province.
    … e magari meter anche de sceglier se un vol tornàr con l’austria …
    Sarìa sai divertente veder il risultato!

  61. Marcello ha detto:

    Quante belle disquisizioni.La moribonda Gorizia deve attaccare il suo carro a quello di Udine, finendo per appesantirlo inutilmente e per rallentarlo, oppure attaccarsi a quello derelitto di Trieste, già lentamente diretto verso il cimitero ??
    Qualunque sia la soluzione , provincia di Gorizia chiusa per sempre , i politici sulla forca e i goriziani restituiscano i soldi che da 60 anni è costata la loro provincia assurda, inutile e dannosa il cui unico segno di presenza sono i costosissimi cartelli marrone di strada provinciale grandi due metri quadri, che fanno ridere chiunque arrivi dal resto d’Italia, finchè non gli si spiega quanto sono costati alla spesa pubblica.

  62. Paolo Geri ha detto:

    #21. alessio

    Quindi il principale problema della cancellazione delle province sarebbe quello delle lingue riconosciute ? Le competenze, i servizi, il personale, le aree di intervento ….. quello non conta niente ?

  63. Dag ha detto:

    Mi fan ridere quelli che parlano di Udine “pigliatutto” ed Udine che vuole inglobare Gorizia.
    Fino a prova contraria è Trieste, con la sua misera provincia, ad avere bisogno di inglobare altri territori ed altra gente per giustificare l’esistenza di propri servizi (sanitari ed altro). A Udine questo problema non c’è proprio.
    Detto questo, torno a dire che quello delle Province è molto più un problema di amministrazione, di scegliere come è meglio governare il territorio, che di storia passata (e spesso trapassata).

  64. ...alla fine.... ha detto:

    #55 abc

    Sempre la’ vole’ rivar!!!!

  65. Dag ha detto:

    #55 #65
    Semplice, non chiedono perché il probabile esito sposterebbe al centro della regione il capoluogo regionale….

  66. Sandi Stark ha detto:

    Comincè veramente a darme el nervoso, prima ve fè abolir la Provincia de GO che no la dovessi mai esser abolida, grazie a una campagna contro le provincie e contro le autonomie che accomuna tutti i partiti ‘taliani, po’ approfittè per pretender de conzarghe in schena ai abitanti, un referendum se i preferissi morir de peste o de colera.

    E za che gavè l’occasion, rimestè tra furlani e sloveni, che no sta mai mal.

    El bandito ghe disi alla vittima: “Te devi morir, te preferissi che te tajo la gola o che te sparo in boca?”

    Nervoso, nervoso e nervoso. ‘Talijani, talijani e ‘talijani.

  67. Sandi Stark ha detto:

    Invito tutti i triestini a no cascar in ‘sta trapola tipicamente ‘taliana. No stè cascar in bota, ‘sti ‘talijani dividi per cazzarnela, prima a GO e dopo a noi, el piano xe ciaro e i lo disi ciaramente: prima la Prov. de Go dopo el capoluoto regionale.

    No ste lassarve lusingar, disè de no all’abolizion de la Prov. de GO e basta, no ste nianche cior in considerazion una spartizion, disè de no.

    Se i vol spartir che i fazzi come che i vol, a noi no ne riguarda. Anzi, convinzè la Prov. de TS a rifiutarse de accorpar qualsiasi Comun ex gorizian.

    No ste darghe fil a la corda con la quale i ne vol impicar, lasseli che i fazi come che i riva e come che i pol, e che i se cioghi tutte le loro responsabilità, no ste lassarghe scuse o giustificazioni.

  68. Sandi Stark ha detto:

    E voi goriziani disè de no al referendum, no ste sceglier tra peste e colera. Disè de no e che i conquistadores se cioghi le proprie responsabilità.

    Se proprio i farà el referendum e se andarè a votar, votè scheda bianca.

    Altrimenti, comunque vadi el referendum, gaverè leggitimà el sopruso. Rivè a capir?

  69. Dexter ha detto:

    @67 No te lo gavessi podù spiegar meio. Xè patetico veder gente che se strappa le vesti per difender la morte per peste o per colera. Mancanza de dignità e de radici.

  70. Dexter ha detto:

    @69 Ma neanche scheda bianca. Presentarse al seggio e far metter a verbal il proprio rifiuto della scheda per non riconoscimento de questo sorpruso. Questo dovessi far tutti.

  71. vico ha detto:

    @67Sandi Stark
    “Comincè veramente a darme el nervoso”.
    vedo che finalmente te sta capendo cossa vol dir aver a che far con i goriziani.
    me piaseria saver se i goriziani iera cussì già ai tempi dell’austria, oppure questa mentalità se frutto de 90 anni de italianizzazion forzada che ga messo i goriziani spettatori dell’amministrazion senza poder dir parole sulle scelte dei sindaci sempre italiani o esuli. mai goriziani.
    trieste ga avù la fortuna de aver una borghesia abbastanza forte che non ga mollà l’amministrazion ai cabibi ma gorizia non gaveva una borghesia cussì forte.

  72. Luigi (goriziàn) ha detto:

    Ritornare alla madrepatria Austriaca!!!

  73. Tergestin ha detto:

    La roba comica xe che i furlani, che xe 4 su 5 in region, i disi “Scometemo che al voto in region la gente volessi Udine pitosto che Trieste capoluogo?”. E adesso che i taliani se prepara a far a fette Gorizia come un strudel, i vol papparsela. Goriziani, no ste’ votar niente. Ne Trieste ne Udine. Pitosto smache’ fora quela classe politica coloniale che prima ve spolpa e dopo ve svendi per do’ lire, a piade in tel cul e che no i torni piu’ indrio.

  74. Antonio ha detto:

    Non ho letto tutti i commenti prima e magari qualcuno ha già citato questa frase di Paolo Rumiz presa da Wikipedia: “Per i triestini Gorizia è Venezia Giulia, per i friulani è Friuli, per gli sloveni semplicemente roba loro. Gorizia, di chi sia nessun lo sa”

  75. vico ha detto:

    @75Antonio.
    il Rumiz che non me piasi. Vol render romantico e aereo un malesser de Gorizia che ga cause molto concrete. la brutta occupazion italiana de Gorizia. solo se l’italia non gavessi trattà gorizia come terra de conquista ma come ricchezza cultural che podeva arrichir l’italia (un pò come se successo con l’Alto Adige) adesso non ierimo quà a pianser sulla decomposizion de la città.
    pur con l’alto adige l’italia ga savù arrabatarse perchè da noi no?
    forse perchè l’alto adige confina con l’austria mentre qua confinemo con gli sloveni? forse perchè gli italiani se deboli con i forti e forti con i deboli?
    Perchè se cussì forte il disprezzo degli italiani gli slavi?
    cossa ga fado de mal?

  76. Dexter ha detto:

    @75 stavo pensando a quella frase di Wikipedia giusto prima. La risposta è che Gorizia è di tutti e di nessuno. Per questo Gorizia non può essere nè di Trieste nè di Udine: non sarebbe più Gorizia.

  77. Tergestin ha detto:

    Perche’ in Sud Tirol ghe xe politici che a Roma i sa mostrar i muscoli.
    Perche’ la classe politica xe del posto e quindi ghe tien al futuro dei sui fioi.
    E perche’ nonostante le italianizzazioni forzade anca la’, la maggioranza xe de un’altra lingua madre tutt’ora.

  78. vico ha detto:

    @78 Tergestin
    come dir che sè colpa nostra che gavemo calà le braghe e non gavemo savù tener duro.
    Forse te ga rasòn.

  79. Tergestin ha detto:

    In acque simili naviga anca Trieste.
    Ala fine i ne cavado prima el porto, dopo i cantieri, dopo le industrie…..’desso no resta niente piu’ di cistar. Ma ancora qualchedun che ne da’ dei assistidi ghe xe.

    Dovevimo tenir duro sul litoral. Za’ ben prima del ’18, mi digo.

  80. Sandi Stark ha detto:

    @ no xe i goriziani che me da el nervoso, me fa nervi i conquistadores. Per mi i goriziani xe fradei e cugini, gò una bisnonna goriziana, una nonna furlana del Litoral e tanti amici de famiglia de Gorizia, e po’ altri parenti de Marian.

    Se i goriziani xe inerti, li capisso. Pochi i iera e ancora più pochi i xe restài.

    Diseghe a Rumiz da parte mia che el vadi a farse una ricca… lassemo perder, con la sua “Venezia Giulia” parolaza inventada da quel coffe furlan de Isaia Ascoli che pretendeva che sia l’Istria che Trieste fussi furlane, parolaza tirada fora dai irredentisti, e conzada in schena ai nostri nonni nel 1919.

    Forsi me ripeto ma no fa mai mal: “Venezia” iera la nemica storica de Trieste, Gradisca e Gorizia, xe un insulto conzarne un’identità veneziana.

    Giulia deriva da Forum Julii che a sua volta deriva da Giulio Cesare. Altro affronto perchè qua l’antica roma xe stada circa el stesso tempo de l’Austria, e non ciamada come la seconda.

    Capisso che Rumiz ga de scriver sui giornai ‘taliani e no se spuda nel piatto dove se magna, ma no el xe per niente un oracolo, anzi.

  81. vico ha detto:

    @Sandi Stark
    concordo con tutto quel che te disi riguardo a Rumiz e la visione di Venezia come nemica storica de Trieste e Gorizia.
    Ma sui goriziani dipinti come panda…lassemo perder. La gorizia se quel che ga voludo. quando veniva maree de yugoslavi ad arricchirli invece de dirghe grazie li trattava come delle m..de e i commercianti iera goriziani, nell’amministrazion se i cabibi; dopo il 91 non ghe se passà manco per l’anticamera del cervel de aprirse alla slovenia e a nova gorica; adesso piansi.
    I conquistadores ga fa molto mal, ma se i goriziani gavessi visto gli sloveni come amici e non come nemici i conquistadores non gavessi avudo tanto gioco nel distrugger l’identità della città. forse adesso fossimo come il sud tirol.

  82. Alessio ha detto:

    @ 63 Paolo Geri
    leggi i successivi post n.24 e n.25

  83. Rupel ha detto:

    @ 76
    l Ítalia nel Südtirol non gà podudo far quel che voleva far perchè doveva metterse d`accordo con l `Austria la quale gaveva, per accordi internazionali, il diritto de protezion per quelle terre.

  84. Rupel ha detto:

    @67
    Sandi, se TS e Go xe meti insieme e dopo fà un referendum per tornar nella madrepatria Austriaca podessi esser unba roba interessante, non te par ??

  85. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @@@ VARI : Questo cosidetto riordino delle province e’ una cosa vergognosa perche’la gente e’ diventato un gregge da controllare ,piu’ di tanti capi di bestiame non ci possono essere in un pascolo, se poi sono pecore,vacche,capre,galline etc non ha importanza affari loro come interagiscono.

    Mi ricorda tanto il libro di ORWELL, il grande fratello ha sempre ragione ( leggi MONTI)l’individuo non può essere libero,
    deve temere il sistema che lo controlla con la poverta’ e la manipolazione dell’informazione creando nemici da combattere e cambiando le pagine dei libri di storia con fatti mai successi.

    Fa tutto in nome della crescita !!!
    Ha fatto solo leggi a protezione delle banche,non c”è stata una legge che limiti o vieti a certi tipi di banche di usare i depositi dei privati per fare investimenti finanziari invece di obbligarle a rimettere i soldi sul mercato ad uso delle aziende per investire nel lavoro ed ai privati per accedere all’acquisto di prime case.

    Sventola la necessità di riforme affinchè’ non possiamo vedere dove sono i veri problemi.

    Merita solo una risposta alla Totò :

    MA MI FACCIA IL PIACERE !!!

  86. Mauricets ha detto:

    la democrazia diretta è il momento più alto della democrazia rappresentativa.

    referendum nel goriziano, sarà il popolo sovrano a decidere.

    in democrazia contano i numeri, si decide a maggioranza.

    è la DEMOCRAZIA bellezza!

    W l’Italia nata dalla resistenza. Democratica e repubblicana.

  87. Pieri ha detto:

    Penso che tutti o quasi i partecipanti (più o meno educati) a questa discussione siano contrari all’abolizione della provincia di gorizia.
    Tuttavia è inutile incaponirsi su una posizione se questa non è realizzabile (in questo caso conservabile).
    Quindi:
    – se c’è la possibilità che gorizia mantenga la propria provincia, ottimo
    – se non c’è questa possibilità (e badate che non la creerete certo stando qui a sbraitare su un forum inneggiando a Franz Joseph), bisogna cercare la soluzione migliore.

    E cmq Sandi Stark è inutile che usi contro chiunque il termine “taliani” (e leva quella j nel mezzo che è patetica): infatti pensa che per i nazionalisti veneti i taliani sono i meridionali, mentre per i friulani sono…i veneti! compresi i triestini e i bisiaachi (venetofoni)…come vedi tutto è relativo!

  88. Dexter ha detto:

    Democrazia a 2 scelte dove entrambe comportano la morte? Bella roba, ciò.

  89. Sandi Stark ha detto:

    Ti sbagli ancora, i nazionalisti veneti sono diventati ferocemente antislavi e rivendicano l’Istria e la Dalmazia, le loro ali più estremiste rivendicano anche il Friuli, pertanto piuttosto che inventare divisioni in Provincia di Gorizia sperando di ampliare i vostri possedimenti, forse fareste meglio a guardarvi le spalle. Tanto più che usano i vostri stessi strumenti rivendicativi, te li elenco:

    1) influenze linguistiche, fregandosene delle minoranze, delle zone miste e della multiculturalità

    2) confini di passate dominazioni delle quali dichiararsi eredi

    3) se non bastano i punti 1 e 2 si ricorre ai “confini naturali”.

    In questo, i nazionalisti friulani e quelli veneti sono della stessa pasta, cioè della matrice nazionalista, imperialista e revanscista italiana.

    Venetofoni sarà i veci udinesi, no mi. Perchè se te parlo el triestin che parlava mio nonno, no te capiria un klinz.

    Ancora una roba, mi scrivo ‘talijani come che me par e piasi, alla slovena, alla croata, alla triestina e alla bisiaca. Stago atento de no scriver cabibi o pezo, pensando ai ‘taliani meridionali, e me astengo de doprar due o tre termini tedeschi che iera nati proprio per voi, no per i ‘taliani meridionali.

  90. Mauricets ha detto:

    “due o tre termini tedeschi che iera nati proprio per voi”

    infatti i tedeschi hanno fatto quello che conosciamo.
    avevano inventato dei bei concetti anche per gli ebrei e gli slavi.

    concetti molto pesanti e che portavano a esiti nefasti.

    ispirarsi ai tedeschi non è mai molto consigliabile.

    prima o poi i risultati sono disastrosi.

    non è che rimpiangete il Adriatisches Küstenland?

  91. maja ha detto:

    ajej, buh pomage.

  92. Mauricets ha detto:

    olocausto, vittime slave per la “soluzione finale” o meglio per “Olocausto”:

    1-2,5 milioni.

  93. Jasna ha detto:

    “IL Adriatisches Küstenland?”

    YOU WIN

  94. Mauricets ha detto:

    I popoli slavi sono stati mandati al macello a milioni dai germanici. una mattanza.
    nonostante questo ammirano i lanzichenecchi.

    amano il loro boia.

    ne comprano le auto, elettrodomestici, prodotti di ogni sorta. in bosnia si sono inventati una moneta fac-simile del marco.
    vanno a lvorare dai figli dei carnefici.

    incomprensibile.

  95. Tergestin ha detto:

    No xe possibile, muli. No ghe credo, xe un scherzo.

  96. Mauricets ha detto:

    Ringraziate Dio che vi è l’Italia, nella persona di mario Monti, a difendere l’Europa da una egemonia germanica, dal nuovo passo dell’oca.

    W l’Italia!

  97. Tergestin ha detto:

    Ok, xe un scherzo.

  98. Mauricets ha detto:

    per non parlare dell’ultimo conflitto.

    dove la germania trammite il suo fido alleato
    ha fatto i soldi con le armi.

    e si sa bene chi è il fido alleato che ha dato fuoco alle polveri.

  99. maja ha detto:

    l’italia?

    (lol)

  100. Mauricets ha detto:

    ultimo conflitto balcanico.
    1991.

    Blaž Zgaga scrive cose interessanti.

  101. maja ha detto:

    mauri, verzi un blog e sveline tuti i misteri e le malefate dei sporchi gnochi e dei sporchi slovenci (perchè qua me par che no tuti i s’ciavi xe uguali). però, te prego, ciamilo zgaga, che saria perfeto, come titolo!

  102. Mauricets ha detto:

    Blaž Zgaga

    vara che robe da schifo le scrivi un tuo compaesan.

    te doveria eser ti a farghe publicita inveze de scriver monde e de sconder le robe.

  103. 0Albino Suligoj ha detto:

    Forse sarebbe meglio che lor signori cambiassero argomento e finiscano di commentare le str…..te di Romoli: mi sembra di leggere le avventure ( senza senso ) di Don Chisciotte

  104. maja ha detto:

    blaž zgaga xe un mio compaesan?
    no savevo che el xe de trieste anche lu.
    alora xe anca un tuo compaesan, dei, no cori che te fazi tanti pupoli.
    e verzi sto blog, chè xe ora.

  105. maja ha detto:

    ah, mauri, visto che te son qua, te podessi anche farme la cortesia de risponderme a sta domanda:

    https://bora.la/2012/08/02/carinzia-piatti-tipici-musica-balli-e-la-birra-protagonisti-del-villacher-kirchtag/#comment-286517

  106. Mauricets ha detto:

    certo.
    io critico.

    non scrivo questi termini:
    “dei sporchi gnochi e dei sporchi slovenci (perchè qua me par che no tuti i s’ciavi xe uguali).

    la critica politica da fastidio?

  107. maja ha detto:

    te go forsi dito che no te devi criticar?
    te go solo proposto de verzer un blog dove che te possi far critica politica in tuta libertà senza che nissun te cioghi pel popi.
    e sopratuto te go domandà gentilmente de rispondereme a una domanda che te go posto qualche tempo fa.

  108. maja ha detto:

    te pareva.

  109. vico ha detto:

    quando una discussion parte per la tangente…
    @Mauricets
    Monti baluardo? e perchè allora il svendi l’italia sottocosto tipo mobile Ikea a tutti?
    Cè chiedi tasse folli con la scusa de salvar l’italia e poi va a Bruxelles a darghe tutti i skei che ga raccolto. Stessa roba che fa in Grecia da 2 anni. Poi dopo che non gavremo più skei de darghe falliremo comunque. Ecco perchè i greci xe incazzadi.

  110. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 87 MAURICE TS : ” democratica e repubblicana ” !!!

    se così fosse , alla fine della 2a guerra la neo Italia avrebbe dovuto elegantemente restituire agli storici amministratori le terre non sue acquisite con l’imperialismo Monarchico e Fascista allegando tante scuse o in via subordinata lasciarle all’autodeterminazione delle genti locali.

    Cosa che a quanto ricordo la RI ha sempre osteggiato.

    Qui nessuno mi sembra faccia il tifo per Il Litorale Adriatico, in ogni caso la Germania
    difende la sua economia nel migliore dei modi
    come del resto cerca di farlo l’Italia,ma il sig. Monti non ha trovato altro sistema che strizzare e strozzare la classe operaia e la classe media, mentre fa di tutto per salvare le Banche che si sono mangiate i soldi delle due classi con azzardati investimenti!!!

    Se il paese fossse serio tutte le banche
    Italiane avrebbero dovuto essere chiuse per fallimento scrivendo fuori dalla porta ” NON C’E’ UNA LIRA PERCHE’ L’EURO LO ABBIAMO FINITO”

    Io non sono un esperto di macroeconomia ma come già detto non ci puo essere crescita senza credito, ormai le banche non solo non prestano più soldi nuovi ma dimezzano i fidi esistenti se non chiedono rientri a breve

    !!! Ma come si può pensare a diminuire la disoccupazione ????

    La soluzione di autodeterminazione e di indipendenza non la vedo frutto di una fantasia spinta ma pittosto presa di coscienza ; meglio piccoli e soli che mal accompagnati da megalomani nazionalisti Italiani che pensano di essere grandi per il calcio, le olimpiadi , la moda e SanRemo.

  111. vico ha detto:

    @Mauricets
    Titolo del Corriere della sera di oggi:”piano antidebito di Monti: vendere gli immobili dello stato!” ovviamente nell’elenco solo roba bella leggi:
    “Anche se il mercato immobiliare non appare molto ricettivo. Come sottolinea il quotidiano economico statunitense, immobili prestigiosi come il Castello Orsini di Soriano al Cimino, Palazzo Diedo a Venezia, Palazzo Bolis Gualdo di via Bagutta a Milano, hanno un fascino indiscusso ed un interesse potenziale enorme (come del resto le grandi caserme dismesse a Roma, tra le quali Forte Boccea e quella di via Guido Reni) per i grandi investitori internazionali”

  112. vico ha detto:

    @Mauricets
    E gira voce(ovviamente non confermata) che proprio alla Merkel(mentre noi vincevamo la partita agli europei contro di loro) il nostro Monti avrebbe garantito la svendita degli immobili statali.

  113. capitano ha detto:

    Noto che alla fine dei conti le provincie (non oso immaginare le regioni) godono ancora di numerosi estimatori. Forse danno da mangiare ancora a troppa gente per poterne discutere il taglio. Meglio un ente inutile aperto che famiglie senza uno stipendio, vuol dire che i sacrifici li faremo tutti con l’aumento dell’IVA.

  114. vico ha detto:

    @115
    Capitano
    “Meglio un ente inutile aperto che famiglie senza uno stipendio, vuol dire che i sacrifici li faremo tutti con l’aumento dell’IVA.”
    L’aumento dell’IVA ci sarà anche dopo la soppressione delle provincie. Perchè ci diranno quello che dicono da quasi un anno:”pensavamo che bastava ma non basta.”
    La politica non è salvare il paese ma svuotarci le tasche. poi dopo fallire comunque. Noi adesso paghiamo per salvare l’italia e con questa l’euro. poi dopo falliranno tutte 2 comunque ma intanto noi avremo pagato per niente. e i soldi che avremo dato se le saranno prese le banche.
    Paghiamo le tasse. poi basta un giorno che qualche agenzia di rating dice che l’italia non è affidabile e i soldi che abbiamo dato si son bruciati in 3 ore.
    Ci prendono per i fondelli.
    Per quanto riguarda gli “enti inutili” esistono realtà nel privato che sono altrettanto “inutili” che le provincie o altre realtà statali.
    Il pregiudizio dell’ufficio statale inutile e dell’azienda privata efficente è sbagliato.
    Mille sarebbero gli esempi.

  115. Giordano Vintaloro ha detto:

    Mah, la discussione era sul destino della provincia di Gorizia, non sulle (discutibili) mosse politiche di Monti.

    Ad ogni modo, ricordo a chi è tentato di essere qualunquista che se l’Italia ha lo stock di debito pubblico a quasi 2000 miliardi (miliardi) di euro e il debito/pil al 125%, mentre nel contempo ha il più alto risparmio privato e uno dei più bassi indebitamenti di famiglie nel mondo, è esattamente perché per moltissimi anni i soldi sono stati “trasferiti” dalle casse dello stato a quelle private, sia con politiche, diciamo così, generose verso il cittadino, sia con la pura e semplice evasione.

    Certo, a questo punto della storia qualsiasi mossa sembra un furto e le scelte economiche dei professoroni sembrano le stesse che farebbe l’uomo della strada.

  116. capitano ha detto:

    #116 nessuno si è azzardato a spiegare in 120 commenti a cosa servono le provincie. A parte sproloqui stupidi sul Lombardo Veneto e l’Illirico.

  117. vico ha detto:

    @117 Vintaloro
    “perché per moltissimi anni i soldi sono stati “trasferiti” dalle casse dello stato a quelle private”
    giustissimo!!!!!non dimentichiamoci di tutti i soldi che lo stato ha versato alla Fiat per salvarla dal fallimento, tutti i soldi dati dallo stato a Mediaset perchè diventassse quello che è, e adesso che gli italiani non vanno in vacanza gli albergatori chiedono aiuti allo stato per sopravvivere. Ma come allora che privato è se vive con i soldi dello stato?
    In francia quando renault ha dovuto chiedere i soldi dello stato per salvarsi è stata statalizzata.

  118. ...alla fine.... ha detto:

    E bon abolimo le province e tenimo Trieste capoluogo…perche’ cambiar? Tutti contenti?

  119. vico ha detto:

    @118 Capitano
    evidentemente non sei dipendente in provincia, ma se lo fossi?

  120. Giordano Vintaloro ha detto:

    Quanto alla provincia, comunque, lo stesso governo l’ha già trasformata in un ente depotenziato, con meno competenze e un consiglio provinciale ridotto.

    Va bene ricordare quanto era bella e quanto era buona l’A., ma per piacere guardiamo a una scelta politica che si deve fare per il futuro provando a non fondare il ragionamento sui decreti del mercato di FranzJoseph?

    Proviamo a ipotizzare un futuro senza stare a guardare troppo indietro?

    Il decreto che riordina le province prevede che non siano scorporate: ad esempio Gorizia non può essere spezzettata tra Trieste e Udine, o va interamente con una o interamente con l’altra. La domanda da farci è: con chi ci conviene stare? La mia opinione è che, sfruttando la specialità regionale, potremmo tranquillamente pensare di abolirle tutte. La costituzione prevede le province ma non le impone, così come finora prevedeva le città metropolitane che sono state create solo adesso dopo dodici anni. Quindi si potrebbe fare.

    1.200.000 abitanti scarsi penso si possano gestire tranquillamente da un unico centro amministrativo, magari spostando alcuni servizi che necessitano di un migliore baricentro a Palmanova (che non scontenta nessuno, ed è vicina a Udine, Trieste, Gorizia e Pordenone).

  121. Giordano Vintaloro ha detto:

    @ Vico

    va beh, allora salviamo le province, anche se praticamente inutili, perché ci sono i dipendenti? è lo stesso ragionamento che proroga le casse integrazioni per anni e anni anche quando si sa che una fabbrica non riaprirà mai perché non può stare sul mercato. Alla fine dei 5-6 anni i cassintegrati hanno preso un assegno, non hanno lavorato e si trovano disoccupati lo stesso e senza riqualificazione.

    Aboliamo le province e i dipendenti riqualifichiamoli per altre mansioni. Costerà meno che mantenere le province.

  122. vico ha detto:

    @123Vintaloro
    ok aboliamo le provinci perchè sono “inutili” però aboliamo anche tutti i soldi che lo stato versa alle industrie italiane perchè sopravvivano. perchè se questo è il criterio tutta la nostra industria nazionale è diventata un “Ente Inutile” vivendo solo di sovvenzioni producendo prodotti imbarazzanti se confrontati con quelli degli altri paesi.

  123. vico ha detto:

    Comunque dietro alla parola “dipendente” c’è una persona in carne ed ossa.
    Ci commuoviamo per le balene e i panda, firmiamo petizioni su petizioni per salvare la tigre del bangldesh, o il leone del kenia e invece gli esser umani che crepino pure?

    per chiarezza e non far equivoci.
    Non lavoro nè in provincia nè in regione.
    Lavoro proprio nel privato.

  124. capitano ha detto:

    #121 la proposta di abolizione delle provincie indica chiaramente che i dipendenti vengano ridestinati ad altre amministrazioni (figurati se li licenziano o li mettono in cassa integrazione). Gli unici a rimanere senza posto di lavoro sarebbero i consiglieri, assessori e presidenti. Sinceramente, vista l’inadeguatezza media dei succitati non vedo l’ora.
    Ma qui subentrano i propugnatori di lotte che se non fanno ridere fanno piangere per la miseria di argomentazioni che arrivano a vette tipo: Lucinis je nestre.

    #124 l’agricoltura, la pesca e l’allevamento finanziati dallo stato sono una vergogna. Una mucca riceve più di 2 dollari al giorno, più della maggior parte delle persone che vivono in povertà nel mondo. Ce ne sarebbe da discutere a riguardo. http://www.maketradefair.com/en/assets/english/DairyPaper.pdf

  125. Alessio ha detto:

    @ 126
    Esiste una marea di precariato anche nel pubblico impiego, prevedo una strage di interinali.

  126. capitano ha detto:

    #127 i precari della pubblica amministrazione sono quelli che la tengono in piedi (a voler fare un discorso trasundante di pregiudizi). Lo stato non se ne priverebbe mai ma ha tutto l’interesse a tenerli sotto lo scacco del lavoro precario per pagarli meno e farli correre di più.

  127. capitano ha detto:

    L’abolizione riguarda solo la parte ‘politica’ delle provincie. Io sinceramente sono stufo di vedermi degli incompetenti messi dal partito a scaldare una sedia per finanziare gli sms in friulano. Credo che pure l’esistenza delle regioni ha da giustificarsi, ma forse è solo una qustione di tempo e prima o poi ci arriveeremo anche a quelle come siamo arrivati a chiederci a cosa cavolo servono le provincie.

  128. Luca ha detto:

    Ma quindi per Gorizia avere la provincia di Gorizia è inutile, mentre avere quella di Udine o Trieste sarebbe utile? Perché è di questo che si parla qui. Altro che inutile, qua si rischierebbe di passare al dannoso, immaginatevi farsi amministrare da un Fontanini…

    Ma anziché dimezzare le province, perché non ne dimezziamo i costi politici? I risparmi sarebbero maggiori visto che non si dovrebbero riorganizzare gli enti, cosa che porta via tempo e denaro.

  129. Sandi Stark ha detto:

    A chi domanda a cossa servi le Provincie, ghe consiglio de perder 15 minuti del suo tempo sul Sito delle Provincie de TS o meio de GO, xe scritto tutto.

    A sta gente sembra che ghe vadi ben la Region FVG co’ le sue magnadore, con le autostrade che ne costa 800 mila euro annuali al chilometro, co’ l’Insiel che xe come el pozzo de San Patrizio, co’ le finte Coop. politicizzade che gestissi i servizi pubblici, con Friulia che salva aziende decotte de amici e no caccia 1 € per le altre, con i Enti de sviluppo che no ga mai sviluppà niente, co’ le Aziende per el commercio estero che no se sa quanto export le porta a casa, co’ le aziende per le scovazze che prima le ingrumava i rifiuti una volta al giorno e adeso co’ la “differenziata” le passa la metà delle volte, ma le tasse sulle scovazze costa sempre de più e la “differenziata” xe un bluf.

    Senbra che ghe vadi ben una Region FVG che per demagogia politica spendi soldi per la “videosorveglianza” nei Comuni e fa installar telecomaere che nissun sorveglia e che no sarà mai collegade, ma guai se un Sindaco no ga bori per le fognature, che el se ciavi.

    E se ghe toca scava una strada per un motivo o per quel’altro, guai darghe i soldi per posar altri tubi, o le fibre ottiche o altro; ogni volta bisogna rifar i lavori da zero e spender diese volte tanto. Ecc. ecc.

    El sottobosco regionale xe un mondo de politici e de raccomandai dei partiti, che i guadagna almeno el doppio dei omologhi, dove el più san ga la rogna.

    Questo vol salvar sta gente, in poche parole ve sta ben l’Italia.

    Guai perder qualche minuto del proprio tempo per informarse de come xe gestidi i territori a Trento, Bolzano, in Baviera e in Austria.

    I ghe conta che le Provincie no servi a niente e per lori va ben.

    Domani i ghe conterà che due balle no servi, che i ghe taierà una. Ma se scriverà tutti i giornài e se dirà tutti i partiti ‘taliani, sono sicuro che a sta gente ghe anderà ben e i se meterà in fila per farse cavàr l’inutile orpello.

  130. Sandi Stark ha detto:

    E dopo sarà qualchidun che dirà: “femo un referendum per decider se farse taiar la bala destra o la bala sinistra”, e dopo sarà altri che dirà: “Nel dubbio, femosele taiar tutte due”.

  131. capitano ha detto:

    #131 e #132
    Se ti riferisci a me sappi che sono critico nella stessa maniera nei confronti della regione FVG. Spetta all’istituzione l’onere di dimostrare la sua utilità.

    Per me facciano il referendum, forse dopo tanto ciacolàr per niente ne spiegherà finalmente a cosa servono le province e le regioni. Io non ho le palle tatuate con un polli gialli o gli spiedi di goldrake.

    Se questo è il livello della discussione allora stavimo meio a pascolar le piegore:
    http://www.youtube.com/watch?v=z9SfVCKVYV8

  132. Alessio ha detto:

    @128
    Lo Stato ha già deciso di privarsene col blocco delle assunzioni visto che tra queste ha deciso di inserire anche interinali, COCOCO, COCOPRO e lavoratori a termine. A parte il settore scolastico possono lavorare al massimo 3 anni poi a casa!

  133. Alessio ha detto:

    @ 133
    Non hai capito, se faranno un referendum non ti chiederanno se vuoi o no cancellare le province o se le ritieni utili oppure no, ti chiederanno solo se vuoi andare in provincia di Udine oppure in quella di Trieste.

  134. capitano ha detto:

    Sai che scelta difficile… la bala dx o sx, l’albero a cui impiccarsi, la pallottola d’argento o d’oro, maria teresa o il patriarca , franz joseph o garibaldi, coppi o bartali, zico o maradona…

  135. Pieri ha detto:

    136) allora niente referendum e lasciamo che decidano tutto fregandosene dei cittadini, giusto capitano?
    così poi puoi avere una scusa per lamentarti

  136. capitano ha detto:

    Noneeee! Ho detto di farlo pure! Bravo Romoli! Viva Gorizia indipendente! Via dagli avvoltoi di oltre isonzo e timavo! Free love in a Free county! La chiamereno Goriziashire e ci cresceremo i nostri figli.

  137. Paolo Geri ha detto:

    #83. Alessio

    Io non mi preoccupo della “cancellazione di tutti gli uffici periferici dello Stato” che citi perchè è sacrosanto eliminarli nelle realtà che hanno un ridotto numero di cittadini e accorparli in dimensioni maggiori. Mi preoccupo di quelle funzioni (programmazione, servizi sociali, trasporto pubblico, ecc.) che hanno bisogno di una “territorialità” adatta per potere produrre servizi di qualità. Chiudere un po’ di uffici, di procure, di agenzie delle entrate, ecc. è oggi indispensabile, oltre che in molti casi assai logico.

  138. Sandi Stark ha detto:

    @ 139 Scusa se me permetto Paolo, ma te parti dal teorema che devi sempre esister qualcossa de “centrale”. E te ga ragion, in periferia no se pol vogar una ponenete e uno a levante e no se pol aver doppioni.

    Però te trascuri una realtà che con poche varienti funziona ottimamente dal confin con la Svizzera al confin co’ l’Austria.

    Varda che esisti, una Region per Trento e Bolzano. Solo che la xe “senza portafoglio” la se occupa de armonizzàr, scriver le direttive generali ma i dettagli e le decisioni esecutive ghe le lassa alle due Province.

    Più distante che xe el “centro decisionale”, pezo xè. Questo xe provà dall’esperienza. “Accorpar” se pol fin a un certo punto, dopo diventa più costoso.

    Due Comuni senza soluzion de continuità tra le case de uno e le case del secondo, pol esser accorpadi, salvo lassar i sportei per el pubblico che no pol spostarse.

    Ma darghe la decisionalità in dettaglio a Udine, de come xe meio provveder alle necessità delle scole a 50 km de distanza xe un’idiozia. Pensa solo al viagio in auto dei tecnici che devi fari sopralluoghi o al bubez che devi corer in Provincia per farse comprar le lampadine.

    Pezo ancora, darghe decisionalità su argomenti ancora più delicati che tocca direttamente i diritti umani dei popoli.

    Se po’ xe problemi locali che no i conossi e no i pol conosser, xe un’idiozia ancora più grande.

    Se el “centro” dovessi esser Trieste, xe ancora pezo.

    Ma cussì funziona de noi, el “centro” coi ‘bori xe la Region, e difatti i la sta spostando un toco alla volta a Udine.

    Le uniche robe che se poderia accorpar sensatamente tra le Provincie, xe la gestion del Personal, forsi la Ragioneria e forsi qualche altro servizio. Ma no de più, le politiche devi esser diverse perchè i territori e le genti xe diverse.

    La Region dovessi dar direttive generali, le Provincie dovessi esser autonome.

    E logicamente i carrozzoni dovessi sparir magari dandoghe una ultima possibilità de diventar efficienti.

    Cussì se podessi pensar de sparagnar, ma te se gaverà forsi acorto, che el sparagno e la programmazion xe l’ultimo dei pensieri, altrimenti i gavessi fatto diversamente.

    La verità xe che el “potere” cioè i Partiti ‘taliani preferissi aver delle ricche magnadòre centralizzade.

    Esisti studi che la chiusura delle Provincie porterà più costi che benefici. Strano che nissun tra el pubblico le gabbi lette, visto che xe tutto disponibile in rete.

    Questo xe un link:

    http://www.upifvg.it/upifvg/index.php?option=com_content&view=article&id=92:chiudere-le-province-costa-27-milioni&catid=1:ultime

    E dopo xe el più famoso, quel de la Bocconi:

    http://www.youtube.com/watch?v=L34kJvcAU-M

    Dove i disi anche una grande verità, che le Provincie no xe tutte uguali, che xe quelle che spreca e quelle che gestissi ben.

    Ma ‘sti smaferi vol serarle tute. Come meter in canon tuta una famiglia perchè un fio xe delinquente.

  139. Triestin - No se pol ha detto:

    me par che ghe sia anche altre soluzioni che pol esser valutade e approfondide come le province Autonome de Trento e Bolzano …http://www.autonomia.provincia.tn.it/statuti/ e podemo inveze eliminar la Region ( e i suoi consilieri ) che no sta fazendo i nostri interessi…Udin cusì sarà capitale della sua Provincia autonoma…

  140. Alessio ha detto:

    @ 139
    E fai male a non preoccuparti, visto che Gorizia ha vissuto e continua a vivere proprio di uffici, pubblica amministrazione e caserme dalla fine del secondo conflitto mondiale e che i cosiddetti servizi di qualità a cui aspiri sono legati in modo stretto proprio al ruolo di capoluogo di provincia. Le risorse pubbliche saranno sempre meno e Gorizia non è mai stata così debole nella lotta per la loro assegnazione.

  141. Sandi Stark ha detto:

    Nei romanzi de Dikens le famiglie alla fame dava via i fiòi, cussi i podeva aver speranza de sopravvivenza. La mamma “Italia” inveze, la ghe vol talmente tanto ben ai suoi fioi, che la ghe porta via de boca ai pici per darghe ai grandi. Specie se i pici no xe fioi naturali ma orfani adottai contro la loro volontà.

  142. abc ha detto:

    Per il sindaco di Gorizia.

    Lei dice: “L’ipotesi più ovvia è di accorpare Trieste con Gorizia e Udine con Pordenone.”
    Ovvia per lei ma non per la logica. Trieste anche se accorpasse tutta la provincia di Gorizia non raggiungerebbe come superficie, nemmeno lontanamente, i limiti previsti.

    Propone poi “trasformare il capoluogo giuliano in città metropolitana e accorpare le tre restanti Province.”
    Potrebbe essere la soluzione ottimale, visto che per le città metropolitane non sono previste dimensioni minime in quanto a superficie. Inoltre esse hanno maggiore autonomia delle province.
    Mi meraviglia il silenzio in questi tempi di chi proponeva la città metropolitana di Trieste, oltretutto si potebbero avanzare ragioni storiche, essedo stata Trieste fino al 1954 un territorio extraitaliano, mentre Gorizia non lo fu.
    Se la nostra provincia va con Udine si potrebbe salvare almeno il tribunale, abolendo all’interno della unica nuova provincia la circoscrizione di Palmanova. Sarebbe l’occasione buona per capire se l’attuale provincia di Udine è o non è disponibile ad aiutarci qualora si vada con loro e comportarsi di conseguenza.
    Altrimenti il tribunale è destinato ad essere assorbito da Trieste, come sta succedendo nel settore sanitario.

    Mi pare strano che un sindaco di comune capoluogo proponga di fare un referendum per far scegliere ai suoi cittadini se morire di peste o di colera (commento 76) invece di contrattare con gli altri per subire il danno minore. Il referendum consegna passivamente il comune a chi vince, senza contropartite. E il modo peggiore di regalare le chiavi della città al vincitore.
    Penso che in nessun altro capoluogo di provincia si farà referendum, che se mai era da fare per gli ascensori del castello.

  143. Giordano Vintaloro ha detto:

    Le province di Trento e Bolzano sono autonome perché così è scritto nella costituzione. E così è scritto nella costituzione (poi modificata nel 2000) perché i loro parlamentari sono stati compatti e hanno lavorato bene. E anche perché per placare il terrorismo secessionista li hanno riempiti di soldi (grosso modo solo il 5%-10% delle loro tasse va a Roma).

    Li gestiranno anche bene, per carità, ma ne hanno talmente tanti…

    Il FVG invece sarebbe una regione a statuto speciale che non sfrutta la specialità, anzi, ha deliberatamente scelto di non farlo.

    Gorizia vive di uffici pubblici (come Trieste, d’altronde)? E allora? E’ condannata a farlo per sempre? Usando la potestà finanziaria di una regione a statuto speciale non si può incentivare l’insediamento di industrie, magari ad alto tasso tecnologico?

    Prendiamo l’occasione per ripensare la città, ma ri-pensarla del tutto. E per favore, smettiamo anche di cercare dei modelli: non ci sono in Europa altre città a cavallo del confine delle dimensioni e della storia di Gorizia e Nova Gorica. Il modello lo dobbiamo creare noi.

  144. Sandi Stark ha detto:

    Vintaloro per favor, no scriver affermazioni inesatte e fuorvianti.

    1)La Prov. de BZ xe autonoma perchè questo iera el prezzo de pagar da parte de l’Italia per continuar a tignir le sue manazze su quel territorio.

    I se ga mosso dopo la 2a risoluzion dell’ONU, che nei toni corrispondeva ad un ultimatum.

    La lotta partigiana dei patrioti südtiolesi pol aver iutà la causa, ma no più che tanto perchè i ‘taliani iera zà rivadi a smantellar el movimento de liberazion con i soliti metodi, ossia pagar spie e spioni, infiltrar, commetter qualche omicidio sia fora che dentro le carceri.

    No ciamar “terrorismo” quella lotta de liberazion perchè no i gaveva mai mazà nissun civile, a parte un casellante che andava de sua spontanea volontà a disinescar i ordigni sotto i tralicci.

    Se no i mazàva civili per diffonder el terrore nella popolazion no i iera terroristi, come da definizion dell’ONU, valida quindi per tutti i Stati che fa parte de quella organizzazion.

    Trento xe stada tacada a Bolzano con diverse motivazioni, ma se no iera per BZ, i tirolesi de Trento gavessi visto l’autonomia col canociàl.

    2) no tutte le tasse, ma solo l’Irpef. Tutte le altre tasse, le tasse indirette e le accise, lo Stato continua a papparsele. El fa anche un affaron, perchè lo Stato spendi in quelle Provincie solo per mantignir i carabinieri, la polizia, i prefetti. Tutto el resto fa le Provincie, mille volte meio de come sa far fa lo Stato altrove.

  145. abc ha detto:

    @ AnnA 12,

    Concordo pienamente con te. Siccome l’unica provincia che ha i requisiti di superficie e numero abitanti è quella di Udine, ovviamente la sede della provincia unica deve essere ad Udine. Non può essere differentemente, altrimenti gli udinesi fanno ricorso e giustamente lo vincono.

  146. Sandi Stark ha detto:

    @ 144 mi no voio la città metropolitana, caso mai se pol discuter se la Region molla la competenza sui trasporti, almeno su quei ferroviari e se lo Stato molla sulla gestion del Porto. E anche se i sgancia soldi per el Porto, come fa la Region Sicilia per i suoi porti. Perchè fa comodo, incassar 4-5 milioni de euri all’anno dalle tasse portuali e tignirseli, ma ai triestini ghe sta sempre meno ben, e tanti comincia a sveiarse.

    Una città metropolitana a TS xe anche pericolosa, perchè adesso la Provincia fa da filtro tra i paesi del Carso e la maggioranza elettorale de Trieste, che storicamente xe composta da fassisti e da esuli antislavi; e tornerà presto cussì dopo l’esperienza della finta “sinistra” de Cosolini.

  147. abc ha detto:

    Giordano Vintaloro, quando nel resto d’Italia aboliranno le province, si farà altrettanto anche da noi, in quel caso però il capoluogo regionale dovrà essere Udine.

  148. abc ha detto:

    @ Alessio 21

    “Provincia di Gorizia sotto quella di Udine. Problema, la provincia di Udine è disposta ad introdurre lo sloveno tra le lingue riconosciute come ha fatto l’attuale Provincia di Gorizia?”
    La provincia di Udine già riconosce lo sloveno, se non lo avesse fatto la Slovenia avrebbe reclamato.

    “Provincia di Gorizia sotto quella di Trieste. Problema, la provincia di Trieste è disposta ad introdurre il friulano tra le lingue riconosciute come ha fatto l’attuale Provincia di Gorizia.” Nessuno protesterebbe dall’estero a difesa del friulano, inoltre in tale provincia sarebbero percentualmente di meno i friulano.

    “L’unico dubbio che mi rimane è che non è detto che la norma nazionale sulla cancellazione delle province sia costituzionale e potrebbe arrivare qualche grossa sorpresa.”
    Avrebbero voluto abolire tutte le province, ma per farlo avrebbero dovuto modificare la costituzione e gli statuti regionali, impresa molto difficile dal punto di vuista pratico, così tolgono solo quelle piccole alimentando assurde rivalità e distogliendo la popolazione dai problemi reali.

  149. Sandi Stark ha detto:

    “Gorizia vive di uffici pubblici (come Trieste, d’altronde)?”

    Ma sè sicuri?

    No so per Gorizia, ma l’altro anno a Trieste, i principali datori de lavoro iera:

    Porto ed aziende dell’indotto portuale: 16.000

    Sanità 5.500

    Industrie 3.000

    Comune 3.000

    Assicurazioni 2.000

    Università 2.000

    Ricerca 1.600

    Regione 1.400

    Fincantieri 800

  150. abc ha detto:

    Tergestin 60, a maggior ragione: in democrazia vince chi ha più voto, mi pare ovvio.

    @ alla fine 65, si sta parlando di riorganizzazione del territorio e dunque si affronta il problema sotto tutti gli aspetti.

    @ sandi stark 69 e dexter 71, così anche se in molti non votiamo poi vince Trieste con i voti di dimaco e nanut.

    @ alla fine 120
    La provincia di Udine è l’unica che ha i requisiti per non essere abolita e quindi non può e non deve essere soppressa. Se sopravvive la provincia di Udine, allora Trieste può rimanere capoluogo. Se aboliamo tutte le province allora il capoluogo regionale è giusto che sia nella provincia più centrale, più grande e più popolosa.
    Mi pare una soluzione salomonica

  151. Dexter ha detto:

    @152
    1) un referendum che no raggiungessi el quorum volessi dir che nè l’una nè l’altra soluzione xè accettade!
    2) no savevo che Salomone fossi furlan!

  152. Alessio ha detto:

    @ Sandi Stark
    Gorizia come città, non come provincia.

  153. Alessio ha detto:

    @ 150 abc
    Ah sì? E quanti consiglieri provinciali della minoranza slovena siedono in consiglio provinciale a Udine?
    Leggi inoltre lo statuto della Provincia di Udine,
    http://www.provincia.udine.it/laprovincia/statuto/Documents/Statuto2004.pdf
    dov’è che si parla di tutela della lingua slovena?

  154. Alessio ha detto:

    @ 147
    Si chiamerebbe anche chiamare Provincia di Udine ma il capoluogo regionale resterebbe a Trieste. A meno di non voler modificare l’art. 2 c.2 dello Statuto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
    http://www.consiglio.regione.fvg.it/Consreg/frame/documenti/statutoGiugno2003.pdf

  155. Alessio ha detto:

    “potrebbe anche chiamare”…

  156. Tergestin ha detto:

    Se i meti Udine capoluogo, xe la vera volta che ai nostri rappresentanti vendudi li fiondemo oltra Isonzo e rimetemo el vecio confin de prima del ’54. No xe un mal che xe un ben.

  157. Sandi Stark ha detto:

    @ 158 egoista, rimetemo piutosto el confin del 1915.

  158. Sandi Stark ha detto:

    Ciò, i mati continua imperterriti:

    “Dovè morir, no podè evitarlo, perciò votè un referendum tra la peste e el colera. Tutto sommato, la peste no xe tanto brutta, la ga i suoi aspetti positivi. No volerè miga morir de colera, sentai per giorni sul condotto tra atroci spasmi, no? Votè, votè per la peste. Dovè votar!”

    E dopo i se meti col megafono come Totò fora de la finestra:

    Vota peste, vota peste, vota peste, vota peste….

  159. vico ha detto:

    xe un pò triste legger sti commenti non perchè non xe interessanti, anzi, ma perchè se vedi quanto ga fa mal soprattutto a gorizia l’italianizzazion. E non parlo solo degli sloveni ma anche di quei che parlava furlan o italian o gaveva cognome tedesco e gaveva la colpa de esser nati qua. Non solo ga italianizzà i cognomi e fatto perder l’uso delle altre lingue madri che iera nelle famiglie, ma ga pure impedì agli autoctoni de acceder alle cariche amministrative della propria città. Gente che nasceva dalla piccola media borghesia de gorizia che naturalmente gavessi dovù essere i quadri da dove pescar per crear l’amministrazion se stada messa da parte per far arrivare gente dall’italia. Non solo nell’aministrazion ma addirittura nei ruoli dirigenziali di DC e PCI. nenche nei partiti potevamo far carriera.
    e poi il Rumiz parla de sindrome de confin riguardo alla notrsa passività. Balle iera che ce ga messo da parte come paria. per forza poi semo diventati demotivadi.

  160. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ ABC vari : visto che te son per le
    democrazie che vinzi chi che ga de piu’ voti,
    no te par che slargar confini anche se provinciali per ‘ver ragion o convenienze
    me ricorda qualchidun che se fazeva le leggi ad hoc ???
    Come el se ciamava ? jera un che lo gavemo butà zò !!!!
    Un me ricordo se ciamava Mussolini el secondo
    jera…??? ma no me ricordo come che terminava.

    Ma riveremo anche a portar la Direzion Maritima con la Capitaneria de Porto in Piaza a Udine !! saria ‘ssai bel!!!

  161. Giordano Vintaloro ha detto:

    @Sandi Stark

    1) Dove sarebbe l’inesattezza? Io ho scritto che BZ è autonoma perché è scritto nella costituzione e perché i suoi parlamentari sono stati bravi a ottenere ancora qualcosa di meglio (nel 2000). La costituzione in questo caso è stata fatta rispettare. Non pensi che sarebbe bello rispettare ciò che è scritto anche per il FVG e Gorizia e Trieste in particolare?

    Poi dici:
    “Se no i mazàva civili per diffonder el terrore nella popolazion no i iera terroristi, come da definizion dell’ONU, valida quindi per tutti i Stati che fa parte de quella organizzazion.”

    L’ONU non ha mai dato una definizione univoca di terrorismo:

    http://www.treccani.it/enciclopedia/terrorismo/ (diritto internazionale: non esiste una definizione condivisa di terrorismo)

    http://www.un.org/News/Press/docs/2005/gal3276.doc.htm (qui discutono di come sia necessaria una definizione di terrorismo per discutere di come combatterlo)

    http://archiviostorico.corriere.it/2008/ottobre/01/ONU_TERRORISMO_UNA_DEFINIZIONE_CONTESTATA_co_9_081001082.shtml (Cossiga e Sergio Romano sulla definizione di terrorismo che ancora non esiste)

    Quindi quelli che secondo te sono stati combattenti – e secondo molti punti di vista lo sono stati, mica lo nego, perché oppressi – si possono tranquillamente definire terroristi perché operavano per creare una strategia del terrore. Il fatto che uccidessero principalmente uomini in divisa non rende la cosa meno cruenta.

    2) Credo si tengano anche l’IVA e l’imposta di registro, di bollo e qualcos’altro ancora, si parla di 9/10 delle “entrate tributarie” (http://www.giovani.consiglio-bz.org/it/alto-adige-ieri-e-oggi/alto-adige-dopo-il-1918/autonomia-modello/)

    e forse la regione non è neanche così virtuosa come sembra, a testimonianza di come quando ci siano un mucchio di soldi sia anche più facile amministrare:

    http://www.liberoquotidiano.it/news/home/1057444/Trentino-Alto-Adige-peggio-della-Sicilia–l-autonomia-dorata-gliela-paghiamo-noi.html

    http://tinyurl.com/ckf8gdl (documento di confronto provincia di Belluno/provincia di Bolzano)

    Ma a parte queste precisazioni, io volevo parlare di Gorizia, che deve riprendere in mano il suo futuro. A me sinceramente non importa poi granché *dove* è il capoluogo, purché a Gorizia sia garantita libertà di movimento economico e politico con Nova Gorica e Sempeter: da sola fa 35000 abitanti e non conta niente. Insieme si costituisce un polo di 70000 abitanti e si comincia ad avere voce in capitolo. Possibilmente sganciandosi da uffici pubblici e pubblica amministrazione (intendevo questo, non solo gli uffici).

  162. abc ha detto:

    @ Alessio 155, Sì la provincia di Udine riconosce lo sloveno.

    Per quanto riguarda i consiglieri provinciali eletti, la suddivisione del territorio in collegi uninominali per l’elezione degli stessi nelle 4 province della regione spetta alla giunta regionale
    http://autonomielocali.regione.fvg.it/aall/opencms/AALL/Elezioni/GuidaElezAmm/c/c4/
    In ogni collegio possono essere presentati candidati di qualsiasi gruppo etnico. Spetta poi alla popolazione eleggere il candidato che ottiene più voti. Quindi nessun meccanismo occulto. Spero di essere stato chiaro, ma se hai ulteriori dubbi chiedi pure.

    Statuto della provincia di Udine articolo 1 punto 6: ” La Provincia promuove la tutela e la valorizzazione…del popolo friulano e delle altre Comunità etnico_linguistiche…”

    Preambolo: ” Il Friuli… ha sempre dimostrato grande sensibilità ed attaccamento alle istituzioni che hanno difeso ed esaltato l’identità dei popoli che vi vivono. …consapevole del diritto di tutti i popoli di darsi libere forme di partecipazione…”
    Come vedi al punto 6 dell art 1 si parla di popolo friulano e di altre comunità etnico-linguistiche che quindi non sono considerate parte del popolo friulano, nel preambolo invece si parla dei popoli (al plurale) che vivono in Friuli.

    Art 1 punto 2 “La Provincia ispira la propria attività alla salvaguardia dei patrimoni culturali che riflettono le specificità delle diverse realtà…”. quindi non solo la realtà friulana, ma anche le altre.

    Art. 1 punto 9 ” La storia sociale le tradizioni culturali… le scuole e le istituzioni educative… che animano la vita comunitaria e che la caratterizzano in uno spirito di pluralismo e di rispetto reciproco, fanno parte integrante…” rispetto reciproco potrebbe intendersi fra i gruppi etnici? forse sì.

    In provincia di Udine la Valcanale era austriaca fino la 1918, mentre il resto della provincia abitata da minoranza slovena è stata prima parte della Patria del Friuli , poi di Venezia e poi del Lomnbardo-Veneto quindi è stata per secoli separata dal resto delle altre terre slovene.
    http://www.treccani.it/enciclopedia/comunita-slovena_%28Enciclopedia-dell%27Italiano%29/
    Spetta ai singoli comuni suggerire come valorizzare le parlate di quelle zone, non credo che la provincia interferisca. Effettivamente nello statuto non si cita lo sloveno, ma questo non significa che la provincia di UD non tuteli tale lingua, vedai ad esempio questa delibera passata all’unanimità. http://www.provincia.udine.it/albopretorio/Documents/2011_336_g.pdf

  163. abc ha detto:

    Alessio 156 e 157,
    sede della provincia Udine con ruoli ben definiti alla provincia, capoluogo di regione come da statuto, che tuttavia è modificabile nel momento in cui si modifica la quantità di province.
    Poi per esempio nei Paesi Bassi la capitale è Amsterdam ma governo e parlamento operano all’Aia.

  164. abc ha detto:

    Tergestin 158.
    Provincia di Trieste nella ex zona A del TLT avrebbe un senso anche storico e sarebbe perciò giustificata anche al di sotto dei 2500 Kmq. Tutto il resto della regione: provincia di Udine. Sempre beninteso se la prov di Go non può sopravvivere.

    Possibile che nessuno intervisti Gherghetta, anche lui ha ragioni da vendere.

  165. abc ha detto:

    162 Lonzar, per me sta benissimo che la provincia di GO sopravviva, tutto di guadagnato per la città in cui vivo (GO). Ma si dà il caso che qualcuno abbia stabilito di sopprimere solo le province al di sotto di certe dimensioni anziché tutte o nessuna.
    La direzione marittima e la capitaneria di porto è giusto che rimangano a Trieste.

  166. Sandi Stark ha detto:

    Sta contento Capitano, la Capitaneria de Trieste xe salva. Ma no quela de Monfalcon.

  167. abc ha detto:

    Dove va a finire quella di Monfalcone? spostano anche il mare Adriatico?

  168. Alessio ha detto:

    @ 163
    La lingua slovena nello statuto della Provincia di Udine non viene citata da nessuna parte. Ma visto che sostieni che la Provincia di Udine tutela le lingue minoranze, dov’è l’uso dello sloveno nel sito istituzionale della Provincia di Udine?
    http://www.provincia.udine.it/Pages/default.aspx
    Ti ricordo che per legge il sito internet dell’Ente è lo strumento ufficiale per le comunicazioni ai cittadini.
    Poi singolare come la Provincia di Udine nel SUO statuto, si sia presa la briga di stabilire che la provincia di Gorizia fa parte del cosiddetto Friuli Storico (vedere art. 1 c.3)

  169. Alessio ha detto:

    @164
    Ti ricordo che per cambiare la sede del capoluogo regionale e quindi lo Statuto della Regione FVG è necessaria una legge Costituzionale.
    Inoltre non sono solo io a dubitare che la procedura scelta dal governo e dal parlamento per cancellare alcune delle province sia incostituzionale.
    http://www.leggioggi.it/2012/08/09/e-possibile-derogare-allart-133-comma-1-della-costituzione-caso-di-riordino-complessivo-delle-province/

  170. Pieri ha detto:

    alessio: e la provincia di trieste? non vedo niente in sloveno neanche lì.

    Poi devo dire che sono stufo: in questo sito il Friuli, il friulano e l’identità friulana del goriziano sono continuamente sminuiti e insultati.
    Se qualcuno invece si sogna di dire qualcosa contro la minoranza slovena, apriti cielo!
    Vi è un sistema di due pesi e due misure che non mi piace per niente, anche da parte degli stessi sloveni, che invece di appoggiare le altre minoranze fanno solo i propri interessi; non solo, ma hanno anche la faccia tosta di recriminare di essere tenuti in minor considerazione, quando invece è palese il disequilibrio in loro favore.
    Basta fare un esempio: ci sono diverse scuole (di vario orine e grado) slovene (giustamente!) e a tutti va bene (giustamente!), invece per un’ora di friulano alla settimana – che tra l’altro coinvolgerebbe molti più alunni – ecco che da trieste parte la consueta campagna denigratoria.
    Spero che in molti leggano questo post e riflettano

  171. Maurice ts ha detto:

    171

    Pieri
    Hai perfettamente ragione.

    Io continuo a sostenere che tutte le minoranze devono avere pari diritto.

    non due pesi e due misure.

  172. Alessio ha detto:

    @ Pieri
    Ulteriore ragione per non voler essere assimilati nemmeno là.

  173. Alessio ha detto:

    E tra l’altro si torna di nuovo alle mie obiezioni già scritte più su. Mettiamo che verremo assimilati da Trieste, la nuova Provincia sarà disposta a riconoscere la tutela della lingua friulana?

  174. Alessio ha detto:

    @ 173
    Su questo non ci piove.

  175. Pieri ha detto:

    Infatti alessio sono d’accordo col tuo post nr. 21, fermo restando che la provincia di gorizia dovrebbe sopravvivere.

  176. Sandi Stark ha detto:

    Ah si? Sè seriamente preoccupài per la tutela del furlàn? Mi no ve credo.

    Perchè no ve battè per un multilinguismo con tutte le lingue parificade, compreso el tedesco a GO e TS e compreso el serbo croato a TS?

    Dai, vedemo el bluff.

  177. Pieri ha detto:

    Sandi non renderti ridicolo…si tutelano le lingue storiche del luogo ancora vitali…sennò tuteliano anche il longobardo e il latino

  178. Alessio ha detto:

    @ 178
    Purtroppo molti di madrelingua tedesca furono cacciati a pedate dopo il primo conflitto mondiale, temo che pochi oggi parlino il tedesco tra le mura di casa o in pubblico. Però, se non ricordo male, anni fa l’istituzione di almeno una sezione in cui è previsto l’insegnamento obbligatorio della lingua tedesca alle scuole medie era dovuta proprio ad una norma di tutela, per cui la tua richiesta-provocazione non è così peregrina. Direi che sarebbe il caso almeno di approfondire la cosa, un principio di civiltà.

  179. Sandi Stark ha detto:

    @ 163 Vintaloro, fa ricerche più approfondite. L’ONU no ga ancora deciso una definizion de terrorismo tra “eversion” e “lotta de liberazion”, ma sul fatto de chi xe i “terroriti” no ghe xe dubbi dal 1966, i “terroristi” xe coloro che persegui scopi politici tramite azioni violente a danni de civili, con l’obbiettivo de seminar el terrore nella società e nella popolazion.

    Concetto ribadì in una conferenza dell’ONU dopo i attentati delle torri gemelle.

    Pertanto chi no maza civili e no fa attentati contro obbiettivi civili no devi esser ciamà terrorista.

    Semplice.

  180. Sandi Stark ha detto:

    Visto quanto dura el bluff? Pochi minuti.

    Sia a TS che a GO esisti ancora tante famiglie de lingua madre germanica, italianizzade nei cognomi, nei usi e costumi. Certo che i xe emigrai, e tanti. 14 mila de lori xe scomparsi da TS, i numeri de GO no li conosso. Ma resta i superstiti e chi fa i danni devi riparar.

    E po’ noi ierimo multilingui porcaccia la mastela, tutti conosseva el tedesco da secoli, mio nonno saveva 8 lingue, mia nonna 4 e i miei nonni della Contea 2 e 3.

    “Le lingue vive”… el tedesco xe una lingua viva, xe importantissimo per aver scambi culturali e commerciali con la Mitteleuropa, come TS e GO ga fatto per secula seculoram.

    Forsi el se ga dimenticà de scriver “le lingue vive in un territorio”, cioè “l’Italiano e lo sloveno che porca miseria, non siamo riusciti ad eradicare”.

    Ma come disevo, i straparla del furlan per altri motivi, xe solo espedienti retorici per approfittar della situazion.

    L’ultima roba che i volessi, xe de aver el furlan a pari diritto con sloven, tedesco, croato eccetera.

  181. capitano ha detto:

    172 sei stufo? Cambia canale.
    Se gli sloveni hanno le palle e alzano la voce quando non vengono rispettati i loro diritti tu li insulti perchè i tuoi rappresentanti non sono capaci di fare altro che finanziare gli sms in friulano. Guarderei in casa mia, prima di andare a sparare giudizi in casa degli altri.

  182. Alessio ha detto:

    @ 182
    Come dicevo, approfondiamo la questione, se molti cittadini di Gorizia e provincia di Gorizia usano ancora la lingua tedesca direi che la tutela deve estendersi anche a loro, io però numeri non li ho e, mi spiace dirlo, conosco pochissimi che usano ancora tale lingua, a differenza invece delle molte persone che conosco e che usano il friulano, lo sloveno, il bisiaco ed il gradese.
    Il tuo discorso non lo capisco mica, vuoi che si cerchi di dare più tutele o invece togliere quelle che già esistono?

  183. Alessio ha detto:

    Dimenticavo, io sono cresciuto in una famiglia in cui si parlava principalmente il dialetto goriziano.

  184. Rupel ha detto:

    @ 182
    se sá che i taliani per le lingue noi val un tubo a malapena ,forse il 50%, parla un talian abbastanza decente

  185. Sandi Stark ha detto:

    @ 184 macchè “tutele”, io voglio il multilinguismo. Tutte le lingue dei nostri nonni insegnate nelle scuole e paritarie. Paritarie significa che ci si può rivolgere alle amministrazioni in tutte le lingue e che i documenti vengono redatti in tutte le lingue, come una volta.

    Didatticamente non è un problema, vai a Borgnano alla scuola trilingue o a Klagenfurt alla scuola quadrilingue per vedere come si fa.

    Ai nostri nonni non insegnavano il friulano a scuola perchè non era ancora stato riconosciuto come lingua ma nessun problema, si insegni il friulano che vogliono loro (quello di S. Daniele) ma a livello colloquiale si parli la variante locale. Perchè altrimenti sarebbe un’altro etnocidio ed un’altra assimilazione.

    L’Austria non era arrivata al multilinguismo scolastico, sapevi che gli italofoni preferivano costruire nuove scuole piuttosto che tollerare che nello stesso edificio ci fossero classi in lingue diverse? Tuttavia l’evoluzione è il multilinguismo scolastico, e dovrebbe iniziare già all’asilo nido.

    Chi non vuole imparare le lingue degli altri, che esca dalla classe durante le ore di lezione, che restino pure ignoranti. Con il tempo diventeranno una minoranza di sbandati.

    Se in un posto multilingue, ognuno conosce le lingue degli altri e tutte sono parificate, non esisteranno più scuse per il nazionalismo linguistico. Ed anche per le “magnadore” che si nascondono dietro le “tutele”.

    Potrebbe succedere che tutti conosceranno le lingue degli altri dopo due o tre generazioni, ma si tratta dei nostri nipoti e pronipoti, ogni tanto bisogna anche pensare al futuro, migliorare l’umanità e farla uscire dagli incubi nazionalisti ottocenteschi che ci hanno ridotti al livello nel quale siamo.

    Tra le altre cose, il multiinguismo è anche una ricchezza economica, oltre che culturale.

  186. Maurice ts ha detto:

    186

    Rupel

    un passo avanti!!!!

    dal scrivere ‘taljani ci si è evoluti in talian.

    bravi!

    forse tra 100 anni avrete rispetto per il prossimo.

  187. Pieri ha detto:

    183) par il cjapitani: io non insulto nessuno (a meno che egli prima non abbia insultato me), quindi il tuo commento è fuori luogo…

    per sandi stark: su alcune cose siamo d’accordo, su altre no.
    Ad ogni modo proprio non comprendo il tuo accanimento e il tuo parlare di bluff e di tentativo di assimilazione…pensi forse che possa avere qualche interesse personale nella vicenda?
    io i tentativi di assimilazione le vedo solo da parte di quei politici triestini della categoria “camber & co”, che per espandere il potere e peso politico di trieste pensano bene di fagocitare altri territori, coadiuvati dalla politica del Piccolo (e anche di questo sito a parer mio)

  188. Mauricets ha detto:

    che siano le genti locali a decidere.
    un referendum per capire dove vuole andare la gente.

    poi, nel limite delle possibilità tecniche, si attua il riordino delle province.

    questa è una azione volta a risparmiare soldi, non a creare feudi più grandi.

    P.S.

    Tondo è speculare a “camber & co”.

  189. Pieri ha detto:

    “Tondo è speculare a “camber & co”.”

    Certo. Uno peggio dell’altro…

  190. Sandi Stark ha detto:

    Niente referendum, no bisogna convalidàr el sopruso con el voto.

    Visto che i xe cussì figoni da decider de distrugger la Provincia de Gorizia, che i decidi anche cossa far del territorio e che i se cioghi le proprie responsabilità.

    Niente scelta tra la peste e el colera, no stè montarghe la forca al boja, no ste scavarve la fossa co’ le vostre man.

    I invoca la “democrazia” ma no xe democratico distrugger un’istituzion amministrativa locale per passar al centralismo dittatoriale.

    Goriziani no stè cascar in bota, no stè farve fregàr.

    Se i fussi “democratici” i ve diria de far el referendum se abolir o no abolir la Provincia.

    Ma no xe cussì, i vol commetter el delitto senza sporcarse le man girandove a voi la responsabilità.

    Xe come certi genitori stronzi che ghe disi ai fioi: “Scegli tu la punizione”.

  191. dimaco il discolo ha detto:

    sandi te sa pur che i ne la cazerà de novo. perche no xe due senza tre

  192. Marisa ha detto:

    Sbaglio o il referendum è previsto dal nostro Statuto di autonomia?

  193. Sandi Stark ha detto:

    Si Dimaco, ovvio. Ma se accettè un referendum ghe de ragion, come se la decision fussi vostra. Penso che anche un fio de zinque anni se rendi conto del sporco trucco.

  194. abc ha detto:

    170 Alessio, esplicitamente non viene citata la minoranza slovena, ma implicitamente è inclusa in tutti i punti dello statuto che ho citato nel mio post 164. La legge dello stato elenca i comuni della provincia di Udine in cui è tutelata la minoranza slovena. Lo statuto, che non può andare contro la legge dello stato, nel preambolo cita “i popoli” uno dei quali è quello sloveno, nell’articolo 1 commi 2, 6 e 9 cita al purale i “patrimoni culturali che riflettono le specificità delle diverse realtà”, il “popolo friulano e le altre Comunità etnico_linguistiche…” e “La storia sociale le tradizioni culturali… le scuole e le istituzioni educative… che animano la vita comunitaria e che la caratterizzano in uno spirito di pluralismo e di rispetto reciproco”.
    Dunque lo statuto applica la legge di tutela nei comuni indicati dalla stessa. Per me è più importante la sostanza della forma. Se per te non è così non ci posso fare nulla.
    Sul sito della provincia si utilizzano le 2 lingue utilizzate da quasi la totalità degli abitanti, adesso si tratta di aggiungere lo sloveno e il tedesco, ma poi anche il resiano, il maranese, il tedesco di Sauris, di Timau, ecc? sarebbe bello anche per il friulano inserire tutte le varianti, ma allora in quanti idiomi secondo te dovrebbe essere tradotto lo statuto per essere da te giudicato positivamente?
    Quello che conta anche qua è la sostanza, più che la forma. Uno sloveno vuole sapere cosa dice lo statuto nella sua lingua, va in un ufficio della provincia provvisto di sportello sloveno e si fa dare copia della traduzione. Dirai, ma allora idem per un friulano, però in provincia i friulani sono molto più numerosi degli sloveni.
    Se ci sarà referndum vedremo quanti goriziani preferiranno andare con Udine. Se non ci sarà nessuno a fare questa scelta, allora hai ragione tu a lamentarti perché non sarebbe giusto considerare Friuli storico questa parte della regione. Non esistendo una regione o una unica provicnia Friuli, mi pare ovvia questa puntualizzazione dello statuto udinese. Se poi gli ultimi presidenti della provincia di Gorizia hanno snobbato talune iniziative friulane, a maggior ragione non ci si deve meravigliare se la parte friulana della provincia scelga Udine.

  195. abc ha detto:

    171 Alessio, pure per cambiare nella nostra regione il numero di province e il nome di quelle che sopravviverebbero è necessaria una legge costituzionale. Nella costituzione non sono elencate le province, nello statuto regionale invece sì. Siamo poi sicuri che si risparmia a concentrare le province? Ecco cosa sostiene Gherghetta http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/08/10/news/gherghetta-contro-tutti-chiudere-insiel-e-ater-1.5527219

  196. abc ha detto:

    178, Sandi Stark, dunque non si può essere preoccupati per la tutela del furlan? per quanto riguarda i tedeschi di Gorizia ed i serbo-croati di Trieste lasciamo che siano loro a chiedere, se sono effettivamente numerosi.

  197. Alessio ha detto:

    @ 197
    Nella Costituzione non sono elencate le porovince per nome però c’è scritto in modo chiaro che le modifiche delle circoscrizioni provinciali avviene su iniziativa dei comuni e non dello Stato o delle Regioni.
    Quanto al fatto che il nome della provincia di Gorizia compaia nello Statuto Regionale già lo sapevo. Secondo me vogliono comunque andare avanti veloce con questa porcheria solo per poi mettere la gente davanti al fatto compiuto.

  198. Alessio ha detto:

    @ 196
    La sostanza è che gli Sloveni in provincia di Udine non hanno alcuna rappresentanza in consiglio provinciale nè tale lingua trova rappresentazione nello stemma della provincia.

  199. Alessio ha detto:

    Quanto al cosiddetto Friuli Storico, se ritieni che l’antica Contea di Gorizia ne faceva parte, beh, è evidente che non conosci la storia della città in cui vivi.

  200. Mauricets ha detto:

    200Alessio
    questo non è giusto.

    una rappresentanza è necessaria.

  201. Pieri ha detto:

    “Se ci sarà referendum vedremo quanti goriziani preferiranno andare con Udine. Se non ci sarà nessuno a fare questa scelta, allora hai ragione tu a lamentarti perché non sarebbe giusto considerare Friuli storico questa parte della regione.”

    Una precisazione abc: indipendentemente dai sentimenti dei goriziani, Gorizia sarà sempre parte del “Friuli storico”.
    Casomai si potrà dire che non faccia più parte del Friuli odierno.

  202. Mauricets ha detto:

    io istituirei anche un referendum per riunire la zona B e A.

  203. Sandi Stark ha detto:

    @ 198 comincio un poco a stancarme, de questa demagogia retorica. Voi no gavè alba de cossa che xe una “tutela”. I parlani furlan in prov. de Udine xe maggioranza, quindi no esisti “tutele” ma solo applicazion dei diritti umani.

    Gavè dei attivisti che presenta documenti in furlan ai Enti Pubblici e pretendi che el furlan sia parificà all’italian?

    Gavè gente che se vien fermada dalle forze dell’ordine ghe rispondi solo in furlàn?

    Gavè presentà dei disegni de legge per la parificazion del furlan?

    No, el massimo che gavè fatto xe stà el casin per l’oretta settimanale, che xe come niente o anche pezo de niente perchè quell’oretta va a detrimento de altre materie. Demagogia elettorale.

    A voi, del “furlan” ve interessa solo a parole.

  204. edvard ha detto:

    198 abc, il fatto è che il furlano non è considerato da tanti furlani come una vera lingua ma come dialetto, per cui la tutela va benissimo, ma non bisogna forzare

  205. Bibliotopa ha detto:

    #204. Per i fautori del TLT no ocori referendum , che tanto el xe za nel trattato de pace, senza distinzion de zone A e B e xe ancora vigente. A parole.

  206. Rupel ha detto:

    @ 188
    se vedi che non te son triestin noi ve
    chamemo taljani e se propio te vol te chameremo taliani . Nel ns. dialetto,noi veri triestini, usemo
    la x , y, j etc. evuidentemente ti non te son de Trieste, Trst, Triest

  207. Bibliotopa ha detto:

    # 209 se xe per quel, in dialetto triestin quei che scrivi Trst se li ciamava anche in un zerto modo, ma per gentilezza adesso no se usa più. Evidentemente el viceversa no val ancora.

  208. edvard ha detto:

    210, ma veramente el viceversa de quel xe un altro termine, non taljani.

  209. Mauricets ha detto:

    211

    edvard

    no xe vero.

  210. Paolo Geri ha detto:

    A costo di essrre fuori dal coro per me la provincfia è solo una delle forme in cui si organizza lostato. Affrontare pertanto il problema dal punto di vista culturale, lingiustico o storico è del tutto sbagliato. Bisogna basarsi su parametri come numero di abitanti, dimensioni territoriali, competenze, servizi da erogare e in base a quello decidere quante e quali (o nessuna) provincia avere. Ricordandosi che siamo nel 2012 e non nell’ Ottocento.

  211. marisa ha detto:

    @ Edvard commento 207

    Posto che (dal IL PICCOLO di Trieste):

    “TRIESTE. È boom di richieste per il friulano a scuola. Sono 39.236 gli alunni delle scuole dell’infanzia, elementari e medie ad avere fatto richiesta per l’anno scolastico 2012/2013, nelle zone in cui la legge approvata nel 2007 dal Consiglio regionale ha reso possibile l’insegnamento della lingua friulana.
    Secondo il monitoraggio elaborato dalla Direzione dell’Ufficio Scolastico Regionale e comunicato all’Assessorato regionale all’istruzione, il dato supera del 29% (circa novemila richieste in più) quello del 2011/2012. Un trend di crescita che porta al 70% degli iscritti gli alunni che frequenteranno le ore di lezione di friulano contro il 55% del passato anno scolastico, quando a fare richiesta per imparare la marilenghe a scuola erano stati 30.250 alunni.
    Nella provincia di Udine sono 32.455 gli alunni che vogliono studiare il friulano (il 74% degli iscritti contro il 61% dell’anno scorso quando ci furono circa settemila richieste in meno), a Gorizia 1.574 (circa 500 in meno rispetto al passato anno scolastico, ma in termini percentuali il 55% degli iscritti contro il 46% di un anno fa), ma il vero boom è a Pordenone dove il numero assoluto è più che raddoppiato (da 2.325 a 5.207), passando dal 30% al 57% degli iscritti. Numeri che soddisfano l’assessore regionale all’istruzione, Roberto Molinaro: «È un risultato importante che giustifica appieno le scelte che la Regione ha fatto in questi ultimi mesi, con la redazione dell’elenco dei docenti in possesso dei requisiti per l’insegnamento e con l’approvazione del piano applicativo – evidenzia Molinaro – che trovano un indispensabile supporto nello stanziamento, confermato nel recente assestamento di bilancio, di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2012 e 2013». Risorse che consentiranno, dal prossimo mese di settembre, di attivare gradualmente l’insegnamento per almeno un’ora settimanale nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie, mentre gli studenti delle scuole secondarie di primo grado continueranno ad essere coinvolti in appositi progetti previsti dal piano dell’offerta formativa per almeno 30 ore nel corso dell’anno scolastico.”

    Mi spieghi su quali basi puoi affermare che i friulani ritengono un dialetto la loro lingua?
    A me risult, al contrario, che i friulani si offendano moltissimo se la loro lingua viene chiamata “dialetto”.

  212. maja ha detto:

    bon, visto che in regione siete la maggioranza, ora che avete questi numeri nelle scuole, organizzatevi, fatevi sentire e vedere, scendete in piazza e battetevi per fare uscire il friulano fuori dalle mura domestiche e portarlo per le strade, negli uffici, a teatro, come lingua veicolare nelle scuole, negli organi elettivi…
    e non lagnatevi (come fa pieri)che noi sloveni abbiamo una tutela migliore della vostra, perchè quando c’era da farlo, gli sloveni il casino l’hanno fatto e si sono battuti per ottenere quel poco che abbiamo oggi.
    i numeri ce li avete (anche se non avete uno uno stato alle spalle che intervenga sulle questione bilaterali.)

  213. maja ha detto:

    (pien de typo, pardon.)

  214. Maurice ts ha detto:

    215

    maja

    questa può essere, e a suo tempo lo è stato, piu un impedimento che una fortuna.

  215. maja ha detto:

    mauricets

    ma parla per ti, dei. mo cossa te vol saver che no te capissi un boro de niente?

    e basta! me go stufà del bon ton e anca della netiquette e te prego, te scongiuro, de no rivolgerme più la parola, perchè go le ovaie piene delle tue monade paranoidi. in cambio, prometto solennemente de ignorarte.

  216. Mauricets ha detto:

    218maja
    ti ricordo che nell’Italia democratica e repubblicana, nata dalla resistenza esiste la libertà di parola e pensiero.

  217. maja ha detto:

    e go za dito che go i miei seri dubbi sul fatto che la libertà de parola sia sto gran affar.

    (ma evidentemente no te ghe rivi nianca tanto de capir che la battuda iera rivolta solo che a ti e a nissun altro.)

  218. Maurice ts ha detto:

    220

    maja
    invece io no.

    Non sono d’accordo con le tue opinioni, ma difenderò sempre il tuo diritto ad esprimerle.

    Voltaire (François Marie Arouet)

    siamo fatti di un’altra pasta noi democratici.

  219. hobo ha detto:

    uh, codroipo! (anagrammare prima di leggere

    (qualcuno spieghi a maurice il significato della parola “battuta”)

  220. maja ha detto:

    e con questa te se bechi el premio banalità del giorno (come tutti i giorni).

    (sul fato che te son democratico o meno devi eser i altri a giudicar, no ti.
    sa, mi posso anche crederme kate moss, ma se tuti quei che me sta intorno me disi che son un condoto, prima o dopo doverò anche farme una ragion, no te par?
    forsi xe ora de smetter i panni del democratico de cluca e de tornar ale frequentazioni de una volta: https://bora.la/2011/12/02/il-sindaco-romoli-mette-allasta-la-sua-auto-blu/#comment-261237 )

    čav!

  221. Maurice ts ha detto:

    io ero la per lavoro.

    per una testata giornalistica.

    ho documentato l’evento.

  222. maja ha detto:

    certo, come no, hai documentato l’evento per il bollettino di via paduina e dintorni, i lettori del quale evidentemente non badavano troppo agli accenti.

  223. hobo ha detto:

    @224

    e il pulitzer poi te l’hanno dato?

  224. hobo ha detto:

    @226 ma anche no, dai. il pulitzer e’ troppo mainstream. tu sei uno che va contro, uno che apre gli occhi alla gente. un tipo scomodo, con le palle. l’ establishment non li ama, quelli come te.

    (disclaimer: trattasi di ironia)

  225. Maurice ts ha detto:

    ho visto cose che voi nemmeno immaginate.

    nemici giurati bere calicetti con i nemici giurati.

    al termine delle interviste.

    e ridere dei fessi che credevano a quello che dicevano.

  226. hobo ha detto:

    ma non mi dire!

  227. Pieri ha detto:

    visto? mauricets, che esprime spesso critiche contro la slovenia – mai cmq fuori dalle righe -, viene attaccato e insultato da diversi utenti! a riprova di quanto detto nel post 172

  228. hobo ha detto:

    adesso che so, stanotte non riusciro’ a dormire.

  229. hobo ha detto:

    @230

    che tipo di righe?

  230. Maurice ts ha detto:

    230

    Pieri

    la critica è il sale della democrazia.

    altrimenti avremmo il pensiero unico.

    ovviamente ognuno ha la sua di idea, puo non cambiarla.
    puo rafforzarla.
    puo limarla negli spigoli.

    ma senza confronto rimmarà un’idea sterile.

  231. Pieri ha detto:

    hobo: senza scadere in insulti come invece capita ad altri utenti: tra cui te (e a volte anche a me)

  232. hobo ha detto:

    pieri, quasi tutto quell che scrive maurice e’ insultante. sono mesi che sta conducendo una sua personalissima campagna “per aprire gli occhi agli amici sloveni”. una campagna insulsa e irritante, imbevuta di sciovinismo travestito da senso comune (che poi e’ la vera cifra piccolo borghese del fascismo), e ravvivata da proclami patriottardi. e’ una campagna talmente irritante, che ha irritato anche parecchi italofoni.

  233. Maurice ts ha detto:

    235

    hobo

    la mia è una esposizione di fatti.
    che puoi leggere su molte testate.
    constatazioni precise e circoscritte.

    una critica alla società slovena.
    una critica che viene anche dagli intelettuali sloveni.

    che non si vuole ascoltare.

    e ora anche da istituzioni internazionali, sia a livello economico, sociale e giudiziario.

  234. Pieri ha detto:

    premetto che frequento questa piattaforma saltuariamente; però ho notato che è da molto tempo che mauricets “denuncia” la crisi dell’economia slovena; lo fa da tempi non sospetti.
    Però su questo sito, se si critica qualcosa di sloveno si viene immediatamente insultati e invitati a guardare in casa nostra (cioè in italia). E’ vero, abbiamo i nostri grossi problemi, ma questi non rendono minori quelli altrui.

    E oggi ecco la notizia del Piccolo

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/08/12/news/vola-lo-spread-in-slovenia-paese-sull-orlo-del-default-1.5532435

  235. maja ha detto:

    pieri

    le “esposizioni di fatti precise e circoscritte”, le “critiche che vengono anche dagli intellettuali sloveni che non si vuole ascoltare” sono di questo tipo:

    62Mauricets
    27 luglio 2012, 17:27
    dopo il fallimento dello stato sloveno faranno la fila i comuni adiacenti il confine per ritornare all’italia.
    visto che ormai l’A è defunta non restera che agregarsi alla provincia di trieste.
    a meno che non vogliano rifare la yugo.
    il Tus si chiamera Coop.

    88Mauricets
    29 luglio 2012, 08:06
    in questa europa che si sta costruendo è ovvio che in queste terre la democratica e tollerante italia sia destinata ad un ruolo giuda.
    faro di libertà e democrazia l’italianissima Trieste riprendera sotto la sua ala protettrice tutte le genti del littorale.
    essse ben liete di ritornare al grembo materno.
    finalmente la storia riprenderà il suo percorso naturale.
    W l’Italia!

    (forse il percorso naturale auspicato dal nostro democratico de cluca prevede che l’italianissima trieste prenda sotto la sua ala protettrice anche tutte le genti friulane, chissà.)

  236. maja ha detto:

    (in altre parole, pieri, te ga ancora de magnar polenta, fio mio, prima de acusar i altri che i insulta la gente ad minchiam.)

  237. Pieri ha detto:

    avevo letto questi interventi, me li ricordo…a me sembra che contengano un pò di ironia, non diversi da quelli che dicono “dichiariamo guerra all’austria e arrendiamoci”…

  238. capitano ha detto:

    A quanto è lo spread in Friuli?

  239. dimaco il discolo ha detto:

    non so lo spread, ma so a quanto è lo spritz

  240. maja ha detto:

    pieri, prova a chiedere a mauri se diceva sul serio o se era ironico.
    vediamo se risponde (non lo farà).

  241. hobo ha detto:

    no, non e’ cosi’. perche’

    1) gli sloveni che scrivono qua sono cittadini italiani, che votano in italia, e quindi “casa loro” e’ in italia, con buona pace degli italianissimi.

    2) maurice non si limita a denunciare la crisi dell’ economia slovena (che in realta’ e’ una crisi globale: quindi si dovrebbe parlare di “effetti della crisi sull’ economia slovena”). maurice lancia proclami e sostiene che la primorska dovrebbe far parte della provincia di trieste e quindi dell’ italia.

    3) uno dei cavalli di battaglia di maurice e’ che gli sloveni di trst dovrebbero piantarla una buona volta di sentirsi sloveni.

  242. hobo ha detto:

    uh, 244 e’ per 237.

  243. dimaco il discolo ha detto:

    226
    hobo
    12 agosto 2012, 19:31

    @224

    e il pulitzer poi te l’hanno dato?

    solo pastigliete colorade i ghe ga da. e anca quele tante.

  244. Mauricets ha detto:

    l’ironia.
    questa sconosciuta.

    ma dei commenti antecedenti, infarciti di ‘taljani e di fallimenti imminenti dell’italia si sorvola.

    ovviamente.

  245. maja ha detto:

    stai dicendo che non hai alcun tipo di nostalgia per le “ex provincie” e che scrivi parlando dei “potenti mezzi italici” anche quando si parla di incendi solo per reazione ai commenti di sandi stark (che, detto per inciso, nella gran parte dei casi non condivido)?

  246. capitano ha detto:

    Chi conosce il tag HTML ?

  247. capitano ha detto:

    Scusate intendevo: &lt ironia &gt

  248. capitano ha detto:

    ( e che … 🙂 )

  249. Pieri ha detto:

    Cmq tornando in tema: ecco il sito internet della neonata associazione “Furlans dal Gurizan”

    http://www.furlansdalgurizan.eu/

    che si affianca al recente forum

    http://www.gurizans.eu

    finalmente i friulani del goriziano cominciano a far sentire la loro voce

  250. Sandi Stark ha detto:

    Ve segnalo un sito neonato:

    http://www.furlansdalgurizan.eu/letare-e-nestre-repliche-su-il-piccolo-guriza-juliane/

    Sembra che lo gabi fato un per de muleti, uno de un paese furlan della Contea e uno de qualche alro paese della Bisiacheria. I xe sfegatai furlanisti.

    No so quanto i conossi la Storia ad esempio i comincia la loika con:

    “Non essendo chiaro per costoro quali fossero le delimitazioni dei territori italiani ancora da strappare al giogo austriaco, Ascoli chiamò Venezia Giulia…”

    Quindi la posizion dei furlanisti xe ciara: l’Austria iera un giogo, i ‘taliani ga fatto ben a “liberar” TS e GO. Però Giuseppe Bugatto, onorevole a Vienna, originario de Aiello, de lingua madre furlana, scriveva el 24 maggio del 1915 in conseguenza dell’aggression italiana:

    “Nascondiamo il nostro volto nel rossore per la grande colpa, che non è colpa nostra, ma il dolore che ci sconvolge non ci pieghi. La nostra coscienza è pura e il nostro rossore, il nostro dolore sono divisi da quanti sono gli italiani, liberi dalle catene della framassoneria d’Italia!”

    Cossa pensava la maggioranza dei goriziani?

    Che l’Austria iera un “giogo” come disi i furlanisti, o che l’Italia ghe metteva ai popoli le “catene” della massoneria italiana?

    Drio i numeri e le stime che gavemo, podessi darse che el 98% dei goriziani preferiva el “giogo” austriaco.

    Però i ‘taliani e i furlani occidentali “liberatori” se gaveva dimenticà de domandarghe ai furlani cossa i pensava con un bel referendum, come i disi lori “democratico”.

    Andemo avanti:

    “In tal modo venivano richiamati i due grossi miti di cui il movimento risorgimentale (nella sua compagine più politica) si alimentava: la discendenza dall’antica e gloriosa Roma e la presenza della latinità…”

    ma chi scrivi, Benito Mussolini? No, un patriota furlan che vol conquistar Gorizia.

    “la grandiosa Repubblica di Venezia, portatrice di italianità nonché di civiltà.”

    Chi scrivi, quel maggior ‘talian che nel 1919 gaveva messo el Leon de San Marco sul portal del Castel de Gorizia per farghe creder al mondo che la città iera veneta e quindi italiana? Oppur sempre Mussolini?

    No, scrivi un patriota furlan che vol conquistar Gorizia.

    A posto semo.

  251. capitano ha detto:

    Per restar in tema di cazzate galattiche (ma neanche tanto). A Monfalcone qualcuno potrebbe porsi qualche domandina. La maggior parte delle tasse da attività produttive che incassa la regione arrivano da qui, l’unico aereoporto internazionale nel giro di qualche centinaio di km è qui, c’è un porto con un progetto di ampliamento ed è qui.
    Ammesse tutte le critiche che vengono fatte alla regione FVG come ente (in)capace di gestire al massimo una autostrada: a noi monfalconesi, si domanderebbe, chi ce lo fa fare di stare in provincia di Gorizia o di Trieste per non parlare di Udine? Se una riforma federalista stile trentino-sudtirolese prevedesse di lasciare sul posto (provincia) le entrate fiscali (da lavoro, da traffici aerei e marittimi) non converrebbe stare con nessuno e a goriziani triestini e friulani comincerebbe e venire qualche serio dubbio.

  252. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @@@ VARI : de tuti questi posts una roba xe ciara i ‘taljani a prescinder de l’iedeologia i sembra tuti de sentimenti imperialisti latenti, indipendenza , autonomia ed autodeterminazione xe parole che ghe fa vinir la spiza ‘dosso !!!

    Mi me domando con che logica de “riordino ” se pol meter nela stessa pignata ‘taljani,furlani,sloveni e tedeschi !!!!????

    Se xe stade fate regioni a statuto speciale vol dir che xe un motivo ; sto motivo xe fato perche’ l’eccezion confermi la regola,
    !!!

    Mi no go ancora capì se le regioni a statuto speciale devu fa parte de questo riordino,
    chi xe costituzionalista che se fazi ‘vanti e che spieghi!!!

    Secondo la mia opinion non se pol cambiar,
    cossa nassi in Alto-Adige, Val d’Aosta, Sicilia Sardegna etc ???

  253. aldo ha detto:

    @255

    “de tutti questi posts una roba xe ciara i ‘taljani a prescinder de l’ideologia i sembra tuti de sentimenti imperialisti latenti”

    sostituendo “taljani” con “s’ciavi” xe el clasico discorseto che se senti dal fascistello de turno: cambia el marchio, ma la stoffa del vestito mentale xe sempre quela

  254. Sandi Stark ha detto:

    E per cossa te pensi che i frizi col referendum?

    Perchè se la popolazion decidi de appartener ad altre Provincie, no la pol più far ricorsi de costituzionalità.

  255. aldo ha detto:

    @255

    “se pol meter nela stesa pignata ‘taljani, furlani, sloveni e tedeschi!!!???”

    tedeschi? ma cossa te ga fato un viagio indrio cola machina del tempo? se te torni nel presente te poderà verificar che qua adesso xe serbi, croati, romeni, albanesi, cinesi, ecc. e tedeschi…ma in vacanza…e visto che xe bel tempo…vado a Barcola anche mi!

  256. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @256 ALDO : se con questo te pensi che son s’ciavo .te son su la riga sbaljada, mi son
    indipendentista .

    Del resto el tuo “salace” comento no’ fa altro che confermar quel che penso.

    Del resto non credo che con questi comenti ti te possi esser definì un vero democratico

  257. aldo ha detto:

    @259

    eh no caro, inutile che te zerchi de girar la fritata: el termine s’ciavo lo usa el fascistello de turno che a mi me sta sui cojoni anche perchè usa quel termine in senso dispregiativo, ma anche perchè fa quel stesso discorseto de atribuirghe ai sloveni come nazione dele carateristiche negative, come te lo fa ti con tutti i ‘taljani e el fatto de esser anti-‘talian no te dà la licenza de far discorsi de estrema destra passandola liscia di fronte alla critica de chi xe democratico (nel mio caso, anche de sinistra e libertario) e no pol tolerar queste generalizazioni che ga portà ai masacri del novecento

    te son indipendentista? perfetamente legitimo, ma xe queste generalizazioni i argomenti giusti de un indipendentismo democratico? mi credo proprio de no

  258. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @260 ALDO : Credo che te sta andando un poco sora le righe !!

    Ti te sta dando una interptretazion tuta tua personale con ilazioni altretanto personali,

    Del resto la parola s’ciavo te la ga adoperada ti !

    I tui comenti al mio post no li capisso perche’ no c’entra proprio niente,
    anzi ghe xe dele contradizioni in termini.

    Xe el clasico “Fischi per Fiaschi”

  259. Sandi Stark ha detto:

    Saria come dirghe ai tibetani de no criticar i cinesi e de no attribuirghe caratteristiche negative per no cascar nelle generalizzazioni che ga portà ai massacri del novecento.

    Se metti sullo stesso piano i occupanti e i occupadi, quei che ga subì etnocidio e quei che lo ga fatto, i traditori coi tradidi, i aggressori coi aggredidi, quei che ga cambià cognomi e qui che li gà subidi, quei che spartiva manganellade e ojo de rizino, con quei che subiva, i assimilatori linguistici con le minoranze, quei che ne ga colonizzà con i colonizzài, quei che ne ga mandà in miseria con quei che la subissi, quei che ne ga portà corruzion e malavita, con quei che le subissi.

    Tanto, i ‘taliani no ga nissuna colpa perchè iera tutta colpa de Mussolini, paracadutà in Italia dal pianeta Marte.

    Italiani brava gente, che i sia rossi o neri.

    I disi “chi ha avuto ha avuto, avuto, avuto scordammoce o’ passato siamo a Napoli paisà” solo dopo che i ghe la gà cazada al prossimo, mai quando succedi el contrario.

  260. Vico ha detto:

    @a tutti
    comunque de questo riordino non xe sicuro ancora niente. magari non farà nulla…e noi a prender sul serio il governo italiano semo rivadi al commento 262 dopo quasi una settimana de ciacole.
    Mi penso che dovemo prender stè notizie con più serenità. In fin dei conti xè del governo italian. Se idee butade in aria. Disi le robe e poi al 90% non fa niente. Se invece vinsi il 10% de quei che vol far sul serio xe perchè ce obbliga l’europa. ma adesso l’europa non la xe quindi….

  261. Marisa ha detto:

    @ COMMENTO 253 DI SANDI STARK

    la nuova associazione non mi risulta istituita da quattro “muleti” ma da persone adulte e vaccinate stufe che vanga oscurata sistematicamente la friulanità della Provincia di Gorizia.

    E mi pare che tu abbia “mal interpretato” quanto scritto sulla Venezia Giulia. Le frasi che tu riporti mi risultano attribuite all’Ascoli e ai motivi per cui inventò il nome Venezia Giulia.

    Preciso che non faccio parte dell’associazione ma conosco solo due persone che ne fanno parte: tutte e due per nulla fuori di testa o “muleti”.

  262. Sandi Stark ha detto:

    Mandi a ducj e VIVE AL FRIÛL UNÎT DAE LIVENCE AL TIMÂF!!!

    questo scriveva uno dei due pochi giorni fa.

    Per mi chi vol un Friul imperialista dal Livenza al Timavo xe fora de testa, per altri sarà anche giusto, va a savèr.

  263. Marisa ha detto:

    Questa le lettera pubblica su IL PICCOLO di Trieste a cui Sandi faceva riferimento. Mi pare più che condivisibile, soppratutto nella conclusione.

    «Gentili Signori,
    cogliamo l’occasione della lettera intitolata “Gorizia appartiene al territorio giuliano” del sig. Giorgio Candot, pubblicata sul “Piccolo” del 2 agosto, per cercare di approfondire la questione e stimolare alcune riflessioni. Il termine “Venezia Giulia”, ormai da lungo tempo in voga, si porta addietro una storia ed una fisionomia piuttosto complesse. Tale denominazione è stata coniata dal celeberrimo linguista di Gorizia Graziadio Isaia Ascoli nel lontano 1863, assieme agli altri due celebri termini di Venezia Euganea e Venezia Tridentina. Ascoli desiderava coniare un nuovo toponimo per venire incontro e soddisfare le esigenze di conclusione dell’unificazione nazionale italiana proprie degli ambienti diplomatici, culturali ed irredentistici di Milano (di cui alcuni frequentati dallo stesso Ascoli seppur con sostanziale distacco). Non essendo chiaro per costoro quali fossero le delimitazioni dei territori italiani ancora da strappare al giogo austriaco, Ascoli chiamò Venezia Giulia quella regione comprendente, al di sotto delle Alpi Giulie, la Contea di Gorizia, la città «immediata» di Trieste e l’Istria, ossia il corrispondente territorio quello che da lì a breve sarebbe stata la ripartizione amministrativa detta Litorale austriaco-Kronland Küstenland-Primorska (e che tale sarebbe rimasta fino alla dissoluzione dell’Impero di Austria e Ungheria nel 1918). In tal modo venivano richiamati i due grossi miti di cui il movimento risorgimentale (nella sua compagine più politica) si alimentava: la discendenza dall’antica e gloriosa Roma e la presenza della latinità; la grandiosa Repubblica di Venezia, portatrice di italianità nonché di civiltà. Tuttavia il termine Venezia Giulia presentava e a tutt’oggi presenta una forte ambiguità. Nella formulazione di Ascoli non si specificavano quali porzioni di un territorio etnicamente molto complesso fossero parte della Venezia Giulia. Successivamente il neologismo venne sfruttato, nell’imminenza della Grande Guerra, dai nazionalisti italiani più accesi e aggressivi per rivendicare l’italianità del Litorale (che presero a chiamare Venezia Giulia appunto) e per ulteriori espansioni ad est; non solamente, il nome Venezia Giulia sottintende una regione abitata da una popolazione interamente italiana, il che corrispondeva solo in parte (come tuttora, benché in forma minore) alla composizione demografica-linguistica italiana, ladina, slava e in minima parte tedesca dell’ex Litorale. Fin dal termine del primo conflitto mondiale, poi pienamente durante l’epoca fascista, il cappello Venezia Giulia è entrato in uso risultando molto funzionale alle manovre di sradicamento e cancellazione delle culture slave (e, non da meno, ladine e tedesche) al fine dichiarato di raggiungere un’unica, sola identità italiana. Non è tutto. La denominazione è nata come invenzione esplicitamente artificiosa e lo precisò lo stesso Ascoli: «I nomi sono più che parole. Sono bandiere issate, sono simboli efficacissimi, onde le idee si avvalorano e si agevolano i fatti»; «un appellativo che per ambiguità preziosa […] potrebbe stare […] sul labbro e sulla penna dei nostri diplomatici». E non pare vero, ma nell’attuale uso comune, mediatico ed istituzionale che di Venezia Giulia viene fatto non di rado sottostanno le spinte di coloro che vogliono negare o cancellare la lingua friulana del goriziano, parzialmente ancora presente nel capoluogo, indubbia invece in una grossa sezione della sua provincia. Dunque Venezia Giulia, un termine consueto a cui tutti siamo abituati, non reca una bella storia poiché fittizio e da sempre utilizzato contro l’uno o l’altro gruppo etnico-linguistico che caratterizzano la nostra terra.

    Noi vorremmo impegnarci per sensibilizzare le persone ed iniziare pian piano ad abbandonare concetti e termini come Venezia Giulia o territorio giuliano proprio perché non aiutano ad abbandonare “un passato che non passa” della nostra terra di confine, che mostra ancora le tracce del sangue sparso dagli spari del nazionalismo italiano e slavo.

    Stefano Donda – Associazione Furlans dal Gurizan

    ——————

  264. Marisa ha detto:

    e Sandi, lascia perdere “imperialismo friulano” dal momento che sono 50 anni (dal 1962!) che Trieste sta cercando di cancellare il Friuli, i friulani e la lingua friulana….

  265. Sandi Stark ha detto:

    Marisa, te ga consultà el vostro ideologo avvocato, prima de scriver l’ultima?

    Chi ve rifornissi de mescal?

  266. Pieri ha detto:

    267) è esattamente così…tant’è che Il Piccolo non ha pubblicato la lettera…niente di nuovo sotto il sole

  267. Sandi Stark ha detto:

    “Giogo austriaco” no xe sta virgolettà, e nianche “antica e gloriosa Roma” e nianche “grandiosa Repubblica di Venezia, portatrice di italianità nonché di civiltà”.

    Quindi xe farina del suo sacco ed esprimi el loro pensiero.

    A meno che no i pubblichi una smentita e che i condanni i miti dell’imperialismo e del colonialismo italian.

    Ma go i miei seri dubbi.

    Come za scritto ribadisso la mia tesi che sta gente se movi in senso imperialista ed in convergenza de interessi coi neo fassisti italiani, per assoggettar la Provincia de Gorizia ad Udine, come 90 anni fa.

  268. Mauricets ha detto:

    esatto.
    d’altronde sappiamo bene le condizioni dell’ italia, i sacrifici che i lavoratori e le lavoratrici di questo paese sono costretti a subire.
    del tutto simili poi a quelli dei lavoratori e lavoratrici slo.

    dovremmo dividere la responsabilità dei politici da quella delle persone comuni.

    abbiamo lavorato con dei napoletani in sub sub appalto.

    si sono letteralmente rotti la schiena per pochi euri.

  269. bonalama ha detto:

    lingua furlana? stave s’ciafoandome dal massa ride!!!

  270. Pieri ha detto:

    272) lingua friulana. esatto. l’importante è che ti scjafoi, poi se lo fai ridendo meglio per te.

  271. bonalama ha detto:

    Me veit stomeat! a no è una lenga!! a l’è dome una dele manieres de parlasse!ma se poul parlà co la lenga, no veit bisui del therviel: NO LO VEIT!!!! VONDE!

  272. hobo ha detto:

    @sandi

    ti pero’ parlando de taliani al ingrosso te sta metendo sul stesso piano i bracianti che i lotava per la tera e i agrari che i li fazeva massacrar, i militari-politici-industriali che i ga voludo entrar in guera coi operai e i contadini mandadi a farse sbudelar in trincea, i fassisti coi antifassisti, i partigiani coi ragazzi de salo’….

    gramsci scriveva nel 1921:

    “Nei 365 giorni dell’anno 1920, 2.500 italiani (uomini, donne, bambini e vecchi) hanno trovato la morte
    nelle vie e nelle piazze, sotto il piombo della pubblica sicurezza e del fascismo. Nei trascorsi 200 giorni di
    questo barbarico 1921 circa 1.500 italiani sono stati uccisi dal piombo, dal pugnale, dalla mazza ferrata
    del fascista, circa 40.000 liberi cittadini della democratica Italia sono stati bastonati, storpiati, feriti…
    Circa 300 amministrazioni comunali elette col suffragio universale sono state costrette a dimettersi; una
    ventina di giornali socialisti, comunisti, repubblicani, popolari sono stati distrutti; centinaia e centinaia di
    Camere del Lavoro, di Case del popolo, di cooperative, di sezioni comuniste e socialiste sono state
    saccheggiate ed incendiate… Bande armate che hanno incendiato, hanno saccheggiato, hanno bastonato
    impunemente, hanno violato i domicili… Tutto questo è stato permesso dalle autorità ufficiali, è stato o
    taciuto o esaltato dai giornali…”

    (A. Gramsci, in “L’Ordine Nuovo”, 23 luglio 1921, n. 203)

  273. abc ha detto:

    Alessio 199,
    non ricordavo questo particolare che solo i comuni possono modificare le circoscrizioni provinciali, strano che non lo abbiano evidenziato i giornali. se è così (non ho motivo di dubitare) non credo che andranno lontano. io comunque non voglio assolutamente che venga adottata la soluzione che Romoli giudica ovvia, cioè Gorizia assorbita in toto da Trieste e Pordenone da Udine. Nè mi pare giusta la proposta di Tondo di abolire tutte le province, visto che quella di udine ha i requisiti, mentre Trieste e Gorizia assieme no: è una questione di principio.

  274. abc ha detto:

    Alessio 200,
    la sostanza è che gli sloveni della provincia di Udine potrebbero chiedere alla regione di modificare i collegi in modo da averne uno formato da comuni sloveni. Forse hanno già fatto questa richiesta, sinceramente non lo so. Se sai qualcosa in merito fammi sapere: sono curioso.

    Nello stemma della provincia di Udine non si fa accenno a nessun gruppo linguistico, quindi esso è di tutti gli abitanti della provincia. Fa riferimento all’aquila dello stato patriarcale la quale risale al nome di Aquileia, che per altro non è detto che derivi dal termine aquila ma è secondo alcuni un toponimo preromano. Pure le valli del Natisone e del Torre nonché Resia fecero parte dello stato patriarcale. La Valcanale invece dipendeva solo dal punto di vista religioso dal partiarca e poi dall’arcivescovo di Gorizia, fino alla soppressione di questa arcidiocesi da parte di Giuseppe II.
    L’aquila che usano i friulani come loro simbolo è del tutto diversa da quella della provincia di Ud:

  275. Sandi Stark ha detto:

    @ 275 anche in USA, la maggior parte della popolazion xe sfruttada, eppur in mezzo mondo i altri popoli ghe scriveva “Yankee go home”, e no me ricordo che dei benpensanti de sinistra ghe disessi: “E no, in USA xe anche brava gente, no podè generalizzar per no scadenar pupoli, quindi tignive i americani e ste ziti”.

  276. abc ha detto:

    Alessio 201,
    Conosco la storia della città in cui vivo. Il conte di Gorizia è stato per tutta la durata dello stato patriarcale avvovato della chiesa di Aquileia. Non è mai stato sciolto questo rapporto. Dunque.
    Pure i conti di Tirolo erano avvocati del vescovo di Bressanone. Anche là ci furono estenuanti lotte nè più e nè meno come qua in Friuli. Erano abbastanza comuni queste controversie all’interno di ogni stato dell’epoca. A Firenze lotte fra guelfi e ghibellini e poi fra bianche e neri. A Milano fra i Torriani, primi signori della città ed i Visconti che subentrarono. L’ultimo duca di Milano, per rivalità interne chiamò in soccorso i francesi. Da allora il ducato perse l’indipendenza.
    Ma tornando alla contea di Gorizia, ci furono due trattati col patriarca in base ai quali, se si fosse estinto il casato dei conti, tutto il territorio di Gorizia sarebbe ritornato allo stato patriarcale. Solo che quest’ultimo perse l’indipendenza prima dell’estinzione dei conti. Altrimenti.
    Se poi Venezia non conquistò anche la contea nel 1420 ciò potrebbe essere dovuto al fatto che nel frattempo i conti si erano imparentati con gli Asburgo.

  277. Sandi Stark ha detto:

    @ 275 Nel 1919 quando i ‘taliani ga espulso fin a 40 mila triestini per pulizia etnica, el fassimo no esisteva ancora.

    No esisteva el fassismo nel 1915, no l’esisteva dopo el 1943, eppur dopo el 1954 i ga fatto la seconda pulizia etnica a TS e i cognomi no i ne li ga tornai ancora, e no i ga cavà i nomi de certi criminali de guerra, terroristi e traditori, dalle nostre strade.

    Eppur xe stai anche governi de sinistra, no?

    Xe sta el vostro presidente rosso, a dir che le “foibe furono pulizia etnica”, no un fassita. E dopo te me disi a mi che ris’cio de scadenar odi etnici?

    El fascismo no dovessi esister più, eppur l’altro mese un mio conoscente se ga visto risponder dal Prefetto che no el podeva applicarghe le tutele per la minoranza slovena e che iera una question anche razziale. O te me conti che quel Prefetto xe fassista?

    E chi ghe sparava ai fradei de mio nonno a Tolmin iera Pertini, no un fassista. No el ga mai rinnegà, el ga sempre ditto che i iera qua per “liberarne”.

    NO iera Gramsci che scriveva che i ‘taliani ga el fascismo nel DNA o qualcossa de simile?

    E no podessi esser che el presunto fassismo congenito diffuso in Italia sia penetrà anche in gente de sinistra? Specie da quando la “sinistra” spaccia i falsi storici nazionalisti per tentar de tignir insieme la baracca?

    Femo una roba, ti insegnighe la Storia ai ‘taliani, falli diventar meno nazionalisti e imperialisti, cavighe i preconcetti razzisti che i “slavi de qua e i slavi de là”, che i xe “zingari”, che quei che parla tedesco i bevi bira e che i rutta, e che i austriaci xe pedofili… che el “Alto Adige” xe italian, eccetera eccetera la fazo curta (lasso perder la mafia, la famiglia, le raccomandazioni…), insomma ti cambighe la testa alla maggioranza dei’taliani e dopo mi no generalizzerò più.

  278. abc ha detto:

    Pieri 203, tranquillo ci saranno elettori del comune di Gorizia che voteranno per Udine, ma sarà dura in questo comune vincere. Ma indipendentemente dalla provincia di apparteneza siamo sempre in Friuli-Venezia Giulia, quindi Friuli odierno oltre che storico.

  279. abc ha detto:

    207 edward, in ognuna delle 3 province friulanofone, nei comuni in cui dovrebbe essere tutelato il friulano, la maggioranza assoluta dei richiedenti, vuole fare l’ora settimanale di friulano a scuola, quindi più della metà. Questa realtà contraddice la tua affermazione.
    Eccoti cosa avevo già scritto in merito sulla mia provincia
    “82
    abc
    28 luglio 2012, 22:16

    Vorrei commentare il seguente articolo:

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/07/27/news/nell-isontino-un-alunno-su-due-vuole-studiare-il-friulano-a-scuola-1.5459618

    Nella provincia di Gorizia in 15 su 25 comuni (precisamente a: Gorizia, Mossa, San Lorenzo Isontino, Capriva del Friuli, Cormons, Dolegna del Collio, Medea, Mariano del Fiuli, Moraro, Farra d’Isonzo, Gradisca d’Isonzo, Romans d’Isonzo, Villesse, Sagrado e Monfalcone) è riconosciuta la lingua friulana.

    Negli altri 10 comuni preciamente a: San Floriano del Collio, Savogna d’Isonzo, Doberdò del Lago, Grado, Ronchi dei Legionari, Staranzano, San Canzian d’Isonzo, Turriaco, San Pier d’Isonzo e Fogliano-Redipuglia invece non è riconosciuta tale lingua.

    In base all’articolo di cui sopra il 55% degli scolari dei 15 comuni su 25 che tutelano la lingua friulana ha scelto di voler imparare il friulano, quindi la maggioranza assoluta, non una minoranza.

    Ora voler includere questi comuni in una provincia allargata di Trieste anziché a quella di Udine mi sembra poco corretto, adesso che c’è la possibilità finalmente di unificare i friulani in una unica provincia.”

  280. Pieri ha detto:

    attento a quello che dici abc, perchè se parli così vuol dire che sei fascista.
    Invece quando lo fanno i triestini no, non si sa perchè.

  281. abc ha detto:

    maja215, cercheremo di fare del nostro meglio, ognuno con le proprie idee, Pieri con le sue, io con le mie, gli altri con le proprie. Come vedi ci sono tenaci avversità. Però vuoi mettere avere uno stato alle spalle. Io ho già precisato qui che non sono contrario ai diritti degli sloveni, credo che questa sia l’opinione della maggioranza.

  282. abc ha detto:

    Pieri, icevere l’epiteto di fascista da quello lì mi lascia indifferente. Per fortuna pochi triestini sono così, per cui io non generalizzerei.

  283. Heinrich ha detto:

    abc, sarebbe il caso di conoscere veramente la Storia della Contea, del Patriarcato e dei Friulani, prima di lasciarsi a “libere interpretazioni” della stessa, palesemente false e faziose.

    1-i friulani, e la lingua friulana da essi parlata, NON sono la stessa cosa dei friulani della Prov. di Udine, e far passare il goriziano sotto Udine significa condannarli all’etnocidio come i fratelli del Mandamento di Cervignano, visto che Udine tutela solamente la propria variante della lingua friulana ed una propria versione della Storia e della Cultura friulane, che NON includono quelle del goriziano, visto anzi come avverso.
    Altro che “unificare”…questa “unificazione” si basa su premesse tanto false e forzate tanto quanto le bufale su “l’unità” d’italia.

    2-La Contea di Gorizia non era sottomessa al Patriarcato (per capire certe cose serve conoscere il funzionamento delle strutture feudali), ma indipendente ed affiancata, così come lo erano anche Trieste ed i vari Liberi Comuni, allo stesso. Il Conte (che era anche Conte del Tirolo, di Carinzia, Stiria, etc.) era Advocatus del Patriarca, ovvero facente funzioni civili in sua vece, ma quando governava Gorizia lo faceva in veste di Conte, non di Advocatus, in quanto come Conte di Gorizia era sottomesso al solo Imperatore, e non al Patriarca.
    E, soprattutto, se il Patriarcato fu invaso da Venezia, lo si dovette a Udine, che per le stesse manie di dominio su Gorizia che dimostra ancora oggi, si vendette a Venezia, e contro Udine si schierarono Gorizia, Cividale, Aquileia e Trieste, assieme all’Arciduca d’Austria che già era stato chiamato in causa come protettore dalle brame egemoniche udinese-veneziane.

    Che sia la volta di un nuovo scontro in cui Gorizia e Trieste dovranno, ancora una volta come nel 1420, lottare insieme, ed insieme all’Austria (o alla Slovenia), contro le manie imperialiste udinesi che ricalcano perfettamente il modus operandi veneziano ed italiano?

  284. Sandi Stark ha detto:

    Ecco i novi irredentisti.

    Gavè ancora qualche “bomba Orsini”, de quelle che ghe gavevi dà a Oberdank per far stragi in casa nostra?

  285. hobo ha detto:

    @278

    dei “benpensanti” no so dirte, ma dei “malpensanti” posso dirte che i ga sempre avudo ben presenti i confliti interni ala societa’ americana, e che i ga sempre distinto tra antiamericanismo politico e antiamericanismo culturale.

    p.s. l’ antiamericanismo culturale xe quel che porta a considerar come el diavolo qualunque roba vegni dai usa; da bush a noam chomski, dai lynyrd skynyrd ai weather report, da schwarzenegger a robert altman, dal kkk al civil rights movement, ecetera.

    p.s.2 se secondo ti dir che i taliani, come qualunque altro popolo, no i va giudicadi al ingrosso, significa avallar le malefate del stato italiano o el razismo difuso in una larga feta de taliani, posso solo dirte: bon.

  286. hobo ha detto:

    @280

    con riferimento al ultimo paragrafo: mi no son maurice.

  287. hobo ha detto:

    @280

    “Xe sta el vostro presidente rosso, a dir che le “foibe furono pulizia etnica”, no un fassita. E dopo te me disi a mi che ris’cio de scadenar odi etnici?”

    go za dito che napolitano no’l me piasi, in particolar pel discorso dl 10 febraio 2007.
    definir napolitano “rosso” me par una forzatura. el sara’ sta’ rosso una volta.

    tirime fora dove che go dito che “te ris’ci de scadenar odi etnici”. mi contesto radicalmente la tua impostazion, che se rifiuta de vardar ai confliti interni ai vari popoli e societa’.

  288. hobo ha detto:

    @280

    “El fascismo no dovessi esister più, eppur l’altro mese un mio conoscente se ga visto risponder dal Prefetto che no el podeva applicarghe le tutele per la minoranza slovena e che iera una question anche razziale. O te me conti che quel Prefetto xe fassista?”

    no so se el prefeto xe fassista, ma per mi el rifiuto del prefeto xe espression de una cultura poitica che no se ga ancora liberado dela eredita’ fassista.

  289. hobo ha detto:

    #280

    pel resto, podessi tirarte fora decine de post in cui go parlado dela guera de libia del 1911, dele fusilazioni d idrsko nel 1915, dela repression de scelba nei ani ’50, dele discriminazioni contro i sloveni dal ’45 a ogi, de genova 2001….

  290. Rupel ha detto:

    @ 287
    hallo Sandi,
    da wir beide, gleiche Meinung sind , würde mich freuen dich persönlich kennezulernen.
    ciao

  291. capitano ha detto:

    I discorsi di Stark stanno all’Italia come quelli di un antisemita stanno a Israele.

    Come puoi fare generalizzazioni simili?

  292. maja ha detto:

    sandi

    “un mio conoscente se ga visto risponder dal Prefetto che no el podeva applicarghe le tutele per la minoranza slovena e che iera una question anche razziale. O te me conti che quel Prefetto xe fassista?”

    in base alla legge stessa (38/2001)le disposizioni de tutela se applica solo ai appartenenti alla comunità slovena, che la legge definissi “minoranza linguistica” (bada ben, linguistica, no etnica o nazionale). se el tuo conoscente xe un dei tanti triestini mia-nona-parlava-mia-mama-capiva-mi-no-so, me par ovvio che se la legge prevedi de tutelar una minoranza lingistica, le norme no se possi applicar a chi quela lingua no la parla.

    se el tuo conoscente ga origini slovene e el vol domandar indrio el cognome originale, per esempio, no i ghe lo darà, perchè secondo l’impostazion della legge no el pol esser considerà come un appartentente alla minoranza *linguistica* slovena.

    mi no me piasi ‘sta legge, ma cussì xe, quel gavemo e no altro.
    (no so se el prefeto xe fassista. xe la legge che xe cul.)

  293. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @295 MAJA : La legge per la restituzione del cognome in forma originaria cambiato dal fascismo non ha nulla a che vedere con l’appartenenza a minoranze linguistiche.
    La legge a Trieste funziona ancora adesso
    con domanda al Prefetto citando tutti i dati del cambio cognome e la Prefettura entro 3 settimane deve emanare il decretto di restituzione con obbligo di trascrizione su tutti i documenti senza oneri compresi i figli,dico questo perchè lo ho fatto con il mio cognome.

  294. maja ha detto:

    (bon, in ogni caso mi go idea che ti la legge te se la gabi leta, che ste robe te le sa, ma che te ometi aposta el contesto perchè no el xe strumentale alle tue posizioni massimaliste sui italiani e l’italia.)

  295. maja ha detto:

    giampaolo

    3. I cittadini appartenenti alla minoranza slovena possono ottenere il cambiamento del proprio nome redatto in lingua italiana e loro imposto anteriormente alla data di entrata in vigore della legge 31 ottobre 1966, n. 935, nel corrispondente nome in lingua slovena o in quello, sempre in lingua slovena, abitualmente usato nelle proprie relazioni sociali.
    4. Ciascun cittadino il cui cognome sia stato in passato modificato o comunque alterato, che non sia in grado di esperire le procedure previste dalla legge 28 marzo 1991, n. 114, può ottenere il cambiamento dell’attuale cognome nella forma e nella grafia slovena, avvalendosi delle procedure previste dall’articolo 11 della legge 15 dicembre 1999, n. 482.
    5. Il regio decreto-legge 10 gennaio 1926, n. 16, convertito dalla legge 24 maggio 1926, n. 898, è abrogato.
    6. I procedimenti di cambiamento del nome e del cognome previsti dal presente articolo sono esenti da ogni imposta, tassa o diritto, anche negli atti e procedimenti successivi al cambiamento. L’esercizio del diritto di cui al comma 2 non comporta l’applicazione di oneri fiscali aggiuntivi. (L. 38/2001, art.7)

  296. maja ha detto:

    coa significa “citando tutti i dati del cambio cognome”? che devi avere in mano il decreto fascista?
    non ce l’ha quasi nessuno. con la 38 possono bastare i certificati di battesimo, perchè i preti di solito annotavano il cognome originale e il nome scelto dai genitori (e non imposto dall’ufficiale dell’anagrafe).

  297. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @299 MAJA – Mi sa che stiamo parlando forse di due cose diverse.
    I decreti di riduzione in forma Italiana dei cognomi erano pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale se uno non la ha , la copia è disponibile presso l’archivio di stato.
    Mio padre aveva conservato la copia della G.U. ,era troppo incazzato per buttarla via.
    Lui teorizzava che i tiranni non sono eterni.
    A Trieste la Gazzetta Ufficiale del TLT no 9 dd 10 12 47 stabilì la restituzione dei cognomi originari.Inoltre per un’ altra
    lettera del Ministero dell’Interno n.K.8 dd 5.8.59 che delega Il Prefetto di Trieste
    alla revoca dei decreti di riduzione dei cognomi in forma Italiana riferentesi alle province di Pola Fiume e Zara.
    Forse la differenza procedurale sta tutta qui ??!!!

  298. Alessio ha detto:

    Secondo me andrà a finire come con la storia della cancellazione delle ASS, dovevano farne una unica regionale ed alla fine hanno trovato un compromesso in cui a pagare è stata solo Gorizia.

  299. Lauro ha detto:

    Ma.. qualcuno è in grado di spiegare il nesso tra l’esistenza di un livello burocratico-amministrativo come la provincia (manutenzione strade, edifici scolastici, piani rifiuti, etc.) e le questioni etniche discusse qui?

  300. Sandi Stark ha detto:

    @ 292 bon, e allora lo Stato italian e de conseguenza el popolo italian, no ga una responsabilità per tutti i orrori de cui insieme gavemo fatto un piccolo elenco campionario?

    Se se i ga una responsabilità morale, no i dovessi trovar qualche rimedio che podessi esser: riconoscimento, ammissione, riparazione, cessazione? Inveze no, no solo no i riconossi ma i rilancia. Te ripeto, ti cambighe la testa alla maggioranza nazionalista dei ‘taliani compresi ora i “rossi” e mi no farò più semplificazioni generalistiche.

  301. Sandi Stark ha detto:

    @ 295 no cara, xe un sloven “purosangue” come ghe piasi ai nazionalisti sloveni, che gaveva domandà de ricever a casa certi documenti come prescritto dalle leggi. La risposta del Prefetto xe stada che no el podeva per via che le leggi de tutela andava contro le leggi sulla Privacy (ghe gavessi tocà tignir dei archivi con dati personali) e dopo in una longa filippica l’accomunava le minoranze linguistiche a quelle razziali.

  302. hobo ha detto:

    bon sandi, continua pur a far le tue generalizazioni. per mi xe generalizazioni che come minimo no le permeti de capir i processi storici.

  303. maja ha detto:

    sandi 304

    go capì. un apartenente ala minoranza ga domandà che tuti i documenti che lo riguarda ghe vegni recapidati in forma bilingue automaticamente, senza dover far esplicita domanda ogni singola volta? se sì, prefeto o mona o in cattiva fede.

    (quela sui “sloveni purosangue come che ghe piasi ai nazionalisti sloveni” la xe respinta al mittente.)

  304. hobo ha detto:

    pero’ sandi una roba ancora devo dirla. gramsci no ga mai dito che el fgascismo xe nel DNA dei taliani. nissun marxista disessi mai una roba del genere. per un marxista le ideologie e le culture egemoni xe el prodotto de processi storici. e el presuposto de ogni corente marxista xe che i sistemi politici e economici e le culture egemoni le pol esser modificade e/o ribaltade.

  305. Tergestin ha detto:

    Picio OT: a luglio semo andai soto i 208mila abitanti. Un dei tassi de veciaia piu’ alti in Europa. E i vol insister a costruir case in porto: saria bel parlar anca de questo…

  306. Alessio ha detto:

    E’ un po’ lungo come articolo ma direi interessante

    Abolire le province dovrebbe essere utile, oltre che costituzionalmente legittimo
    Una manovra incostituzionale che non aiuterà le finanze pubbliche sta muovendo energie e costi

    province

    Proprio non ce la fa, Sergio Rizzo, ad evitare almeno una reprimenda a settimana sulla necessità di abolire le province.

    Sul Corriere della sera del 13 agosto, il celebre giornalista che con Gian Antonio Stella ha fatto della soppressione delle province, come dire, un punto d’orgoglio, sfoga il malcelato travaso di bile nel constatare che nonostante la sua campagna e quella di molti altri, nonostante il lavaggio del cervello di molti, forse la soppressione delle province non avverrà e, forse, è incostituzionale.

    Riferendosi al presidente della provincia di Benevento, Rizzo chiude il suo ennesimo, preoccupato, ukaze contro le province così: “Non domo, Cimitile ha preannunciato intanto una causa al Tar e ha chiesto alla Regione di mettere in moto la Corte costituzionale. L’ennesimo ricorso. Ma il cambio di rotta del governo, dall’abolizione tout court delle Province alla loro riduzione, non doveva servire a evitare scontri davanti alla Consulta?”.

    Notevole, non c’è che dire. L’Italia non è ancora per nulla fuori dalle intemperie dello spread; la disoccupazione è all’11 per cento; la recessione segna meno 2,1 per cento del Pil; la Confindustria comprova che ormai il contratto di lavoro a tempo indeterminato è un miraggio; le azioni della Guardia di Finanza confermano che l’evasione continua ad essere una piaga senza freni; non si riesce ancora a trovare con la Svizzera un accordo per tassare 160 miliardi di capitali clandestinamente coperti dagli istituti bancari elvetici; il caso dell’Ilva suscita clamorosamente il dubbio amletico se sia meglio lavorare o rischiare la vita. Insomma, le condizioni dell’economia restano più che allarmanti, tra mistificazioni di spending review e tagli disordinati che si aggiungono a nuovi prelievi fiscali (l’ultimo, l’ennesimo incremento delle accise sulla benzina) e, ancora, il problema per la stampa, e per alcuni giornalisti in particolare, sono le province.

    Ancora, si dà spazio sui giornali a chi, come Rizzo, manifesta disappunto per non vedere realizzato un proprio desiderio, l’eliminazione delle province, desiderio mosso esclusivamente da un moto dell’animo, mancante totalmente di qualsiasi supporto motivazionale, tale da giustificare l’ininterrotta campagna di stampa, il clamore dell’attualità e tanti sforzi normativi che già da subito e da soli si rivelano molto più costosi degli eventuali benefici.

    Già, perché la campagna di stampa, essendo solo propaganda, continua a trascurare un piccolissimo dettaglio, che sarebbe, però, meritevole di maggiore attenzione: dall’accorpamento, poi divenuto riordino, delle province previsto tanto dal decreto “salva Italia” (?), quanto dalla spending review, non deriva nemmeno un centesimo di risparmio.

    Su questo dato, ufficialmente acclarato dalla Ragioneria generale dello Stato, Rizzo ed epigoni stendono un fittissimo e spessissimo manto di silenzio. Alla “ggente” si deve dare il “messaggio” salvifico dell’ineluttabilità dell’eliminazione delle province. Se ciò, poi, sia utile o comporti risparmi finanziari, non conta nulla. Nel libro “La casta” si è sentenziato che le province debbono essere soppresse. E, dunque, così dev’essere, nonostante l’assoluta, ma scientemente nascosta, inutilità di simile azione, sul piano finanziario.

    Dunque, le difficoltà operative poste dalla revisione della procedura, non possono che gettare nel profondo sconforto chi si erge a paladino dell’eliminazione delle province.

    Eppure, sarebbe corretto immaginare che non solo la stampa, ma anche Governo e Parlamento puntassero l’attenzione ed adottassero decisioni con ricadute utili.

    Non solo la manovra sulle province, invece, non consente di risparmiare nemmeno un cent. Ma, sul piano strettamente giuridico-istituzionale, è certamente scorretta e probabilmente incostituzionale.

    Non c’è niente da fare. Gli articoli 5, 114 e 133 della Costituzione (a tacere di altri) fanno delle province un elemento costituente della Repubblica. Per eliminarle occorrerebbe necessariamente una legge costituzionale, che eliminasse quel “riconoscimento” delle autonomie locali che la Repubblica effettua proprio all’articolo 5, indicando le autonomie locali come elementi preesistenti alla Repubblica stessa. Il decreto legge non può avere nessuno dei requisiti di urgenza necessari per l’operazione, i cui tempi, del resto, sono talmente lunghi da evidenziare a chiunque l’assenza di ogni emergenza.

    In più, il Governo non dispone, stando all’articolo 133 della Costituzione, del potere di iniziativa per riordinare le province. L’iniziativa appartiene ai comuni. Punto. L’inversione procedimentale inventata dai “legislatori creativi” che costellano un Governo tecnico molto atecninco, e l’intromissione dei Consigli delle autonomie locali (che la Costituzione nemmeno conosce e considera) non può, alla luce di un’analisi semplice e lineare, conferire alla manovra nemmeno un lontano fumus di legittimità costituzionale.

    Inutile, dunque, rosicare e stupirsi che alcune regioni e alcune province presentino ricorsi alla Consulta, contro leggi costellate di errori sull’ABC del diritto costituzionale.

    Inutile, ancor più, elevare inni per una manovra incostituzionale, inutile e per ciò stesso dannosa, in quanto comunque, anche se non darà alcun aiuto alle finanze pubbliche, sta già muovendo energie e costi che nessuno sarà mai capace di quantificare, mentre tutti, tra pochi anni, saranno in grado di comprendere l’assoluta inutilità della campagna, dell’assurdità di impegnare energie normative ed organizzative, al solo scopo di dare bada a campagne di stampa autoreferenziali e alle soglie del populismo.
    http://www.leggioggi.it/2012/08/14/abolire-le-province-dovrebbe-essere-utile-oltre-che-costituzionalmente-legittimo/

  307. aldo ha detto:

    @303

    “lo Stato italian e de conseguenza el popolo italian”

    questa xe proprio una perla, xe come dir, nei anni trenta “Benito Mussolini e de conseguenza Carlo Rosselli, appartenente al popolo italiano”, ma braccato e infine assassinato dai fascisti

  308. Alessio ha detto:

    Capito l’errore che sta facendo la Regione ad accodarsi alle norme nazionali?

  309. aldo ha detto:

    le fobie raziali e nazionali xe proprio una bruta bestia

    che sia nei confronti dei ebrei, dei neri, dei slavi, dei italiani o de qualsiasi altro, el mecanismo xe sempre lo stesso…

    …se ciol una carateristica negativa de l’umanità e se la aplica a quela “razza” o a quela “nazione”, sostenendo che xe una sua carateristica raziale o nazionale, con efeti che xe…

    …dele volte purtropo tragici, altre vole per fortuna solo comici

  310. aldo ha detto:

    le analisi de Hannah Arendt ga spiegà come queste fobie raziali o nazionali xe al’origine prima de l’imperialismo e dopo del totalitarismo de destra

  311. aldo ha detto:

    @313

    oviamente intendevo al’origine culturale, de solito a copertura de interessi economici e strategici

  312. Heinrich ha detto:

    Alessio, con quel che scrivi gente come Rizzo se pol solo netarse el cul.

    No solo le Province xe più sensade e funzionali de quele grandi magnadore che se ciama Regioni, ma soprattuto lo Stato taglian e la sua costituzion (che nissun ga ciamado né votado qua de noi, quindi xe e resta una occupazion straniera illegittima a prescindere) no ga nissun potere su autonomie speciali come la nostra e quela tirolese, perché xe obblighi stabilidi da trattadi internazionali.
    Se ai nazionalisti tagliani no ghe va ben, i pol anche ciavarse, perché nissuna legge tagliana ga autorità in merito, o ghe sta ben quel che decidemo noi o ne lassa liberi de sceglier el nostro futuro (che Dio ne daghi!) FORA da sta italia.

  313. abc ha detto:

    Heinrich 286, falsi e faziosi sono certamente i tuoi due post 286 e 315. Però io rispondo solo al 286 perché chiamato in causa.

    Punto 1 – L’attuale confine fra le province di Gorizia e di Udine risale al 1927. dal 1815 al 1918 invece il confine della contea corrispondeva a quello indicato nella cartina postata da kuzmin. Prima del congresso di Vienna quel confine era totalmente diverso, in quanto la contea aveva pure feudi all’interno dello stato patriarcale del quale invece faceva parte il monfalconese e altri territori poi goriziani. Ora sostenere che in tutta la attuale provincia di Gorizia (con quali confini?) si parli un friulano diverso da quello in uso in tutta la provincia di Udine non è esatto. Ci sono diverse varianti locali per esempio il friulano di Gorizia è diverso da quello di Mossa e questi due sono differenti da quello di Cormons. E’ ovvio che non si può tutelare qualsiasi variante ma solo quella che ha il maggior numero di parlanti. Del resto con lo sloveno succede la stessa cosa, si tutela il lubianese, anche se in regione si parla un linguaggio differente. Commette etnocidio chi trova ogni pretesto per dividerci e per non riconoscerci, lo dice la parola stessa. Vorrei vedere io se si fosse scelta la strada di tutelare ogni variante, non vi sarebbe andata sicuramente bene neppure quella proposta di tutela. Non è colpa nostra se ora siamo suddivisi in 2 province.

    Punto 2 – Dunque la contea era indipendente ed affiancata. In quale stato del mondo il capo si fa rappresentare in sua assenza dal capo di di un altro stato “indipendente ed affiancato”? Se il conte di Gorizia dipendeva unicamente dall’imperatore, come mai ha fatto due trattati col partiarca a seguito dei quali Gorizia sarebbe ritornata a quest’ultimo? Ritornata perché con i due atti del 1001 metà villa di Gorizia fu donata al patriarca e metà al conte del Friuli. Udine non si vendette a Venezia ma fu conquistata dopo una cruenta battaglia in cui persero la vita molti udinesi.
    Mi documenti citando le fonti cosa hanno fatto di concreto insieme Gorizia e Trieste nel 1420? Grazie.

  314. edvard ha detto:

    282 abc, il questionario non contraddice un bel niente. bisogna chiedersi quanti furlani siano d’accordo a usare il furlano anche come lingua ufficiale al posto dell’italiano? pochi, credo, perchè considerano il furlan più come un dialetto e no come una vera e propria lngua. MA poi bisogna anche chiedersi a che scopo applicare la tutela, anche se di diverso tipo? per prevenire l’assimilazoione o il disuso? ma non mi sembra sia il caso del friulano

  315. ufo ha detto:

    Oi, zente? Trezento e rotti commenti sul aria fritta? Ma se gavè messo in testa de far in modo che Diego ghe tochi publicar un altro libro? Sto giro, visto la serietà del argomento, va finir che ghe dà come titolo “Se vinzi Ridolini”…

  316. Mauricets ha detto:

    W l’italia!!!

    W il popolo italiano!!!!

    Lo straniero non passera!!!!

    (Inno dal 1946 al 1947)

    Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio

    dei primi fanti il ventiquattro maggio;
    l’esercito marciava per raggiunger la frontiera
    per far contro il nemico una barriera!
    Muti passaron quella notte i fanti,
    tacere bisognava e andare avanti.
    S’udiva intanto dalle amate sponde
    sommesso e lieve il tripudiar de l’onde.
    Era un presagio dolce e lusinghiero.
    il Piave mormorò: “Non passa lo straniero!”
    Ma in una notte triste si parlò di tradimento
    e il Piave udiva l’ira e lo sgomento.
    Ahi, quanta gente ha visto venir giù, lasciare il tetto,
    per l’onta consumata a Caporetto.
    Profughi ovunque dai lontani monti,
    venivano a gremir tutti i ponti.
    S’udiva allor dalle violate sponde
    sommesso e triste il mormorio de l’onde.
    Come un singhiozzo in quell’autunno nero
    il Piave mormorò: “Ritorna lo straniero!”
    E ritornò il nemico per l’orgoglio e per la fame
    voleva sfogar tutte le sue brame,
    vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
    sfamarsi e tripudiare come allora!
    No, disse il Piave, no, dissero i fanti,
    mai più il nemico faccia un passo avanti!
    Si vide il Piave rigonfiar le sponde
    e come i fanti combattevan l’onde.
    Rosso del sangue del nemico altero,
    il Piave comandò: “Indietro va’, straniero!”
    Indietreggiò il nemico fino a Trieste fino a Trento
    e la Vittoria sciolse l’ali al vento!
    Fu sacro il patto antico, tra le schiere furon visti
    risorgere Oberdan, Sauro e Battisti!
    Infranse alfin l’italico valore
    le forche e l’armi dell’Impiccatore!
    Sicure l’Alpi, libere le sponde,
    e tacque il Piave, si placaron l’onde.
    Sul patrio suol vinti i torvi Imperi,
    la Pace non trovò né oppressi, né stranieri!

  317. hobo ha detto:

    xe ironico. si’, devi esser ironico, no pol esser altrimenti.

  318. Maurice ts ha detto:

    proprio de rider!

    rivolto ai “purosangue” di razza slava.

  319. Maurice ts ha detto:

    ma va benissimo anche per i purosangue germanico-ariano e l’Adriatisches Küstenland.

    e per l’amato zio Adolfo, l’austriaco Adolfo.

  320. Tergestin ha detto:

    Difati qua dentro i se patufava per motivi de province, genio.

  321. Tergestin ha detto:

    Difati qua dentro i se patufava per motivi de province e nisun ga parlado de purosangue. Genio.

  322. Tergestin ha detto:

    Hobo, ma lu miga el legi i altri. El ciapa do’ frasi che ghe va e dopo el spara la sua solita, gran….. dichiarazion.

  323. Maurice ts ha detto:

    324

    Tergestin,

    rileggi il 304.

    Genio.

  324. Tergestin ha detto:

    Iera un opinion de Sandi in un discorso tra lui e Maja. Non un fatto ma un opinion e no vedo perche’ te devi sempre intervenir a membro de segugio per provocar. Anca perche’ nonostante te piasi scimmiottar co’ te scrivi ogni tanto un’ aria da “statista impegnado” te ga dimostrado de esser parecchio imprepara’ su certi temi. Studiteli magari e dopo esprimi qualcossa che no sia slogan, frasi fatte o trollade.

  325. Maurice ts ha detto:

    cari germanici, fidi e alleati:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Guerre_herero

  326. hobo ha detto:

    cio’ maurice, ara che quela de sandi iera una batuda (gratuita, in questo contesto, ma comunque una batuda) rivolta ai sloveni.

  327. hobo ha detto:

    pel resto:

    “La leggenda del Piave, conosciuta anche come la canzone del Piave, (inno nazionale italiano dal 1943 al 1946) è una delle più celebri canzoni patriottiche italiane. Il brano fu scritto nel 1918 dal maestro Ermete Giovanni Gaeta (noto con lo pseudonimo di E.A. Mario), il quale rinunciò ai diritti d’autore sulla canzone. Nel novembre del 1941 donò anche le prime cento medaglie d’oro ricevute, come riconoscimento per la canzone, dai comuni del Piave, da associazioni di combattenti, e da privati cittadini, come oro alla Patria insieme con le fedi sua e della moglie”

    fonte: wikipedia

    dal ’43 al ’46… badoglio…

    questa la conosci?

    http://www.youtube.com/watch?v=SzhWtu5naNY

  328. Maurice ts ha detto:

    comunque non si farà niente.
    stiamo parlando di queste benedette province da mesi.

    ma voi pensate veramente che faranno qualcosa?!?!?

    è l’enessima patacca.

  329. hobo ha detto:

    maurice, te ga le idee un poco confuse. prima te tiri fora la canzon del piave e dopo te tiri fora questa.

    te savevi che a mogliano veneto el sindaco leghista gaveva fato sostituir “bella ciao” con la canzon del piave durante la cerimonia del 25 aprile? cussi’, tanto per dir.

  330. Maurice ts ha detto:

    dal commento numero 6 si è iniziato a buttarla sul nazionalismo.

    questo è il risultato.

    ormai sono giunto alla conclusione che anche se parliamo di calamri fritti arriviamo ai ‘taliani.

    quindi questo è il risultato.

    ad ogni modo:

    “l’effettivo “riordino” dovrà avvenire, alla fine, con “atto legislativo di iniziativa governativa”, all’esito di una complicata procedura che vede l’intervento degli enti locali e della Regione. Quindi, si tratta di un atto che è tutto là da venire e che, ancora una volta, dovrà passare al vaglio del Parlamento (e pare escluso che possa ricorrersi ad un decreto-legge)”

    http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2012/08/07/NZ_37_01.html

  331. Maurice ts ha detto:

    vorrei aver visto ragionamenti su sutto quello che comporta il riordino.

    anche all’impatto sulla tutela della minoranza, ma anche su tutto il resto, dalle scuole al sociale.
    sulle cose che toccano le famiglie.

    su questo quasi niente.

    solo il tentativo di resuscitare i morti.

  332. Mauricets ha detto:

    http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2012/08/07/NZ_37_01.html

    non vi è sato un raggionamento sugli effettivi risparmi.

    o sul fatto che province troppo grandi costano piu delle piccole, fino a 6 volte.

    ma ragionare non è consentito, meglio dire che i ‘taljani son cattivi.

  333. Rupel ha detto:

    @ 319
    te faremo felice mettendote a far de sentinela lungo el piave

  334. Mauricets ha detto:

    338Rupel
    siamo al post 338, sei rimasto indietro, strano.

  335. Marisa ha detto:

    COMMENTO 286

    Quante amene cavolate scritte in questo commento! Ma è mai possibile tanta ignoranza sulla storia del Friuli e sulla sua lingua?

    Allucinante poi la teoria che il Friuli centrale abbia imposto una variante della lingua friulana a tutto il Friuli (incluso il Friuli austriaco)!

    Della seria, non so, ma faccio mia una cavolata che ho sentito o letto da qualche parte….

    Come in molte lingue ufficiali, anche nella lingua friulana, una variante è diventata illustre grazie ad un letterato che l’ha usata nei suoi scritti. Scritti che poi sono stati letti e hanno fatto sì che questa variante fosse copiata e diventasse la Koine, o friulano letterario o comune della Lingua friulana. Ciò in Friuli è successo nel 1600! Circa 400 cento anni fa!

    Ma perchè prima di scrivere monate a manetta non vi informate? O le invenzioni del peggior sciovinismo anti-friulano ormai hanno fatto scuola e sono diventate il verbo, la Bibbia?

  336. Tergestin ha detto:

    Ma se oltra Mestre no sa nissun che ESISTI la lingua Friulana, chi te vol che sia anti- Furlan ?

  337. capitano ha detto:

    #340 la cosa ridicola mi paiono le tue posizioni.
    Ti appigli all’Ascoli quando c’è da stabilire se il friulano sia una lingua ma poi giustifichi l’imposizione di una variante standard al contrario dell’opinione dello stesso Ascoli nella polemica con Manzoni quando fu da scegliere la lingua ufficiale italiana.
    Mi pare che tu dai ragione a chi ti fa comodo quando ti fa comodo.

  338. Maurice ts ha detto:

    340

    Marisa

    scusa, ma è evvidente che la lingua friulana ufficiale è una variante.

    così è per tutte le lingue ufficiali del mondo.

    se pensi che nella provincia di trieste il dialetto di miggia è divero da quello di trieste. e distano pochi Km.

    una volta non esisisteva la TV, la radio o il telefono.

    quindi era normale che in un paese si parlava in maniera leggermente diversa.

    non vi erano scuole popolari che insegnavano al popolo la lingua.

    addiritura nello stesso paesello all’interno delle famiglie si avevano terminologie particolari.

    non mi sembra ci sia niente di strano o disastroso.

  339. bonalama ha detto:

    non è una variante è una fasullità bella e buona con creazioni di sorzonimi RI-DI-CO-LI. E che sia collinare non v’è dubbio!!! E che sia genocidica nemmeno!!!! Dilà a vende de nouf umbries de ciampanil!!!!! Le vareit de sigur ciatades!!!!!!!!!!!!!!!

  340. Marisa ha detto:

    @ Capitano – commento 342

    Ma cosa cavolo stai dicendo? Ma cosa scrivi mai?

    L’Ascoli è stato il grande glottologo che ha stabilito la individualità della lingua friulana e la sua distanza da tutte le altre lingue parlate nei territori confinanti. Punto e stop.

    Altro discorso è la lingua comune o koinè. Koinè che nel caso della lingua friulana si è formata nel 1600 grazie a un letterato che poi fu copiato da altri letterati (come Dante Alighieri per la lingua italiana)

    Ma di che supposta incoerenza parli?

    Sono due diversi dati oggettivi e documentati che convivono senza contrasti: riconoscimento di lingua da parte dell’Ascoli e esistenza di una koinè a partire dal 1600.

    —————-

    @ MAURICE – commento 343

    Fammi la cortesia, vai a rileggerti il commento nr. 286. Tutto ovvio quello che scrivi, ma non per chi ha scritto l’assurdo commento 286 ove si legge:

    “. La1-i friulani, e la lingua friulana da essi parlata, NON sono la stessa cosa dei friulani della Prov. di Udine, e far passare il goriziano sotto Udine significa condannarli all’etnocidio come i fratelli del Mandamento di Cervignano, visto che Udine tutela solamente la propria variante della lingua friulana (…)”

    Chiaro ora?
    ————-

  341. Tergestin ha detto:

    Bon, stanote dormiremo tuti piu’ tranquili.

  342. bonalama ha detto:

    tutto ciò non ha nulla ache spartire con la fasullità che si vuole imporre! E’ una emerità falsità. Prendiamo il termine Venezia: dx tagliamento venethia, colline Vignesie, tedesco Venedig, sloveno Benetke. Ora per quale idiota di motivo in dx tagliamento si dovrebbe dire Vignesie invece che Venethia? Ma che C…O!!!! C’è inoltre la questione th e dh perchè sacrificarla a una falsità? le origine sono diverse!! (fonte un preside di Sacile che si riferiva al termine Thampedhon) Cos’è?????????? e come si dice in collina morenica? o forse non c’era proprio?

  343. Maurice ts ha detto:

    ma secondo me il friulano è una lingua, con parlate diverse in base al territorio.

    nelle zone periferiche è parlato a macchia di leopardo.

    con buona volontà le popolazioni dei comuni interessati potrebbero sceglire in autonomia.

    ovviamente con un certo grado di continuità.

    non possono i comuni agregarsi a macchia di leopardo ad una o a l’altra provincia.

    ma tanto la montagna partorirà un topolino. e forse niente.

  344. Sandi Stark ha detto:

    @ 331 sempre dito mi, che te son nazionalista. Intanto, la prima “canzon del Piave” la xe de Franz Lehar, composta per el Reggimento del fradel, e i ‘taliani i la sentiva sonar da l’altra parte del fiume.

    Secondo, quel che cantava i ‘taliani per emulazion sul Piave iera la musica de una canzonetta dei caffè chantant de Napoli.

    Terzo, “E. Mario” no ga mai volù i diritti sulla canzonetta, chissà perchè.

    Quarto, la canzonetta xe piena de falsi storici. Ad esempio, el 24 maggio succedeva che:

    Era un presagio dolce e lusinghiero.
    il Piave mormorò: “Non passa lo straniero!”

    Bel no? I stava invadendo delle terre straniere dopo un tradimento leggendario, ma i fazeva sembrar che i “stranieri” volessi invaderli.

    Lassemo perder le strofe intermedie perchè xe anche vero che i nostri iera alla fame, e saltemo a questa:

    “Indietreggiò il nemico fino a Trieste fino a Trento e la Vittoria sciolse l’ali al vento!”

    Altrochè Trieste e Trento, i iera rivai a 7 km de Lubiana, a 5 chilometri dalla città de Knin, i se gaveva pappà la Canalthal, altri tochi de Carinzia e i iera rivài anche a Innsbruk.

    Lassemo perder el terrorista Oberdank e i traditori Sauro e Battisti le quali anime nell’aldilà e l’esisti, le la sta fazendo i conti con el 98% delle altre anime dei nostri noni che no voleva l’Ialia, e rivemo a:

    “Infranse alfin l’italico valore
    le forche e l’armi dell’Impiccatore!”

    De chi i parlava, de Carlo Alberto che gaveva impiccà più mazziniani de quanti gaveva impiccà Franz?

    O de Vitt. Emanuele che gaveva fucilà mille volte tanti dei suoi per robe assai meno gravi de diserzion e tradimento?

    Bel anche el finale:

    “Sul patrio suol vinti i torvi Imperi,
    la Pace non trovò né oppressi, né stranieri!”

    Perchè tutti saria stadi oppressi più de prima e i stranieri che no magna capuzzi garbi ne occupa ancora adesso.

    La prossima, contine per favor una dei Fratelli Grimm.

  345. Sandi Stark ha detto:

    @ altri triestini: no gavè nissun diritto de giudicar se el furlan xe o no xe una lingua, no esisti una definizion de lingua universalmente accettada e no me sembra che sia cavoli vostri. Pensè piuttosto alla vostra lingua italianizzada e ridotta alla “volgarità” de “dialetto” e al fatto che la maggior parte dei triestini accetta questo “declassamento”.

  346. Sandi Stark ha detto:

    Vardè cossa go trovà stamattina:

    Pietro Kandler, 16 sett 1867 a proposito della proposta di fondere l’Istria con la Contea di Carniola.

    In Istria si parla sloveno nelle sue parti montane ma vi si parla anche il serblico, anche il croato, anche il dalmatino, anche il rumeno nelle parti inferiori della popolazione rustica nell’agro aperto; e alle spiaggie, nelle città, borgate e castella interne specialmente verso il mezzogiorno si parla italiano con il di più che la lingua nobile, la lingua amministrativa è l’italiana.

    Il dedurre dalla lingua “Ragione di Stato”, porterebbe l’Istria contemporaneamente a Roma, a Mosca, a Zagabria, a Zara, a Bucarest; nè le velleità dei propugnatori potrebbero cancellare le condizioni linguistiche linguistiche di queste regioni.

    Dicono che i Turchi, in certa regione dell’Asia minore abitata dai Greci, gli avessero fatto tagliare la lingua; ma è storiella “da caminetto”.

    Se questo desiderio di annettersi l’Istria fosse della legittima rappresentanza del ducato del Carnio, della Dieta, mancherebbe eguale desiderio della legittima rappresentanza della marca d’Istria, desiderio che non fu ancora manifestato e può dubitarsi che così sia giammai.

    La petizione dei propugnatori sarebbe vera petizione di cangiamento dei confini di un territorio corrispondente a corpo politico di Provincia. E’ quesito a chi spetti fare tale cangiamento, ed in quale procedimento.

    La Legge Schemerling del 5 marzo 1862 art. 8 fissa il canone, che le Comuni possano di mutuo consenso unirsi a fusione. Se non hanno possibilità di governarsi a Comune vengono unite per legge provinciale. Questa può disgregare comuni già uniti, qualora abbiano i mezzi per stare da sè.

    Questa che è legge di Stato, riconduce all’antico canone romano del medio evo, che vietava formazioni di Comuni senza assenso del Senato ed in Istria, senza assenso del Patriarca, il che fu conservato dalle leggi di Francia anche per l’Illiria, dal quale canone erasi scostato il 1848.

    Nella gerarchia legislativa portata alle ordinanze imperiali 26 febbraio 1861 è proclamato il canone che legge parlamentare provvede, che tassativamente non sono assegnate alla legislatura provinciale; nè alla legislatura provinciale si assegna il cambiamento dei confini provinciali.

    Nel Comune di Trieste, perchè Civita Imperiale esente da Provincia, il cangiamento di confini è assegnato unicamente a legge parlamentare, dacchè per lo statuto di Civita esente non fa leggi, il che è di Dieta, ma i deliberanti del Consiglio, sanciti dall’Imperatore hanno forza di legge, ciò si manifesta nella forma delle legge, di cui anteriormente non si ha esempio in Trieste, avendosi invece Ordinanze Imperiali.

    La legge Schmrling accenna nei comuni i due casi, di mutuo consenso e necessità di Governo. Questi due casi sono applicabili anche a Provincie, il mutuo consenso manca da parte dell’Istria.

    Le condizioni sociali (tra Carnio ed Istria NdR ) sono siffattmente diverse che l’Imperatore Francesco I non potè dare al Ducato del Carnio quella forma amministrativa e rappresentativa che esso diede alle Provincie riavute nell’anno 1814, dandogli invece forma simile all’antica, mentre al Litorale no potè dare quella forma che applicava al Carnio.

    La fusione desiderata non porterebbe nemmeno l’equiparazione degli elementi (geografici ed economici NdR) che costituiscono la pubblica felicità dell’una e dell’altra Provincia, ed alla quale non potrebbe provvedere colle sue leggi un’unica rappresentanza della quale il maggior numero si componesse di Carniolici, ignorerebbe gl’interessi dell’Istria la importanza loro, e se di “Litoranci” (testuale, NdR), la maggioranza non potrebbe valutare e promuovere la pubblica felicità del Carnio.

  347. Sandi Stark ha detto:

    In poche parole, dai tempi del Diritto Romano no se fa e no se disfa le Provincie, e da quando esisti persone ragionevoli, no se annetti le Provincie Multietniche e no se annetti dei territori ben gestidi ad altre amministrazioni provinciali dove le maggioranze no ga la “pubblica felicità” de quelle terre come interesse primario.

    1867, no l’altro ieri. Mi digo sempre che con l’Italia semo tornai indrio de 100 anni ma me devo ricreder, sembra che semo tornai indrio anche de 145 anni, se basta.

  348. Maurice ts ha detto:

    352

    Sandi Stark:
    W L’ITALIA!!

    le piu grandi mattanze, le due piu grandi guerre che il momdo ha subito sono nate da uomini germanici.

    dichiarazione prima guerra mondiale:

    28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia.

    dichiarazione di guerra secondo conflitto:
    1º settembre 1939 con l’invasione della Polonia da parte della Germania.

    dvrebbero stare zitti per i prossimi 10 secoli.

    morti totali
    primo conflitto: 8.678.013
    morti secondo conflitto:
    71.090.060

    la somma dei morti causato dalle guerre germaniche non ha eguali nella storia.

  349. hobo ha detto:

    maurice, varda che l’ italia de mussolini la iera aleada dela germania de hitler.

    quel che ga fato la germania, i tedeschi lo ga ben presente.

    quel che ga fato l’italia gran parte dei taliani lo ignora.

    se te vol, lassemo star per un momento i balcani, che cussi’ no te se impizzi, e parlemo de africa, 1938. mentre graziani bombardava i etiopi col iprite, e i alpini fazeva esatamente quel che i tedeschi fazeva in ukraina, in italia ala radio i trasmeteva sta canzoncina pei fioi:

    http://www.youtube.com/watch?v=f0gazWouG4o

  350. hobo ha detto:

    e vizin roma i ghe ga anche fato un monumento, a graziani. un par de setimane fa. luglio 2012.

    http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_agosto_11/mausoleo-graziani-affile-polemiche-2111414639793.shtml

  351. aldo ha detto:

    le comiche continua:
    el “ultimo imperatore” de noialtri, grazie a dotta citazione trovada stamatina in cantina, xe diventà anche “autorità academica” sui raporti tra dirito romano e dirito costituzionale e ga sancì che, nel caso dele province, el dirito romano prevali sul dirito costituzionale, e alora…

    …me racomando de avertir subito tuti i catedratici de giurisprudenza e tuti i magistrati dela republica de comportarse de conseguenza: ipse dixit!

  352. Rupel ha detto:

    @ 355
    i se devi solo vergognar, solo in Italia
    succedi sté robe che ghé fá monbumenti a criminali de guera

  353. aldo ha detto:

    Maurice, capisso che te se zoghi a provocar, ma anche come provocazion meterse sul stesso piano de chi ga fobie anti-italiane no me par una bela roba

  354. Sandi Stark ha detto:

    E adesso vedemo cossa scriveva i socialisti istriani de lingua italiana nel 1900.

    IL PROLETARIO (giornale socialista di Pola):

    MARCO IL SAPIENTE E IL MONUMENTO A DANTE

    Noi, con riflesso alle condizioni presenti nel Regno… (illeggibile) in quanto all’Italia facciamo una sottile distinzione tra il “gentil paese” ed il suo Governo. Questa distinzione sfuggita all’acutezza di mente dei due accademici (de Baseggio e Steccchetti NdR) venne pur fatta dall’Alighieri, il quale scriveva che:

    “Se mala Signoria che sempre accuora Li popoli soggetti”.

    Egli è che l’amor di patria non ci nasconde le brutture del bel paese e in ciò segniamo l’altissimo poeta Dante, che chiamò:

    Firenze fossa maledetta

    Pisa vituperio delle genti

    Lucca nido di barattieri

    Genova piena d’ogni magagna

    Treviso piena di traditori

    la Puglia di vilissimi soldati

    Siena di fatui

    Bologna di ruffiani

    Arezzo di cani

    La Lombardia di villani”

    e delle popolazione di Venezia, la nostra ex Serenissima (Lettera a Giulio de Polenta 30 marzo 1211):

    “Misera veramente e mal condotta plebe, insolentemente oppressa, vilmente signoreggiata e crudelmente vessata”.

    E parlando del Governo Veneto di allora Dante si esprime:

    “Ma che vi dirò io signore, dell’ottusa e bestiale ignoranza di così gravi e venerabili padri? E non è da meravigliarsi punto ch’essi il parlare italiano non intendano, perchè da progenitori dalmati e greci discesi, in questo gentilissimo terreno altro recato non hanno che pessimi e vituperatissimi costumi, insieme col fango d’ogni sfrenata lascivia.”

    L’articolista accademico scrive: “Niente di più bello, di più opportuno che piantare là sulla cima del colle di San Michele la statua di Dante rivolta al Quarnaro, commento eloquente alla nota terzina dell’Inferno (Sì come a Pola presso del Quarnaro che Italia chiude e i suoi termini bagna NdR).”

    Avverto semplicemente che sulla cima del colle di San Michele sorge attualmente un forte che qualche collina impedisce la vista del Quarnaro: propongo l’acquisto del forte e lo spianamento della collina anti patriottica.

    Firmato V.

    No iera del tutto mone quei omini, i conosseva Dante, cossa che el scriveva e cossa el pensava dei ‘taliani; probabilmente i saveva che Dante sperava solo nell’Impero per rimetter a posto le robe e forsi i saveva anche che el gaveva scritto che el Lago de Garda iera el confine storico tra la lingua germanica e la lingua italiana.

    Quella volta iera gente che saveva le robe, adesso dopo 94 anni de Italia, tutti xe convinti che Dante iera un precursor de l’italianità.

    Rideme le fiabe de Esopo, quelle xe più credibili delle fiabe nazionaliste dei ‘taliani!

    OT? Forsi, ma no go comincià mi a postar le canzonette patriottiche dei ‘taliani.

  355. Maurice ts ha detto:

    355

    hobo

    e chi nega?

    mai fatto.

    ma uno, anzi due, germanici hanno dato inizio alle danze.

    togli loro di mezzo e manca chi accende la miccia.

  356. capitano ha detto:

    #345 Scrivo quello che con 5 minuti di wikipedia e google avresti trovato anche tu invece di lanciare strali a caso.
    Riporto da una tesi di laurea
    http://circe.lett.unitn.it/attivita/tesi/Tesi_Nadia_Agostini.pdf

    “[…] le principali teorie linguistiche elaborate tra la seconda metà del diciannovesimo secolo e i primi decenni di quello successivo: il liberismo linguistico proposto da Isaia Graziadio Ascoli, il giacobinismo linguistico rappresentato dal Manzoni, la proposta gramsciana di egemonia, ”

    Per quanto riguarda la prima teoria (quella dell’Ascoli)
    “Si tratta in particolare di riproporre il concetto liberale del libero commercio di idee, intendendo la possibilità che ogni individuo ha di intervenire nella produzione linguistica e culturale, portando il proprio contributo personale, nella convinzione, di matrice crociana, dell’alto grado di creatività e di spiritualità insito nel linguaggio.”

    Manzoni suo malgrado è probabilmente è il padre morale di quel bastardo che sputava in bocca ai bambini che non parlavano italiano in classe. “La proposta di Gramsci rafforza e corregge quella di Manzoni: non si deve ricorrere ad un’imposizione coercitiva da parte di uno stato centralizzato e burocratico attraverso le istituzioni
    scolastiche o altri mezzi di apprendimento (Manzoni, per esempio, aveva proposto un vocabolario), ma favorisce la selezione naturale del migliore.”

    Ora dimmi se non esistono anche in Friuli i fanatici dei vocabolari.

    Senza contare che qui siamo arrivati al peggio del peggio, standardizzare anche i toponimi.

    Non continuo perchè la prossima volta mi aspetterei un minimo di rispetto da parte tua quando scrivi un commento indirizzato ad altri frequentatori.

  357. hobo ha detto:

    @maurice

    ara, visto che sto discorso lo go za fato mile volte, te rispondo brevemente.

    la prima guera mondial la xe stada la conseguenza del scontro tra i vari imperialismi (tedesco, inglese, francese, russo, talian…). rosa luxemburg sta roba la spiega benissimo.

    la seconda guera mondial xe responsabilita’ dei fascismi, tedesco e italian (e giaponese nel pacifico). ma prima dela invasion dela polonia ghe xe stada la prova general in spagna. e poi ghe xe stada l’etiopia.

    ara, a mi sta roba che se fa in italia de scarigar tuta la responsabilita’ sula germania nazista, me da’ sui nervi.

    l’ italia, 20 ani dopo l’ unita’, la xe andada a romper le bale in etiopia. la ga festegiado el cinquantesimo aniversario conquistando la libia. po’ la xe entrada in guera nel ’15 per l’ unico motivo per cui se fa le guere, cioe’ per conquistar tera e botin. dopo ghe xe stada la spagna, de novo l’ etiopia, e per finir, nel ’40, l’ italia ga dichiarado guera al mondo intero.

    l’ italia ga sempre avudo una politica agressiva, e ancora ‘desso, co’ se trata de partecipar a missioni internazionali (de cui no xe el caso de discuter qua finalita’ e mezi), ghe xe zerti ambienti che se impizza e i se imagina de tornar ai “fasti imperiali”.

    per cui piu’ te la missi e piu’ la spuzza.

  358. Heinrich ha detto:

    Se Marisa e abc i savessi qualcossa de Storia e de Filologia, no i gaveria scritto el concentrado de puttanade che ga scritto a 316 e 340

  359. Maurice ts ha detto:

    e allora?

    Franz, e il suo caporale Adolf, hanno fatto danni che nella storia dell’umanità non ha eguali.

    il resto sono ciance.

  360. hobo ha detto:

    @maurice.

    come che ghe go dito “bon” a sandi, te digo “bon” anche a ti.

  361. Sandi Stark ha detto:

    @ 363 te podessi zontar che a differenza de tutti i altri, i ‘taliani no ga mai guadagnà 1 centesimo dalle sue conquiste coloniali.

    Xe un documentario su RAI3 ancora in linea, che riporta le stime del passivo per la “campagna d’Etipia”, se ben me ricordo se parlava de 700 miliardi de euro attuali.

    Per la 1° guerra mondiale, i ga finì de pagarghe i puff ai inglesi appena nel 1988; ma no se sa quando i gaveva finì de pagar i francesi e i americani e quando i gaveva speso per le ricostruzioni, per no parlar della ricchezza semplicemente dissipada dalla loro stupidità, come el nostro “sistema navale e industriale integrato” che rendeva come la passera de siora Giulia e che adesso no esisti più.

    I ghe ga rimesso sempre, dall’Abissinia in poi. E i ghe rimetti anche adesso all’estero; in Afganisthan i USA se fa le “pipeline”, i ‘taliani fa traffici de 4 soldi.

    Che sia per quel che no i vol molàrne e che no i investi un centesimo sul nostro Porto?

    Perchè i devi ancora pareggiar i costi della conquista coi soldi delle nostre tasse?

  362. Mauricets ha detto:

    W L’ITALIA!!!!!
    Democratica e repubblicana!!!

    e la Merkel la vadi fora dele bale!!!!

  363. Sandi Stark ha detto:

    Questa xe per ti Hobo, sempre “Il proletario”, maggio del 1900:

    SI DIVERTONO

    Martedì si è riaperto il Parlamento. Che nulla di buono per il popolo cercheranno di fare i rappresentanti della borghesia, lo sapevamo in antecedenza.

    I vari gruppi nazionalisti, trovando il loro gioco di buon gusto continuano la ridicola commedia al punto in cui l’avevamo lasciata all’aggiornamento dell’antecedente sessione.

    I givani czechi, lesi nei loro diritti nazionali hanno ripreso l’ostruzionismo! Gli appelli nominali non finiscono più e le chiassose scenate dei tedeschi e delle galleria completano il quadro.

    Eh via buffoni! E’ in questo modo che si tutelano i bisogni del popolo?

    Non ci facciamo illusioni, le trattative per la conciliazione abortiranno, e noi riteniamo che fino a tanto che saranno fatte da borghesi che vogliono difendere i “diritti nazionali” e conservare al tempo stesso i privilegi di casta, di stato eccetera, non riusciranno mai, per cui al Governo non resta altra via che l’assolutismo o lo scioglimento del Parlamento e la riconvocazione per firormare pià modernamente il diritto elettorale.

    Il rimedio sta nel suffragio universale, poichè il solo popolo lavoratore saprebbe risolvere le contese nazionali con criteri di equità e giustizia, dando allo Stato quell’assetto democratico (da noi propugnato al congresso di Berna), nel quale trionfando il regime di libertà, ogni dispotismo di razza e di casta dovrebbe sparire.

    Il proletariato, ora costretto ad essere solo spettatore della commedia parlamentare, giudicherà ben severamente il contegno dei rappresentanti borghesi.”

    Diria patetico, col senno di poi. Xe vero che el suffragio universale del 1909 ghe gaveva cavà un poco de potere ai vari nazionalisti de tutto l’Impero, ma son ancora curioso de trovar i commenti dei nostri veci socialisti, quando i “compagni” socialisti ‘taliani se gaveva schierà coi interventisti traditori e aggressori.

    E diria che i la gaveva centrada in piena: “ogni dispotismo di razza e di casta”.

    Pecà che la “sinistra” italiana xe ormai a maggioranza nazionalista e imperialista, assai pecà.

    Cussì posso generalizzar che i ‘taliani xe nasionalisti e imperialisti senza che nissun possi dimostrar el contrario.

  364. hobo ha detto:

    sandi, ti te pol far tute le generalizazioni che te vol. per come la vedo mi, con le tue generalizazioni te se precludi la possibilita’ de capir tante robe, ma bon.

  365. Mauricets ha detto:

    368Sandi Stark
    W L’ITALIA!!!!
    Democratica e repubblicana!!!

    W Trieste italiana!!!

    ITALIANISSIMA.

  366. Mauricets ha detto:

    368Sandi Stark
    avete perso le penne e le piume!

    W L’Italia!!!

    Fratelli d’Italia,
    l’Italia s’è desta,
    dell’elmo di Scipio
    s’è cinta la testa.
    Dov’è la Vittoria?
    Le porga la chioma,
    che schiava di Roma
    Iddio la creò.
    Stringiamoci a coorte,
    siam pronti alla morte.
    Siam pronti alla morte,
    l’Italia chiamò.
    Stringiamoci a coorte,
    siam pronti alla morte.
    Siam pronti alla morte,
    l’Italia chiamò, sì!

    Noi fummo da secoli
    calpesti, derisi,
    perché non siam popoli,
    perché siam divisi.
    Raccolgaci un’unica
    bandiera, una speme:
    di fonderci insieme
    già l’ora suonò.
    Stringiamoci a coorte,
    siam pronti alla morte.
    Siam pronti alla morte,
    l’Italia chiamò, sì!

    Uniamoci, uniamoci,
    l’unione e l’amore
    rivelano ai popoli
    le vie del Signore.
    Giuriamo far libero
    il suolo natio:
    uniti, per Dio,
    chi vincer ci può?
    Stringiamoci a coorte,
    siam pronti alla morte.
    Siam pronti alla morte,
    l’Italia chiamò, sì!

    Dall’Alpe a Sicilia,
    Dovunque è Legnano;
    Ogn’uom di Ferruccio
    Ha il core e la mano;
    I bimbi d’Italia
    Si chiaman Balilla;
    Il suon d’ogni squilla
    I Vespri suonò.
    Stringiamoci a coorte,
    siam pronti alla morte.
    Siam pronti alla morte,
    l’Italia chiamò, sì!

    Son giunchi che piegano
    Le spade vendute;
    Già l’Aquila d’Austria
    Le penne ha perdute.
    Il sangue d’Italia
    E il sangue Polacco
    Bevé col Cosacco,
    Ma il cor le bruciò.
    Stringiamoci a coorte,
    siam pronti alla morte.
    Siam pronti alla morte,
    l’Italia chiamò, sì!

  367. Sandi Stark ha detto:

    @ 370 e se no fussi generalizzazioni ma “sintesi”? Mai pensà a sta ipotesi?

    Te pensi che tutti quei che se ga battù per la libertà, al posto de “occupanti” o al posto de “sfruttatori” i metteva nei discorsi dei longhi panegirici per dir che no tutti i occupanti e sfruttatori iera cattivi e/o ignoranti?

    Ti da bravo marxista te vedi come nemico solo la “reazion” e la “borghesia”, a vole la Ciesa e a volte el Capitale, ma no rivè a spiegar come mai in certi Paesi el popolo la ciapa nel boficie al massimo grado, in altri de meno e in certi paesi i sta quasi “no ma che ben”, comunque assi mejo de noi.

    Volè cambiar el mondo ma no sei mai rivadi, e pretendè de farlo in un caso disperà come quel de la Repubblica italiana. Coss’ te vol che te digo… bon!

  368. maja ha detto:

    bon, sandi, gavemo capì: l’italia xe una merda e i italiani tuti xe merde. però però, posso domandarte una roba?
    in cossa te par che i triestini de ogi (no de 50 o 100 anni fa) xe/semo tanto diversi dal resto dela popolazion? saria contenta de una risposta da parte tua.

  369. abc ha detto:

    Replico per quanto riguarda le calunnie rivoltemi nei post 286 e 363 da tale Heinrich, verso il quale non ho mai usato toni offesivi salvo rispondere per le rime.
    Può darsi che io non sia espertissimo di storia e di filologia, ma lui lo è senz’altro meno di me in ambedue queste discipline.
    Fra noi due c’è una fondamentale differenza: io cito le fonti lui no. Io rispondo a tutte le sue domande, lui no alle mie, perché sa di aver scritto “puttanade” come le chiama lui, che non possono avere risposta.

    Scrive Tito Miotti nel suo libro “Castelli del Friuli: Storia ed evoluzione dell’arte delle fortificazioni in Friuli”, Del Bianco editore: ” si giunse così, nel gennaio 1202, a un accordo firmato a San Quirino presso Cormons in base al quale i Conti di Gorizia ricevevano dal Patriarca in feudo trasmissibile ai maschi e alle femmine il castello di Gorizia e quello di Moosburg; in mancanza di eredi i due castelli sarebbero ritornati alla chiesa di Aquileia. Vennero inoltre precisati diritti e doveri dei conti quali Avvocati patriarcali (10). Ulteriore conferma della riconosciuta sudditanza dei Goriiziani alla chiesa aquileiese si ebbe con il patto stipulato nel 1226 fra il patriarca Bertoldo di Andechs e il conte Mainardo II”. Nella nota 10 l’autore riferisce di essersi basato nelle sue affermazioni a quanto riferisce Pio Paschini nella sua “Soria del Friuli” volume II pag. 270 e 271. Nella stessa nota Miotti precisa che: “la circostanza che in caso di morte senza eredi il feudo sarebbe ritornato al Patriarca dà ragione, proprio in base al diritto feudale, alla tesi di Paschini”.

    Fra le altre “puttande” che si leggono nel post 286 troviamo: “far passare il goriziano sotto Udine significa condannarli all’etnocidio come i fratelli del Mandamento di Cervignano, visto che Udine tutela solamente la propria variante della lingua friulana”. Dunque secondo questa pittoresca tesi nel mandamento di Cervignano ora gli abitanti parlerebbero un altro friulano rispetto a quando facevano parte della contea, perché sarebbero stati vittime di un “etnocidio”. A parte che tutti sanno che le cose non stanno così, cosa si pensa di dimostrare con questo contorto ragionamento: che se i friulani del goriziano finissero sotto Trieste, sarebbero tutelati? Se mai abbiamo una ragione in più noi friulano del goriziano di votare Udine, visto che nel cervignanese si continua a parlare il friulano di sempre.

    Altra chicca. “serve conoscere il funzionamento delle strutture feudali”, io ho citato due conoscitori, si citino altre fonti che smentiscono.

    Ulteriore “puttanada”: “Il Conte (che era anche Conte del Tirolo, di Carinzia, Stiria, etc.). Dove mai sta scritto che il conte di Gorizia era conte di Carinzia e di Stiria?

    Altra chicca “Udine, che per le stesse manie di dominio su Gorizia che dimostra ancora oggi, si vendette a Venezia.” Se non ricordo male, ma posso documentare con dati che non ho qui, nel 1420 i Veneziani squartarono alcuni udinesi e sparpagliarono le loro membra in città. Se questo comportamento corrisponde ad un contratto di acquisto! Citare fonte in cui sta scritto della fantomatica vendita please.

    Ultima “puttanada”: “Che sia la volta di un nuovo scontro in cui Gorizia e Trieste dovranno, ancora una volta come nel 1420, lottare insieme, ed insieme all’Austria (o alla Slovenia), contro le manie imperialiste udinesi che ricalcano perfettamente il modus operandi veneziano ed italiano?”.
    Riformulo la domanda a cui non mi è stata data risposta: cosa hanno fatto di concreto Gorizia e Trieste nel 1420?
    Tanto so già che non avrò risposta, ma se mai ulteriori insulti.

    Ultima domanda: in caso di referendum possono i friulano goriziani votare per Udine?

  370. Lauro ha detto:

    Leggendo questa “discussione”, mi sono convinto dell’inutilità del referendum. E’ meglio, molto meglio, che decidano in gruppo ristretto e presentino la cosa solo quando è fatta. Si, perchè chiamare a votare la gente è una cosa serissima, a mio parere. E se la si chiama a votare dev’essere altrettanto seria, e chiara, la cosa su cui si chiede di scegliere. E qui proprio non ci siamo.. La campagna “elettorale” prenderebbe una piega da folle disfacimento balcanico, e verrebbe alimentata da posizioni totalmente estranee al tema. Sarebbe solo occasione per dare fiato a chi è in grado di negare perfino la propria stessa esistenza.

  371. Sandi Stark ha detto:

    @ 374 perchè te scrivi che i taliani xe tutte merde? No xe robe belle de scriver.

    “Diversi dal resto della popolazion…” da quel popolazion scusa? No capisso la domanda.

  372. Sandi Stark ha detto:

    @ 376 bravo. Se i ga de ciamar un referendum, che i fazzi prima el referendum se i cittadini della provincia de GO i vol che la loro provincia sia annulada.

    Altrimenti che i gabbi el coraggio delle loro azioni e i continui el sopruso fin alla fine.

    Te sa quanti referendum manca nelle nostre terre dal 1918?

    Che i evadi le pratiche in ordine de anzianità.

  373. abc ha detto:

    Edvard 317, ti devo una risposta.
    Tu eri partito (207) affermando: ” fatto è che il furlano non è considerato da tanti furlani come una vera lingua ma come dialetto, per cui la tutela va benissimo, ma non bisogna forzare.”
    Io ti avevo risposto che per quanto riguarda l’ora facoltativa di Friulano, la maggioranza assoluta degli abitanti nei comuni che riconoscono questa lingua ha chiesto l’insegnamento di questa benedetta ora, contro la quale anche qui si era scatenato l’inferno di proteste. Quindi abbiamo questo dato: più della metà non snobba questa scelta. A me pare che queste sono cifre eloquenti, secondo te invece non vogliono dire nulla. Ok, punti di vista, del resto concorderai che non abbiamo altri dati su cui confrontarci. Io ho parlato di solo questo aspetto della tutela.
    Tu raccomandi che non bisogna forzare. Ma lo sai che sarà molto difficile che venga effettuata questa benedetta ora? figurarsi altre forme di tutela. ascolta cosa dice la candidata del centro sinistra alla presideza della nostra regione al minuto 0:40 http://www.youtube.com/watch?v=GwDr0h3jsCk Ma per arrivare a questa piccola conquista ci sono dovuti decenni di lotta
    dura da parte dei nostri politici tenaci e pazienti. C’è stato il terremoto del 1976, quando questa mocciosa andava all’asilo, che ha scosso notevolmente la coscienza di noi friulani, ora arriva questa straniera che mette in ridicolo di fronte agli estranei la maggior minoranza della regione che vorrebbe amministrare. Così quegli italiani che ridacchiavano alla sua notevole caduta di stile sono convinti che qui si obbliga la gente ad imparare friulano. Molti di voi correranno a votarla proprio per quesste battute, che per molti sono pure ovvie, ma ricordatevi che questa è pericolosa per tutta la regione. E’ capace un domani, per compiacere ad un nuovo stefano, di mettere in discussione la nostra autonomia speciale. Io che la avevo votata, sicuramente non la voterò mai più, mai. Come vedi la strada è lunga: sarà molto da lottare per aver rispettati i diritti già riconosciuti dalle leggi dello stato.

  374. aldo ha detto:

    @372 Sandi Stark

    “e se no fussi generalizzazioni, ma “sintesi”? Mai pensà a sta ipotesi?”

    orpo, che iluminazion, quele de Sandi no xe generalizazioni, ma xe la “sintesi” tra tesi e antitesi, la “sintesi” che xe propriamente el Vero, el punto de arivo del proceso dialetico hegeliano nel Spirito Assoluto

    Marx ga ribaltà la dialetica hegeliana,
    Sandi me ga fato ribaltar dale ridade

  375. Sandi Stark ha detto:

    Aldo xe inutile, no xe rivà nianche el venezian professionista, con una serie de attacchi personali, insulti e calunnie, a farme perder le staffe e risponderghe per le rime. No te ghe riverà certo ti.

  376. hobo ha detto:

    sandi, ara che nissun vol farte perder le tue preziose staffe. e se anche dovessi capitar che te le perdi de qualche parte, qualchedun che te aiudera’ a zercarle te lo trovi de sicuro. e con un poca de pazienza le saltera’ fora, ste benedete staffe, perche’ le staffe no le xe come un par de orecini, che se i casca per tera i xe andai. ti te li zerchi, ma no i salta fora, la mula la se meti a pianzer, e per consolarla te ga de ciorghe una colana. ma le staffe xe un’ altra roba, le xe voluminose. e po’ le mule de solito no le va in giro co’ le staffe, perche’ le staffe no le xe carine come i orecini. qualchedun ga mai visto mule andar in giro con le staffe? mi no, onestamente.

  377. Rupel ha detto:

    @ 371
    no conosevo el testo xe veramente bruto, anzi
    fa bropio sch..

  378. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @@@@ VARI : De tuti ‘sti comenti mi digo che :

    1) Le genti ga dirito ala autodeterminazione;
    e a noi la ne xe stada sempre negada.
    Chi che governa ga paura o
    semo i palestinesi del Nord Adriatico.

    2) Qualchidun no se rendi conto che la afinita’ lingustica no ga niente a che veder con la apartenenza nazionale ad un altro stato sovrano, mi son triestin italofono ma no me sento italian.

    3) Semo entrai nel XXI secolo e gavemo
    una Repubblica Italiana che vol spostar confini ammnistrativi a numero de persone e kmq come fazeva Pol Pot e Stalin senza tinir conto de lingue usi e costumi veci de secoli e qualchidun ga el coragio de ciamarla democrazia !!!

    4) I sbandiera l’Inno d’Italia come unione nazionale e con el rispeto dovuto e come che go za dito tempo fa mi sul ” siam pronti alla morte ” son perplesso e volessi saver quanti in sto blog xe convinti del sì , ben mi no !

    5) In sto blog inoltre xe gente che volessi che mi odio e rinuncio a tuto quel che xe sta la storia dela mia famiglialingue, , cognomi, nonni che ga difeso le sue tere nela Prima Guera contro l’Italia (che xe stada ela che ga dichiarà guera a l’A.U.) bisnoni e trisnoni che
    ga combatù in Bosnia Herzegovina e nei Balcani e tutintun devo eser e sentirme Italian amar e sotoscriver anche la sua storia e rinegar la mia e tuto questo se lo rifiuto e no ghe stago ( non ci sto)o lo ostegio son razista !!! BOH !?

    e

  379. capitano ha detto:

    Sarà la società dei consumi ad ammazzare il friulano (o il triestino, il bisiacco,…) non certo lo spostamento di Gorizia sotto Trieste. Riguardatevi qualche filmato di Pasolini.

  380. maja ha detto:

    sandi 376

    no me par che la domanda iera tanto difizile de capir, ma bon.

  381. aldo ha detto:

    Giampaolo Lonzar, te ga tuto el dirito de pensar che ogi i problemi sia quei che te ga elencà, come mi go tuto el dirito de pensar che quele robe vadi ben per un negozio de antiquariato e che ogi i problemi sia quei acenadi da capitano nel @384. Fin qua semo nela normale dialetica democratica. El razismo xe tuta un’altra storia. Se parla de razismo quando se ghe atribuisi a un intero grupo umano (ebrei, neri, slavi, italiani o altri) dele carateristiche negative.

  382. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 386 ALDO : sentiti ringraziamenti perchè posso aver libertà de pensiero.
    Anche mi te lasso pensar come che te vol, però a diferenza tua non fazo paragoni a coss’ che i pol ‘ssomiliar !!! Ringrazio nuovamente
    che semo nela normale dialetica democratica
    che mi inveze penso che la devi nasser da l’educazione ,familiare,da l’educazione scolastica, dala cultura ,dal lavoro e da l’ambiente dela quotidianita’ !!!
    Mi credo de no ‘ver bisogno de indotrinamenti particolari per aver capì za de picio che l’omo de sana atitudine verso el prosimo ga dentro de se che el genere umano nassi con el senso irinunciabile de la giustizia sociale e libertà dal bisogno.
    Pertanto trovo pleonastico che nei comenti se punzechi con indirizi sui gusti politici,sule condizioni mentali,o sulle eventuali considerazioni retrò, dove saria più giusto forse far notare dove xe le stonature inveze che un tono de guru “sotutomi” e ti te sbalji tuto anche perchè de famiglia apartegno a 3 de quei grupi dale carateristiche negative ,
    no go la libidine del disagio del’autosputanamento.

  383. Heinrich ha detto:

    Allora, vediamo di smontare una per una queste “perle” distorte e decontestualizzate ad hoc come da tradizione italica:

    Questa è la linea dalla quale proviene Mainardo I

    Engelbert III von Sieghard († 1020), Graf im Chiemgau
    Figli:
    -Hartwig († 1029), Bischof von Brixen
    -Meginhard († um 1055), Graf im Oberpustertal
    -Sieghard VII. († 1044), Graf im Chiemgau
    -Friedrich von Tengling († 1071)
    -Sieghard, Patriarch von Aquileia
    -Friedgund, Äbtissin in Aquileia
    -Hildburg, Fürstin von Mähren
    -Engelbert IV. († um 1040), Graf im Puster-, Nori- und Lavanttal, Domvogt von Salzburg, Vogt von Brixen, Graf von Istrien und Friaul
    -Willipurg (†1060), moglie di Aribo II. († 1102), Pfalzgraf von Bayern
    -Richgard von Lavant († um 1072)
    -Engelbert VI. († 1090), Graf im Pustertal, Domvogt von Salzburg
    -Richgard († 1138), Graf von Dießen
    -Meinhard I († um 1090), Graf im Pustertal und Görz

    I Mainardini erano già Advocati per conto degli zii Ariboni, bavaresi, nei loro possedimenti nel Salisburghese ed in Carinzia (parliamo di oltre 2 secoli prima la “donatio cormonese” ed oltre un secolo prima la stessa nascita del Patriarcato).
    Meinhard I fu, assieme allo zio Aribo II, Conte Palatino di Baviera.
    I Mainardini si imparentano con i Conti di Lurn, eredi dei grandi possedimenti in Carinzia degli Eberstein, a loro volta legati ai Sieghardingen.
    La stretta connessione con il Patriarcato di Aquileiala si ha già sotto il Patriarca di Aquileia Sieghard, fratello di Meinhard I, contestualmente alla quale Mainardo I ottiene l’acquisizione di grandi feudi in Friuli e Istria, tra cui la sede di Gorizia.
    Il Baliaggio, o Avvocazia, su Aquileia, risale al 1122 e, vista la sua posizione di Capitano Generale in Friuli e Istria, nel 1202 vennero ampliate le disposizioni stabilite con il Trattato Ramuscello (1150).
    La capitale feudale della famiglia inizialmente era presso Lienz, all’epoca parte della Contea carinziana di Lurngau era. Dai suoi superiori, i carinziani Duchi di Eppenstein, Mainardo ricevette le araldiche recanti i colori rosso-bianco-rosso ed come il leone passante, che ritroviamo nell’araldica carinziana, a sua volta ereditato dalle araldiche dei precedenti Conti Babenberg e Spanheimer.
    Attraverso queste relazioni, la famiglia dei Meinhardiner ottenne la dignità di Conti della Carinzia.
    Nel 1232, Meinhard III, Conte di Gorizia, attraverso il suo matrimonio con Adelaide, figlia del conte Alberto di Tirolo, eredita la Contea del Tirolo che, dal 1253, governa come Meinhard I del Tirolo assieme a suo fratello Gebhard IV di Hirschberg. Quindi Gorizia, Carinzia e Tirolo erano tutte e tre unite nelle mani di Meinhard.
    Meinhard fu anche Duca di Carinzia dal 1286, Ducato che rimase alla famiglia fino all’estinzione del ramo locale ed al suo passaggio ereditario agli Asburgo nel 1335.
    Il ramo del Tirolo proseguì attraverso la figlia Margarete e poi suo figlio Meinhard III, alla cui morte gli Asburgo ottennero per contratto il diritto a succedergli in veste di Conti di Gorizia, Tirolo, Carinzia e Carniola.
    I membri della linea albertina, titolari della Contea di Gorizia, che andava da Innichen e Lienz a nord alla costa adriatica a sud, dopo la morte di Enrico III, nel 1323, furono alleati del duca Federico il Bello nella lotta contro Ludovico IV di Baviera, cosa che portò all’acquisizione di Treviso e Padova ed ampliamenti nei possedimenti in Tirolo ed Istria. A causa della minaccia su Gorizia da parte della Repubblica di Venezia, trasferirono la loro residenza dal Castello Bruck a Lienz a Gorizia, che rimase fino alla fine la loro residenza primaria.

    (Michael Mitterauer: Karolingische Markgrafen im Südosten. Archiv für österr. Geschichte, 123. Band. Böhlau, Graz-Wien-Köln 1963;
    Hermann Wiesflecker, Österreich im Zeitalter Maximilians I.: die Vereinigung der Länder zum frühmodernen Staat; der Aufstieg zur Weltmacht, Wien/München 1999, S. 138 f.)

    In qualità di fratello del Conte di Istria e Friuli, Mainardo I non era subordinato in alcun modo al Patriarca di Aquileia, altro suo fratello, e gestione di feudi nella stessa regione tra fratelli era un affare di famiglia.
    Inoltre, il feudo di Gorizia non godeva, fino al ‘300, di alcuno status particolare, ergo i Conti non avevano alcuna difficoltà a stipulare un trattato simile con il Patriarca, tanto più nel periodo in cui la loro potenza era all’apice e non vi era alcuna preoccupazione verso l’estinzione del casato. La capitale era Lienz e Gorizia era un castello periferico che poteva tranquillamente venire ceduto al Friuli in caso di una improbabilissima estinzione del casato.
    La figlia di Meinhard II di Tirolo e Gorizia e di Elisabeth von Wittelsbach (figlia a sua volta del Duca di Baviera, Conte palatino del Reno, Margravio di Brandeburgo, Conte d’Olanda, Hainaut e Zelanda), Elisabeth di Tirolo-Gorizia, fu moglie dell’Imperatore Alberto I d’Asburgo, Duca d’Austria e di Stiria, il quale, in seguito alla sconfitta e deposizione di Re Václav III di Boemia, nominò il fratello della moglie, Heinrich di Carinzia-Tirolo, Re di Boemia e Polonia, nonché Duca (reggente in sua vece) di Stiria.

    Mentre “alcuni udinesi venivano squartati dai veneziani” (ricordo che nel 1412 venne nominato Patriarca l’imperiale Ludovico di Teck), altri udinesi ben più noti e numerosi (la Famiglia Savorgnan ed il suo esponente Tristano, dice nulla?) si erano venduti a Venezia in cambio del mantenimento dei propri privilegi ed all’ampliamento degli stessi ai danni delle famiglie nobili rivali e filo-imperiali.
    Trieste, sin dal XIII° secolo, era alleata di Cividale e Gorizia, infatti quando nel 1283 la città fu occupata dai Veneziani, le truppe Goriziane e Patriarcali la riconquistarono.
    L’alleanza si rinnovò nella guerra del 1411, quando il Conte di Gorizia ed il Libero Comune di Trieste si schierarono, spalleggiati dall’Imperatore, contro Udine e Venezia.

    Nel cervignanese si continua a parlare il friulano di sempre proprio perché non sono ancora in attuazione le “disposizioni sulla tutela e l’insegnamento del friulano”, che andrebbero ad istituzionalizzare ed imporre l’uso e l’insegnamento di un friulano estraneo, condannando all’estinzione la variante orientale.
    Trieste probabilmente non si darebbe briga di promulgare disposizioni speciali di istituzionalizzazione del friulano, ma per lo meno non procederebbe alla distruzione dell’idioma esistente come invece intende fare Udine.
    E poi non sta scritto da nessuna parte che la nuova Provincia dovrebbe sempre ed obbligatoriamente far capo a Trieste, così come non sta scritto da nessuna parte che la Provincia di Gorizia ed i suoi abitanti non avrebbero alcun peso al suo interno.

  384. hobo ha detto:

    @ giampaolo lonzar

    me permeto de farte un apunto, no su de ti, che’ no te conosso, ma sule implicazioni generali de quel che te ga scrito.

    “perchè de famiglia apartegno a 3 de quei grupi dale carateristiche negative [ebrei, slavi e italiani, imagino, ma se sbaio coregime], no go la libidine del disagio del’autosputanamento”

    ora: el fato de apartener a un grupo che xe stado o xe vitima de pregiudizi, discriminazioni o persecuzioni, no rendi imuni dal esser a sua volta portatori de pregiudizi, o promotori de discriminazioni e adiritura persecuzioni nei confronti de altri grupi. el primo esempio che me vien in mente xe quel dei ebrei, popolo perseguitado per ecelenza. epur la politica de israele verso i palestinesi nei teritori ocupadi la xe crudele, la se acanissi spesso sui civili, e *la xe criticada da una consistente quantita’ de ebrei, israeliani e no*.

  385. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 389 HOBO : Xe un discorso specioso perchè
    val per tute le fedi , se ghe demo priorita’. No tuti i ebrei fora de Israele xe fianchegiatori de la politica de Israele anche se tanti se autodefinisi Sionisti che i pol esser pro o contro.
    Del resto anche i catolici e/o cristiani fora de l’Europa no xe tuti in odor de santità ; altretanto se pol dir dei Musulmani che no xe tuti Al Qaeda però tuti pensa che i sia, ghe xe anche i moderati che xe malvisti quanto queide altre religioni.
    De esempi de questo tipo podemo andar avanti quanto che volemo perchè se missiemo la politica con la fede xe come voler nudar in un baril de grasso staufer.
    Ormai per tentar de vinzer una discussion la parola razismo la xe strausada quanto democrazia.
    Qua de noi per esempio se se parla mal dei Istriani. xe tuti che ridi ;se po un xe caia ,te ghe disi te son istrian ,no ghe nassi niente . Credo che al mondo xe sta l’unico razismo concesso ed autorizado nissun se ga mai ciapà quarti de mobiltà razista.; se te ghe disi inveze che el xe caia come
    un ebreo te son razista,se te disi che tutti i s’ciavi ,oops slavi, xe infoibatori te son fassista , se te li difendi i te invita ad emigrar nela ex Jugo !se te disi che i negri bala mejo dei bianchi te son border line.
    Me par che i pregiudizi se spreca sule batude, insoma me par che per esser normale de tevi esser solo gay.

  386. hobo ha detto:

    @ giampaolo lonzar

    giuro che no go capido perche’saria un discorso specioso.

    specioso: di motivazione, argomento, ragionamento e simili dall’ingannevole parvenza di validità

    quindi el mio ragionamento ga un inganevole parvenza de validita’. quindi xe falso. te podessi dirme cossa ghe xe de falso in quel che go scrito? e dove saria l’ inganno?

  387. hobo ha detto:

    e po’ no capisso l’ obiezion

    “No tuti i ebrei fora de Israele xe fianchegiatori de la politica de Israele anche se tanti se autodefinisi Sionisti che i pol esser pro o contro.”

    visto che mi go scrito

    “la politica de israele verso i palestinesi nei teritori ocupadi la xe crudele, la se acanissi spesso sui civili, e *la xe criticada da una consistente quantita’ de ebrei, israeliani e no*.”

  388. hobo ha detto:

    e no go capi’ gnanca cossa ghe entra con quel che go scrito mi el missiar religion e politica. o el tirar fora el razismo per vinzer una discussion.

    quel che mi go scrito, disendo esplicitamente che no iera una critica a ti, ma al argomento che te stavi usando, xe:

    apartener a un grupo che xe ogeto de pregiudizi, discriminazioni o persecuzioni, no rendi imuni (come individui, o come sotogrupi de individui) dal esser a sua volta portatori de pregiudizi e promotori de discriminazioni o adirituta persecuzioni.

  389. Mauricets ha detto:

    “per esser normale de tevi esser solo gay”

    questa dichiarazione si poteva evitare.

    una caduta di stile eclatante.

    degna del miglior silvio.

  390. dimaco il discolo ha detto:

    io credo che udine vogia gorizia per potersi appropriare di quel poco di ZF che è rimasta.Noi tutti sappiamo bene con quale bava alla boccca hanno sempre guardato verso i noi proprio per la ZF

  391. Sandi Stark ha detto:

    @ 381 son mai intervegnù in risposte che ti te ghe da a terzi relativamente ai cavoli vostri e de come ve tratte in pubblico? Perchè no te dopri el stesso riguardo?

  392. hobo ha detto:

    @396

    perche’ te go visto un poco preocupado per sta storia dele staffe, e volevo dirte de no preocuparte. le staffe xe una roba importante.

  393. Mauricets ha detto:

    el bicer della staffa ancora de piu.

    e me par che ghe ne ga scola un paio.

  394. Sandi Stark ha detto:

    No son preoccupà xe un avviso per i troll, che se i me provoca per farme scriver monade, i perdi solo tempo.

    Le clanfe, xe più delle staffe? El stifel che se beveva alla Dreher e alla Spaten de via Ghega, c’entra qualcossa co’ le staffe?

  395. Mauricets ha detto:

    per scriver monade no te servi i troll.

  396. Marisa ha detto:

    CAPITANO commento nr. 361

    Ma cosa cavolo c’entra tutto quanto hai riportato nel tuo commento, con i “Saggi Ladini” del 1873 in cui l’Ascoli decreta, da glottologo, l’individualità della lingua friulana?

    Comunque continua pure a scrivere cavolate se la cosa ti fa piacere…

  397. aldo ha detto:

    bon, fazo outing: fazo el troll per conto dela massoneria taliana su ordine dei illuminati contro i fedelissimi servitori dela corona asburgica legitimada da santa romana chiesa

  398. aldo ha detto:

    ebbene sì, ……………………………
    http://www.youtube.com/watch?v=72gZlFC-AQs

  399. abc ha detto:

    Era ora che heinrich (388) citasse le fonti.

    Dunque, durante il patriarcato di Sigeardo, che ottenne l’investitura dello stato patriarcale (1077), il fratello Mainardo I ebbe il castello di Gorizia, per sé e per i propri discendenti. Se poi si cita un terzo fratello dei due, allora la situazioen mi pare ingarbugliata.
    L’avvocazia invece risale al 1122.
    Mainardo III di Gorizia (I di Tirolo) aveva sposato Adelaide del Tirolo mentre Gebhard IV
    von Hirschberg era il secondo marito della sorella minore di Adelaide, Elisabetta. Pertanto Gebhard non era fratello di Mainardo ma cognato. Dopo la morte del suocero, la contea di Tirolo fu ereditata da questi due: Mainardo ebbe la parte al sud del Brennero, il cognato la parte settentrionale. Mainardo era stato in precedenza in lotta con gli Spanheim per il possesso della Carinzia assieme al suocero, però le cose andarono male tanto è vero che furono tenuti in ostaggio i suoi figli Mainardo ed Alberto. Questi due poi, conclusa la prigionia, alla morte del padre ressero assieme le due contee unificate ma nel 1271 si divisero i possessi. A Mainardo II andò la regione che da quel momento in poi si chiamò Tirolo,in omaggio al castello comitale della località omonima, ed a Alberto I la parte ad est di Muelbach, quindi la nuova contea di Gorizia andava ben più ad ovest di Innichen, inglobando tutta la val Pusteria.
    Dopo la spartizione del 1271 i due rami della famiglia, quello di Gorizia-Tirolo e quello di Tirolo-Gorizia non ebbero mai più occasione di rifondersi. quindi quello che successe a Mainardo II di Tirolo-Gorizia e discendenti non riguardò più le sorti di Gorizia. Fu dopo la spartizione del 1271 che egli diventò duca di Carinzia ( per cui anche signore faudale del fratello Alberto conte di Gorizia, per i possessi carinziani).
    La residenza primaria del conte Leonardo non fu Gorizia ma Lienz, dove morì.
    Se è vero che Elisabetta di Tirolo-Gorizia, moglie di Alberto I primo Asburgo duca d’Ausatria fu perciò la capostipite di tutti gli Asburgo d’Austria, se è anche vero che il suo nonno paterno era Mainardo III conte di Gorizia (poi anche I conte di Tirolo) ormai il casato di Tirolo-Gorizia non aveva nulla a che fare con quello di Gorizia-Tirolo, dei cui rapporti con Aquileia stiamo trattando.

    Non mi pare corretto confondere i Savorgnani con la città di Udine. Tristano Savorgnan dice molto, tuttavia gli udinesi pagarono duramente.

    Non penso che una striminzita ora di friulano settimanale possa fare cambiare la variante comunemente usata dalla gente. Le lezioni in lubianese come lingua veicolare (a tempo pieno) nelle scuole della minoranza slovena non fanno cambiare la variante locale che è diversa dalla lingua di Lubiana.
    Oltre tutto temo che bisognerà lottare molto per avere ciò che ci spetta di diritto, cioè la misera ora settimanale. Sia Monti che Serracchiani sono contrari. Il primo ha detto che vanno tutelate solo quelle lingue che hanno uno stato estero alle spalle. La seconda speriamo proprio che vada fuori dai piedi alle prossime regionali.

  400. Marisa ha detto:

    COMPLETO IL COMMENTO NR. 404 DI ABC.

    Scrive ABC
    “Non penso che una striminzita ora di friulano settimanale possa fare cambiare la variante comunemente usata dalla gente. Le lezioni in lubianese come lingua veicolare (a tempo pieno) nelle scuole della minoranza slovena non fanno cambiare la variante locale che è diversa dalla lingua di Lubiana.
    Oltre tutto temo che bisognerà lottare molto per avere ciò che ci spetta di diritto, cioè la misera ora settimanale. Sia Monti che Serracchiani sono contrari. Il primo ha detto che vanno tutelate solo quelle lingue che hanno uno stato estero alle spalle. La seconda speriamo proprio che vada fuori dai piedi alle prossime regionali.”

    AGGIUNGO:

    Sono gli sciovinisti, da sempre contrari alla tutela della lingua friulana (lingua parlata da una minoranza linguistica storica riconosciuta dallo Stato italiano e dal Consiglio d’Europa, e non dal circolo parrocchiale di Buse dei Veris!) che utilizzano in maniera strumentale la difesa dei dialetti della lingua friulana per impedirne l’insegnamento a scuola e il suo uso “normale”.

    In realtà “nonglienefregaproprionulla” delle varianti della lingua friulana, ma l’argomento può funzionare per bloccare la tutela della “ODIATA” lingua friulana.

    E’ normale in qualsiasi lingua al mondo che abbia un uso pubblico, che a fianco delle varianti ci sia una “lingua coperta” o lingua standard o comune. Le varianti hanno un uso famigliare; la lingua comune viene usata per scrivere i giornali, i libri, la toponomastica e a scuola. Non succede così anche per la lingua italiana? O forse i libri di scuola in Italia sono scritti in triestino, veronese, padovano, emiliano, napoletano, ecc. ecc.? Certo che no, sono scritti in italiano standard e nessuno di coloro che anche in questo Blog si strappano le vesti perchè anche la lingua friulana ha, ovviamente e logicamente, anche una lingua comune che, altrettanto ovviamente, viene insegnata a scuola, protesta affermando che l’italiano standard uccide i dialetti della lingua italiana.

    Ma le vie dello sciovinismo e del tentativo di impedire la tutela della lingua friulana, sono infinite e passa anche attraverso una “supposta” difesa delle varianti della lingua friulana.

    in realtà gli sciovinisti vorrebbero che la lingua friulana rimanesse chiusa in casa; in raltà non riconoscono ai furlanofoni neppure lo status di minoranza linguistica storica e gli viene l’orticaria e una crisi di bile, ogni volta che viene loro ricordato che all’art. 2 della L. 482/99, articolo in cui si elencano le minoranze linguistiche storiche riconosciute dallo Stato italiano ai sensi dell’art. 6 della Costituzione italiana, SONO ELENCATI ANCHE I FURLANOFONI.

    Tutto qua: solo una storia di ordinario sciovinismo, caro ABC !

    E contro gli sciovinisti non c’è argomento che tenga! Sono impermeabili a ogni logica e ragionamento. E hanno un unico scopo: impedire la tutela della lingua friulana!

    Dunque non vale nemmeno la pena di continuare a perdere tempo a ragionare con loro…

  401. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @391 HOBO :
    specioso: di motivazione, argomento, ragionamento e simili dall’ingannevole parvenza di validità

    @392 lungi da mi dirte che te disi el falso,
    no jera questo el significato visto che andemo a definizioni de dizionari mi conosso questa del Zingarelli che riporta tre definizioni :
    1)Lett.di bella presenza ,di gradevole aspetto
    2)Che ha qualche apparenza di vero di buono
    ma senza sostanza; argomenti, pretesti
    3) singolare, particolare

    Mi la go usada nel senso di pretesto.

    Ti, a la mia dichiarazione che son in 3 dei grupi menzionadi te ga tirà fora quel ebreo
    che xe nela lente de ingrandimento internazionale se focalizado su Israele. O tropo scontà o tropo facile !?

    la xe criticada da una consistente quantita’ de ebrei, israeliani e no*.”

    se te disi che la xe criticada da ebrei,israeliani e no; per mi sigifica
    ebrei quei fora de lo stato de Israele
    pertanto coinvolgi la religion; e fora de lo Stato te gà tantissime corenti che qualche volta le xe in contrasto tra de lore e a tante ghe frega anche poco de la politica
    de Israele.

    Tuto el resto jera nel contesto generale de altri post dove xe qualchidun che per aver l’ultima parola chiudi con qualche comento
    sul spessor de le celule grige de l’interlocutor.

    Personalmente me par esagerato voler darghe un valor criminoso a qualsiasi punto e virgola che uno ga scrito no credo che questo blog sia una filiale del Tribunal de l’Inquisizion, de la Sharija o de qualsiasi
    Uficio de Censura Sovietica.
    Mi lo considero un pasatempo no un lavor !!!!

  402. hobo ha detto:

    @ giampaolo lonzar

    continuo a no capir.

    mi go dito come prima roba che la mia critica iera rivolta no a *ti* come persona, che’ no te conosso, e gnanca ale tue posizioni, ma *al tipo de argomento che te ga usado*.

    zerchero’ de esser piu’ ciaro. portar come dimostrazion dela propria estraneita’ a qualsiasi tipo de razismo el fato de apartener a un grupo che xe (o xe stado) vitima de razismo, xe, questo si’, specioso. xe un argomento che vien usado spesso in mile contesti diversi, e che xe smentido dai fati. go portado l’esempio dei ebrei, perche’ xe un esempio che conossi tuti. xe anni e anni che moni ovadia polemiza col presidente dela comunita’ ebraica de roma su ste robe, sul apogio che ghe ga dado a alemanno e polverini, ecc.
    un altro esempio: i slavi (ma parlar de slavi xe generico, se dovessi parlar de sloveni, croati, russi, polachi, serbi, ecc.). i russi per esempio i doveva esser eliminadi o resi schiavi de hitler. ma questo no impedissi che in russia ghe sia movimenti xenofobi e fassisti tra i piu’ violenti del mondo. i taliani? bon, i taliani no xe mai stadi veramente ogeto de persecuzioni pianificade. pero’ i taliani i xe emigradi in giro pel mondo, e i xe stadi ogeto de discriminazioni e razismo. questo no impedissi afato che adesso in italia ghe sia un razismo difuso nei confronti dei imigradi, sia a livel de politica e istituzioni, sia a livel de (sub)cultura mainstream.

    p.s. “se te disi che la xe criticada da ebrei,israeliani e no; per mi sigifica
    ebrei quei fora de lo stato de Israele” scusime ma se digo “israeliani e no” significa “dentro e fora del stato de israele”.

    p.s.2 parlar de ebraismo no significa solo parlar de religion. significa parlar de una identita’ che va ben oltre la religion, e che pol anche no gaver a che far diretamente cola religion. ghe xe ebrei atei. ghe xe tuta la tradizion del socialismo bundista in polonia, ukraina e russia.

  403. bonalama ha detto:

    basta con questi dialetti prevaricatori, basta col negare l’evidenza che il concetto di “lingua” è un concetto politico. Basta buttare soldi in idiozie, tipo la sorzonomastica del tubo!per chi non lo sa: ‘ai fat la sgnapa ma a me a ciapat de fun’. Da dove proviene questo???

  404. Sandi Stark ha detto:

    Partite sempre da presupposti ottocenteschi, non sembra che abbiate avuto grandi evoluzioni dal tempo delle castronate di Isaia Ascoli.

    Innanzitutto non è vero che una lingua debba essere centralistica, oggi per il Corso e l’Occitano ci sono le interpretazioni “policentriche” che salvaguardano le lingue e le differenze locali. Sarebbe anche il caso del Veneto, quale sarà la lingua ufficiale? Il veneziano o il padovano, o il trevisano eccetera?

    Il policentrismo linguistico salva capra e cavoli.

    La vostra interpretazine che si debba imporre una variante locale più “degna” sopra le altre, nasconde una chiara ed evidente volontà di assimilazione e quindi di potenza.

    Inoltre, non è per niente vero che lo Sloveno ufficiale sia la variante locale lubianese, si tratta dello sloveno letterario determinato nel 1800. Brutta abitudine, di giudicare sempre il mondo misurandolo con il proprio braccio, o vedendolo con i propri occhiali, specie se il braccio è corto e gli occhiali appannati(qualsiasi riferimento al toscano ed all’italiano, è voluto).

  405. Sandi Stark ha detto:

    E sappiate che l’oretta settimanale di friulano è secondo me una stupidaggine, non per le motivazioni della Serracchiani ma perchè un’oretta settimanale è solo simbolica. Se avete coraggio ed amate la vostra lingua pretendete la parificazione, il multilinguismo ed i documenti ufficiali plurilingui.

  406. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @407 HOBO : Ok, mi go capì ‘ssai ben , in ogni caso quel che volevo dir mi xe che ogi se no comoda le critiche su qualcossa se sera l’agomendo dando subito del razista a l’antagonista questo generalizando al massimo.

    Per quanto riguarda Ovadia contro el presidente de la comunità romana xe beghe interne perche’ le comunita’ no xe cese e
    aministra e gestisci beni,fondazioni culturali e de carità, scole parificate etc. pertanto i raporti con le istituzioni gà una veste pseudodiplomatica, nel specifico no so
    coss’ che xe sucesso a Roma; no so a che comunità xe iscrito Ovadia e a che comunità ghe paga le tasse., so che lui xe rumen.

    Po i Russi xe razisti storici, za al tempo dei Zar i faseva pogrom contri i Ebrei e po i considerava tuti i altri slavi, linguisticamente parlando dialetti de la Grande Madre Russia e no per niente i diseva
    “od Soče do Vladivostoka sve je naše”

    El problema dei italiani a l’estero purtropo xe igado al crmine organizà, ma questo xe un altro capitolo.

    El ‘talian a Trieste no xe razismo verso l’individuo ma verso l’istituzion che co i sui delegati ga volù , vol e volerà cancelar le ns. identità storiche, lori odia el retagio che lasà l’Impero,i manipola la storia ma no i ghe la fà perchè la cultura media de queste aree xe ,jera e sarà sempre superiore a quela Italiana atuale dove la conoscenza de anche 3 lingue ga fato aver acesso a tre culture diverse, e lori i sa una e a volte mal anche quela, l’italian medio atuale xe o el romanesco televisivo, o volgare dei cinepanetoni o el merionalpolizioto !!!

    Per quanto riguarda i P.S. 1) te ga ragion go frainteso mi.
    P.S. 2 ) Qua la xe longa ,in ogni caso xe una filosofia combinata con un modo de viver
    ‘bastanza severo se segui tute le regole; ma per questo ghe vol un capitolo speciale-

    Credo che come O.T. se proponemo ad una nomination !!!!

  407. hobo ha detto:

    @giampaolo lonzar

    moni ovadia xe bulgaro, de plovdiv, ma xe cressudo a milano. la sua comunita’ de riferimento xe quela, anche se credo che desso sia piu’ un cane sciolto. la polemica tra ovadia e pacifici no xe una “bega interna”, ma una discussion de caratere politico e culturale alto, universale, che va a tocar nervi scoverti. tanto per far un esempio, ovadia no se stanca mai de ripeter che se fini xe andado a yad vashem, questo no lo assolvi da quela porcheria de lege sula imigrazion che el ga fato insieme a bossi. e che la comunita’ ebraica dovessi esser in prima linea per contrastar la xenofobia che ghe xe in sto paese, e che no dovessi sdoganar personagi come fini.

  408. hobo ha detto:

    “Po i Russi xe razisti storici za al tempo dei Zar i faseva pogrom contri i Ebrei…”

    anche questa xe una generalizazion che no aiuda a capir. in russia ghe xe storicamente un fortissimo antisemitismo, e ‘desso ghe xe gruppi fassisti tra i piu’ violenti del mondo. ma ghe xe anche militanti antifa che ga un coragio che qua se sognemo.

    insoma, el suco del mio discorso xe che bisogna scavar nele contradizioni interne dei popoli, qualunque roba la parola popolo voli dir.

  409. Marisa ha detto:

    SANDI STARK, commento nr. 409

    La lingua standard o comune della lingua friulana è nata nel 1600 grazie a Ermes di Colloredo!

    Comunque continua pure a scrivere stupidaggini a volonta se ciò di fa piacere!

    Non c’è minoranza linguistica al mondo che non conosca gli argomenti degli sciovenisti e ti garantisco che ovunque nel mondo le argomentazioni degli sciovenisti sono sempre le stesse….

  410. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 412 HOBO : Si credo che me son confuso che
    la region me par se ciama Rumelia.

    Israele la prima volta che Fini ga volù andar i lo ga mandà indrio , pò el xe torna in Italia el ga dichiarà che la legge razista contro i Ebrei fata dal fascismo jera una porcada cussì la seconda volta i lo gà lasà entrar in Israele.
    Me par che cussì che jera la sequenza.
    Fini anche lù se ciaperà una nomination
    per opportunismo !!!! Bruta ed ambigua figura.

  411. hobo ha detto:

    “Fini anche lù se ciaperà una nomination
    per opportunismo !!!! Bruta ed ambigua figura.”

    su questo credo che qua sia tuti d’acordo.

  412. abc ha detto:

    @ Marisa 405,
    che non gli freghi nulla delle varianti della lingua friulana è ovvio. Sono arrivati perfino a dire che i friulani di Gorizia sarebbero tutelati nella provincia di Trieste, ma non in quella di Udine dove secondo loro è imposta la variante di quella città.
    Resta il fatto che sia in provincia di Gorizia che in quella di Pordenone (oltre a quella di Udine) la maggioranza assoluta nei comuni ove è tutelato il friulano hanno chiesto di imparare la variante standard. Avrebbero potuto non chiedere nulla per protesta o per altre ragioni.
    Quello che mi rasserena ancora di più è il fatto che nella mia provincia il friulano è tutelato pure nei comuni di Gorizia, Monfalcone e Sagrado dove la composiizione etnica friulana non è certo maggioritaria. In questi 3 comuni, due dei quali sono i maggiori della provincia, non credo che ci siano tante richieste di apprendimento della nostra lingua, per cui viene abbassata notevolmente la media dei richiedenti. Pur tuttavia in tutti i 15 comuni (sul totale di 25) i richiedenti hanno raggiunto la ragguardevole cifra del 55%.
    A me preoccupano invece gli ostacoli che ci verranno frapposti dai politici.

  413. abc ha detto:

    @ Bonalama 408, non capisco questa tua sempre severa posizione contro il friulano, anche se rispetto per carità. “Se ti a ciapat de fun la sgnapa, se l’acor alc l’è lat stuat”. “Al vûl savût par fâ sclipots.”

  414. Mauricets ha detto:

    418abc
    se ho ben capito l’ora di friulano è facoltativa.

    se così fosse è dimostrato che si ha piu frequenza, con questa soluzione.

    confermate il fatto che i corsi di friulano sono senza obbligo, ma per scelta?

  415. abc ha detto:

    @ Mauricets 419, confermo. Eccoti le norme:
    http://lexview-int.regione.fvg.it/fontinormative/xml/xmlLex.aspx?anno=2007&legge=29&ART=000&AG1=00&AG2=00&fx=lex

    Questa è la legge regionale 29/2007 come era stata approvata dal consiglio della nostra Regione.

    Leggi bene l’articolo 12 comma 3 e la nota 1 subito dopo.

    http://www.giurcost.org/decisioni/2009/0159s-09.html

    Questa invece è la sentenza della corte costituzionale 159/209 con la quale è stato abolito l’art. 12 comma 3 ed altre parti della legge regionale 29/207.

    In sostanza, come chiunque può constatare, nel 2007 era stato approvato dalla regione il comma 3 dell’art 12 che così recitava:
    “3. Fatta salva l’autonomia degli istituti scolastici, al momento dell’iscrizione i genitori o chi ne fa le veci, previa adeguata informazione, su richiesta scritta dell’istituzione scolastica, comunicano alla stessa la propria volonta’ di non avvalersi dell’insegnamento della lingua friulana. L’opzione espressa e’ valida per la durata rispettivamente, della scuola dell’infanzia, di quella primaria e di quella secondaria di primo grado e puo’ essere modificata, su richiesta dei genitori o di chi ne fa le veci, all’inizio di ciascun anno scolastico.”

    Questo comma è stato soppresso per le seguenti motivazioni: “il Presidente del Consiglio dei ministri … ha sollevato questione di legittimità costituzionale degli artt. (omissis), 12, comma 3, (omissis) della legge della Regione Friuli-Venezia Giulia 18 dicembre 2007, n. 29 (Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana) … 1.4. – Tra le norme oggetto di impugnazione figura anche l’art. 12, comma 3, riguardante l’apprendimento scolastico della lingua minoritaria, che, a parere del Presidente del Consiglio, prevede un meccanismo simile al cosiddetto silenzio-assenso laddove dispone che «al momento dell’iscrizione i genitori o chi ne fa le veci, previa adeguata informazione, su richiesta scritta dell’istituzione scolastica, comunicano alla stessa la propria volontà di non avvalersi dell’insegnamento della lingua friulana». In tal modo si determinerebbe un’imposizione alle istituzioni scolastiche di impartire tale insegnamento, violando i principi dell’autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche di cui all’art. 21, commi 8 e 9, della legge 15 marzo 1997, n. 59 (Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa); in secondo luogo, la censurata disposizione violerebbe l’art. 4 della legge n. 482 del 1999, che, nel prevedere l’insegnamento della lingua minoritaria nei Comuni di insediamento della minoranza, ne demanda all’autonomia scolastica i tempi e le metodologie di svolgimento e che, al comma 5, prevede che la manifestazione di volontà da parte dei genitori consista nell’assenso alla frequenza dell’insegnamento. La disposizione impugnata, nel porre a carico dei genitori l’onere di comunicare la volontà di non avvalersi dell’insegnamento della lingua minoritaria violerebbe altresì l’art. 3 Cost., configurando un regime di obbligatorietà che può interrompersi solo con la richiesta di esonero.”

    Concludendo: la regione proponeva che sia chi iscrive a chiedere di non imparare il friulano. La corte costituzionale ha disposto che invece chi iscrive deve chiedere, se vuole, di imparare il friulano.

    Questo dimostra quanto siano fuori luogo le affermazioni di Serracchiani.

    Ti ringrazio per avermi fatto questa domanda.

  416. Sandi Stark ha detto:

    La siora Marisa no devi aver tute le sinapsi a posto, la me disi a mi “sciovinista” che scrivo che el furlan ovessi esser parificà al ‘talian.

    Forsi no la sa cossa significa “parificar” una lingua.

  417. bonalama ha detto:

    abc io sono contraria alla prevaricazione che viene perpetrata con un’imposizione ridicola di autoreferenti. Sull’imposizione a spese del povero contribuente di cazzate quali la pudiesonomastica. Il discorso sulla sgnapa chi sa da dove viene? questo era il quesito. Non dall’area amministrativa regionale, non da originari della regione. DA DOVE?

  418. Marisa ha detto:

    Commento 419

    La tua domanda, scusami, è semplicemente sciocca!

    Secondo te si chiede ai genitori se vogliono l’insegnamento della matematica a scuola? No, ovviamente, visto che questa materia è obbligatoria.

    Dunque, se si chiede ai genitori se vogliono l’insegnamento della lingua friulana a scuola, è OVVIO che non c’è l’obbligatorietà per tutti ma solo la libera scelta….

    E dati della richiesta dell’insegnamento della lingua friulana a scuola si riferisce ad una LIBERA richiesta dei genitori che potevano anche segnare sulla scheda la crocietta sul NO….

  419. Maurice ts ha detto:

    422

    Marisa

    non è sciocca.

    perchè chiedere è lecito, rispondere è cortesia.
    è del tutto evvidente che quando si lascia la libertà di scelta la risposta è sempre positiva e consistente.

    quando vi è coercizione la risposta è sempre negativa.

  420. abc ha detto:

    @419 Mauricets,
    ieri sera ti avevo risposto citando le norme, avevo inviato il post e questo era stato pubblicato. Ora non c’è più. Sta tranquillo che appena avrò tempo, forse stasera, lo riscriverò di sana pianta. Avrai tutte le risposte che giustamente cerchi. Grazie e scusa per il ritardo che non dipende da me

  421. abc ha detto:

    Chiedo scusa, la risposta era rimasta. la trovi al mio post 420.

  422. Mauricets ha detto:

    secondo me anche a trieste si potrebbe inserire su base volontaria il friulano, e anche lo sloveno.

    nell’ora di alternativa.

    non capisco perchè non si fa.

  423. abc ha detto:

    Che ci siano molti friulani a Trieste, questo è assodato: se non altro tutti quelli che gravitano come lavoro nelle sedi centrali regionali dei vari enti e società e che provengono da località fuori mano della regione. Ecco anche perché sono favorevole allo spostamento della sede regionale. Per un triestino non è tanto fare il penndolare fino ad Udine, ma per un tarvisiano o tolmezzino è impossibile farlo fino a Trieste. Sarebbe l’occasione buona visto che se si cancella la provincia di Gorizia, bisogna cambiare il testo dello statuto.

  424. abc ha detto:

    Bonalama, nessuno di noi conosce tutte le varianti del friulano o del “come lo preferisci chiamare tu”. Potrebbe essere della zona attorno a Concordia Sagittaria, come di altre zone anche molto lontane dal Friuli. Diccelo tu. Cosa ho vinto? altra domanda: cosa vuol dire pusiesonomastica?

    Non ho trovato in rete il signiificato, se invece ricerchi con google il proverbio friulano che ti ho citato, lo trovi e trovi anche spiegato il significato in doppio senso che si adattava magnificamente alla situazione.

    “imposizione ridicola di autoreferenti” è per esempio l’uscita stramba di Serracchiani di cui ho dato due volte il link. Dopo che il suo partito
    ha votato per la legge regionale 29/2007 il cui testo lo trovi nel primo link del mio post 420, lei vuole disfare tutto con affermazioni non vere. La sua candidatura a presidente della nostra regione, essendo dimostrato che lei non capisce nulla dei nostri problemi, diventa pericolosa anche per la nosta autonomia speciale.
    Tornando a noi dopo decenni di lotte è stata varata questa normativa. Dopo di che, come ho spiegato nel post 420, chi voleva, solo chi voleva, ha chiesto l’insegnamento del friulano. Risultato la maggioranza assoluta in ognuna delle 3 province (UD,PN,GO) ha chiesto di imparare questa lingua nella versione standard, quando poteva dire “non voglio imparare un friulano diverso dal mio”. Quindi non sono più gli “autoreferenti” come li chiami tu, ma il popolo che decide.

  425. Maurice ts ha detto:

    io potrei essere d’accordo se trieste diventa provincia autonoma.

  426. Maurice ts ha detto:

    credo che sia l’ineresse di tutti che trieste sia provincia autonoma.

    finirebbe una volta per tutte questa contrapposizione anacronistica.

    abc saresti favorevole a Ts provincia autonoma?

  427. bonalama ha detto:

    ho sbagliato, era pudiesonomastica, buon data mining. Non mi frega del proverbio (fuori luogo tra l’altro). Questa della sgnapa venne trasmessa dalla radio svizzera dei grigioni in una trasmissione dedicata ai ladini, questo per ricordare che non esiste alcuna lingua ufficiale ( che si vuole imporre) bensì un bell’elenco di varianti. Quali sono, cercatevele, oppure siete accecati dalla propaganda dello standard autoreferenziane dei collinottari? servi da sempre, bisognosi di identità che ricorrono ai vecchi sorestans…..

  428. bonalama ha detto:

    e il popolo non decide risponde a ricatti o blandizie e io pago!!!! chissà la riprovazione sociale verso quelli che non hanno ceduto a ricatti!!! mai avere il padrone addosso. -situazione da sorvegliare negli anni!!!!!!!!!!

  429. bonalama ha detto:

    e della serrachiano non me ne può fregà dde meno, non ho certo bisogno di input esterni (come i cosi detti friulanofoni) per arrivare a certe conclusioni. a Illy gli farei pagare i danni per questa boiata!!!

  430. Alessio ha detto:

    Se quello che c’è scritto sul Piccolo di oggi è vero il prossimo presidente della Provincia di Udine potrebbe essere Violino. Mettiamo che Gorizia venga accorpata a Udine, ecco cosa ne pensa delle manifestazioni e delle istituzioni del goriziano il suo nuovo papabile presidente della Provincia.
    http://www.youtube.com/watch?v=l3QypkDvWA0

  431. abc ha detto:

    Se nella tua foga ti piace inventare parole, vuol dire che hai un gusto del tutto particolare. Se ti fa essere soddisfatta, no comment. Quanto al proverbio, sono contento che lo hai trovato fuori luogo, il che vuol dire che ti sei interessata di capirlo, al contrario di quanto sostieni tu.

    Che differenza fa che la storia della sgnapa sia stata trasmessa dalla radio svizzera. E con questo, cosa si vuole dimostrare? Stiamo parlando delle province della nostra regione.
    La prima volta in vita mia che sento dispressare quelli che abitano in collina.
    Quelli che non avrebbero ceduto ai ricatti per le iscrizioni scolastiche hanno in mano l’arma della denuncia.Come pure quelli che avrebbero ceduto.
    Se mai è da documentare in cosa consisterebbero questi ricatti. Non si possono fare accuse campate in aria.
    Della Serracchiano mi aspetto che riceva voti da quelli che odiano la lingua friulana, compresa tu se voti nella nostra regione, quindi non mi sognerei mai di fare propaganda politica verso di te. Sono sicuro che voterai l’opposto di come farò io.
    A Illy fagli causa, che aspetti, visto che sei sicura di avere ragione.

  432. bonalama ha detto:

    gorizia è un posto strano, visti anche i risultati elettorali recenti. ritengo però che sia più città di altre realtà più o meno limitrofe e fondamentale è la presenza slovena. Come lo è lungo tutto il confine, assieme alla presenza del tedesco. Spostare il confine culturale a ovest renderebbe giustizia alla storia di queste aree. Per un tarvisiano è difficile arrivare a trieste? anche per un triestino è difficile andare a tarvisio, ma se sono dipendenti dell’unità amministrativa regionale hanno sicuramente bei rimborsi. Buon violino a voi!!!!

  433. abc ha detto:

    436 per bonalama

  434. abc ha detto:

    437 bonalaqma,
    io ho scritto che è facile per un triestino andare a Udine (non ho scritto Tarvisio), mentre è difficle per un tarvisiano andare ogni giorno a Trieste. Ragion per cui certi friulani abitano a Trieste. Se poi prendono lauti rimborsi, potrei rispondere con le tue stesse parole “ed io pago” per questa assurda pretesa di voler mantenere il capoluogo regionale ai margini del territorio.

  435. bonalama ha detto:

    nell’era digitale discorsi sulla centralità non hanno senso. Inoltre costoro hanno la possibilità di frequentare una meravigliosa città, o gli fa venire el mal de ciaf? PRENDETEVI VIOLINO E SPARITE!!! Per un tarvisiano la provincia di tolmezzo sarebbe l’ideale. Se tanto mi da tanto non siete riusciti a combinare nulla in tanto tempo, terra di passaggio e piuttosto povera. Potete andarvene immediatamente. Attenzione perdete la specialità, lo sapete troppo bene, la vostra manovra glottologica è tremazzo di posteriore. Mai avrei pensato questo quando venne varata l’autonomia, chi poteva pensare a gretto revanchismo del nulla? tenetevi i vostri sorestans, ve li meritate!

  436. bonalama ha detto:

    scoperto il significato di pudiesonomastica? rit engo di no!!!! Bella la cazzata standard!

  437. Mauricets ha detto:

    abc
    è inutile girarci intorno.
    questa regione è una invenzione politica.
    ormai finita la guerra fredda, Trieste saldamente italiana, è ora di trovare una soluzione.

    Ts provincia autonoma per i fatti suoi.

  438. Rupel ha detto:

    @ 441
    si te gá ragion,via dall `Italia e fora i forestieri taljani

  439. Mauricets ha detto:

    W L’italia!!!

    Democratica e repubblicana!

    W Trieste italiana!!!

  440. Paolo Geri ha detto:

    Mentre qui si parla d’ altro nel frattempo i Sindaci del Goriziano la loro proposta in merito alla cancellazione della Provincia di Gorizia ce l’ hanno …..

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/08/17/news/i-sindaci-siamo-pronti-a-governare-il-territorio-1.5555819

  441. Alessio ha detto:

    I sindaci del goriziano non hanno evidentemente capito che l’unica ad essere soppressa sarà la provincia di Gorizia e che non gli verrà conferita alcuna nuova funzione.

  442. Alessio ha detto:

    Dall’articolo “Ebbene: i sindaci hanno concluso che questo scenario non è una tragedia”
    Ah, non sarà una tragedia? Legati allo status di capoluogo di provincia sono:
    Comando provinciale dei Vigili del Fuoco
    Agenzia delle Entrate
    INPS
    INAIL
    Tribunale
    Camera di Commercio
    Motorizzazione Civile
    Prefettura
    Questura
    Comando Provinciale della Guardia di Finanza
    Sede Regione FVG
    etc. etc.
    E poi ci sono le conseguenze sugli Ambiti territoriali ottimali di acqua e rifiuti che oggi sono delimitati proprio a livello provinciale. Udine e Trieste quali sistemi di gestione dei rifiuti e dell’acqua propongono?
    L’APT chi la gestirà?
    Ambiente Newco ed Irisacqua che fine faranno?
    E poi fino a qualche giorno fa Romoli si stracciava le vesti sulla chiusura del punto nascita di Gorizia perchè in questo modo Gorizia sarebbe l’unico capoluogo provinciale senza tale struttura, ha per caso rinunciato a tale rivendicazione?

  443. abc ha detto:

    Non ho scritto io “se sono dipendenti dell’unità amministrativa regionale hanno sicuramente bei rimborsi” e poi “nell’era digitale discorsi sulla centralità non hanno senso”; quale coerenza.
    Non intendo sparire ma voglio continuare a vivere qui, è un mio diritto, sono nato e cresciuto qua.
    Scrivere in maiuscolo equivale ad urlare, non vado oltre nella considerazione.
    In tempi in cui si parla di cancellare le province piccole, si propone di inaugurarne una nuova a Tolmezzo, bella questa.
    Che siano le persone imparziali a giudicare cosa siamo riusciti a combinare.
    Non sta scritto da nessuna parte che l’autonomia speciale della regione è un dono avuto da Trieste. La regione è autonoma nei suoi confini attuali. La Costituente prima ha tolto la provincia di Udine dal Veneto e appena dopo ha concesso l’autonomia a tutta la nuova regione, non viceversa, quindi questo discorso teso ad ingannare chi abita in provincia di Gorizia nell’eventualità di referendum con me non attacca.
    I benefici economici saranno uguali sia sotto Udine che sotto Trieste.
    Irrita il tremazzo da posteriore eh.

  444. Mauricets ha detto:

    447

    abc

    la regione come è ora non ha piu senso.

    lo scopo di impedire la perdita del territorio della zona A e raggiunto.

    è meglio per tutti che Ts diventi provincia autonoma.

  445. Alessio ha detto:

    “I benefici economici saranno uguali sia sotto Udine che sotto Trieste.
    Irrita il tremazzo da posteriore eh.”
    Ma che benefici economici, nei prossimi anni sono destinati ad andare in vigore i tagli mostruosi ai trasferimenti decisi con le ultime manovre finanziarie e non credo proprio che sarà un grande affare per la gente dell’isontino andare a sgomitare per ottenere un terzo di prima nè a Trieste nè a Udine.

  446. abc ha detto:

    Scusa Maurice, non ho risposto la tuo 431, sono stato via ed intendevo rispondere con calma.

    Ho scritto anche da altre parti che, poiché la attuale provincia di Trieste per un periodo fu territorio a sé, si potrebbe pensare di trasformarla in città metropolitana che ha per legge maggiori poteri delle province, il resto una provincia unica, il tutto all’interno della attuale Regione a Statuto Speciale. Non credo che sarebbe facile nei tempi attuali ottenere lo sdoppiamento della regione, vista la piccolezza della stessa rispetto ad altre realtà all’interno della repubblica, ma se questo dovesse avvenire è giusto che si scelga nella divisione quello che fu il confine di stato fino al 1954.

    Invece con l’assorbimento in blocco della provincia di Gorizia da parte di Trieste, si otterrebbe comunque una nuova provincia troppo piccola. Invece la attuale provincia di Udine ha i requisiti per essere mantenuta in vita. Non sono colpa io se le cose stanno così.

  447. abc ha detto:

    Alessio,
    le regioni a statuto speciale hanno vantaggi economici che le regioni ordinarie non hanno.

  448. Mauricets ha detto:

    il progetto di città metropolitana mi vede favorevole.

    questo riordino delle province io non credo avverrà.

  449. bonalama ha detto:

    la ragione della specialità sta nella presenza di trieste, massacrata dagli eventi e dalla presenza della comunità slovena e da uno status ancora non chiarissimo. quindi niet città metropolitana ma almeno provincia autonoma, La pagliacciata della così detta lingua friulana, vero genocidio culturale, vorrebbe pararsi il posteriore e chiedere per tale obbrobrio la specialità. Affari loro! non chiedo province ulteriori, la provincia della carnia non fu voluta da beghe interne ai carnici, cavoli loro. A noi che ce frega? Come procede con la ricerca della pudiesonomastica? tip : è una bestia!!!

  450. bonalama ha detto:

    per evitare fraintendimenti intendo: trieste massacrata dagli eventi, trieste luogo di una importante comunità slovena.

  451. marisa ha detto:

    A completamento swl link del commento 444, guardate qua:

    http://comitat-friul.blogspot.it/2011/07/perche-no-alla-fusione-dei-comuni.html

    Dunque per Alberto Bergamin, sindaco del piccole comune di Medea (Gorizia), le provincie sono enti inutili…..mentre i piccoli comuni sono “UTILISSIMI”!

    Morte tua, vita mia? E’ così che si dice?

  452. marisa ha detto:

    BONALAMA, ancora con questa leggenda metropolitana che la autonomia speciale alla nostra regione fu data a Trieste perchè massacrata dagli eventi?

    Ma per favore, basta con questa boiata!

    La nostra Carta Costituzionale porta la firma di Enrico De Nicola e la data del 27 dicembre 1947. E come ben sai, il Parlamento italiano nel settembre 1947 ratificò l’accordo di pace del 10 febbraio 1947. Dunque nel settembre 1947, anche per il Parlamento italiano Trieste non era più Italia.

    Dunque se l’autonomia speciale alla nostra regione fu concessa quando Trieste non era più italiana, come cavolo fai a dire che l’autonomia speciale fu concessa a Trieste perchè “massacratra dagli eventi” ?

    Basta boiate, please!

    E smettila di scrivere commenti contro la lingua friulana quasi al limite del “razzismo”.

  453. bonalama ha detto:

    1) e’ OVVIO che la specialità deriva dalla presenza trieste, sta nei fatti
    non offendo una roba che non esiste essendo frutto di fregnacce a tavolino da autoreferenti, questa sì è frutto di genocidio culturale!!!! BUON violino A VOI!!!

  454. Maurice ts ha detto:

    chi sa cosa comporta lo statuto di città metropolitana, e le differenze con le province autonome?

  455. Alessio ha detto:

    @ abc 451
    Se non lo sai con la cosiddetta spending review il Governo ha appena tagliato i trasferimenti al FVG di 180 milioni di euro per quest’anno più venti per la sanità; 404 il prossimo anno e 500 nel 2014.

  456. bonalama ha detto:

    se lo propongono deve essere una SOLENNE FREGATURA! meglio provincia autonoma, mai lasciare il certo per l’incerto, diffidare sempre! svincoliamoci comunque da quegli altri! che si TENGANO violino

  457. abc ha detto:

    “massacrata dagli eventi” ulla (con tutto il rispetto che provo per Triestee i suoi abitanti).
    Non sapevo che la minoranza slovena di Trieste fosse più importante di quella di Gorizia o Udine.
    Violino sta bene dove è, così bonalama in breve diventa “tipicamente friulana” 🙂
    L’esistenza delle province autonome di Trento e Bolzano è prevista da trattati internazionali, non credo che in tempi di cancellazione delle province piccole qualcuno, al di fuori dei triestini, sia disponibile a valutare questa soluzione per la provincia più microscopica di tutta Italia. Fra l’altro in Trentino Alto Adige i due consigli provinciali si riuniscono anche insieme a formare il consiglio regionale, sono le stesse persone, tanto per capirsi sia consiglieri provinciali che regionali. Ma questo là non crea complicazioni perchè le due province sono grandi circa uguale. Nel resto d’Italia la tendenza è di togliere competenze alle province che rimangono in modo da renderle inutili, inoltre si era fatta anche l’ipotesi di non far eleggere i consiglieri provinciali dal popolo ma dai comuni, per risparmiare sui costi delle elezioni provinciali.

  458. abc ha detto:

    Alessio, credo che i tagli riguardino tutte le regioni. Bisognerebbe cercare in rete. So che le regioni ordinarie sono terribilmente arrabbiate per questa differenza di trattamento rispetto a quelle a statuto speciale.

  459. Maurice ts ha detto:

    io trovo in rete questo:

    “Peccato che ci siano due ostacoli che potrebbero frenare il percorso di riduzione degli enti. Il primo concerne la costituzionalità della legge, che muta le circoscrizioni provinciali istituendo nuove province senza tener conto dell’obbligatoria, costituzionalmente, «iniziativa dei comuni». I servizi studi delle due camere hanno segnalato il problema, cui il governo ritiene di aver posto rimedio con la semplice consultazione dei consigli delle autonomie locali nelle varie regioni. In verità altro sono tali consigli, altro sono i comuni: e la Carta parla esplicitamente di “comuni”.”

    http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?id=201208111046434090&chkAgenzie=ITALIAOGGI

  460. bonalama ha detto:

    il fatto è che ts dà dignità a tale ammasso amministrativo. Ora bisogna decidere cosa sia meglio per la città ed il suo circondario. La questione di ts era fondamentale, infatti era l’unica città degna di questo nome in situazione estremamente incerta, ma con fondate speranze di riaggregarla all’italia. Fosse stato per churchill fino a grado alla jugoslavia. Poi la drammatica questione dell’esodo e sia chiaro, solo trieste ha perso con questa aggregazione. Ma non c’è controprova, va bene come andata ma ora basta con questi. TENETEVI violino! come va con pudiesonomastica? ancora nulla vero? chiedetelo agli autoreferenti, forse a qc vi servono!

  461. abc ha detto:

    Eccvoti i due articoli della costituzione che parlano dell’argomento

    Art. 132.

    Si può con legge costituzionale, sentiti i Consigli regionali, disporre la fusione di Regioni esistenti o la creazione di nuove Regioni con un minimo di un milione d’abitanti, quando ne facciano richiesta tanti Consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate, e la proposta sia approvata con referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse.

    Si può, con l’approvazione della maggioranza delle popolazioni della Provincia o delle Province interessate e del Comune o dei Comuni interessati espressa mediante referendum e con legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali, consentire che Province e Comuni, che ne facciano richiesta, siano staccati da una Regione ed aggregati ad un’altra.

    Art. 133.

    Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell’ambito d’una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziative dei Comuni, sentita la stessa Regione.

    La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni.

    Quindi per costituire una nuova regione bisogna disporre di almeno un milione di abitanti, non è il caso della nostra regione che è costretta a sopravvivere così com’é. Per modificare le circoscrizioni provinciali bisogna sentire i comuni, se questi dicono di no, Monti si attacca al tram.

  462. Alessio ha detto:

    @ abc
    I tagli che ho indicato io sono quelli che riguardano il solo FVG. Tondo ha già detto che che una volta attuati sarà praticamente impossibile garantire gli attuali livelli della sanità e del trasporto pubblico locale. Sarà interessante vedere l’effetto a scalare sui comuni.

  463. Alessio ha detto:

    @ abc 465
    Invece provvedereanno a modificare le circoscrizioni provinciali, al massimo ai comuni isontini concederanno un referendum consultivo per chiedere se preferiscono Trieste o Udine, ma dubito, dopotutto sulla sanità è già stato deciso che Gorizia fa parte dell’area vasta giuliana. Se poi arriverà tra un anno una sentenza contraria della Corte Costituzionale, beh, i giochi saranno già fatti. Puntano su questo.

  464. Alessio ha detto:

    Se poi i comuni, che dovrebbero essere i primi a fare le barricate per difendere la provincia di cui fanno parte, se ne escono per bocca del sindaco della città attuale capoluogo con la dichiarazione che dopotutto l’accorpamento ad altra privincia non sarebbe una tragedia…

  465. ufo ha detto:

    @461 ma son mi l’unico che prova una bruta sensazion quando che sento ripeter in continuazion sto discorso sul “costo dele elezioni”?

  466. Sandi Stark ha detto:

    La “città metropolitana” xe una fregatura, perchè la resta sotto la Regione ed in particolare, mentre ad es. la Regione Sicilia finanzia i suoi porti (41 milioni de euro nel 2011 per el porto de Pozzallo, chi sa dove el xe senza vardar una cartina geografica?), la Regione FVG no ga mai caccià 1 € per le infrastrutture del porto de Trieste.

    La Regione FVG devi finanziar i traporti, ottimo. I finanzia i trasporti civili su gomma, su ferrovia e aerei. Inveze i trasporti ferroviari ghe spuza, xe nota la vicenda de Alpeadria lassada senza fondi, Alpeadria dovessi finanziar i trasporti principalmente per el porto de TS.

    L’unico rimedio oltre la secession xe una Provincia Autonoma, oppur la Città Metropolitana + una aggiunta de autonomia sia per el Porto che per i Trasporti.

    Bisogna cavarse da Udine prima possibile, l’ingordigia dei suoi politici xe nota e ormai secolare, Violino xe solo uno dei pochi che parla ciaro.

    Ricordeve che la Region incassa milioni de euro ogni anno dalle tasse del porto de TS, e che in cambio no la sgancia niente.

    Loss von Rom saria auspicabile, ma prima ancora devi esser “Loss von Udin”, che xe la succursale della prima.

  467. Sandi Stark ha detto:

    errata corrige, “Los von Udin”, no “loss”.

  468. Marisa ha detto:

    “Bisogna cavarse da Udine prima possibile, l’ingordigia dei suoi politici xe nota e ormai secolare, Violino xe solo uno dei pochi che parla ciaro”

    INGORDIGIA DEI POLITICI DI UDINE:

    1)Stadio di calcio: neppuremun euro dalla Regione! Tutto costruito con i soldi della società di calcio Udinese spa; il Rocco fu costruito TOTALMENTE a carico della Regione!

    2) Museo storia naturale: La Giunta Tondo ci ha fregato ben 3 milioni di euro che Illy aveva dstinato a Udine!

    3) Ospedale civile di Udine: è come la tela di Penelope: in costruzione – a lotti – da 30 anni!

    4) Teatro Giovanni da Udine: finanziamenti regionali? Una miseria! Al Verdi – lirico – sono diversi anni la regione gli abbona un milione di euro che il

    Può bastare?

  469. abc ha detto:

    bonalama 464,
    non mi risulta che la proposta di confine inglese prevedesse la concessione di terrritori alla Yugo fino a Grado.
    pudiesonomastica? sono contento per te che ti diverti con questi giochi infantili, almeno ti scarichi un po’, brava.
    continua pure, non mi dà fastidio.

    Alessio 466, sarà un disastro ma sopravviveremo dai.

    Alessio 467, temo pure io che cercheranno di fare così, ecco perché cerco di protestare per quanto mi è possibile.

    Alessio 468, pure io trovo stranissimo il comportamento del sindaco del capoluogo, dovrebbe sapere che se viene cancellata la nostra provincia, sparirà dalla città tutto l’indotto degli enti collegati alla giurisdizione provinciale. Credo che sarà l’unico sindaco di comune capoluogo di provincia in via di cancellazione ad avere un comportamento così contradditorio. Logica vorrebbe che si dimettesse per coerenza con la posizione assunta in palese contrasto con gli interessi del comune che amministra, ma…

    ufo 469 pure io provo la stessa sensazione, ma dei nostri sentimenti se ne fanno un baffo.

  470. Sandi Stark ha detto:

    Siora Marisa, Udin ga 99 mila abitanti. Trieste ga ancora 205 mila, ma quando iero picio mi, la gaveva 300 mila.

    Dovè aver ancora un poca de pazienza, i triestini ga ripreso a emigràr e Tondo e Riccardi fa un ottimo lavoro, insieme coi vostri governi ‘taliani.

    Tra pochi anni Udin sarà più grande de Trieste e podarè finalmente pretender tutto quel che ghe spetta a una media cittadina de l’Italia. Se no ghe la fe da soli, podè sempre ciamar immigrati.

    E comunque noi, sia prima che dopo el sorpasso, diremo sempre:

    http://i.imgur.com/TqE91.jpg

  471. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @464 BONALAMA : Non era Churchill che voleva il
    confine fino a Grado ma Stalin ; in effetti i
    confini proposti dai 4 Grandi come venivano chiamati all’epoca erano i ordine pressapoco così:

    1 )USA che pressapoco tagliava l’Istria a metà e arriva circa alla baia dell’Arsa
    Seguiva cioè grosso modo per gran parte il vecchio confine della Repubblica Veneta e lAaustria

    2) L’Inglese che era circa come quello USA
    ma faceva cadere il confine alle spalle di Pola.

    3) Il Francese che e’ quello che fu scelto
    che divenne il confine del TLT diviso in Zona A e Zona B e lla sua parte sud il confine era sul Quieto.

    4) Il Confine più favorevole alla neo Jugo
    era l’Isonzo, che secondo la teoria di Stalin
    la frontiera era fino a dove ci fosse una minoranza Slavofona, ora non avendo sotttomano le carte dell’epoca non posso confermare se Grado rimaneva dentro o fuori , comunqque sarebbe stata al limite.

  472. abc ha detto:

    mica sapevo che gli stadi di calcio, i musei, gli ospedali ed i teatri sono costruiti per l’uso esclusivo degli abitanti del comune in cui si trovano. Si imparano sempre cose nuove.
    Bella anche la foto si vede subito che i manifestanti sono in tipico costume del luogo.

  473. bonalama ha detto:

    non risulta che Churchill etc? qualcuno veda in informarsi, io ho avuto fonti seconda mano. ps dobbiamo ringraziare gli americani. Pudiesonomastica: brucia eh? E’ per me invece indicativo di come si stia perpetrando un glottocidio senza nemmeno sapere che cosa si perde, Questi e altri sono i danni degli autoreferenti inventori del nuia!!!!

  474. bonalama ha detto:

    lonzar non conosco le sue fonti, conosco le mie. churchill voleva strappare la yugoslavia all’influenza di stalin, quindi blandiva e prometteva e ce l’aveva a morte con l’italia.

  475. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 478 e 479 BONALAMA : La fonte piu esauriente su come sono stati prima proposti e poi tracciati è :
    ” LE CONFLIT DE TRIEST . autore DUROSELLE
    editore Universita’ di Bruxelles ”
    in lingua francese.
    Per i rapporti Inglesi e Tito pre-cominform
    e’ esauriente il libro ” The price for patriotism ” di Earle . Gli inglesi erano molto favorevoli A Tito e li consegnarono tutti i Jugoslavi collaborazionisti con i nazi che si erano rifugiati in Austria, inoltre non bisogna dimenticare che tutte le forze di collegamento di nazionalità Jugoslava che si erano consegnati agli inglesi durante il 2° conflitto ed addestrati ad Alessandria furono paracadutati ( chiamati PADALCI)nella Jugoslavia controllata da Tito
    per organizzare la guerriglia e coordinare i rifornimenti paracadutati dagli inglesi.
    Io personalmente su questi argomenti non leggo testi italiani.

  476. ufo ha detto:

    Come approfondimento consiglierei pure gli atti della conferenza internazionale tenutasi a Koper nel settembre 1997 in occasione dell’anniversario del Trattato di pace (editore Acta histriae 1998, sunto in italiano ed inglese)

  477. bonalama ha detto:

    il mio primo post 478 era per abc il secondo era per lei, che comunque ringrazio. Come ho avuto modo di dire e non dire io avevo queste notizie da fonti di trieste ma di seconda mano (un interprete dell’epoca)

  478. abc ha detto:

    bonalama 478,
    “qualcuno veda in informarsi, io ho avuto fonti seconda mano.”
    Per chi non sa ecco a pagina 17 la proposta inglese (e le altre) di confine fra Italia e Yugoslavia. Nemmeno i russi volevano dare Grado alla Yugo. Churcill al tempo era capo del governo inglese.
    http://www.trattatodiosimo.it/Il%20trattato%20di%20pace%20del%2010%20febbraio%201947%20e%20il%20confine%20orientale.pdf
    Le notizie o sono di prima mano o non si danno per evitare di fare brutta figura.

  479. bonalama ha detto:

    posto che non mi curo delle figure, affatto, osservo che : certo fidarsi di quello che si concorda di scrivere………. benvenuti nel mondo perfetto. comunque fonte di 2 mano ma non revisionata. O vogliamo negare che le versioni si concordano? Meno male ripeto che gli americani furono contrari. Pudiesonomastica ancora orfana…….

  480. abc ha detto:

    Mica ho capito, né mi interessa di capire, cosa vuoi sapere di pudiesonomatica, ma se vuoi ripetere questa parola in ogni tuo intervento, fai pure, si vede che godi di queste piccole cose, brava continua così.
    Se poi ti fa piacere che si dica che gli inglesi volevano dare Grado alla Yugo perchè te lo ha detto uno che ha detto di aver fatto l’interprete, ok diciamo che hai ragione tu, contenta?

  481. bonalama ha detto:

    non me ne importa di aver ragione o meno, ritengo che sia una microscheggia nell’enorme mosaico che ancora tormenta ste terre, vedi l’unione amministrativa contronatura. pudiesonomastica 4 ever.

  482. hobo ha detto:

    si puo’ sapere cos’e’ sta pudiesonomastica? e’ un segreto militare o cosa?

  483. abc ha detto:

    hobo 487,
    in attesa dell’interpretazione autentica.
    bonalama, che oltre tutto mi è pure simpatica, nella sua rabbia contro i cartelli bilingui aveva scritto la parola sorcionomastica al posto di toponomastica, poi ha cambiato con questo termine ed è tutta orgogliosa perché le ho chiesto cosa significa quella parola.

  484. Sandi Stark ha detto:

    “L’insediamento dei profughi a Fossoli era stato suggerito dal Prefetto di Modena con lo scopo dichiarato di colpire gli equilibri elettorali del Comune di Carpi.

    Carpi era infatti uno dei Comni più “rossi” dell’intera pianura padana e gli esuli istriani, leali al Governo ed alla Patria, avrebbero dovuto limitare lo strapotere comunista con un voto compatto a favore della DC.

    Gli insediamenti potevano funzionare anche per ribaltare assetti etnico-nazionali sgraditi all’Italia: molti istriani vennero insediati nei luoghi dove esistevano ed erano maggioritarie, delle minoranze non italiane (L’Alto Adige in funzione antitedesca, la zona orientale del Friuli, il Goriziano e, dopo il 1954 Trieste, ed in particolare il Comune di Duino Aurisina in funzione anti slovena).

    Nel 1946 il CLNI di Pola propose di insediare massicciamente i polesani in Alto Adige (proposta che ebbe il favore del futuro presidente Einaudi); similmente nel 1947 il CLNI dell’Istria propose ed ottenne la sistemazione in tempi rapidi di 4-5 mila profughi in provincia di Gorizia, ai quali venne pure assegnato immediatamente un posto di lavoro nella ricostituenda attività cantieristica e industriale monfalconese.

    L’insediamento degli esuli nella zona di frontiera funzionava sia come rafforzamento dell’italianità, sia come sistema di indebolimento della comunità slovena ove questa era numericamente forte, sia infine per colpire la sinistra dove i comunisti avevano una schiacciante maggioranza.

    Buona parte dell’insediamento stabile di profughi avvenne destinando ad essi alloggi popolari.

    Per quanto riguarda la Venezia Giulia, oltre che a Gorizia e Monfalcone, si procedette alla costruzione di edilizia popolare per profughi a Ronchi, Gradisca, Udine, Grado, Porto Nogaro.

    Metamaorfosi etniche, Pietro Purini, pag. 296

  485. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @484 BONALAMA – nel post 483 ABC ha inserito la cartina che probabilmente e’ stata ricavata
    dal testo che menzionavo. In ogni caso visto che la mia citazione era ancorata alla memoria
    avevo dimenticato di far riferimento alla proposta Jugoslava dell’epoca che come si puo’ ben vedere include Grado( nel testo originale francese Gradež)entro i suoi proposti confini e tagliava la laguna a metà
    come nel 1866.
    Pertanto il tuo ricordo forse si riferiva a questo proposto confine, perche quello Sovietico a Gradisca/Gradišče seguiva l’Isonzo/Soča

  486. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @@@ TOPONOMASTICA – mi savevo che voleva dir.

    “sorzochenorosiga” 🙂

  487. maja ha detto:

    a proposito di sorcionomastica, lingua standard, grafia ufficiale e etnocidio:

    anche se sui cartelli c’è scritto boljunec, i suoi abitanti continuano a chiamarlo bolunc (e certi bagnoli), quelli di kontovel kuantavju, quelli di trebče trj’bče e quelli di ljubljana lublana.

    anche se nelle scuole si insegna a dire e a scrivere zdravnik (medico), molti (ma non tutti) dalle nostre parti nei contesti informali continuano a dire du’ht’r o mj’d’h, le nogavice (calze) in certe zone continuano a essere kocjete e in altre hlače, il zvonik (campanile) resta turn, i čevlji (scarpe)restano šulni e le stopnice restano škale.

    in tutta la primorska (da entrambi i lati del confine) si continua a ignorare allegramente l’esistenza del duale, mentre a ljubljana, dove il tubo di scarico viene comunemente chiamato auspuh invece di izpušna cev, pare che se ne freghino altamente del genere neutro.

    no so, mi ‘sto teror dela lingua standard no lo capisso. qualchedun me lo spiega, per favor?

  488. Pieri ha detto:

    bonalame ha palesemente vinto la palma di utente più molesto

    ps: non ciava niente a nessuno cosa vuol dire pudiesonomastica

    per quanto riguarda l’ultima domanda di maja:
    “no so, mi ‘sto teror dela lingua standard no lo capisso. qualchedun me lo spiega, per favor?”:
    per quanto riguarda il friulano, il rigetto della lungua standard è un pretesto per i suoi nemici (intendo del friulano) per sostenere che tali idiomi non si possano insegnare

  489. maja ha detto:

    pieri

    lascia perdere il “nemico esterno” (che pure c’è), ma che ne pensano i parlanti le varianti locali? mi sembra che ci sia una certa ostilità tra gli stessi friulani (e/o friulofoni). o sbaglio?

  490. Pieri ha detto:

    penso che tu sbagli: io mi interesso molto di questi argomenti, e – aldilà dei sostenitori delle idee che ti ho esposto sopra – sì, c’è chi si batte contro la “koinè”, ma si tratta di una minoranza.
    Inoltre mi risulta che dove viene insegnato il friulano, ma se ne parla un altro, viene insegnato anche quello locale.
    Le differenze poi sono poche: magari c’è una forte diversità di lessico in alcuni campi, così che il lessico agricolo di montereale valcellina sarà diverso da quello di romans d’isonzo, ma si tratta per lo più di termini secondari e poco usati oggigiorno.
    Tant’è che, come si dice, le varie varianti del friulano sono mutualmente comprensibili, tant’è che appunto uno di montereale e uno di romans potranno tranquillamente intendersi usando il proprio friulano (come credo avvenga con i vari dialetti dello sloveno)

  491. maja ha detto:

    grazie, pieri. anybody else?

    (“come credo avvenga con i vari dialetti dello sloveno.” anche no. ma ci si capisce tutti usando la variante standard.)

  492. bonalama ha detto:

    @ lonzar: io non parlo per ricordi, parlo per cose sentite molto prima e ripeto di 2 mano, tuttavia è possibile che ognuno abbia fornito la sua libera interpretazione. Se il pensiero di churchill è stato manipolato o inventato di sana pianta ovviamente lo ignoro. Restava comunque un’estrema freddezza dei vecchi triestini nel confronto degli inglesi, che si manifestò tra l’altro quando vennero le truppe appartenenti alle nazioni che erano state a ts fino al 1954. , credo fosse il 1984, ma posso sbagliare. Di quello che accadde con osimo non mi interessa si era troppo vicini e contemporaneamente troppo lontani dagli eventi. Cambiando : lo sloveno è stato codificato nell’800 ed esprime l’anima di una nazione, ora uno stato estero. Serviva per unificare una nazione e uno stato. Si vuole lo stato friulano: ben venga, pensate solo ai politici che inseriscono nel curriculum la conoscenza di tal pregio. Vogliamo le carte di identità tetralingui? (beh si anche il tedesco) bene ma lo considero uno spreco che riempie il posteriore dei leccapolitici. La pantomima del friulano standard è qualcosa di artificiale ed artificioso e la toponomastica inventata fa ribrezzo, è semplicemente buttare soldi con la pretesa di farla accettare agli illetterati, che poi secondo questi inventori saremmo tutti noi. Insisto sulla riprovazione sociale che soffre chi non si adegua, ma la plebe è plebe, va lisciata e bastonata. Pudhiesa : cimice. il dh è una mia scelta per far capire che non è la d di dado. Come sprecare denaro a fronte delle emergenze che si stanno vivendo. Ognuno parli la sua parlata e la promuova anche ma l’ennesimo cartello claut claut claut che palle.

  493. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @497 BONALAMA : Non e’ mia intenzione mettere in dubbio i tuoi ricordi. In ogni caso mio padre era impiegato presso il “BETFOR” di Trieste che era il ” British Element Trieste Forces ” ed io a casa non ho mai sentito quanto da te riportato. Inoltre ti posso dire che sia i veterani del BETFOR che quelli del TRUST Americano (Trieste U.S. Troops) si ritrovano qui, ormai quei pochi rimasti ogni anno , circa un mese fa erano in visita quelli del BETFOR . Io a ricordo di mio padre li incontro sempre e sono in corrisponenza. Nel 1984 c’ero anch’io ma non ho notato particolari animosità nei confronti
    loro; anche perchè molti come gli americani si sono sposati con donne locali ed hanno legami famigliari ,forse più di quanti immagini, come anche sono tanti che si son fermati e ritornati.
    All’epoca e’ chiaro che essendo la polizia
    organizzata ed istruita al modo Inglese ed avendo l’esercito Inglese l’ordine pubblico erano più invisi. Gli Americani erano di presenza come esercito che era ariglieria di montagna dei Blue Devils, non aveva compiti di ordine pubblico ma i forza di protezione del TLT/FTT – AMG-BUSZ.
    Qualche anno fa alcuni funzionari dell’epoca
    andarono in Slovenia ad una cerimonia per onorare i caduti Sloveni che erano nelle formazioni inglesi con i partigiani di Tito
    nella fattispecie nel corpo dei paracadutisti
    ed alcuni degli ex veterani Inglesi ed Americani viventi ed abitanti a Trieste presenziarono alla cerimonia.

  494. bonalama ha detto:

    @lonzar: chiedi a tuo padre se si ricorda chi fossero gli interpreti in e dall’inglese

  495. bonalama ha detto:

    scusa non ho parlato di animosità bensì di freddezza, che è diverso. A trieste gli inglesi non erano la “best choice”.

  496. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @499/500 BONALAMA : Non per dar una risposta patetica ma se fosse vivo mio padre avrebbe oggi 100 anni. Lui stesso al BETFOR faceva l’interprete; se per “e” intendi Egitto penso che vuoi allagare l’argomento alle Aleksandrinke che nulla avevano a che fare
    come interpreti ma so che avevano organizzato un punto d’incontro per gli Sloveni e qualcuna si e’ anche sposata.
    Senza andare a far questioni di lana caprina tra animosita’ palese e freddezza e’ chiaro che chi si ricordava della loro presenza
    a Trieste non allargava certo le braccia per
    abbraccio fraterno come invece faceva verso gli Americani.

  497. Stefano Donda ha detto:

    Sono Stefano Donda, l’autore della lettera che l’utente Sandi Stark cita del tutto a sproposito nei suoi commenti 253, 265 e 270. Negli stessi giorni l’utente Stark mi aveva mosso analoghe critiche su un gruppo di Facebook, dove già avevo replicato cercando di fargli capire che ho espresso l’esatto opposto di quanto lui avesse inteso. Ma vedo costretto a farlo anche qui visto che si è spinto ad accomunarmi a “sfegatati friulanisti”, “neofascisti”, “imperialisti”.

    Prologo: avevo scritto un intervento di replica al “Piccolo”, rivolto a chiunque, a nome della neonata associazione Furlans dal Gurizan (con cui collaboro), sulla storia del neologismo “Venezia Giulia”. Ho spiegato che il nome, da cui scaturisce pienamente una presunta italianità (di questo si tratta in sostanza: di efficaci suggestioni semantiche), largamente inesatta se riferita alla nostra terra, è stato uno degli artifici pretestuosi per legittimare e consolidare conquiste ed espansioni militari e soprusi politici da parte dell’Italia. In altre parole, se conosci meglio il termine fai più attenzione, poiché esso non mostra rispetto né verso sloveni, né verso friulani, né verso qualunque altro composito gruppo etnico-sociale della nostra terra.

    Piccolo inciso: io non ho mai scritto “W il Friuli dal Livenza al Timavo” (265), ignoro chi sia stato e se sia membro dell’associazione (di cui né sono fondatore né è sata fondata da “un per de muleti”, come si suppone al 253). Venendo alla mia lettera, non ho scritto che “gli italiani” abbiano “fatto bene a liberare Trieste e Gorizia” (253). Riferendomi al nostro ex Litorale-Kronland-Primorska ho usato sì le parole “giogo austriaco”, ma secondo il punto di vista del nazionalismo italiano. Ossia un presunto giogo austriaco. La mia colpa sarebbe di non aver messo le parole tra virgolette ed ammetto che la frase in questione apparisse ambigua, ma è il restante contenuto della lettera a chiarire tutto. Peraltro mi fa piacere che Sandi Stark abbia citato le parole drammatiche dell’on. Bugatto alla Dieta di Vienna: breve ma assai significativo documento storico! E mi dispiace che il sig. Stark sembri sforzarsi per trovare affermazioni antistoriche a tutti i costi.

    Non ho scritto che il Goriziano, Trieste ed il restante ex Litorale austriaco discendano dalla “grandiosa Repubblica di Venezia, portatrice di italianità nonché di civiltà” e “dall’antica e gloriosa Roma” (253), bensì che tutto ciò è quanto il neologismo “Venezia Giulia” vuole evocare. Ossia quel bagaglio di fantasiose immagini del passato e tronfia retorica che ha fatto da carburante al nazionalismo italiano (e ubriacato masse intere, aggiungerei). Ho specificato tali immagini di Venezia e Roma come “i due grossi miti” del Risorgimento e mito è per definizione qualcosa di inventato (per fornire una causa ad un fenomeno, ingrandire, esaltare). Invece anche qui colpevole omissione di virgolette: “no xe sta virgolettà, […] quindi xe farina del suo sacco ed esprimi el loro pensiero” (270). Niente affatto, è varia farina del sacco in primo luogo di Graziadio Isaia Ascoli (che aveva coniato il termine), ed in secondo luogo dei nazionalisti, irredentisti, fascisti e tutti coloro che si erano e si sono troppo invaghiti del Risorgimento (o della versione ufficiale che viene data). Io non appartengo ad alcuna delle categorie.

    “Ma chi scrivi, Benito Mussolini? [… ] quel maggior ‘talian che nel 1919 gaveva messo el Leon de San Marco sul portal del Castel de Gorizia per farghe creder al mondo che la città iera veneta e quindi italiana? Oppur sempre Mussolini?
    No, scrivi un patriota furlan che vol conquistar Gorizia.
    A posto semo”. (253)

    Si, semo proprio a posto. E dir che su Facebook mi scrivevo sule flocie del leon de San Marco sul castel de Gorizia! E go trovà la foto dei soldadi ‘taliani, in divisa 1915-18, che i sta picando el leon sul castel proprio intel profilo facebook de Sandi Stark!

    “ribadisso la mia tesi che sta gente se movi in senso imperialista ed in convergenza de interessi coi neo fassisti italiani, per assoggettar la Provincia de Gorizia ad Udine, come 90 anni fa”. (270)

    Se sono qui a scrivere è perché in famiglia tutti erano riusciti a portare a casa la pelle, chi in divisa austro-ungarica (mai sentendosi italiani fino alla morte), chi sul Piave sotto i crimini del gen. Cadorna, chi davanti a camice nere e brune, cetniči, stelle rosse (dal Carso al fiume Don). Attribuire “imperialismi” e “neofascismi” a me sarebbe come attribuire i principi staliniani al papa. Un po’ difficile da credere.

    Nella mia “loika” (253) da “furlanisti sfegatadi” (253) si legge tra l’altro: “il neologismo venne sfruttato […] dai nazionalisti italiani più accesi e aggressivi per rivendicare l’italianità del Litorale […] e per ulteriori espansioni ad est”, “risultando molto funzionale alle manovre di sradicamento e cancellazione delle culture slave (e, non da meno, ladine e tedesche)”; “la denominazione è nata come invenzione esplicitamente artificiosa e lo precisò lo stesso Ascoli”.

    E la “loika” così conclude: “Dunque Venezia Giulia, un termine consueto a cui tutti siamo abituati, non reca una bella storia poiché fittizio e da sempre utilizzato contro l’uno o l’altro gruppo etnico-linguistico che caratterizzano la nostra terra. […] concetti e termini come Venezia Giulia o territorio giuliano […] non aiutano ad abbandonare “un passato che non passa” della nostra terra di confine, che mostra ancora le tracce del sangue sparso dagli spari del nazionalismo italiano e slavo”. Cioè il termine trasuda intolleranza e prevaricazione.

    Sandi Stark ga pensà che son mulet (253): ottimo, vol dir che go curiosità e voia de saver. E el ga pensà che son bisiac (sempre 253, mi son de Romans d’Isonzo, ma de Sagrado a Trieste dopro el bisiac): tanto mei, vol dir che son ben ligà ala mia tera.

  498. bonalama ha detto:

    non conoscendo alcunchè delle tua biografia non ho riflettuto sul fatto che eventualmente tuo padre fosse mancato, me lo aveva suggerito quel “in memoria”. Detto questo evidentemente le nostre fonti sono differenti, differenti sono i nostri vissuti e sicuramente l’ambito, non si tratta di patetismi o meno le differenti realtà possono convivere e comunque sia andata, è andata bene così. Sottolineo che dobbiamo moltissimo agli americani.

  499. abc ha detto:

    Sono molto contento che Stefano Donda abbia spiegato cosa intendeva affermare nella sua famosa lettera mai pubblicata dal Piccolo, che si puoò anche leggere nel post 266.

    A nulla è giovato che nel post 264 Marisa avesse spiegato al solito sandi cosa Stefano intendeva affermare.

    Lui ha continuato, imperterrito ed offensivo con il suo messaggio 270:

    ““Giogo austriaco” no xe sta virgolettà, e nianche “antica e gloriosa Roma” e nianche “grandiosa Repubblica di Venezia, portatrice di italianità nonché di civiltà”.

    Quindi xe farina del suo sacco ed esprimi el loro pensiero.

    A meno che no i pubblichi una smentita e che i condanni i miti dell’imperialismo e del colonialismo italian.

    Ma go i miei seri dubbi.

    Come za scritto ribadisso la mia tesi che sta gente se movi in senso imperialista ed in convergenza de interessi coi neo fassisti italiani, per assoggettar la Provincia de Gorizia ad Udine, come 90 anni fa.”

    Dunque secondo questo singolare personaggio che risponde al nome di sandi, le parole non virolettate sono frutto del sacco di Stefano ed esprimono il pensiero di tutti noi. Ha i suoi seri dubbi che Stefano chiarisca. Quindi tutti noi siamo imperialisti e fascisti e vogliamo assoggettare Gorizia a Udine.

    A dire il vero sono in troppi invece a voler assoggettare Gorizia a Trieste. E mentre Udine è l’unica provincia che ha diritto di sopravvivere per le sue dimensioni, per Trieste, unico caso in Italia, si è inventata la eccezione che è capoluogo di regione, ben sapendo che se anche assorbisse Gorizia, resterebbe comunque una provicnia troppo piccola e quindi non in regola.

  500. Tomasin di Cerclarie ha detto:

    Bondì.
    Mi sembra che l’intervento chiarificatore del sig. Donda sia stato cristallino e chi non lo capisce è perchè non vuol capirlo.
    In tutto il Friuli ex austriaco ci si ricorda (i più giovani attraverso le memorie di famiglia) della buona amministrazione asburgica e non sono certo i Friulani del Goriziano ad essere quegli sfegatati fascisti italianissimi che qualcuno vorrebbe far credere.
    Quanto al termine “friulanista”, se venisse correttamente interpretato significherebbe solamente “colui che si interessa di cose pertinenti al Friuli” e per quanto riguarda i Friulani ne hanno tutto il diritto; di solito, però, viene usato da coloro che sono contro il Friuli e la sua componente ladina allo stesso modo di come i “conquistatori” utilizzavano il termine “austriacante”.
    Si vino capît?
    Mandi e ogni ben.
    Tomasin

  501. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @503 BONALAMA :
    “non conoscendo alcunchè delle tua biografia ”

    Non ho mai pensato che in questi posts ci si scambiava le biografie prima dei commenti !!!

    Ringrazio comunque per la risposta anche se , con il dovuto rispetto, non ne ho capito nè i nesso nè il messaggio .

  502. Heinrich ha detto:

    Alquanto distorta e faziosa l’interpretazione di “Pieri” sul fatto che in molti comuni del goriziano si sia fatta richiesta di insegnamento del Friulano “standard”.

    Orbene, per chi come me ed altri (evidentemente la minoranza, purtroppo) ben capisce l’entità della minaccia rappresentata da tale politica, ovviamente viene sostenuta la preferenza del non insegnamento della Lingua Friulana per un semplice motivo: piuttosto che ai nostri giovani venga insegnata una versione estranea della nostra madrelingua, preferiamo insegnare loro quella giusta in famiglia, e poi a scuola o in contesti pubblici parlino un poco la lingua che più pare loro opportuna.

    Viceversa pare che una drammatica maggioranza si sia fatta infinocchiare dalla politica terrorista di questi “friulanisti” (termine che non vuole intendersi “colui che si interessa di cose pertinenti al Friuli”, come dice Tomasin, ma, bensì, come neologismo frutto della fusione tra “friulani” ed “imperialisti”), i quali sono riusciti a far passare il messaggio che il Friulano è in grave pericolo di estinzione, e far insegnare nelle scuole la variante friulana arbitrariamente stabilita da loro sia l’unica ancora di salvezza cui aggrapparsi, per la serie “piuttosto che nulla, meglio piuttosto”.

    Questa è la filosofia più autodistruttiva che un Friulano Goriziano possa abbracciare.

  503. maja ha detto:

    mah, io continuo a non capire.

  504. bonalama ha detto:

    @lonzar : ho commesso un’improprietà incoraggiandoti a chiedere a tuo padre delle notizie. Dopo mi è sovvenuto che avevi scritto “in memoria di mio padre”. La mia quindi è stata una leggerezza e non un’impropria richiesta di biografia: Avessi tu 30 anni la richiesta sarebbe stata legittima, ne avessi 70 ovvio che no. In questo sta la questione. Il resto del post vorrebbe avere un carattere più generale: probabilmente proveniamo da ambienti differenti e questo si riflette sulle differenti notizie cui abbiamo accesso. Ribadisco che meno male che c’erano anche gli americani. Non vedo altre oscurità nel mio scritto, ma è come chiedere all’oste quanto buono sia il suo vino ritengo.

  505. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @509 BONALAMA : ritengo ci sia un “qui pro quo”
    Hai detto che Churchill avrebbe promesso
    o quant’altro un confine che includesse Grado entro i confini della Neo-Jugo, io ho scritto che una notizia del genere sarebbe trapelata a casa vista l’attività di mio padre , mi faceva strano che non se ne avesse parlato! Tutto qua. Il resto mi sembra pleonastico.

  506. marisa ha detto:

    Heinrich – commento 507

    ma la pianti di scrivere “monate fuori di testa”?

    Di quando in qua di una qualsiasi lingua che abbia anche un uso pubblico (stampa, toponomastica – scuola, ecc.) non si insegna a scuola la lingua comune o standard?

    Lo si fa per la lingua inglese, per l’italiano, per lo sloveno, per il francese, e dunque perchè no per la LINGUA friulana, una lingua riconosciuta dal Vaticano come lingua liturgica, dallo Stato italiano (legge 482/99) e dal Consiglio d’Europa?

    QUALSIASI lingua che abbia un uso pubblico ha ovviamente una lingua comune (uso pubblico) e delle varianti (per l’uso familiare).

    Ma se ti fa tanto piacere continuare a provocare scrivendo “cazzate”, fai pure!

  507. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @511 MARISA : O.T. linguistico

    “monate fuori di testa”

    scitto “monate ” sembra il plurale di “Monat=mese in tedesco”

    anche se comprensibilmente “monate” e’ una italianizzazione del dialettale”monade”,
    ma e’ u pò cacofonico.

    In dialetto deriva da ” mona” nel senso
    di stupido ed allora chi fa “el mona ”
    fa ” monade”

    Così tanto per la purezza del “dialetto”

  508. Sandi Stark ha detto:

    @ 512 difatti adesso in Friul xe diffuso el taco maco “vonde monadis”, no “basta monate”.

    Con Donda se semo ciaridi, resta el fatto che alcuni furlani della Contea i continua a scriver “viva il Friuli dal Livenza all’Isonzo”, che questo xe lo slogan dei movimenti furlansiti più intransigenti e che questo slogan ghe se insegna ai giovani, che diversi de ‘sti giovani i continua a scriver del “pericolo slavo”.

    E me permetto de continuar a pensar che quando se cita se virgoletta. Ma indiferente, se quel movimento se ga ciamà fora dal neo imperialismo furlan, el xe contro i miti imperialisti ‘taliani e l’afferma che el se limita a tutelar el furlàn, e a mi me basta e me vanza.

    Resta sempre i altri, che i vol conquistar Gorizia co’ la scusa del furlan, come iera nel 1919.

  509. Sandi Stark ha detto:

    @ 511 ve gavemo fornì link per approfondir le tendenze policentriche nella tutela de due importanti gruppi linguistici.

    Probabilmente, nianche letti e nianche approfondì. Per questo continuo a pensar che tanta gente se riferissi alle lingue ed in particolare alle tutele, con criteri culturali del 1800, e con finalità politiche del 1900.

  510. Sandi Stark ha detto:

    Per andar fora dall’ OT, finalmente una bona notizia. No ancora decisiva, ma almeno sembra che la ragionevolezza no sia ancora andada del tutto a farse fuč:

    http://www.asca.it/newsregioni-Fvg__Consiglio__no_ad_una_Provincia_unica_o_a_enti_di_secondo_grado-1188613-Friuli%20Venezia%20Giulia.html

  511. Marisa ha detto:

    @ GIANPAOLO PONZAR – commento nr. 512

    Mi spiace per te, ma la parola “monata” (pl. monate) si trova nel dizionario della lingua italiana. Guarda un po’ qua:

    Grande dizionario italiano di Gabrielli Aldo:

    monata
    [mo-nà-ta]
    s.f.
    volg., sett. Sciocchezza, azione o parola idiota

    http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_Italiano/parola/monata.aspx?idD=1&Query=monata&lettera=M

    “Uno a zero” per me?

  512. bonalama ha detto:

    @lonzar più che giusto. @heinrich sottoscrivo. La costosa finzione glottologica porterà guai (in termini di acquisizione di sapienza persa a rincorrere artifizi). Quanti elementi del sottobosco dei sotans ne usufruiranno?

  513. bonalama ha detto:

    intendo col termine sottobosco impiegati pubblici impegnati a scrivere Claut Claut, Trieste triest, udine udin, barcis barthes etc. Pordenone pordenon…..

  514. Marisa ha detto:

    Bonalama, lonzar, heinrich

    ma andate a quel paese, assieme a tutte le cazzate che vi inventate di continuo!

  515. bonalama ha detto:

    l’invenzione sta nella pagliacciata che è stata messa in piedi. Questo ha come risvolto la fondamentale voce curriculare “conoscenza del friulano” già sfoggiata da alcuni politici. Il che significa che nel carrozzone pubblico verranno (o vengono) assunti lavoratori con la fondamentale “conoscenza del friulano”, quindi soldi pubblici per assunzioni sulla base di tale fondamentale capacità. E’ una cosa clientelare, che garantisce denari a chi ha fatto la furbata, alle commissioni esaminatrici, o forse alle ditte che possano vantare personale con tali fondamentali conoscenze certificate (altro che informatica, oopss informatiche, quindi si alimenta il clientelismo. E si parli ancora del meridione, questo è un esempio di stipendio assicurato nel settore pubblico, capacità non controllabili (e già si sono costruiti una cosa autoreferente) che fanno criterio preferenziale, alimentazione di parassitismo a spese della collettività! Questo è il nocciolo pagare cose improduttive e inutili col pubblico denaro, sbilanciando inoltre il carrozzone pubblico verso chi verrà deciso è idoneo a scrivere udine udin claut claut trieste triest? CLIENTELISMO E PARASSITISMO! io la chiamo discriminazione e spreco. chi stampa i libri di testo? chi li scrive? chi li vende? chi dà l’imprimatur? e chi paga?

  516. Maurice ts ha detto:

    520

    bonalama

    hai perfettamente ragione, al 100%
    ma questo vale anche per lo sloveno.

    ma le lingue minoritarie vanno difese.
    sta la legislatore far si che la minoranza non abbia ad essere avvantaggiata a danno della maggioranza.

  517. bonalama ha detto:

    diciamo che il problema della lingua slovena è un vero problema di lingua minoritaria con e referente uno stato estero e qui mi fermo altrimenti si scatena l’inferno tra tutto e tutti. Insisto per il tedesco. Una valorizzazione di tutte le parlate dell’area amministrativa attuale mi vedrebbe entusiasta. La prevaricazione invece è intollerabile e lo è ancor di più se basata sul nulla. Glottocidio!

  518. abc ha detto:

    bonalama la prevaricazione la continui a fare tu.

  519. Sandi Stark ha detto:

    @ 522 “glottocidio” no go mai sentì, se dopra de più “etnocidio”.

    Xe vero che tutela linguistica = anche magnadore, ma no confonder due fenomeni diversi, ‘sti smaferi crea magnadòre da qualsiasi attività umana.

    L’unico rimedio xe el multilinguismo e le lingue parificade. Xe difficile da ottignir, ma xe l’unica roba seria per cui batterse.

  520. abc ha detto:

    nwl post 513 leggo:

    “alcuni furlani della Contea i continua a scriver “viva il Friuli dal Livenza all’Isonzo””

    “diversi de ‘sti giovani i continua a scriver del “pericolo slavo””

    “Resta sempre i altri, che i vol conquistar Gorizia co’ la scusa del furlan, come iera nel 1919.”

    Possibile che si scrivano tante idiozie in un post solo senza documentare quello che si sostiene. Una volta scrivevo che avevo stima di questo strambissimo personaggio, ora provo disprezzo.
    Prima non andava bene dal Livenza al Timavo, ora non va bene dal Livenza all’Isonzo, poi non andrà bene dal Tagliamento al Tagliamento.

    Si citi una buona volta dove si è letta la frase attribuita ad “alcuni friulani della contea”e si elenchino i giovani che scriverebbero del “pericolo slavo”.

    Se non si è capaci di ottemperare al precedente capoverso, allora quelle affermazioni sono false e inventate.

    Ripeto: se non si è capaci di ottemperare, allora quelle affermazioni sono false e inventate.

  521. maja ha detto:

    uh, qualchedun rispolvera i supposti privilegi derivanti da un ipotetico bilinguismo. xe dai anni 80 che no sentivo ‘ste manfrine. che nostalgia!

    (ma chi che ga studiado e sa ben l’inglese godi anche lù de un ingiusto privilegio a danno dela magioranza dei monolingui italofoni fermi al au ar yu e deng yu dausend?)

  522. abc ha detto:

    Maja 492, interessanti queste tue considerazioni sulle sfumature linguistiche.

  523. maja ha detto:

    le lingue minoritarie riconosciute sono lingue minoritarie riconosciute. punto. sono paritarie e non c’è (o meglio, non ci dovrebbe essere) alcuna differenziazione gerarchica.

    ah, voi avete messo qualche bomba e siete in tanti… va ben, ciapa, ve regalo la provincia autonoma!
    uh, voialtri inveze gavè sto accento francese carinissimo… benon, anche voi se bastanza fighi.
    ‘sti altri inveze i xe slavocomunisti, però qualcosa de picio ne toca darghe lo stesso, chè sennò gavemo pupoli con quel sanguinario de tito, dopo tuto el scagaz che ghe gavemo fato in casa.
    e voi, là in fondo, che cazzo volè? perchè se gavè messo in fila? vardè che no se gavemo capì. cossa xe sto pastrocio che parlè? e perchè mai dovessimo darve ste do s’cinche che ghe demo a quei altri, visto che no gavè nissun all’estero che ne rompi le bale se no ve demo un klinz? ‘ndemo avanti, dei.

  524. Sandi Stark ha detto:

    Che vita per un fiume sbaglià, el senso no cambia.

    ABC, ti te ieri l’ammirator del Venezian, giusto?

    E come lui te me accusi de scriver falsità.

    Dio li fa e li meti insieme.

    Fin dove te vol rivar con le accuse da scriver falsi?

    Comodo qua, drio l’immunità dell’anonimato, giusto?

    Comunque el reato de diffamazion xe sempre lo stesso, l’anomimato xe caso mai un’aggravante.

    E la tecnica de diffamar i avversari xe sempre la stessa, da quando l’oio de rizino no se trova più in drogheria.

  525. abc ha detto:

    Ripeto il mio post 525.

    “Si citi una buona volta dove si è letta la frase attribuita ad “alcuni friulani della contea”e si elenchino i giovani che scriverebbero del “pericolo slavo”.

    Se non si è capaci di ottemperare al precedente capoverso, allora quelle affermazioni sono false e inventate.”

  526. maja ha detto:

    abc

    io non conosco il friulano, né la variante standard né alcuna delle varianti locali. inoltre non conosco la situazione in generale (detto altrimenti: non so quali siano le vostre beghe interne, anche se sono sicura che qualcuna ci deve essere); però ritengo che per la conservazione di una lingua, qualunque lingua, una variante standard codificata sia necessaria, perchè è la variante che fa da comune denominatore per tutti i parlanti le diverse varianti di un dato sistema linguistico.
    la variante standard è la variante della parola scritta, del teatro, della scuola. poi è ovvio che da un certo punto di vista la variante standard rappresenta anche un pericolo per le varianti locali, perchè rischia di scalzarle e di farle scomparire. sta ai parlanti conservarle, continuando a tramandarle ai propri figli, ma non si può pretendere che quei figli studino a scuola ciascuno la variante del proprio paesotto.

    comunque sia, sta a voi mettervi d’accordo e non sono i triestini a dover decidere quale variante insegnare nelle scuole delle zone friulanofone.

  527. abc ha detto:

    Maja 531, ti ringrazio vivamente, qua sembrava di parlare ai muri. Mi hai fatto tirare un sospiro di sollievo. Del resto era sottintesa dai tuoi precedenti interventi questa tua ovvia posizione.

    Maja 528, Monti ha detto proprio così per quanto riguarda i friulani. La candidata del PD alla presidenza della regione è andata anche oltre. E pensare che la votai alle europee, quanto sono stato sciocco.

  528. maja ha detto:

    aggiungo ancora una cosa: per le lingue minoritarie, per tutte le varianti di una lingua minoritaria, il pericolo maggiore è rappresentato dalla variante standard (nonché dalla variante locale) della lingua maggioritaria, non di certo dalla variante standard della lingua minoritaria stessa.

    (se non c’è letteratura, stampa, film nella mia lingua, è ovvio che dovrò ricorrere alla lingua maggioritaria, anche se in casa parlo una variante locale della mia lingua madre. che bello, sarò analfabeta nella mia lingua madre, ma perlomeno ricorderò ancora come dicevano “zappa” i miei nonni.)

  529. Sandi Stark ha detto:

    Finissila de diffamar, come te go za spiegà xe un reato.

    No scriverò certo qua chi xe i fiòi che parla de pericolo slavo sui forum de Internet, quei veramente pericolosi xe delle istituzioni come la Lega Nazionale de Cividal e chi condividi l’accusa de voler “slavizzar el Friul” per la domanda de qualche tutela della lingua…. go za postà el link diverse volte.

    Intanto, vedemo se me son inventà anche el “Friul dal Livenza al Timavo”.

    Chiunque pol scriver su google e veder cossa salta fora, meio farlo anche in furlan per becàr i duri e puri.

    Xe solo le prime due pagine de risultati, ognidun pol andar avanti se ga piazer.

    Se poderà veder che xe gente che parla de “Friuli Storico”, altri de “Friuli Geografico” e che i xe rivài a inzinganàr diversa gente in tutta Italia, e anche fora.

    Ma uno dei link xe del tutto straordinario: una signora Istituzion che parla precisamente de “Confini Naturali del Friuli”, sempre dal Livenza al Timavo.

    “Confini Naturali”… a chi xe bravo in Storia, ghe vignerà senz’altro in mente qualche analogia.

    Per chi no xe ferrà in Storia dago 2 suggerimenti: i irredentisti italiani con le loro mire colonialiste e quelle de Hitler che reclamava i “Confini Naturali” della Germania.

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/08/05/news/i-dibattiti-del-messaggero-torniamo-al-grande-friuli-1.5504804

    http://www.storiadelfriuli.com/friuli/309/quali-sono-i-confini-del-friuli-storico/

    http://home.teletu.it/campanottorivignano/Progetti%20Friuli.htm

    http://www.provincia.udine.it/friuli/Documents/Cronologia%20storica%20generale%20del%20FriuliDEF.pdf

    http://www.treccani.it/enciclopedia/friuli-venezia-giulia_(Enciclopedia-dell'-Arte-Medievale)/

    http://it.wikibooks.org/wiki/Storia_della_definizione_geografica_del_Friuli

    http://www.fbone.it/il%20friuli%20v%20g.htm

    http://comitat-friul.blogspot.it/2012/04/anche-pordenone-e-friuli.html

    http://www.viaggioin.com/ristoranti-campoformido-UD-c030016

    http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&frm=1&source=web&cd=14&ved=0CDYQFjADOAo&url=http%3A%2F%2Fwww.arlef.it%2Fdownload%2F0508MESVENNAZION_Torniamo_al_grande_Friuli.pdf&ei=I6U2UNHWDY_24QTA5ICYDQ&usg=AFQjCNHvobewrOZCfnuNP1CxpEs-1VSgvA&sig2=sR2fnfcwU33lv_SVK82K2w

    http://illombardista.wordpress.com/category/mitteleuropa/friuli/

    http://www.facebook.com/events/119555828125840/

    http://www.storiadelfriuli.com/friuli/303/da-dove-deriva-il-nome-friuli/

    http://trucheck.it/geografia/11696-il-friuli.html

    http://elvenetociama.multiply.com/journal/item/226/La-bandiera-del-Friuli?&show_interstitial=1&u=%2Fjournal%2Fitem

    http://www.istitutladinfurlan.it/daf/cartografia/25

    http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_Friuli

    http://www.lapatriedalfriul.org/?p=9150

    http://www.arlef.it/la-lenghe-furlane/friul-storie-e-culture/2#/friul-storie-e-culture

    http://www.ladinsdalfriul.eu/zenar07.htm

    http://rassegna.uniud.it/media/files-rassegna/03-11-2009/la-marilenghe-de-ete-di-miec.pdf

    http://www.provincia.udine.it/ilfriul/storiefriul/gjeografie/Pages/default.aspx

  530. edvard ha detto:

    Ma non go capito. cioè, non si rispeta trattati internazionali e quei pochi che si rispeta son in ritado di quarant anni, lo stato pur di non finanziare si inventa scuse ridicole e adesso vogliamo a metterci a finanziare pure gli insegnamenti del friulano? cioè, facciamo una cosa per volta, no? magari poi si potrà finanziare anche il serbocroato a trieste

  531. abc ha detto:

    Qua invece qualcuno sostiene che la variante standard del friulano soffocherebbe quella goriziana (come se ne esistesse una goriziana unica e ben definita con confini ben stabiliti verso quella udinese). Certamente se non posso avvalermi di media nella mia lingua, devo ricorrere alla variante standard della lingua dominante.

  532. bonalama ha detto:

    ripeto ch e non prevarico alcunchè sono prevaricata nell’assassinio del mia parlata a favore di una falsità che ammazza il residuo culturale. glottocidio intendo uccisione di una lingua. Etnocidio è altro, e in un posto dove sono passati cani e porci e ci sono anche rimasti parlare di etnocidio fa ridere. Altro è la questione slovena e più in generale delle lingue slave. Altro ancora il tedesco.

  533. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @516 MARISA – Per curiosita’ ho controllato anch’io nello Zanichelli dizionario della lingua italiana come anche nel Etimologico.

    La parola non appare !

    Io non conosco il dizionario indicato ma non e’ detto che perche il sig. Gabrielli chelo ha compilato sia
    giusto .

    Il mio intervento era del tutto ludico e non competitivo pertanto se Le e’ cosa grata
    ha vinto !!!

  534. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @519 MARISA : Questa me la deve spiegare!

    Certe isterie da tastiera se Le tenga per Lei!

    Sappia che per regolamento Lei puo’ mandare a quel paese il marito o l’amante , o chi Le manca di rispetto !
    Non credo di far parte di questi 3 casi.
    Se poi Lei a casa sua si comporta così sappia che esistono anche altri usi.

  535. Marisa ha detto:

    COMMENTO 539

    Ci sono troppo spesso in questo Blog, pesantissimi commenti contro la tutela della minoranza linguistica storica friulana, che ritengo siano quasi al limite del razzismo.

    Anche questo è permesso dal Regolamento di questo Blog?

    Evidentemente Sì, visto che nessuno dell’Amministrazione del Blog li censura…

  536. bonalama ha detto:

    minoranz? si critica da parte di alcuni l’allestimento autoreferente di uno standard che genera sprechi culturali. Minoranza rispetto a cosa? io sono minoranza rispetto agli allestitori autoreferenti.

  537. Marisa ha detto:

    Che sia da cancellare il “QUASI” del mio precedente commento nr. 540?

    Rimane comunque il fatto che nonostante sia perseguibile penalmente il razzismo contro le minoranze linguistiche storiche riconosciute con la legge 482/99 (12 minoranze tra i Furlanofoni), gli amministratori di questo Blog non intervengono mai a censurare commenti ritenibili al limite del razzismo….

  538. bonalama ha detto:

    qua si insiste ad equivocare: io trovo l’imposizione di uno standard vessatoria, a scapito degli ultimi spunti destinati a sparire. Meglio così verranno tanti studiosi a scoprire cosa si vuol soffocare e in attesa tremate tremate, le vere minoranze son tornate, anzi non se ne sono MAI andate. PERCHè SI VUOLE UCCIDERE LA VARIETà IDIOMATICA ? perchè bisogna essere asserviti a questo sì atteggiamento vessatorio? l’artificiosità della costruzione è costosa prima di tutto culturalmente. Ma cosa aspettarsi? El pedho!!!

  539. Marisa ha detto:

    BONALAMA, quando era a scuola hai protestato con la tua maestra delle Elementari perchè ti insegnava a leggere e a scrivere nella lingua italiana “standard”?

    Fammi la cortesia, piantala di fare della provocazione del tutto gratuita….

    Hai veramente stufato!

  540. Sandi Stark ha detto:

    In effetti, ai triestini no dovessi interessarghe più che tanto che furlan i ghe insegna nelle scole, più che informar le minoranze linguistiche de l’esistenza della linguistica pluricentrica e del pericolo de assimilazion che noi conossemo benissimo, no xe affari nostri. Contenti lori, contenti tuti.

  541. bonalama ha detto:

    poiché si parla di cose serie, la lingua italiana e la sua grammatica sono una cosa, voglio un esempio di italiano NON standard (astenersi sgrammaticature).

  542. bonalama ha detto:

    sandi mi ABITO a ts, nasso a ts ma go altre radise e sti altri me fa girar a 1000!!! come se no li conosessi i sistemi, volemo dir radice quadrata in standard?

  543. abc ha detto:

    Eh no, bello mio, io non sto diffamando nessuno e non commetto perciò nessun reato.

    Tu invece stai diffamando i giovani friulani della ex contea e noi friulani in genere attribuendoci sentimenti antislavi che nella quasi totalità non abbiamo e pertanto commetti reato di diffamazione.

    Nel post 513 trovo scritto “resta el fatto che alcuni furlani della Contea i continua a scriver “viva il Friuli dal Livenza all’Isonzo”, che questo xe lo slogan dei movimenti furlansiti più intransigenti e che questo slogan ghe se insegna ai giovani, che diversi de ‘sti giovani i continua a scriver del “pericolo slavo”.”

    Ti ho chiesto di documentare le tue affermazioni, hai fornito nel tuo post 534 ben 22 link nessuno dei quali (ripeto nessuno, cioè neppure uno) risulta espressamente curato da “alcuni furlani della Contea”, come li definisci tu.

    Ti ho chiesto di documentare dove questi friulani goriziani hanno scritto “Viva il Friuli dal Livenza all’ Isonzo”. Non sono colpa io se tu hai sbagliato fiume, prendendo l’Isonzo per il Timavo.

    Ti ho chiesto di citare dove sta scritto che “diversi de ‘sti giovani i continua a scriver del “pericolo slavo””. Ti faccio notare che “diversi” significa parecchi, svariati cioè ha un significato ben differente da “alcuni”. Tu nemmeno citi alcuni ma solo uno a Cividale, sempre quello. Ma lo sai almeno che in quel comune è riconosciuto lo sloveno?

    Quello che non posso tollerare è che si cerchi di insinuare che insegnamo ai giovani ad essere intolleranti con chiunque viva all’interno del Friuli storico, in modo particolare con gli slavi, cosa che non è assolutamente vera.

    Ora ripeto per l’ennesima volta, o si è capaci di documentare quanto si afferma oppure queste insinuazioni sono false tendenziose ed inventate.

    Non è colpa mia se non si è capaci di documentare quanto si afferma.

  544. Sandi Stark ha detto:

    Te pretendi che mi scrivo qua nomi e cognomi de persone per salvarme dalla tua accusa de diffamazion perchè mi te stago disendo che te me diffami disendo che scrivo balle?

    Ma semo sicuri che te son normale?

    Fate piutosto una ricerca su Google, scrivi “viva il friuli” “friuli dal livenza al timavo” sia in italian che in furlan, zonta la parola “slavo”, “slavi”, “sclav”, “sclavs”, che te fa prima.

    Opur dame un indrizzo de posta che te scrivo in privato.

  545. abc ha detto:

    Hai pur messo 22 link tutti OT, quindi una ricerca la hai fatta.

    Non ti permetto di offendere la mia persona.

    Ho provato a fare la ricerca come suggerisci, ma non viene fuori nulla di quello che tu sostieni nel tuo post 513.

    Ho deciso di non perdere altro tempo con te.

  546. ufo ha detto:

    Un esempio di italiano NON standard? Qualsiasi comunicato stampa venuto fuori da una questura (secondo me gli fanno fare scuole apposite), oppure questo.

  547. Marisa ha detto:

    BONALAMA, commento 546

    Forse è il caso tu la smetta di fare finta di non conoscere il concetto di “LINGUA COMUNE O STANDARD”, concetto stranoto e di uso ormai comune.

    ENNESIMA E ULTIMA RIPETIZIONE: tutte le lingue riconosciute e che hanno un uso pubblico, accanto ai dialetti hanno una lingua comune che viene insegnata a scuola e serve per la comunicazione non familiare. Senza una lingua comune è infatti impossibile scrivere un giornale o insegnare la lingua a scuola.

    Poi c’è, purtroppo, chi ODIA le minoranze linguistiche e vorrebbe tenere le lingue minorizzate in uno status di “minorizzazione perpetuo” ed “ad arte”, con un fine chiaramente strumentale (leggere i commenti di Bonalama per averne un saggio!), esalta i dialetti delle lingue minorizzate con il solo fine di fare “casino” e cercare di impedire l’uso “normale” della lingua minorizzata. In realtà “non gliene frega sssolutamente nulla dei dialetti” ma è solo una strategia sciovinista contro la tutela della lingua minorizzata. Infatti denigrando e diffamando, al limite del razzismo, la lingua comune o standard di una lingua minorizzata, si cerca di impedire che la minoranza abbia la possibilità – come succede in qualsiasi lingua! – di insegnare la sua lingua a scuola, di scriverla nei giornali, di farne cioè uso pubblico normale.

    Insomma per questi sciovinisti viscerali, la lingua delle minoranze DEVE restare in una fase dialettale!

    Ma a Trieste come fate a sopportare ancora la presenza dei neo-fascisti? Non vi hanno già fatto danni enormi?

  548. bonalama ha detto:

    lingua standard è una cosa di cui non c’era bisogno, ma la scelta è politica, beneficio per i presenti, damnatio memoriae per gli scomparsi, morte del loro idioma- E’ una finzione. aspetto un esempio di italiano non staandard. Sono indignata per il soffocamento delle parlate a scapito di un’artificiosità. La toponomastica : è sconcertante. Chi si è riempito in seguito a ste robe. Chi sono i 700 insegnanti certificati? perchè non si discute come e chi abbia indirizzato lo standard? Che spreco di memorie e cultura!!! E chi ci vive sopra?

  549. bonalama ha detto:

    la minoranza diventa de facto chi non draga intorno alle collinotte centrali

  550. Sandi Stark ha detto:

    Mi inveze penso che sia ugualmente fassisti quei che dopra pretesti linguistici per annetter dei territori, come succedi adesso per Gorizia.

    El model linguistico centralistico che te citi risali a due secoli fa, te go messo dei link per farte savèr che esisti anche la linguistica policentrica, che el mondo va avanti e che esisti delle alternative.

    Ma indiferente; se i goriziani xe contenti de farse annetter da Udine, va ben cussì. Solo per favor basta pretesti, qua xe anche dei lettori in grado de capir che la tutela linguistica no c’entra co’ l’espansionismo territoriale.

    E piuttoto che rivolger le votre mire annessionistiche fratricide contro Gorizia, podessi impegnarve a difenderve dalle mire annessionistiche del nazionalismo veneto, che xe in vertiginosa crescita e che rivendica el Friul:

    http://www.xoventu.org/wp-content/uploads/2008/11/cartina-venetia-con-prov-a3.jpg

  551. bonalama ha detto:

    policentrico esatto infatti a udine che fanno per salvare il parlare veneto? uguale a pn. che fanno? e poi chi ha controllato (non autoreferenziato) quanto è uscito’ perchè c’è stato bisogno di toponomastizzare creando dal nulla? e se non è il nulla cos’è? penso sia un caso unico di quella che io continuo a chiamare sopraffazione e torto alla storia dell’area! Spreco di denaro! Autoreferenzialità, asservimento? chi è il capo d’opera? chi si ritiene detentore della genuinità della parlata? vogliamo vedere ed analizzare PER BENE questo? oltre al flusso di danaro?

  552. capitano ha detto:

    Niente da aggiungere a bonalama. Per i piccoli fascismi che crescono:

    The United States does not have a national official language;

    http://en.wikipedia.org/wiki/Languages_of_the_United_States#Official_language_status

    Io mi auguro solo che da Lubiana come da Roma come da Udine non sia mai arrivato un ordine di come debba essere chiamata una comunità. debba mai più in futuro arrivare le parole su come una comunità voglia farsi chiamare.

  553. capitano ha detto:

    Il commento è un po’ confuso, ma si presti attenzione. Una lingua serve per farsi capire: chi non vuole farlo denota una forma di chiusura mentale verso gli altri. Non ci si può intendere pretendendo una conoscenza di una variante standard. Davanti alla grammatica ci sta la voglia di comunicare.
    Una variante standard viene generalmente a seguire un sistema politico. Quale sarebbe il sistema politico che sta a monte della variante standard friulana?

  554. ufo ha detto:

    Huh? Temo di essermi perso per strada, nel vano tentativo di seguire questi argomenti arzigogolati. Qualcuno mi spiega il #557 in termini terra-terra? Magari solo il riferimento a Ljubljana, che da solo non ci arrivo proprio.

    Il riferimento allo “spreco di denaro” invece mi pare di averlo gia udito da qualche parte, e non è tanto piacevole il retrogusto che lascia…

  555. capitano ha detto:

    #559 era per dire che l’idea di imporre la toponomastica (bugesonomastica da queste parti) di un luogo secondo dettami esterni mi fa schifo. Da ovunque questi imperativi provvengano.
    Ti rimando al caso di Savoia di Lucania tanto per capirsi.

  556. maja ha detto:

    ufo

    se vide d’ smo trde. nanka jest ne z’stu’pm an klinc. boh…

  557. ufo ha detto:

    Se čujen ku d’be biu u živalsken vrte in gljedo kašne čudne ž’vale so use n’ svjete. Manjkjo samo pištače z dajet opic’n…

  558. capitano ha detto:

    Amen.

    Fontana di aga dal me paìs.
    A no è aga pì fres-cia che tal me paìs.
    Fontana di rustic amòur.

    E chi vuol capire capisca.

  559. maja ha detto:

    capitano

    ufo e io abbiamo scambiato due battute nei nostri rispettivi dialetti, che sono simili ma non uguali.
    non so ufo, ma io ci ho messo sicuramente il doppio del tempo rispetto al tempo che avrei impiegato se lo avessi scritto nella variante standard di una delle lingue che conosco a livello di parlante nativo.
    a tutt’oggi, io considero il mio dialetto come la mia unica, vera lingua madre, la lingua degli affetti e dell’intimità, però, cavolo, non lo so scrivere e se non sapessi parlare e scrivere nello sloveno standard mi sentirei menomata, una il cui mondo si ferma a postojna e non è in grado di ordinare una birra e un panino nemmeno a maribor.

  560. Pieri ha detto:

    maja al 531 dà prova di intelligenza dicendo cose ceh dovrebbero essere ovvie per tutti.

    sandi stark vive fuori dal tempo, mentre bonalama è solo un isterico provocatore.

    ps: w il Friuli dal livenza al timavo!!!!

  561. dimaco il discolo ha detto:

    va benissimo pieri purchè gorizia non ne facia parte. mai

  562. Pieri ha detto:

    ah già, dimenticavo il discolo, il razzista al contrario…forse uno dei più ottusamente anti-friulani

  563. capitano ha detto:

    maja secondo me il discorso andrebbe approfondito guardando ad altri aspetti come la toponomastica e cosa potrebbe succedere a ts qualora la lingua veneta dovesse essere tutelata alla pari di altre. Mojo da a rosandra? Santa Croxe? Paexe del pescaor?

  564. marisa ha detto:

    @ MAIA – oommento 531

    Ti tingrazio di cercare di far capire l’ovvio, ma anche l’ovvio contro lo sciovinismo e il razzismo poco funziona.

    I triestini dovrebbero astenersi dall’intromettersi sulla questione della tutela della minoranza linguistica storica friulana, tutela che non li riguarda minimamente. E invece a Trieste pare essere di gran moda “lo sparare cazzate a raffica” sulla tutela di questa minoranza.

    Pregiudizi, ignoranza, antipatia (se non odio viscerale!) apertamente dichiarata, sono i minimi comuni denominatori delle “chiacchiere” triestine sulla tutela di questa minoranza.

    Confondono la grafia ufficiale con la lingua comune standard. Diffamano e deridono a piene mani. Arrivano perfino a negare l’esistenza di una regione millenaria chiamata Friuli.

    Con estrema pazienza, in diversi (da te a ABC, a Pieri e anche da me) si è cercato di spiegare e di chiarire, ma invano.

    Il tempo delle spiegazioni ora è finito: ci siamo stufati!

    Ci siamo stufati delle continue offese e derisioni. Ci siamo stufati delle continue intromissioni in una questione (tutela della lingua e cultura friulna) in cui Trieste e i triestini non hanno alcun diritto di interferire. Ci siamo stufati nel neo-fascismo triestino. E da un pezzo ci siamo arci-stufati anche di Trieste e dei triestini.

    Ma a Trieste non hanno altri problemi di cui occuparsi? Va tutto bene a Trieste?

  565. bonalama ha detto:

    Inutile che ci giriate attorno: Sono cose che contentano clientelismi e non privilegiano la storia. Va ricostruito nei dettagli il percorso che porta a questo esito, perchè questo standard e non un altro? chi e perchè ha deciso?Bisogna ricostruire tutti i passaggi che hanno portato a sta roba: devono venire fuori le spese sostenute, deve venir fuori perchè sono state sostenute, chi sono gli auto referenti, chi si arroga il diritto di imporre una finzione, quanto costa anche il termini culturali il glottocidio, chi valuta gli insegnanti, chi e perchè ha deciso la variante, chi e perchè ha stabilito che ci sono 700 insegnaanti idonei, chi e perchè impone una finzione

  566. Marisa ha detto:

    BONALAMA, SONO CAZZI NOSTRI! o.k. ?

    Non fai altro che scrivere “cazzate” a raffica. Non è ora che tu la smetta? Nessuno imporrà mai a Trieste e ai triestini lo studio della lingua friulana. Quindi non è un vostro problema. O.K.?

    Preoccupatevi piuttosto dei problemi triestini. O forse non ne avete a sufficenza?

  567. bonalama ha detto:

    no, se riguarda i cittadini tutti e i soldi pubblici sono affari di tutti. Il sospetto di autoreferenzialità è troppo forte. Come pure va acclarata la trasparenza delle procedure. Non è possibile essere ostaggio di pochi autoreferenti. attenzione. si tratta di sopraffazione nei confronti di tutte le parlate. chi ha deciso? Sono decisioni giustificate o arbitrii? La toponomastica imposta è violenza, è una cosa che nasce dal nulla, non va bene. Non si chiami tutela dare nomi inventati o ristretti a qualche sobborgo collinare a località che nelle parlate locali hanno già la loro secolare denominazione. Oltre che sopraffazione è improprio. I docenti abilitati su quali basi lo sono? i politici che scrivono in curriculum conoscenza del friulano da chi sono stati certificati? da coloro ai quali forse non sembrava vero di improvvisarsi sorestans dopo anni di asservimento anche culturale agli stessi? o dai sorestans stessi? A udine presso alcuni esponenti dei ceti agiati si parlava veneto e la cosa mi faceva sorridere. Sfugge a molti che io contesto la scelta collinare, non la valorizzazione degli idiomi. quando si entra in politica in questo caso vedo caccia di voti ed espansionismo quale riscatto di lunghe sottomissioni.

  568. Pieri ha detto:

    marisa lascia perdere bonalama. Al è dibant cirì di insegnà al mus

  569. bonalama ha detto:

    tipico commento autoreferenziale………. esperienza di difficoltà di apprendimento???

  570. capitano ha detto:

    …, “Piàsa déŀa spòrta”, “Poséta dei cuàtro continenti”, “Paexe gròta xigànte”, “Proséco”, “Area de risérca”, “Xardìni pùblici”, “Mòƚo sbrenà”, …

  571. capitano ha detto:

    …, “Ospedàl maxór”, “FinScuèri”, “Gorixia”, …

  572. bonalama ha detto:

    proséco? no xe meio proSUTO? ma se disi prosuto o persuto? per mi persuto xe strano, me ricordo i mii parenti chi i diseva parsut, ma in furlan (dx tagliamento, ovio)

  573. maja ha detto:

    capitano

    dici che è come se si decidesse di riconoscere il veneto come lingua minoritaria tutelata e poi si pretendesse di imporre la variante e la grafia di venezia a tutte le zone in cui esiste una parlata di origine veneta?

    immagino che in un caso del genere, i triestinofoni farebbero un gran casino.

    (però, capitano, capitano, a santa croxe e nel paexe gròta xigànte non esiste una parlata veneta autoctona. per la gran parte, sono nomi fittizi anche quelli nella variante italiana attuale; e pure quelli originari sono stati slovenizzati, per così dire: sono stati addattati alla grafia e al sistema fonetico della variante standard. nessuno ha avuto da ridire. sarà perchè lo sloveno standard si è affermato da qualche secolo e ha uno stato nazionale alle spalle.)

  574. maja ha detto:

    (addattati, sì… pardon.)

  575. capitano ha detto:

    a santa croxe e nel paexe gròta xigànte non esiste una parlata veneta autoctona

    maja maja i cartelli Vignesie, Triest, Roncjis (dai legijonariis?) e Grau sono lì quando vuoi te li mostro. 😉

  576. maja ha detto:

    vignesie da noi si dice benetke, caro. 😉

    (non ci sto capendo un klinc, però mi sa che qua le questioni puramente linguistiche stanno lasciando il campo alle questioni politiche. lascio perdere, ma prima ci tengo a chiarire che i discorsi sulla velika furlanija, sul friuli da qui a là, non piacciono nemmeno a me.)

  577. bonalama ha detto:

    vignesie, altrove si dice venethia, da dove nasce vignesie? e soprattutto perchè dovrebbe essere meglio di venethia? non si rendono conto che uccidono le lingue compresenti? o è quello che vogliono?

  578. bonalama ha detto:

    poi triest fa ridere, anche nelle più sperdute valli si diceva trieste, triest è deutsch

  579. Marisa ha detto:

    “maja maja i cartelli Vignesie, Triest, Roncjis (dai legijonariis?) e Grau sono lì quando vuoi te li mostro.”

    In lingua friulana Venezia si scrive “Vignesie”, Trieste si scrive “Triest”: dov’è il problema?

    Solo uno squallido sciovinismo di stampo fascista può negare il diritto all’uso nella toponomastica della lingua della minoranza….

    Comunque riscrivo: SONO CAZZI DELLA MINORANZA FRIULANA, non di Trieste o di quattro triestini sciovinisti anti-friulani….

  580. bonalama ha detto:

    non è vero che trieste si dice triest, da dove viene questa genialata????? Di quale minoranza si parla? esiste solo una minoranza sacrificata da una maggioranza autoreferente, residuo delle dominazioni dei sorestans

  581. abc ha detto:

    Bonalama, nel Friuli orientale in friulano si è sempre detto Triest, forse perché, come osservi tu, si dice così anche in tedesco che era la lingua ufficiale qui.
    Una domanda, se ti va di rispondere. Quale sloveno secondo te andrebbe insegnato nei comuni slovenofoni al di qua del confine? quello standard o quello locale? grazie

  582. bonalama ha detto:

    abc : io sono dx tagliamento, delle cose slovene non so nulla se non che è stato codificato qc nell’800 e che è la lingua ufficiale di uno stato estero. Sono assai curiosa invece di sapere attraverso quali vie si sia arrivati alla lingua attuale. Ma se parliamo dell’800 beh sono altri tempi. Il 90% della popolazione era analfabeta (parlo di noi!!! delle nostre parti!!!!) con potere di critica nullo e consapevolezza zero. Sarà cambiato qc da quella volta? sembra di no! (parlo delle nostre zone italiche)

  583. Marisa ha detto:

    Trieste = TRIEST

    Non c’entra proprio nulla la lingua tedesca. “Triest” si pronuncia e si scrive così ovunque in Friuli.

    Così come UDINE in Friulano si pronuncia e si scrive ovunque “Udin”.

    ABC, lascia perdere Bonalama, si sta solo divertendo a provocare con “cazzate” incredibili”….

  584. bonalama ha detto:

    mi fa piacere l’ammissione di impotenza, viene spontaneo quindi ritenere che la dx tagliamento non sia friuli nell’accezione ipertrofica che galleggia da certe parti…..

  585. abc ha detto:

    Bonalama, avevo intuito che eri originaria della dx Tagliamento, ecco anche spiegata questa tua tenace opposizione al friulano standard. Non condivido, ma rispetto.

    Forse Maja ci può spiegare le vie che hanno condotto allo sloveno attuale. Si arricchirebbe il dibattito.
    Quanto alla scolarizzazione il Friuli orientale e Trieste ai tempi dell’Austria avevano un indice di analfabetismo bassissimo, fra i più bassi di tutto l’Impero, a differenza del Friuli veneto e dell’Italia in genere.
    Al riguardo, fra le battute più sarcastiche degli slavi assoggettati allo stato italiano dopo il 1918 circolava questa: “e dicono di portarci la civiltà”.
    Nei tuoi interventi ho letto che sei favorevole agli idiomi locali per quanto riguarda Sauris e Timau; forse lo saresti anche per Resia e le valli del Torre e Natisone, che mai fecero parte di uno stato a maggioranza slovena e che quindi ebbero meno contatti diretti con i parlanti altre varietà di sloveno?

    Quanto alle sfumature di ogni parlata, io giocavo con mio cugino che abitava accanto a me. I nostri padri erano fratelli, ma le nostre madri avevano origini differenti. Ebbene nello stesso cortile usavamo sfumature di linguaggio diverse. Se si dovesse tener conto di ogni piccola differenza, nemmeno si sarebbe in grado di stabilire quante varianti esistono, nè di trovare adeguati insegnanti per ognuna di esse.

    In friulano di Gorizia cimice si dice bugesa.

  586. capitano ha detto:

    maja io non ho visto un cartello stradale in tutta la slovenia indicare Benetke. Italija, al massimo Trst (a Koper credo).
    Cmqe posso capire chi non trova la discussione interessante, vuoi per il tema del post che era quasi tutt’altro prima che qualcuno facesse della geolinguistica un tema per insulti gratuiti. Chiederò a Chomsky un parere in proposito 😉

  587. Jasna ha detto:

    @591 capitano
    Potrei ricordare male ma credo di aver visto un cartello Benetke sulla costiera…

  588. capitano ha detto:

    Si Jasna credo che tu abbia ragione. In Italia si è scelta questo sistema. In Austria scrivono, ad esempio, Ljubljana e Udine il che mi pare più logico.

  589. Sandi Stark ha detto:

    A mi “Triest” me sta benissimo, ma alora che sia anche “Görz”, “Pontafel”, “Raibl”, “Lussnitz”, “Uggowitz”, “Goggart”, “Wolfsberg”… e che vizin de “Tarvis” se metti “(K)” de Kartnen o che se lo scrivi in un’altro color, in modo che almeno ai turisti ghe possi vignir el dubbio che quella cittadina xe stada furlanizzada in tempi recenti.

  590. bonalama ha detto:

    abc non so se ti riferivi a me parlando di sauris e timau, non credo. avevo intuito il bugesa da un precedente bugesonomastica. Sarebbe interessante sapere se c’è legame con pudiesa ( a orecchio parrebbe) e anche con bug, ma forse esondo. Io ritengo che le tradizioni vadano rispettate e che la toponomastica imposta sia un’ indecenza. Il patrimonio culturale e linguistico va valorizzato e non sacrificato a cominciare dalla pronuncia. sul tasso di analfabetismo nell’800 mi riferivo alle aree rurali ora italiche soprattutto riguardo la posizione delle donne. Relazionaci su Chomsky……

  591. bonalama ha detto:

    chomski era per Capitano scusate. benetke c’è in costiera, cioè non proprio costiera nella strada che sbocca a sistiana (mi pare)

  592. Sandi Stark ha detto:

    @ 591 mi go delle medaie sportive rilassade a Klagenfurt nei anni ’70, dove la nostra rappresentativa vigniva scritta “Benetia Giulia”. Quela volta pensavo che fussi un sbagliio ortografico, adesso penso che forsi iera el scherzo de qualche buontempone carinzian.

  593. maja ha detto:

    capitano

    l’argomento mi interessa molto, ma purtroppo non ci capisco una cippa. l’unica cosa che capisco è che ci sono un sacco di beghe di cui non conosco né i motivi né gli scopi (una vaga idea me la sono fatta, ma preferisco soprassedere).

    abc

    sull’evoluzione dello sloveno standard ti rimando alla wikipedia inglese che ha una voce a sé anche per i dialetti sloveni.

    un dato interessante è questo (cito dalle voci su Kopitar e Prešeren sperando che si capisca il punto):

    su Kopitar:

    Among European linguists, he was considered a valued scientist and thinker. In 1808, he published the first Slovenian grammar, called Grammatik der Slavischen Sprache in Krain, Karnten und Steyemark. In his work Glagolita Clozianus (1836), he published the first critically revised, translated, and annotated version of the Freising Manuscripts, the oldest known work in Slovene and the first work in any Slavic language written in the Latin alphabet.

    In the 1820s and 1830s, Kopitar became involved in the Slovene Alphabet War (Slovene: Abecedna vojna, or Črkarska pravda), a debate over orthographic reform. Kopitar’s main opponent in the conflict was the philologist Matija Čop.

    Čop and Kopitar also disagreed on the issue of whether the Slovenes should develop their own national culture. Kopitar favored gradual evolution towards a common literary language for all South Slavic peoples, with Slovene dialects remaining the colloquial language of the peansantry. Čop, on the other hand, insisted on the creation of a high culture in Slovene that would follow contemporary literary trends. One of the main supporters of Čop’s project, the poet France Prešeren, sharply criticized Kopitar’s views, which led to frequent confrontations between the two.

    su prešeren:

    In 1825, he completed a collection of “Carniolan poems,” which he showed to the philologist Jernej Kopitar. Kopitar was very critical of the young man’s literary attempts, and so Prešeren destroyed the entire collection. Kopitar’s rejection hindered the development of Prešeren’s creativity.

    Today, Prešeren is still considered one of the leading poets of Slovenian literature, acclaimed not only nationally or regionally, but also according to the standards of developed European literature. Prešeren was one of the greatest European Romanticists.

    Prešeren’s legacy in Slovenian culture is enormous. He is generally regarded as the national poet. In 1905, his monument was placed at the central square in Ljubljana, now called Prešeren Square. In 1945, the anniversary of his death, called Prešeren Day, was declared as the Slovenian cultural holiday. In 1989, his Zdravljica was declared the national anthem of Slovenia. In 1992, his effigy was portrayed on the Slovenian 1000 tolar banknote, and since 2007, his image is on the Slovenian two-euro coin. The highest Slovenian prize for artistic achievements, the Prešeren Award, is named after him.

    Nel caso sloveno, l’affermazione di una lingua standard con la conseguente produzione di letteratura alta in questa variante va di pari passo con l’elaborazione della coscienza nazionale. Kopitar, uno dei massimi intellettuali dell’epoca e autore della prima grammatica slovena, aveva sotto il proprio naso uno dei “padri della patria” e non fu in grado di riconoscerlo, convinto com’era che lo sloveno dovesse restare la lingua dei contadini.
    Chissà… se avessero prevalso le idee di Kopitar e non quelle di Čop, che Prešeren mise egregemante in pratica, forse oggi non ci sarebbero sloveni, ma solo serbo-croati, da Celovec/Klagenfurt fino a Podgorica.

  594. maja ha detto:

    Non so, abc, dimmi tu, ce l’avete, voi, un Prešeren? 😉

  595. capitano ha detto:

    maja interesserebbe anche a me se la discussione proseguisse senza certi eccessi da velikisti. Lì interviene qualcosa che mi è oscuro: interessi di bottega, una forma di insoddisfazione personale, frustrazioni mai sopite

    http://www.youtube.com/watch?v=j_NMfZauWG0

  596. abc ha detto:

    @ maja, grazie per le informazioni che trovo molto interessanti. Ma non sono riuscito a capire cosa vuol dire “peansantry”?
    Sicché c’era il rischio di formazione di una lingua unica jugoslava all’interno dell’Austria-Ungheria. Si può dire che Prešeren è apparso sulla scena al momento giusto, buon per la Slovenia che ora è indipendente. Interessante da sapere la guerra dell’alfabeto che si può paragonare alle dispute sulla nuova grafia standard del friulano. Adesso sarebbe il momento giusto in Friuli per un Prešeren.

  597. bonalama ha detto:

    la complessità della questione ortografica e i probabili passi avanti compiuti nelle discipline linguistiche dovrebbero probabilmente consigliare un pool di esperti, l’uomo della provvidenza (un odierno Prešeren) non dovrebbe bastare, si cominci con una revisione critica (non pettegola)indipendente su quanto prodotto finora. Augurabilmente esperti indipendenti e augurabilmente onorati di fare ciò. No a nomine politiche.

  598. hobo ha detto:

    scusate se mi intrometto.

    @abc
    “peansantry” e’ un refuso. la parola giusta e’ “peasantry”, la classe dei contadini.

    @bonalama@abc
    ma non e’ questione di “uomini della provvidenza”. prešeren decide di scrivere in sloveno perche’ vive in un certo contesto storico e culturale, quello del romanticismo.
    e’ che qua non si capisce se si sta parlando di

    – tutela di una lingua e di una minoranza linguistica
    – formazione di un’ identita’ nazionale
    – fondazione di uno stato

    sono tre cose diverse.

    la distanza dal 1825 non riguarda solo lo stato dell’ arte nelle discipline linguistiche, ma anche il contesto storico. il formarsi di una coscienza nazionale nel 1825 poteva avere e di solito aveva un significato rivoluzionario. oggi, nel 2012, le cose sono un po’ piu’ complesse e problematiche.

  599. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 540 MARISA : Le rispondo un pò in ritardo.

    Lei potrà avere le sue legittime ragioni per essere irritata comunque io se ricontrolla i posts vedrà che non esistono commenti ne sulla lingua nè sull’uso della lingua Friulana per la semplice ragione che la mia conoscenza è zero, in effetti quelle poche parole menzionate non le conosco nè ne comprendo il significato nè conosco i problemi relativi.
    I miei interessi di lavoro sono rivolti al mare ed al campo marittimo, confesso anche la mia ignoranza del territoro essendo transitato solo in autostrada per andare in Austria o per andare verso Venezia ed a Udine saro’ stato forse 5 volte in tutta la mia vita.Si figuri se io possa avere qualche motivo di insofferenza verso ciò che è friulano !!!!
    E pensare che ho fatto due volte il giro del mondo su navi !!!

  600. capitano ha detto:

    E’ ovvio (almeno per chi vive in friuli) che dietro ai talebani del friulanismo vi siano rivendicazioni che usano l’argomento della lingua come semplice pretesto. E’ la risacca del moto leghista degli anni 90, quella piena di delusioni per aspettative di autonomia e forse qualcosa di più. Le sparate degli amministratori leghisti come il Fontanini sono , secondo me, rudimentali tentativi di negare l’evidente fallimento delle loro politiche e dell’inutilità delle cadreghe su cui siedono. Un gridare più forte dei vonde monadis perchè, se non questi, altri inevitabilmente prima o poi eroderanno voti alla Lega (forse già il prossimo anno).
    Posso garantire che i paralleli con la salvaguardia di altre lingue minoritarie come lo sloveno sono inadeguati per qualche fantastiliardo di motivi.

  601. marisa ha detto:

    CAPITANO, la prima proposta di legge parlamentare per l’attuazione dell’art. 6 della Costituzione italiana è di data 20.6.1979.

    Era una proposta presentata dal partito radicale e le minoranze di cui si chiedeva la tutela erano quelle “di origine tedesca, francese, catalana, slovena, croata, albanese, greca, occitano-provenzale, ladina, LADINA FRIULANA, sarda.

    Nel 1979 furono presentate altre tre proposte parlamentari e tutte avevano lo stesso elenco di minoranze, ossia comprendevano anche i FRIULANI.

    Ti riscrivo la data: 20 giugno 1979.

    E in tutte le altre proposte parlamentari di attuazione dell’art. 6 della Costituzione italiano, presentate negli anni successivi, i FRIULANI erano sempre inclusi nell’elenco delle minoranze da tutelare.

    Sbaglio o nel 1979 la Lega Nord non esisteva ancora?

    Quindi, fammi la cortesia, informati meglio prima di commentare…

    GRAZIE!

  602. capitano ha detto:

    Quello che hai scritto non vuol dire assolutamente nulla ed è completamente scollegato da ciò che ho scritto io.
    La lega si è impadronita negli ultimi 20 anni di alcuni temi e fino ad oggi ne è de facto l’identificazione politica. Le date che tu spari non cambiano nulla nella sostanza (se non che hai smentito te stessa e le tue teorie sulla ragioni dell’autonomia regionale). I progrom c’erano prima di Auschwitz, le lotte operaie prima della rivoluzione russa e quant’altro… quindi l’invito ad informarsi prima di schiacciare la tastiera viene respinto cordialmente alla mittente.

  603. Marisa ha detto:

    CAPITANO, la lega Nord in Parlamento ha votato CONTRO la legge 482/99 – legge che dà attuazione all’articolo 6 della Costituzione italiana.

    E non si è affatto impadronita della tutela delle minoranze linguistiche storiche che al contrario ha sempre avversato e cercato di “mescolare” ad arte con i dialetti della lingua italiana.

    La Lega Nord ha inventato una fasulla identità padana e una fasulla Padania. Ha fatto dello sciovinismo contro gli extra-comunitari una bandiera politica.

    Per quanto riguarda le minoranze linguistiche è stata una vera disgrazia!

    E relativamente al motivo per cui la nostra regione è a Statuto speciale non mi contraddico per nulla.

    Fino al 1999 l’art. 6 richiamato dalla X norma transitoria della nostra Costituzione, non aveva ancora trovato applicazione. Ma ora, dal 1999 questo articolo ha piena applicazione e riconosce anche i Friulani tra le 12 minoranze linguistiche storiche tutelate dalla Repubblica italiana. Nel 1999 alle tre minoranze linguistiche riconosciute in forza di accordi internazionali se ne sono aggiunte altre 9: e tutte con PARI diritti linguistici costituzionali….

  604. Mauricets ha detto:

    608

    Marisa

    su questi punti hai perfettamente ragione.

    senza la lega l’italia sarebbe avanti di venti anni.
    su tutto, anche sulle minoranze linguistiche.

    la lega è stata la stampella del potere, appoggio per la destra e alibi per la sinistra.

  605. capitano ha detto:

    L’analisi sulla Lega è abbastanza corretta ma ignori quale sia la percezione condivisa dalla maggior parte delle persone nel resto d’Italia e la Lega è ancora vista come il “partito del nord”.
    Se solo qualcuno si fosse accorto per un momento degli scivoloni che ha commesso negli ultimi anni (mi viene in mente la Val Susa) adesso la Lega si sarebbe già polverizzata.
    Resta a chi si spende per certe cause capire con chi intraprendere certi viaggi in politica, i radicali, ad esempio, nella convinzione di attuare delle riforme liberali si sono affidati persino ai governi composti da post-fascisti. Cosa hanno ottenuto?

  606. Mauricets ha detto:

    610

    capitano

    i radicali ormai sono finiti.

    hanno preso posizioni inconprensibili agli eletttori.

    basta ricordare il piglio guerrafondaio verso l’IRAQ.
    ne vediamo i risultati.

  607. Sandi Stark ha detto:

    Non ho compreso il binomio “tutela -autonomia”. Se così fosse, come si giustifica la tutela dello sloveno portanto un territorio con tanti parlanti, sotto una Provincia che come tutela linguistica è ai primordi e dove quella “minoranza” conterebbe ancora di meno e cioè praticamente nulla?

  608. Sara Matijacic ha detto:

    612 commenti??? gave superà persino Trst je nas, Pahor e simili 😀

  609. bonalama ha detto:

    la regione è autonoma in virtu’ della situazione di trieste. i leghisti meglio perderli che trovarli.

  610. Mauricets ha detto:

    se guardate le tv friulane vi è chi profila una unificazione del friuli al vento.

  611. abc ha detto:

    @ hobo 603, grazie per “peasantry”.
    Certo sono argomenti diversi
    -tutela di una lingua e di una minoranza linguistica
    -formazione di un’identità nazionale
    -fondazione di uno stato.
    Per quanto mi riguarda, ho risposto alla domanda di Maja che mi chiedeva se noi friulani abbiamo un Prešeren.
    Ma l’argomento in discussione è il referendum proposto da Romoli.
    Io da friulano nato e cresciuto qua, avevo semplicemente scritto che mi oppongo a finire sotto Trieste. E continuerò a sostenere questa mia posizione, non mi importa degli insulti che continuerò a ricevere.
    Secondo qualcuno qui, sarebbe da fascisti ambire a far parte di una provincia a maggioranza friulana piuttosto che finire minoranza marginale ed insignificante in una provincia che ha sempre deriso i friulani.

  612. hobo ha detto:

    @abc

    io non penso che tu sia fascista, per niente.

    ma a parte questo, io penso che in generale il termine “fascista” andrebbe riservato a chi e’ fascista, e di fascisti in questo paese ce ne sono tanti: da casa pound (si autodefiniscono “fascisti del terzo millennio”), alla corrente evoliana della lega nord (esiste, esiste), a certi fenomeni che imperversano qua a trieste/trst, a certi altri fenomeni che imperversano in quel di cividale, ecc. ecc.

    inflazionare l’ uso del termine “fascista” lo svuota di significato.

  613. John Remada ha detto:

    Tanti fascisti,tanti incubi!

  614. Sandi Stark ha detto:

    @ 616 chi te ga mai dito che xe da fassisti voler appartignìr a un’altra amministrazion?

    Caso mai xe da fassisti i aneliti imperialisti de chi vol conquistare altri territori contando floce su “riunificazioni” de terre e popoli che no xe mai stai unidi.

    No penso che te sarà ricordà dai goriziani come un fassista, caso mai i te ricorderà come Cesare Battisti a Trento e Oberdank a Trieste.

    Pensa, forsi in futuro i ghe cambierà nome al Travnik e i lo ciamerà Plačâl ABC.

  615. MARISA ha detto:

    @ CAPITANO commento nr. 610

    Ovviamente ci sono Friulani che votano Lega Nord, così come si sono Triestini che votano a destra e magari sono anche iper-nazionalisti italiani.

    In ogni comunità trovi di tutto e di più.

    Ma ci sono anche molti Friulani che sono estremamente critici con Lega Nord, parlando di tutela della minoranza linguistica friulana e non perdono occasione per denunciarne le ambiguità e provocare i votanti Friulani della Lega Nord.

    Leggi questo link provocazione/denuncia:

    http://comitat-friul.blogspot.it/2011/08/i-friulani-ringraziano-e-non.html

    mandi

  616. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @620 MARISA : Come ho già confessato la mia totale ignoranza sulla tutela della lngua Friulana.
    Mi viene spontanea ed ingenua una domanda :
    perchè essendo il Friulano gruppo maggioritario di quelle che dai linguisti vengono chiamate lingue Reto-Romaniche cioè
    i gruppi ladini della Svizzera dove è quarta ligua ufficiale presente anche sulle banconote e delle valli del Trentino-Altoadige lì non ci sono tutti sti casini ???
    Come si sono messi d’accordo???

  617. Marisa ha detto:

    @ GIANPAOLO LONZAR – commento 621

    Se mi specifici a “quali” casini ti riferisci, cercherò di rispondere alla tua domanda.

  618. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @622 MARISA : Casini in senso generale, uno che non conosce il problema vede o percepisce
    un senso di confusione, contrasto, disaccordi su applicazioni di leggi regolamenti mancate erogazioni finanziarie od uso improprio delle stesse. Non sembra che questo argomento abbia una vita facile ! Sembra che tutto sia all’insegna di un disagio.Questa e’ la sensazione che uno ignorante totale ne ricava.Altro non ho da dire

  619. Marisa ha detto:

    @ GIANPAOLO LONZAR – commento nr. 623

    Ho capito.
    Allora “provo” a risponderti sintetizzando al massimo.

    Il problema va diviso in due parti:
    1) Tutela lingua friulana e sua attuazione: non c’è alcun “casino” tra chi si occupa concretamente di lingua friulana, salvo qualche “frangia” di bastian contrari direi fisiologica. Dal 1995 c’è una grafia ufficiale fissata per legge: questo significa che nel 1995 si è posto “finalmente” fine alle baruffe tra “adetti ai lavori” e ora giornali, libri, scuola, toponomastica,ecc. sono scritti tutti usando la stessa grafia, come in qualsiasi lingua al mondo.
    E’ questa una grandissima conquista di noi Friulani, che i sardi e i ladini non hanno ancora: e infatti sono ancora lì che si baruffano come iene!
    Ti preciso che le varianti della lingua friulana sono scrivibili con la grafia ufficiale perchè si è tenuto conto anche dei suoni più particolari e più marginali. Dunque tutto O.K. tra chi si occupa di tutela della lingua friulana.

    2) Partiti politici regionali. E’ questa la nota dolente. E’ qui che ci sono i “casini”, perchè se è vero che ci sono anche ottime “sensibilità” politiche individuali per quanto riguarda la tutela della minoranza linguistica friulana, ci sono però anche parecchie insensibilità se non perfino ostracismo e sciovinismo viscerale, o grandissima indifferenza. Questa situazione è stata da noi denunciata un sacco di volte anche al Consiglio d’Europa e il Consiglio d’Europa, in via ufficiale, ha più volte con comunicati ufficiali scritti “sgridato” sia Roma che la nostra Regione: ma l’Europa più di “rimbrottare” non può fare altro!

    E’ questo secondo punto che ci crea problemi spaventosi nella tutela della nostra lingua.

    Leggi un po’ qua:

    http://com482.altervista.org/documents/docu12_02_it.pdf

    http://com482.altervista.org/comunicats/comst12_01_it.pdf

    http://com482.altervista.org/comunicats/comst11_07_it.pdf

    Aggiungi poi una stampa (soprattutto triestina, ma non solo) non solo brutalmente nemica, ma che strumentalizza ogni più piccolo finanziamento concesso alla tutela della nostra lingua per strillare allo spreco del denaro pubblico.

    LADINI della Svizzera e Trentino-Alto Adige: hanno una “politica” amica e infatti il livello della loro tutela è molto elevato.

    Per il resto mi risulta che i ladini non siano ancora riusciti a mettersi d’accordo su una grafia ufficiale, con tutto i problemi che ne conseguono. Inoltre tra i ladini della Provinca di Trento e quelli della provincia di Bolzano, pare ci siano non pochi problemi di rapporti: e in tutto forse sono 20.000 persone.

    Spero di averti fatto un quadro sufficentemente chiaro.

    mandi

  620. Marisa ha detto:

    @ GIANPAOLO LONZAR

    Ho capito.
    Allora “provo” a risponderti sintetizzando al massimo.

    Il problema va diviso in due parti:

    1) Tutela lingua friulana e sua attuazione: non c’è alcun “casino” tra chi si occupa concretamente di lingua friulana, salvo qualche “frangia” di bastian contrari direi fisiologica. Dal 1995 c’è una grafia ufficiale fissata per legge: questo significa che nel 1995 si è posto “finalmente” fine alle baruffe tra “adetti ai lavori” e ora giornali, libri, scuola, toponomastica,ecc. sono scritti tutti usando la stessa grafia, come in qualsiasi lingua al mondo.
    E’ questa una grandissima conquista di noi Friulani, che i sardi e i ladini non hanno ancora: e infatti sono ancora lì che si baruffano come iene!
    Ti preciso che le varianti della lingua friulana sono scrivibili con la grafia ufficiale perchè si è tenuto conto anche dei suoni più particolari e più marginali. Dunque tutto O.K. tra chi si occupa di tutela della lingua friulana.

    2) Partiti politici regionali. E’ questa la nota dolente. E’ qui che ci sono i “casini”, perchè se è vero che ci sono anche ottime “sensibilità” politiche individuali per quanto riguarda la tutela della minoranza linguistica friulana, ci sono però anche parecchie insensibilità se non perfino ostracismo e sciovinismo viscerale, o grandissima indifferenza. Questa situazione è stata da noi denunciata un sacco di volte anche al Consiglio d’Europa e il Consiglio d’Europa, in via ufficiale, ha più volte con comunicati ufficiali scritti “sgridato” sia Roma che la nostra Regione: ma l’Europa più di “rimbrottare” non può fare altro!

    E’ questo secondo punto che ci crea problemi spaventosi nella tutela della nostra lingua.

    Leggi un po’ qua:

    http://com482.altervista.org/documents/docu12_02_it.pdf

    http://com482.altervista.org/comunicats/comst12_01_it.pdf

    http://com482.altervista.org/comunicats/comst11_07_it.pdf

    Aggiungi poi una stampa (soprattutto triestina, ma non solo) non solo brutalmente nemica, ma che strumentalizza ogni più piccolo finanziamento concesso alla tutela della nostra lingua per strillare allo spreco del denaro pubblico.

    LADINI della Svizzera e Trentino-Alto Adige: hanno una “politica” amica e infatti il livello della loro tutela è molto elevato. Per il resto mi risulta che i ladini non siano ancora riusciti a mettersi d’accordo su una grafia ufficiale, con tutto i problemi che ne conseguono.

    Inoltre tra i ladini della Provinca di Trento e quelli della provincia di Bolzano, pare ci siano non pochi problemi di rapporti: e in tutto forse sono 20.000 persone.

    Spero di averti fatto un quadro sufficentemente chiaro.

    mandi

  621. hobo ha detto:

    marisa, quel che dici e’ anche vero.

    pero’ pero’.

    allarghiamo un po’ il campo. io sul sito del front furlan leggo delle analisi sulla situazione politica europea e mondiale che fanno venire i brividi. ad esempio, un ardito parallelo tra la situazione attuale e quella del ’32, in cui tra altre cose viene detto:

    “Adolfo lo tirarono in guerra: la Polonia istigata da Francia ed Inghilterra dichiarò dopo innumerevoli stragi di cittadini tedeschi sui confini, che entro pochi giorni sarebbe entrata a Berlino. Adolfo li prese d’anticipo, ed in Polonia entrò lui il giorno dopo. I Russi presero la palla al balzo, ed avendo – guarda caso – 11.000 carri armati già parcheggiati sui confini russo-tedesco-polacchi, entrarono pure loro in Polonia. Inghilterra e Francia fecero come oggi continuano a fare con la Libia, la Siria, l’Iraq; dichiararono guerra alla Germania. Stranamente non alla Russia, che aveva la stessa colpa di aver invaso la Polonia. Un’aggravante non da poco era che Adolfo aveva appena chiuso la banca dei soliti e creato una banca Nazionale, creando una reazione del mondo ebreo, che sin dal 1934 aveva dichiarato “guerra al Terzo Reich: prima pagina del “Guardian” di Londra >. Non sopportavano il baratto senza soldi col quale Adolfo aveva importato generi alimentari soprattutto dal Sud America, di cui la Germania era sprovvista, scambiandoli coi prodotti ad alto valore aggiunto Tedeschi.”

    “Mi si dice che gli Americani persero solo 10.000 soldati nella seconda guerra mondiale (mi bacchettino le mani gli Storici, ma non credo a dati ufficiali; questi sono dati ufficiosi ma di prima mano). Mi dispiace per ogni essere umano morto, ma rispetto ai 20.000.000 di europei morti è il 2 per mille. Con un risultato politico ed economico eccellente (per loro) e che ancora subiamo. Un’ottima coreografia, cinica ma di effetto.”

    “Che i colpevoli siano i Sionisti, i Bildenberger, la Trilaterale, i Rettiliani, non lo so; ma so che il Terzo Reich non aveva debito pubblico, che dal ‘32 al ‘34 la politica economica di Adolfo fece calare i disoccupati da 6 milioni a 1,5, che l’inflazione era del 0,25% l’anno. In percentuale, la disoccupazione scese allo 0,25% dal 25% che A.H. trovò al suo insediamento. E il tutto mandando a casa i finanzieri, che a quel tempo erano rappresentati da alcuni Ebrei, e creando un banca di Stato che aiutava l’economia, non la finanza; finanzieri che oggi riandrebbero mandati a casa, ma in modo definitivo.”

    “Alzarmi la mattina a far ginnastica vestito da Hitlerjugend o da Balilla certo non mi sarebbe andato a genio, ma l’avventura in cui Adolfo si era messo consisteva di contrastare lo strapotere economico anglo-americo-sonista. Che oggi è più forte che mai. Da questo punto di vista, peccato che non abbia vinto lui. E noi italiani con lui.”

    http://www.frontefriulano.org/rassegna.asp?ID_RASSEGNA=554&ID_AREA=1

    allora io penso che l’ autonomismo friulano di stampo democratico e antifascista dovrebbe prendere le distanze in modo netto e definitivo da un certo sottobosco di neo-fascisti e neo-nazisti, che strumentalizzano la questione identitaria per riciclare questo tipo di discorsi.

  622. hobo ha detto:

    l’ articolo riportato compare nella rassegna stampa del font furlan, ed e’ stato segnalato cosi’ su twitter:

    http://twitter.com/FrontFurlan/statuses/233134031456321536

  623. Mauricets ha detto:

    626

    hobo

    cosa pensi del commesso che in malattia
    lavora in nero.
    portando via lovoro ad un altro?
    usufruendo di prestazioni sociali non dovute, e recando danno al datore di lovoro legale.
    ovviamente cosa pensi del datore di lavoro illegale.

    si puo difendere un lavoratore disonesto?

  624. hobo ha detto:

    @maurice

    non capisco cosa c’entra.

  625. edvard ha detto:

    francamente non vedo differenze tra certi friulani e quei fascisti de Istria xe nostra..ne danno conferma alcuni commenti di pieri poco sopra

  626. Mauricets ha detto:

    629

    hobo
    niente, ma visto che ci siamo cosa pensi?
    d’altronde si scrive spesso di cose che non c’entrano.

    la sinistra come si pone nei confronti dei lavoratori disonesti?

  627. hobo ha detto:

    maurice, io non sono “la sinistra”. comunque uno che si mette in malattia e poi lavora in nero mi sta sulle balle. la chiudo qua, perche’ non c’entra niente con questa discussione.

  628. Mauricets ha detto:

    so che non c’entra niente, ma era un ragionamento logico.

    la difesa delle lingue minoritarie è sacrosanto, è un diritto.

    ma come ci pone nei confronti di chi, minoranza, vuole assoggettare la maggioranza.
    cioè nascondendosi dietro ai diritti per avere privilegi?

    usa lo stesso schema del lavoratore in nero.
    trae beneficio a scapito di un’altro.
    senza merito.

  629. capitano ha detto:

    mauricets ma secondo te troveranno forme di vita su marte?

  630. hobo ha detto:

    maurice, se volevi fare un ragionamento sulla tutela delle minoranze, potevi fare un ragionamento sula tutela delle minoranze. che cacchio c’entra il commesso catarroico che lavora in nero in una sala da biliardo.

  631. Marisa ha detto:

    Mauricets – commento 633

    “ma come ci pone nei confronti di chi, minoranza, vuole assoggettare la maggioranza.
    cioè nascondendosi dietro ai diritti per avere privilegi”

    E’ veramente strano questo tuo concetto della minoranza che assoggetta la maggioranza!

    Allora facciamo un po’ di analisi:

    TUTTO, ma proprio tutto, parla e scrive nella lingua della maggioranza (nel nostro caso la lingua italiana): ossia TV, radio, cinema, teatri, scuola, cartellonistica, topomastica, documenti ufficiali, giornali, ecc. non usano MAI la lingua della minoranza ma solamente la lingua della maggioranza. QUINDI LA MINORANZA E’ DISCRIMINATA DALLA MAGGIORANZA, O NO?

    TUTTO il mondo sociale e culturale è esclusivamente nella lingua della maggioranza.

    E nel momento in cui la minoranza chiede che nella società civile, NEL “LUOGO OVE QUESTA MINORANZA DA SEMPRE STORICAMENTE VIVE”, si usi anche la lingua della minoranza, tu mi dici che le minoranze pretendono dei privilegi? Dai….siamo seri!

    E il bello è che la maggioranza considera anche spreco di denaro pubblico i finanziamenti per la tutela dei diritti linguistici delle minoranze, dimenticando quanto costa la “cultura” nella lingua della maggioranza o la scuola, nella lingua della maggioranza….

  632. Mauricets ha detto:

    636

    Marisa

    il mio concetto è che deve essere la minoranza ad autoregolamentarsi.
    ottenere i propri diritti, difenderli.
    ma mai permettere che propri componenti utilizzino tali diritti per trarre benefici a scapito di altri.

  633. Marisa ha detto:

    @ Hobo commento

    Fronte Friulano è un movimento politico creato da fuoriusciti ( o cacciati ?) dalla lega Nord.

    E’ ovvio che si occupano “anche” della tutela della lingua friulana, ma sono un movimento politico che si occupa di molti ambiti della vita economica, sociale e politica friulana.

    Ti basta come risposta?

  634. Marisa ha detto:

    MAURICETS

    Scusa ma cosa cavolo significa “ma mai permettere che propri componenti utilizzino tali diritti per trarre benefici a scapito di altri”?

    Esistono delle leggi di tutela, sia statali che regionali e le minoranze chiedono solamente la loro attuazione: nulla di più!

    Considero assurda la tua affermazione.

  635. hobo ha detto:

    @marisa#638

    ma guarda, non e’ che io chiedessi niente a *te* in particolare. io stavo facendo un ragionamento generale sull’ autonomismo friulano. e nel mio ragionamento sostenevo che l’ autonomismo democratico e antifascista non dovrebbe avere rapporti di nessun tipo con certi milieu.

  636. Mauricets ha detto:

    da minoranza si puo passare a lobby.
    clan.
    corporazione.
    mafia.

  637. Marisa ha detto:

    MAURICETS, si vede che appartieni alla maggioranza linguistica italiana e non hai la più pallida idea di che cosa significhi essere minoranza linguistica!

    Ma per favore!

  638. edvard ha detto:

    636 Marisa: il friulano è discriminato dall’italiano come lo è il bergamasco, bresciano e ogni dialetto d’italia. perchè parli dei concetti in generale come minoranza e maggioranza? DAi siamo seri! Se non si scrive niente in friulano, l’hai detto tu, ci sarà un motivo no? Quante opere letterrarie sono scritte in friulano? Dai, cominciate a scrivere e poi si vedrà…come pensi che funziona altrove?

  639. Mauricets ha detto:

    642

    Marisa

    io ho scritto che la minoranza deve avere i propri diritti.

    ma che le forze sane di essa devono viglilare affinche tali diritti non siano strumentalizzati e usati per altri fini.

    gruppi di pressione modificano la vita democratica di un paese, o più semplicemente di un luogo.

  640. sfsn ha detto:

    MauriceTs,
    el tuo ragionamento val anche per i profughi o solo per i sloveni?

  641. Mauricets ha detto:

    645

    sfsn

    ovviamente anche per i profughi, e chi li rappresenta.
    direi un caso emblematico.

  642. Mauricets ha detto:

    645

    sfsn
    ma poi io mi riferivo a tutte le forme.

    da quello che sono diventati i sindacati, a confindustria, alle corporazioni economiche.

    in italia non vi è una legislazione sulle lobby. male, molto male.

  643. sfsn ha detto:

    beh,
    se in italia ghe fussi una legislazione anti-lobby probabilmente no gavessimo el debito pubblico, la cementificazion, la TAV, el calcioscommesse, l’evasion fiscale, la grande distribuzion che sofiga el picolo comercio, la disoccupazion, la Fiat, la benzina più cara del mondo, l’inquinamento, el conflitto de interessi, l’obbligo de aver un conto in banca, i tai ala salute, i tai ai trasporti, la scola privata, la cesa esente ICI, i costi spropositai dela politica, la mancanza totale de una politica energetica non basada sui combustibili fossili, el monopolio dei decoder da parte de Paolo Berlusconi, el cinema in man a 20 registi, precari a scola fin a 60 anni, le spese militari che xe le uniche a no esser mai taiade, la Siae, le pensioni d’oro, i supermanager strapagai, la cassa integrazion, le università coi baroni inamovibili e i ricercatori sotopagai, l’emigrazion giovanile, el sfascio dela scola, l’impossibilità de aver prestiti bancari per chi che no ga un lavor fisso, el spauracchio de uscir del euro, el scempio del patrimonio artistico e archologico, le autostrade a pagamento, le missioni militari in giro pel mondo, la mafia, el sistema meno meeritocratico del mondo occidental, l’acqua privatizzada nonostante el referendum…
    e penso de aver dimenticà parecchie robe

  644. bonalama ha detto:

    imponendo una fasulleria a tavolino, sacrificando le importanti differenze tra le parlate e privilegiando le colline centrali si è esclusivamente promosso un neocentralismo con evidenti ricadute sull’assetto amministrativo. Quindi toponomastica fai da te, grafia da valutare attentamente. E’ solo neocentralismo, rinfocolato da difficoltà economiche. L’ irresponsabilità politica e il clientelismo hanno favorito questo. Ma si abbia il coraggio di dire le cose come stanno, è solo miope paesanismo che umilia prima di tutto altre realtà meno politicizzate e forse sì più stupide. il resto è fuffa (fufe)….. Spiace che un processo che avrebbe potuto essere di enorme valore culturale e giusto riconoscimento di processi storici sia ridotto a campanilismo a geometria variabile! E ovviamente e solo politica e clientela.

  645. Mauricets ha detto:

    648

    sfsn

    è vero, hai ragione.

  646. abc ha detto:

    hobo 617, Certamente non mi riferivo a te quando accennavo all’insulto “fascista” che ricevo solo perché porto avanti certe idee non gradite. So benissimo che sei una persona corretta che non abusa di quell’epiteto a sproposito.

  647. abc ha detto:

    Naturalmente quell’etichetta viene risparmiata a chi vuole far man bassa sulla provincia di Gorizia per ingrandire quella di Trieste. Pure la presidente della provincia di Trieste sul piccolo dell’altro ieri ha avanzato pretese territoriali sulla nostra provincia, ma questo sembra sia lecito.

  648. Sandi Stark ha detto:

    Hobo, mi che li conosso ‘bastanza ben, posso dirte che nazionalismo aggressivo e indipendentismo va de pari passo, sia in Friul che in Veneto.

    Adesso quasi tutti i indipendentisti veneti rivendica l’Istria come “veneta”, altri xe rivài a rivendicar Perasto nele Boche de Cattaro e certi anche Corfù.

    Tanti fassisti patentai xe passai armi e bagagli tra le file indipendentiste, e i scrivi che Tito voleva invader el Veneto per “slavizzarlo”, che tramite le “foibe” i voleva sterminar i istriani, che secondo lori i xe veneti. Naturalmente anche la Dalmazia: tutti veneti.

    Singolare, sta fusion tra le cazzade che partoriva el fascistissimo Pirina nelle TV venete e l’attuale indipendentismo.

    I pubblica cartine geografiche dove i rivendica tutti i antichi confini della Serenissima, da Bergamo fin al Friul. Certi zonta Como, altri la Valcanale, TS e GO e tochi de la Slovenia.

    I pretesti xe sempre i stessi del nazionalismo ‘talian:

    – antichi confini coloniali
    – aree de influenza linguistica
    – confini “naturali”
    – confini “storici”

    Altri ancora, i sta deliberatamente confondendo l’antico popolo dei “Ventici” de 4000 anni fa coi antichi veneti, per dir che el Veneto riva fin a Lubiana e a Vienna.

    I fa campi de addestramento ideologico per i fioi, dove i ghe conta i fasti de la Serenissima e tutto el resto, con alzabandiera, canto del loro inno nazionale e tuto quel che se pol aspettarse.

    E idem xe per certi furlanisti che vol el Gran Friul dal Livenza al Timavo. Come te gaverà ormai imparà, i dopra el pretesto dei confini del Patriarcato de Aquileia, e tanti de lori prova a dir che anche Trieste dovessi esser dentro per via de quel periodo de alleanza medievale e per le balle de Isaia Ascoli sul “tergestino”.

    E varda anche la retorica de la Lega, che xe de matrice risorgimentale e fassista. Prova a pensar a:

    – la retorica del Po che sostituissi quella del Piave

    – le camicie verdi dopo le camicie nere, rosse e azzurre (quele dei nazionalisti dei primi del secolo)

    – le ampolle de Bossi che xe come quelle de d’Annunzio

    – “Ce l’ho duro” che xe come “Me ne frego” ed in genere el gergo populista de Mussolini

    – La “Padania” che riva fin a casa nostra (certi metti dentro anche TS e GO) ma no xe altro che una copia conforme limitada al nord, de l’idea de italia unita dei primi del 1800

    – el razzismo, che i ‘taliani mastiga assai ben dal 1848 quando la letteratura risorgimentale ghe diseva che i “croati” iera bestie spuzolenti.

    Solo pochi indipendentisti no dopra l’armamentario storico culturale italian rivisto e corretto, me risulta i sardi, i genovesi e certi lombardi che se ga staccà nettamente dal post-leghismo e che i parla de multicultuiralità, convivenza e confederalismo. Ma i xe pochi.

    Inveze al Sud i sta praticamente solo pianzendo el morto, i critica l’unità d’Italia, i crimini ‘taliani del 1860 e della lotta al brigantaggio, però i ne conta zento per un soldo, esagerando qualsiasi informazion (no fazo esempi per no farla tropo longa)e xe veramente pochi quei che vol l’indipendenza, i altri vol solo soldi e altra assistenza.

    Per mi se tratta de un gigantesco bluff, nissun de lori gaverà mai l’indipendenza, pensa che in Veneto xe circa 15-20 movimenti diversi che xe come can e gàto.

    Nianche i nazionalisti furlani, gaverà mai el “Gran Friul”. E ovviamente la Lega Nord se la sopravvivi, no la gaverà mai la “Padania”.

    Però ‘sti miti sta spostando a destra gran parte de l’opinion pubblica dei scontenti e dei giovani, completando l’opera dei ultimi governi sia de destra che de sinistra (me riferisso a Napolitano e al PD con le foibe e con le cazzade risorgimentali).

    In queste distorsioni e strumentalizzazioni, entra anche dei piani centralistici tipicamente italiani, come l’eliminazion delle Provincie, l’annession de Gorizia, la distruzion de l’autonomia de TN e BZ.

    Naturalmente, i furbetti che fiuta i cambiamenti del vento come Fontanini e forsi Tondo (no lo reputo intelligente come el primo), i sfrutta tuti i mutamenti dell’opinion pubbica per farse i cazzi loro momentanei.

    Mi vedo l’annession de GO da parte de Udine, come un preludio per una ulteriore centralizzazion verso Roma. I furlani indipendentisti xe pochi, i altri xe autonomisti-imperialisti, e alla fine i fa i interessi centralistici della repubblica italiana.

    Forsi no i se rendi conto che dopo fagocitada Gorizia, da Roma i ghe caverà l’autonomia come xe nei piani del “partito” centralista che ga coinvolto praticamente tuti i media italiani e el fior fiore del giornalismo centralista e neo risorgimentale come i famigerati Rizzo & Stella, che i sembra più l’ufficio stampa della loggia de Palazzo Giustiniani, che liberi reporter.

    Morale, semo cagài. I ‘taliani produci quel per el quale i vien addestrai fin da pici e da troppe generazioni.

    Che i sia neri, rossi o de cento, che i abiti de qua o de là, i capissi solo la retorica nazionalista, i falsi storici e odio etnico, intanto che i furbacchioni che se approfitta delle loro inclinazioni e della loro ignoranza, i ghe porta via anche le mudande.

  649. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @626 HOBO :”“Mi si dice che gli Americani persero solo 10.000 soldati nella seconda guerra mondiale ”

    Quel pezzo riportato mi sembra oltre ad un ardito parallelo mi sembra libera interpretazione e fantapolitica assieme !!!

    Gli Americani durante la 2a Guerra persero
    circa 400.000 soldati.

    Una pagina nera nel comunismo europeo fu quando la Germania Nazista invase la Francia ed il Partito Comunsta Francese accolse le truppe a braccia aperte, inoltre la Francia fu il più collaborazionista di tutti i paesi europei invasi, anche se si riscatto con la resistenza dei “Maquisards” e del governo di De Gaulle all’estero che permise ai Francesi di essere potenza vincitrice.
    Non ebbe fortuna il governo Polacco all’estero. etc.etc.

  650. hobo ha detto:

    @ giampaolo lonzar

    tutto quel pezzo e’ un delirio neonazista. praticamente in quel pezzo si dice che gli ebrei avevano dichiarato guerra a hitler.

  651. Marisa ha detto:

    @ Sandi Stark

    “E idem xe per certi furlanisti che vol el Gran Friul dal Livenza al Timavo. Come te gaverà ormai imparà, i dopra el pretesto dei confini del Patriarcato de Aquileia, e tanti de lori prova a dir che anche Trieste dovessi esser dentro per via de quel periodo de alleanza medievale e per le balle de Isaia Ascoli sul “tergestino”, scrivi.

    Forse è il caso che tu ti studi la storia del Friuli, passata e recente, prima di scrivere certe corbellerie.

    La regione Friuli è una regione storica che esiste almeno dai tempi dei longobardi, e con gran probabilità esiste dai tempi dei castellieri friulani che come ben sai sono molto diversi dai castellieri del Carso triestino e istriano.

  652. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @655 HOBO : Purtroppo non e’solo delirio ; e’ il modo di pensare dei nazi che nonostante guerre ,processi,prove etc. non ha modificato
    di una virgola la follia del credo scritto da hitler nel “mein kampf”

  653. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @625 MARISA : Grazie per la spiegazione.
    Comunque anche se qualcuno in questo blog
    vuole relegare il Friulano a rango di dialetto,
    mi permetto di citare un testo Inglese ” The Rhaeto- Romance Languages ” di John Haiman & Paola Benincà” edizione Routledge 1992 dove si parla di “Lingue” divise in 3 Gruppi: Svizzero dei Grigioni,Dolomitico(95.000) e Friulano (526.000)
    Dove poi entra nello specifico dei singoli gruppi con le loro varianti.
    Ma quella che è secondo me è la critica significativa ,che riferimenti passati che consideravano questi gruppi come ” Dialetti Italiani ” è assurda e non possono essere riferiti a dialetti italiani ma al Ladino con influenze Italiane,Tedesche e Slovene .
    In ogni caso con un momento di origine comune quando costituivano un singolo gruppo etnico .
    Poi va vanti con una dissertazione sulla struttura linguistica,fonologica,morfologica,lessicale e di sintassi.
    Una critica storica di come fu affrontata la situazione durante il fascismo,, la breve occupazione tedesca ed il dopoguerra.
    Interessante testo senza emotività di parte,tipicamente Inglese

  654. Sandi Stark ha detto:

    Si, sicuro, come l’Italia che esisteria dal 1300 per via de Dante, che po’ inveze el scriveva tuto altro. O che la esisteva dai tempi dei romani perchè la Calabria se ciamava in un modo simile.

  655. capitano ha detto:

    #658 qui pochi hanno inteso declassare il friulano a dialetto, anzi si pretende una tutela di maggiore livello di quella messa in atto e non pastrocchi che devastano la ricchezza delle varianti oltre all’introduzione di una toponomastica da ventennio.
    In secondo luogo nella discussione si mettono da parte i connessi politici sull’uso della lingua. Mai letto Orwell e la paginetta sulla neolingua?

  656. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @660 CAPITANO : Non oso entrare su eventuali
    neologismi in quanto non sono in grado di fare
    critiche e/o giudizi in quanto non conosco il Friulano e sue varianti.

    Orwell 84,Fattoria degli Animali , Omaggio a Catalogna già dato ,grz comunque !!!

  657. Marisa ha detto:

    COMMENTO NR. 661 – GIAMPAOLO LONZAR

    “Orwell 84,Fattoria degli Animali , Omaggio a Catalogna già dato ,grz comunque !!!”
    ————

    LINGUA FRIULANA:

    “Il cjasâl dai animâi” (Animal farm) di George Orwell, tradotto in friulano da Luca De Clara e pubblicato a Udine da Kappa Vu. Sarà presente il Traduttore.

    http://www.comune.udine.it/opencms/opencms/release/ComuneUdine/comune/comunicato.jsp?lang=it&style=1&id=1277

    E se non vi basta:

    Traduzione della Odissea in lingua friulana direttamente dal greco

    http://www.ecommerce.kappavu.it/friulano/odissee-di-omer.html

    liriche greche tradotte in friulano direttamente dal greco

    http://www.ecommerce.kappavu.it/friulano/friulano-narrativa-traduzioni/lirics-grecs.html

    La divina commedia – l’Inferno – tradotta in Friulano

    http://www.ecommerce.kappavu.it/friulano/infier-di-dante-alighieri.html

    E la letteratura in lingua friulana, specialmente dei due ultimi secoli, è molto ricca, anche se a Trieste non la si conosce affatto e si pensa non esista o sia molto povera!

  658. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @662 MARISA :

    Ringrazio per l’informazione;
    che valuterò di prendere in esame nel caso
    mi venisse l’estro di addentrarmi nella lingua
    Friulana .

  659. bonalama ha detto:

    evidente mente qualcuno ignora che esistono libri e biblioteche. Se si desume che in una certa area una cosa importante non sia nota, allora si ammette che si tratta di cose di interesse prettamente locale? Invece di fare traduzioni varie non sarebbe meglio se il popolo fosse in grado di leggere odissea e divina commedia nella cosa in cui sono scritte? l’odissea è più gestibile dell’iliade, dante ahimè è impegnativo, ma “colpa nuostra”

  660. hobo ha detto:

    @bonalama

    dai, questo argomento e’ pretestuoso. lutero ha “fondato” il tedesco traducendo la bibbia. ma senza scomodare lutero, pensa a quasimodo, che ha tradotto (benissimo) alcuni canti dell’ odissea in italiano. eccetera.
    e’ molto meglio che una lingua friulana alta si formi attraverso le traduzioni, piuttosto che attraverso l’ opera di una commissione di tecnici (i tecnici sono la maledizione di questo paese, in questo inizio millennio).

    p.s. queste considerazioni non hanno niente a che fare coi risvolti politici di questa discussione, almeno non nei termini in cui tali risvolti politici vengono affrontati qui.

  661. bonalama ha detto:

    io penso alla città ideale, so che non esiste nè mai esisterà, so che non possiamo permetterci il lusso di istruire tutta la popolazione in cose che già 50 anni fa erano superate, ma a chi veramente serve? siamo sicuri che chi leggerà l’odissea tradotta si arricchirà? non l’ha mai letta in greco, ok, ma in italiano? e se non piaceva a scuola piacerà nella neo finzione? traducano piuttosto le 50 sfumature etc, la platea sarebbe + penetrabile!

  662. bonalama ha detto:

    scusate sembra un doppio senso ma non lo è!

  663. Alessio ha detto:

    Intanto le provincie delle regioni ordinarie stanno depositando i primi ricorsi contro il provvedimento del governo.
    http://emmenews.blogspot.it/2012/08/provincia-matera-ricorso-al-tar-contro.html

  664. Sandi Stark ha detto:

    Chissà se nella nova lingua ufficiale sarà presenti tutti i neologismi che deriva dal ‘talian cavandoghe la vocale finale. Queste xe robe che me ga sempre lassà perplesso, significa inventarse una lingua nova e no se tutela niente, perchè xe parole che no esisteva fin l’altro ieri.

  665. marisa ha detto:

    @ SANDI

    “Chissà se nella nova lingua ufficiale sarà presenti tutti i neologismi che deriva dal ‘talian cavandoghe la vocale finale”

    Ma che stupidaggini scrivi?

    La lingua italiana, se per caso non te nei sei accorto, i neo-logismi ha rinunciato a crearli e adotta SOLO parole inglesi!

    La lingua friulana i neo-logismi li crea come tutte le altre lingue, nè più nè meno e non prende la parola italiana e poi la friulanizza…..

  666. bonalama ha detto:

    i francesi sono ostili alle loro minoranze linguistiche e ciò e male, tuttavia per tenere vivo il francese hanno sfiorato il ridicolo con perle tipo ordinateur. Hanno con tali capolavori inteso mantenere la purezza della lingua etc, con un centralismo che non riconosce le minoranze allofone. Ora il microcentralismo dei colli orientali quali obbrobri renderà manifesti? Questo culturalmente (si fa per dire)mi incuriosisce assai.

  667. Marisa ha detto:

    BONALAMA, ti consiglio di consultare un buon dizionario di lingua spagnola e verificare come si traduce in questa lingua la parola italiana (SIC!) “computer” (neo-logismo italiano copiato totalmente dalla lingua inglese !). Assomiglia molto al francese! E in entrambi queste due lingue si è cercato un neo-logismo andando a cercarlo nel latino. Idem fa fatto la lingua friulana. MA NON LA LINGUA ITALIANA….

    Nei tuoi commenti a volte sei quasi comica.

  668. bonalama ha detto:

    beata ingenuità: poca dimestichezza con questi aggeggi vero?

  669. bonalama ha detto:

    ulteriore suggerimento (…) re-boot re-stivale re-stival???? hah hah hah hah.

  670. bonalama ha detto:

    il pericolo sta invece nelle cazzerie che accadono anche in italiano, tipo resettare che fa vomitare, ma così capiscono tutti, anglicismi etc sono purtroppo la prova che le parlate riceventi non hanno concetti analoghi o che mutuano i suoni della lingua donante per comodità. Lo chiamo pericolo ma è una cosa estremamente interessante. Risale al concetto che è espressione di una popolazione, molto si è parlato che crisi in cinese ha lo stesso simbolo (???) di opportunità, ciò riflette forse il concetto (!) o forse no, cinesi in vista per spiegare?

  671. Sandi Stark ha detto:

    🙂 ciolemo el primo articolo in furlan che slta fora via google:

    http://fur.wikipedia.org/wiki/Pagjine_princip%C3%A2l

    Prima riga: “visualizza sorgente” che inveze andassi tradotto dall’inglese come “visualizza fonti” diventa “Cjale risultive”.

    “Visualizza cronologia” diventa “Cjale il storic”

    Titolo: Benvignût inte “Vichipedie” furlane

    Commento: La “Vichipedie” e je un “progjet” par meti dongje…. Liste dai articui che dutis lis “vichipedîs” a varessin di vê

    Friûl – Lenghe furlane – Culture furlane – Paîs e “Toponims”

    Siencis naturâls e matematichis

    Astronomie – Biologjie – Botaniche – Chimiche – Ecologjie – Entomologjie – Fisiche – Matematiche – “Informatiche” – Siencis naturâls – Siencis de tiere (geologia eccetera)- Statistiche

    Siencis sociâls

    Antropologjie – Archeologjie – Diplomazie – Educazion – Filosofie – Gjeografie – Lenghis e Lenghistiche – Musicologjie – “Pedagogjie” -Psicologjie – Sociologjie – Storie – Relazions e Organizazions Internazionâls

    Art e culture

    Art – Arts visuâls – Bal – Cine – Culture – Folclôr – “Fotografie” – Leterature – Musiche – Sculture – Spetacul – Teatri

    Religjon e mitologjie

    Religjon – Mitologjie – Teologjie – Islam – Cristianesim – “Jainisim” – “Sikhisim” -“Budisim” – Ateisim – Induisim – Animisim – Ebraisim – Esoterisim – Misticisim – Spiritualitât

    Siencis aplicadis e industrie

    Siencis “aerospaziâls” – Agriculture – “Eletricitât” – “Eletroniche” – Chimiche – Ministrazion – Architeture – Comunicazions – Internet – Midisine – Industrie – Inzegnerie – “Tecnologjie” – Traspuarts – “Telecomunicazion”

    Sotto Internet:

    un sisteme mondiâl viert a ducj di rêts conetudis di “ordenadôrs”…

    Sotto Siencis aerospaziâls:

    Fisiche dal “plasme”

    Sotto Fotografie:

    la prime fotografie doprant il “clorûr” d’arint…. i metodis fotografics de epoche a son stât la “dagherotipie” e la “calotipie”… L’ultin grant cambiament tal cjamp fotografic al è stât la nassite de fotografie “digjitâl”.

    Eletroniche:

    al cjape dentri dome i argagns a semicondutôrs (“silici”, “gjermani”, semicondutôrs combinâts)…. in mieçs dieletrics come la aiar o il veri (“fibris otichis”).

    Adessi per favor mostrime che Ermes da Colloredo scriveva cussì, e no solo per le parole virgolettade, opur spieghime come se ga creà questi neologismi furlani, se i deriva dalla parola italiana tradotta circumcirca o se le deriva direttamente dai etimi greghi, inglesi eccetera.

    Succedi anche in triestin, che sia ciaro. Adesso i muleti disi “scender” e “salir” inveze che “smontar” e “andar su”, i disi “spinger” piuttosto che “rucar” eccetera. Ma grazie a Dio, nissun se sogna de insegnarghe ai fioi o de scriver pagine ufficiali de triestin in ‘sto Dio.

  672. bonalama ha detto:

    rucar? no se disi sburtar? orpo, questione da dirimere!!!!

  673. Sandi Stark ha detto:

    Rucar e zucar, tute e due de etimo viennese. Sburtar xe un venetismo portà dai conquistadores.

  674. Marisa ha detto:

    @ Sandi

    mi pare ti sfugga un concetto di base:
    la lingua friulana è una LINGUA NEO-LATINA e quindi molte parole – OVVIAMENTE – sono di origine latina……esattamente come in lingua italiana, o francese o spagnolo o portoghese.

    Dunque, se una parola friulana, come quella francese, che spagnola, hanno origine dalla stessa IDENTICA parola LATINA….è ovvio che si assomigliano E a volte sono quasi identiche.

    Ma ciò non signifa affatto che quella parola friulana, spesso storica e che si ritrova in testi medioevali, è la parola italiana friulanizzata!

    La lingua friulana non è l’aramaico antico o la lingua gaelica, ma è una lingua NEO-LATINA.

    Concetto troppo elevato per essere compreso, vero SANDI?

  675. Marisa ha detto:

    @ SANDI

    E lascia perdere Vichidepia.

    Vuoi un saggio di lingua friulana, corretta sul piano morfologico e lessicale?

    Guarda un po’ qua:
    http://www.contecurte.blogspot.it/

    Su Vichidepia può scrivere chiunque, anche chi in realtà non sa scrivere in lingua friulana e dunque si arrangia come meglio può, visto e considerato che noi Friulani siamo in gran parte ancora degli analfabeti in Friulano scritto, e non certo per colpa nostra, ma di chi considera “straçarie di bêçs” ogni centesimo di euro speso per la tutela della lingua friulana….

    Come ben sai, la lingua scritta la si impara a scuola: non è così che tu hai imparato a scrivere correttamente in lingua italiana? E quanti anni hai impiegato per riuscire a scrivere in maniera corretta in Italiano? Cinque di elementari, tre di medie, cinque di superiori? Ossia 13 anni di scuola?

    Ma a Trieste non avete altri problemi di cui interessarvi al di fuori della tutela della lingua friulana? Trieste è senza problemi che guardate sempre “dal buco della serratura” dei vicini (i Friulani) ? E sempre pronti a sentenziare senza conoscere in realtà quasi nulla della realtà linguistica friulana….

  676. Marisa ha detto:

    @ SANDI

    Mostrami che DANTE ALIGHIERI o il MANZONI scrivevano come si scrive oggi l’italiano a scuola?

    Era un italiano profondamentre diverso da quello attuale…

    Quindi astieniti dallo scrivere “amenità”….

  677. Marne ha detto:

    Volevo chiedere agli esperti che si preoccupano della perdita dell’identità goriziana, come opera materialmente la trasformazione etnica degli individui al seguito del cambio provincia ?
    Insomme se per esempio Turriaco passa alla provincia di Udine, agli abitanti gli cambiano le corde vocali, modificano i tratti del viso in tipici friulani, li costringono ad indossare il costume carnico e gli scarpits , passano per le case a bruciare i libri e sostituirli con opere in friulano, gli girano le antenne della tv verso udine, nelle edicole diventa possibile venedere solo giornali udinesi ? per sapere…

  678. Sandi Stark ha detto:

    Perchè no posso? Tra le lingue dei miei nonni iera anche el furlàn, posso discuter benissimo anche de questo. Me interesso delle lingue autoctone, e ve consiglio caldamente de pretender el multilinguismo e la parificazion.

    Se dopo ve zoghè con l’oretta settimanale, se ve inventè un furlan moderno improbabile che furlanizza el taliàn, questi xe affari vostri.

    No ste dopràr pretesti linguistici per annetterve altri territori: odio i nazionalismi imperialisti con tutte le mie forze.

  679. bonalama ha detto:

    grazie sandi

  680. bonalama ha detto:

    illumitatia: zercar un ruck un passaggio cossa no. più in generale le parole passano, resta il concetto, la gente che non ha il concetto deve mutuarlo e prenderlo a prestito, è da ridere con i falsi amici…I concetti quindi fanno la lingua più interessante scoprire il patrimonio concettuale che varia col tempo però, e allora? crisi opportunità remember?

  681. Sandi Stark ha detto:

    A proposito….

    http://www.facebook.com/#!/photo.php?fbid=363331703742910&set=a.121793457896737.24306.100001982511279&type=1&theater

    Dopo da li fotos dal mont di San Valantin restin tal Gurizan postant cheste biele foto dae tabele par “Sonziac” (o ben chê varietât di furlan fevelade tal Friûl Orientâl) te jentrade dal biel parc dai Laghetti Rossi jenfri Capriva e San Lurinz… Masse biel di lei al Sonziac…compliments a chei che an realizât al cartel! Dutcâs chest à al è par chei che pensin ancjemò che le Furlanìe sedi dome le atuâl provincie di Udin e par chei che uelin che Guriza deventedi Vignesie Julie e ledi sot Triest! Al Gurizan l’è Friûl e i soi abitants son Furlans patocs!!! VIVE AL FRIÛL DAE LIVENCE AL TIMÂF!!!

  682. Marisa ha detto:

    SANDI,

    al di là del fatto che chi ha scritto il testo da te incollato, la lingua friulana scritta ( e sto parlando sia della grafia che della morfologia e sintassi della lingua friulana!) non sa nemmeno dove sta di casa il Friulano scritto corretto, guarda che le minoranze linguistiche, purtroppo, non hanno a disposizione un MIUR o una caterva di insegnanti (italiani in questo caso) che hanno avuto l’ordine di “insegnare a scrivere in italiano corretto, ossia in italiano standard”.

    E questo fa si che all’interno delle minoranze ci sia sempre una frangia, sempre più piccola per fortuna, di parlanti che non riesce a guardare più lontano del suo naso, sia per ignoranza che per disinformazione.

    E’ difficile far capire alle “vecchie” generazioni, quelle più anziane, che una cosa e la lingua scritta e un’altra la lingua orale. Ed è difficile far loro capire che la lingua orale si adatta spontaneamente alla scrittura e che “si scrive tutti uguale” e poi “si legge ognuno nella propria varietà o dialetto”.

    Ai ragazzi e scolari furlanofoni, se tu sottoponi una testo scritto in Friulano standard, ti garantisco di poi ognuno di loro lo legge “spontaneamente” con l’accento della sua varietà. Che poi è ciò che succede in ogni lingua ufficiale. O pensi che un triestino legge un testo scritto in italiano standard con lo stesso accento di un napoletano e siciliano? Ma dai! Quanto doppie pronuncia un napoletano anche dove non ci sono nel testo scritto? E quanto doppie NON pronuncia un triestino anche se nel testo scritto ci sono? Prova a pensarci!

    E qua mi fermo perchè mi sono stufata di avere a che fare con la disinformazione e le solite argomentazioni strapiene di pregiudizi ed ignoranza….

  683. Marisa ha detto:

    SANDI, se poi ti riferisci al contenuto….guarda che in questo momento c’è una Trieste che ambisce a diventare una “GRANDE TRIESTE” facendo un sol boccone di territori che non hanno nulla a che spartire con Trieste….

  684. bonalama ha detto:

    no qua non è questione di accenti, qua è questione di pronuncia e di termini. Resta evidente che dx tagliamento non ha a che spartire con queste cose. Ps da dx tagliamento capisco tutto, ma lo dico in modo differente. Poveri bambini imprigionati nella caverna. El mit de Er…..

  685. Bibliotopa ha detto:

    “Rucar e zucar, tute e due de etimo viennese. Sburtar xe un venetismo portà dai conquistadores.” e co un mori, ruca o zuca radicio???

  686. Sandi Stark ha detto:

    @ 690 le influenze venete a TS risali a dopo el 1300, sempre in veste de “Conquistadores”.

  687. Sandi Stark ha detto:

    @ 688 ti prego di girarmi uno scritto di qualche triestino che ambisca alla Gran Trieste o alla Gran “Venezia Giulia”, che dica che Gorizia è triestina e/o che inneggi a “Viva la Venezia Giulia dal Quarnero al Tagliamento” o qualcosa di simile.

  688. Marisa ha detto:

    @ SANDI

    ” che dica che Gorizia è triestina “…

    Ci sono persino state lettere al direttore pubblicate su IL PICCOLO di Trieste su questo punto, oltre ad un mare di commenti sui vari blog triestini….

    E mi è capitato di leggere perfino di un progetto politico che parlava di una Provincia della Venezia Giulia, che comprendeva perfino Tarvisio e tutta la Slavia friulana della Prov. di Udine: chi è il politico triestino che ha fatto questa proposta ora non me lo ricordo. C’è stato un articolo anche sulla stampa locale friulana.

    Volevi un link?
    Eccone uno con il testo di una lettera pubblicata su IL PICCOLO di Trieste

    http://www.furlansdalgurizan.eu/letare-e-nestre-repliche-su-il-piccolo-guriza-juliane/?lang=it

  689. Sandi Stark ha detto:

    Ma xe sempre quela de Donda 🙂

  690. Mauricets ha detto:

    691

    Sandi Stark

    ma se tu parli del 1300 allora io posso andare alla fondazione di Roma e dimostrare che la carniola è terra dell’impero romano, quindi italiana?

  691. bonalama ha detto:

    romana, romana, infatti si dice carne perchè i romani si cibavano di Carni 😉

  692. Sandi Stark ha detto:

    Ultime notizie dal Fronte Furlan, dal blog FRIÛL INDIPENDENT:

    cheste je le ultime foto cjalant a ovest…une viste viars i monts orientâi de Furlanìe che incjante pe sô bielece naturâl…somee di sedi cuissà dulà…impen o sin a nancje 3 kilometris in linie di aiar dal centri di Guriza! O vin dai lû…cs cussì biei e cussì dongje e nô no si visìn di veju! Difat tal piçul centri turistic logât finude le strade che puarte sul cuc dal San Valantin nus an dit che nol ven scuasit nissun…e nô o crodin parce che le int no si insumìe che sedin puescj dal gjenar a un tîr di sclope! Lês ducj a fâ un zîr sul San Valantin, impassionâts de Grande Uere e no, us lassarà ducj cence flât!!!

    Per chi no ga dimestichezza col furlan, i rivendica el Sabotino (el San Valentino xe uno dei colli del Sabotin) come monti del Friul.

  693. Sandi Stark ha detto:

    Foto della valle de la Soca tra el Sabotin e Sveta Gora:

    Tai ultins dîs vin scrit cetant su le furlanitât da la biela Guriza e cuintri al progjet che à voe di parale sot Triest… Pôc timp fâ sin lâts ta un dai lûcs plui biei dal so comun…un lûc al plui dismenteât, ma che lagji lasse cence flât…: la mont di San Valantin (Sabotin par sloven)! Je le culinone (alte pôc plui di 600 metris) justi daûr de citât…famose pe trinceis e busis restadis dae Prime Uere Mondiâl…e pe sô posizion e carataristichis regale dai panoramis da inzirli!!! Cun t’un stupende zornade limpie o vin fat des fotos che sperìn plasedin… Cheste je le prime cjalant a nort-est…sot al è al Lusinç e al sdrup fâ vignî dabon i sgrisui! Di notâ le netisie dal aiar…

  694. bonalama ha detto:

    sandi cruodeme i fa da rende!!! ma viot che te as capit!

  695. Mauricets ha detto:

    Sandi Stark
    ormai è chiaro.

    vuoi l’impero. il monarca assoluto.
    magari incoronato dal papa germanico.

  696. bonalama ha detto:

    sempre miei de sti altres fituai che i volares adess che che no i son mai stats bons de tuosse, pardhoneme, no ai podhut tase!

  697. Mauricets ha detto:

    meglio tasse che la croce uncinata.

    stiamo dimenticando cosa ha creato la filosofia e il pensiero germanico.

  698. abc ha detto:

    Insomma qui c’è uno che disprezza l’Italia, che considera Battisti e Oberdank due delinquenti o giù di lì (eppure hanno immolato le loro giovani vite), che non mi interesa di sapere che posizione assume verso coloro che vorrebbero ricreare il territorio libero di trieste, entità provvisoria creata in attesa che si decantassero i contrasti fra italia e Jugoslavia, ecc. ecc.
    Questo personaggio vuole farci passare tutti noi friulani in blocco per quello che non siamo, attingendo in rete qua e là.
    Da quale pulpito.
    In ogni caso belle le foto dal sabotino. bello anche il testo di accompagnamento, alcune cose condivido, altre no.

  699. Mauricets ha detto:

    702

    abc

    confondendo l’italia, repubblica e democratica, con quella fascista, oppure con quella sabauda. o anche con quella risorgimentale.
    forse anche con quella dei comuni.
    oppure con quella di cesare augusto.
    arriverà all’ Homo neanderthalensis?

  700. capitano ha detto:

    Forse sarebbe stato più interessante parlare dell’IPT o dell’addizionale regionale IRPEF.

  701. Sandi Stark ha detto:

    Ah ecco, prima i disi “Noi, no, assolutamente noi no semo imperialisti, semo tuti figoni e democratici”.

    I disi che i triestini vol annetterse Gorizia, li sfido a trovar dei triestini che pubblica cobellerie come quelle dei furlanisti assatanadi, e no i riva.

    Ghe metto un pochi de esempi, e el sottoscritto “vol far passar tutti i furlani per quel che no i xe”.

    Cossa dir? Viva l’Italia e la retorica de Cicerone. O meio: enoreciC ed aciroter al e ailatI’l vaviV.

    Visto? Anche mi son bon de girar le parole come che me par e piasi.

  702. Pieri ha detto:

    ha ha sandi stark, sei proprio buffo. Ti leggo cosa scrive su facebook il tuo best friend for ever Heinrich Andrian:

    “la continuità territoriale c’è, tra le attuali province di GO e TS…e ci sarebbe pure in caso di ampliamento con l’acquisizione di Slavia e Kanaltal.”

    “Se, da quanto ho capito, Monti accorpa Pordenone a Udine e Gorizia a Trieste, si potrebbe tentare una strada per chiedere un ridimensionamento della nuova macroprovincia di Udine, chiedendo il passaggio del Mandamento di Cervignano, della Benecija e della Kanaltal alla nuova Provincia del Litorale…”

    ‎”…a giocarsela bene si potrebbe chiedere pure la fascia di comuni che va da Tarcento a Cividale…in quel caso i centri diventano 4 e si da pure un grosso smacco a Udine…”

    Chest par rispuindi al to post 705 là che tu as scrit “I disi che i triestini vol annetterse Gorizia, li sfido a trovar dei triestini che pubblica cobellerie come quelle dei furlanisti assatanadi, e no i riva.”

    ps: dat che tu continuis a scrivi in triestin, – e jè une forme di violence il volè imponi la proprie lenghe ai altris, soredut cuant che si podarès doprà ducj la stesse – jo ti rispuindarai par furlan

  703. dimaco il discolo ha detto:

    marisa da dove te la tiri fora la storia che il furlan xe una lingua neolatina?

  704. Pieri ha detto:

    Dimaco

    Da wikipedia:

    “La lingua friulana (lenghe furlane, nome nativo furlan[?·info]) è una lingua minoritaria storica appartenente al gruppo occidentale delle lingue neolatine, e in particolare viene inserito nel gruppo delle Lingue retoromanze o Ladine”

    ad ogni modo, non credo sia importante

  705. abc ha detto:

    Ecco un pezzo del dialogo fra un giornalista del piccolo e la presidente della provincia di trieste pubblicato il 28.8:

    “Lei però prima parlava anche di rivedere i confini territoriali delle Province, giusto?

    La parola esatta è: vocazione territoriale. Mi riferisco in particolare all’Isontino, un territorio che ha più affinità con quello giuliano, ma in cui esistono anche delle specifiche realtà molto vicine, e non solo geograficamente, al Friuli. Credo sia arrivato il momento di tenerne conto.”

    Cosa vuol dire la frase di Bassa Poropat: “credo sia arrivato il momento di tenerne conto”?

    Tutta in discesa la sorte della provincia di Trieste, quindi facile avanzare pretese territoriali, sapendo che si è ingiustamente risparmiati.
    Mi spiego: i requisiti minimi di 2.500 kmq. e di 350.000 valgono solo per le altre 109 province ma non per Trieste, infatti è stato creata “ad Triestem” (o se preferite “ad Tergestem”) la norma che quei limiti non valgono per i capoluoghi di regione. E sapete qual’è l’unico dei 20 capoluoghi regionali che si salva unicamente per questo cavillo? indovinate. Ci sono altri capoluoghi regionali che sopravvivono assorbendo province confinanti destinate ad essere soppresse perché troppo piccole, Trieste non si salverebbe nemmeno se assorbisse tutta la provincia di Gorizia, ecco che si sono mossi per tempo a fissare l’unica eccezione ammessa.

    Facile così.

  706. abc ha detto:

    Errata corige: “350.000 abitanti”.

    Per chi non crede, basta tirare qualche somma dal sito http://it.wikipedia.org/wiki/Province_d%27Italia

    Sia ben chiaro non provo nessuna forma di rancore verso Trieste e i triestini, solo che mi piace vedere le cose come stanno.

  707. capitano ha detto:

    Cosa vuol dire la frase di Bassa Poropat: “credo sia arrivato il momento di tenerne conto”?

    E’ un messaggio in codice: vuol dire muovere gli ussari testa di morto verso Savogna, aggirare il nemico dal monte croce carnico e lanciare un’offensiva da 1400 commenti sui maggiori blog del littorale.

  708. abc ha detto:

    “la parola esatta è vocazione territoriale”, signor capitano, più in codice di così sembra quasi radio Londra.

  709. abc ha detto:

    Mauricets 703,
    come vedi è arrivato già a Cicerone, pure lui feccia, a quanto pare.

  710. Sandi Stark ha detto:

    Ecco la retorica fassista che se dispiega con i attacchi personali e non sui contenuti. A proposito:

    “Insomma qui c’è uno che disprezza l’Italia, che considera Battisti e Oberdank due delinquenti o giù di lì (eppure hanno immolato le loro giovani vite)”

    El primo iera un sporco traditor della sua terra, fermà da un nostra pattuglia che el fazeva rilevamenti dei ponti sull’Isonzo per conto del Regio Esercito, del quale el iera spion probabilmente prezzolà, el 30 luglio del 1914. Rilascià perchè el gaveva l’immunità parlamentare.

    Esisti i documenti del Regio Esercito che prova che el iera un spion. A Trento la gente ghe spudava per strada, al passaggio del careto che lo portava al patibolo.

    In tanti ga testimonià che ghe spudava anche suo papà, e dei altri due suoi fradei, el picio ghe saria andà drio diventando italian e fassista dopo la guerra, l’altro inveze gaveva fato la leva nei Kaiserjäger e ghe saria tocà scampar in Austria, come a Franceschini povero, che gaveva riconossù e denuncià el traditor.

    El secondo iera un assassin, terrorista internazionale, che gaveva su la coscienza la vita de due minorenni, dilaniadi dalla bomba che el gaveva tirà sulla folla a Trieste due settimne prima de esser arrestà.

    Esisti una lettera de Francesco Salata come prova, elimininada dalla bibliografia italiana dopo la prima edizion del suo libro, ma ritrovada nel 1979 su una copia sopravissuda. In GB se definissi normalmente Oberdank per quel che el iera: un terrorista internazionale. Solo in Italia, ghe se fa monumenti ai terroristi internazionali.

    A Ronchi i festeggiava el suo arresto fin al 1918, a proposito, anche Ronchi devi appartignir al Gran Friul?

    I gavessi “immolà le loro giovani vite”? Come minimo, visto che i iera disertori e traditori, uno spion e uno terrorista assassin.

    I ga in comune con ti ABC, la volontà de vender i loro territori a dei Conquistadores stranieri fregandosene della volontà della maggioranza dei loro compaesani.

    E i tuoi compaesani te ricorderà per questo. Quando i sarà tuti furlanizzadi, i podessi anche farte un monumento, forsi senza bisogno che te se “immoli” anche ti.

  711. Mauricets ha detto:

    Sandi Stark

    anche

    Gavrilo Princip è un terrorista per l’A è un eroe per la Serbia.
    una storia vecchia come il mondo.
    alcuni uomini per una parte sono un eroi, per l’altra un terroristi.

    come bin laden. ad esempio.
    quanto scrivi non ha nessun senso.

  712. bonalama ha detto:

    scusate ma questa sembra una deriva inconcludente, si faccia un’analisi dei poli di attrazione (capendo perchè lo sono) e si decida, probabilmente si scoprirà, togliendo le obbligate influenze amministrative, imposta politica, che pn gravita verso il veneto (la lingua parlata lo testimonia) e che è (era?) un’area fortemente industrializzata in rapporto alla superficie, Ud è aggregazione principalmente politica di richiamo dei territori circostanti, forse gorizia (mutilata comunque dagli eventi) può essere centro di gravità delle zone in cui sono presenti forti elementi sloveni, ts in questo assetto non c’entra un bel nulla, avendo il suo retroterra altrove e una storia che comincia nel 1700. C’è da chiedersi allora che ci faccia in questo puzzle che le è profondamente estraneo. La gente comune dell’ensamble amministrativo, percepisce la città (rapinata) come centro di rapina e lo si avverte anche quando i giornali riportano articoli tipo ts ha deciso etc, dimenticando che i politici che decidono non sono triestini bensì espressione del territorio altro e di fatto fomentando rancore nei confronti dell’appendice. Mitica la storiella della grandine sul collio l’anno scorso, insomma una scarpa e un zocolo e chi sia la scarpa o il zocolo, oltre a essere intercambiabile nel tempo è irrilevante. A riodhese. ps La politica è fonte di storture, come ben sappiamo.

  713. dimaco il discolo ha detto:

    oberdank fu riconossudo da una.guardia de romanss che visò el sindaco. oberdank ga dormido in una locanda de romans d’isonzo e il giorno dopo lo ga atestado a ronchi. el sindaco de romsns gsa ricevudo una onorificenza per la fedelta mostrada

  714. Mauricets ha detto:

    oggi viviamo in un paese democratico, trattare le questioni di popoli e persone del fine 1800, inizi 1900, con il metro di oggi è fuorviante.

    con la rivoluzione industriale vi è stato un passagio paragonabile a quello che fu la scoperta del fuoco.

    quindi sarebbe come paragonare la preistoria con la storia classica.

  715. Sandi Stark ha detto:

    I assassini xe sempre stai assassini, i terroristi xe sempre stai terroristi.

  716. Sandi Stark ha detto:

    Ed ecco che le mie profezie de un mese fa se avvera: anche la Ciesa udinese se taca al carro dei furlanisti e dei fassisti per conquistar Gorizia, esattamente come nel 1919;

    http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/09/02/news/la-chiesa-udinese-tutto-il-friuli-si-unisca-nel-solco-di-aquileia-1.5629034

    Se tu dal Monte Santo guardi il mare
    Gorizia che sei schiava tra gli schiavi
    vedrai come in un sogno tante navi
    e un tricolore sventolar per te

    Faccetta nera sei goriziana
    ti porteremo a Udin liberata
    dal sole nostro tu sarai baciata
    sarai friulana pure tu

    Faccetta nera sarai friulana
    la tua bandiera sarà sol quella italiana
    noi marceremo insieme a te
    e grideremo viva il Duce e viva il Re

  717. bonalama ha detto:

    ma a concordia sagittaria la pensano diversamente (messaggeroveneto di oggi), e se si immischia la chiesa è grave assai, altro che cultura e storia, politica di infima lega, che peccato!

  718. Maurice ts ha detto:

    720

    Sandi Stark

    anche chi ha dato il via alla mattanza del primo conflitto mondiale.

    lui e il suo caporale Adolf.

  719. Maurice ts ha detto:

    la “Ciesa” era quella che legittimava gli imperatori. e vorebbe rifarlo ora.
    anche Franz. era imperatore per grazia divina.

  720. Alessio ha detto:

    La cosa più divertente è che sento ancora politici del goriziano fare discorsi sulla oramai necessaria cancellazione di tutte le province con il mantenimento degli attuali servizi quando è oramai da mesi che si sa che a essere cancellate sarà solo quella di Gorizia con tutte le conseguenze del caso sull’organizzazione periferica degli uffici.
    Se questi sono i politici dell’isontino, eletti dalla gente, allora ci meritiamo l’annullamento.

  721. Sandi Stark ha detto:

    No Alessio, resistete. Fate la “Libera Provincia Autonoma di Gorizia” in esilio. Scrivete all’ONU, alla UE, al Dalai Lama. Mettetevi sulle auto adesivi con la scritta “Los von Udin”. Anche se vi sembrerà impossibile, se vi sentirete soli, non mollate. Non rassegnatevi mai, possono occupare solo il vostro territorio, non le vostre anime.

  722. Sandi Stark ha detto:

    Una serie de inni per movimento furlanista (furlani irredentisti):

    FACETE NERE

    Se tu dal Monte Santo guardi il mare
    Gorizia che sei schiava tra gli slavi
    vedrai come in un sogno tanti furlani
    e un tricolore sventolar per te

    Faccetta nera sei goriziana
    ti porteremo a Udin liberata
    dal sole nostro tu sarai baciata
    sarai friulana pure tu

    Faccetta nera sarai friulana
    la tua bandiera sarà sol quella furlana
    noi marceremo insieme a te
    e grideremo viva il Duce e viva il Re

    EL CHANT DAL LEGIONARI

    Mame tornait ančhemò ne la čhasete
    su le montagne che mi fu Nadal
    soi plen di glorie amade mie vielete
    ho annes Gurice el Friul Oriental

    sujâ il dolč vaît
    ripeti al Mond intîr
    ce il frut tuo sancir
    ha vint e sfulminâ ancor

    Friul va con la sue ğoventût
    par la major grandece
    il Duce simpri a veglâ sarà

    veglerà il Re, gloriose Patrie biele
    tu si le stiele vive
    che il Duce al Mond ridonerà!

    IMNO A UDIN

    Mandi Gurice a te sul Sabotin
    dove eterno verdeggia il sacro alloro
    a te nostra fortezza nostro orgoglio
    ascende il coro.

    Mandi Dea Udin! Ti sfavilla in fronte
    il sol che nasce sulla nuova Storia
    fulgida in arme all’ultimo orizzonte,
    sta la Vittoria!

    Sol ce tu nasi
    libar e giocondo
    sui cuelis nuestri i tò chavalis doma
    no vioderài nissune robe al Mondo
    major di Udin
    major di Udin

    MARCE DA LIS LEGIONS

    Udin rivendica i Patriarchi
    l’ora dell’Aquile suonò
    squilli i trombe salutano in vol
    dalla Valcanale fino al mar

    Gorizia ti vogliamo dominar
    Barbana ti vogliam edificar
    Il Friuli ritorna segnal
    di forza e Civiltà

    Siet cuelis in tal ciel
    siet gloris in tal sol
    dei Patriarchi il genio e il Fato
    rivivon nel Friul liberadòr.

    LA TORNADE DAL VOLONTARI

    Mame tornait ančhemò ne la čhasete
    su le montagne che mi fu Nadal
    soi plen di glorie amade mie vielete
    ho annès Gurice el Friul Oriental

    Sujâ il dolč vaît
    ripeti al Mond intîr
    ce il frut tuo sancir
    ha vint e sfulminâ ancor

    Friuli va con la sue ğoventût
    par la major grandece
    il Duce simpri a veglâ sarà

    Veglerà il Re, gloriose Patrie biele
    tu si le stiele vive
    che il Duce al Mond ridonerà!

    IO TI SALUDI ANIM A AIDUSSINA

    Io ti saludi anìm a Aidussina
    chara Virginia, ma tornerò,

    apene rivâts al campament
    del reggiment ti scrivirò,

    Ti manderò dal Vipac un bel fior
    ce naši, sot il ciel dell’aloglot,

    Io ti saludi anìm a Aidussina
    chara Virginie, ma tornerò!

  723. Pieri ha detto:

    Ecco invece l’inno ufficiale di Sandi Stark (purtroppo non sono bravo con la metrica, mi scuserete):

    “dico tante fesserie
    ma non me ne rendo conto
    sono rimasto indietro di 100 anni
    ma non mi rendo conto neanche di questo

    vorrei far parte di uno Stato che non esiste più da illo tempore

    abbasso l’italia, W francesco giuseppe”

  724. Sandi Stark ha detto:

    Ecco; l’Impero che no esisti più da 94 anni no va ben, ma el Patriarcato finì 567 anni fa, quel si che va ben.

    Se le ciacole gavessi un prezzo, i ‘taliani esportassi più dei cinesi.

  725. Pieri ha detto:

    Ach’ il Patriarcjat tu lu as nomenat dome tu. A diference da l’AU, il Friul esist ancjemò e simpri continuerà a vivi…tra l’altri no tu as rispuindut al gno post numar 707, probabilmentri parcè che tu sas di vè tuart

  726. Sandi Stark ha detto:

    Jo no rispuindi pai altros, ciri diretementri al interessàt. A proposit, mi è vignù in ment un’altre chancon patriotiche par voialtros, dì se la ti plas:

    All’armi! All’armi! Allarmi siam friulani!
    Abbasso i triestini!

    Del Patriarcato siamo i componenti
    il Friuli sosterrem fino alla morte
    e lotteremo sempre forte forte,
    finchè avremo frico e brovada

    sempre inneggiando la Patria nostra
    che tutti uniti difenderemo
    contro avversari e triestini
    che uno ad uno sgominerem

    All’armi! All’armi! Allarmi siam friulani!
    Terror dei triestini!

    lo scopo nostro tutti noi sappiamo
    combatter con certezza di vittoria
    e questo non sia mai sol per la Gloria
    ma per diffonder la furlanità!

    i triestini che combattiamo
    noi saprem bene far dileguar
    e al grido nostro quella canaglia
    in Australia dovrà espatriar!

    All’armi…. etc

    čhadrege in ogni parte esporteremo
    perchè Friulia a noi non mancherà
    esporteremo anche frico forte
    ma per giusta ragion di libertà

    in guardia amici, dai triestini
    noi sempre pronti tutti saremo
    finchè la Gloria di noi furlani
    su tutto il Mondo trionferà

    iei triestini siam gli avversari
    che stanno asciutti estate e inverno
    mentre noi siamo sempre sudati
    nel Capoluogo dell’Umidità!

  727. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @@@ VARI : Il TLT/FTT non e’ stato costituito come entità provvisoria , nè per dirimere conflittualità diverse !!! Doveva essere nominato un Governatore ,cosa che non avvenne,
    furono artificiosamente creati i famosi Moti di Trieste dove il Governo Italiano dell’epoca usò la destra “fassista” ( Và ‘vanti ti che mi me vien de rider” e con questo caso ( 6 morti)si arrivò
    al Memorandum d’Intesa di Londra del 1954!!!
    Anche il plebiscito richiesto passò nel dimenticatoio, il popolo non espresse la sua opinione con il voto, il clamor di popolo
    fu scambiato per consenso ; ma come si disse all’epoca ” tapemose el naso “e scegliamo ilmale minore cioè meglio l’Italia che la Jugoslavia comunista di Tito, anche se il Partito Comunista Triestino con Vidali voleva anche lui il TLT perche’ ormai Tito aveva abbandonato il Cominform
    Ma visto tutto quello che e’ successo a cominciare da 25.000 Triestini in Australia
    l’esodo dall’Istria, il secondo esodo meno evidente del primo dopo Osimo, tutto quello che una Trieste consapevole desidera e’ il TLT cioe’ indipendenza , libertà, meglio piccoli soli, città stato, autodeterminazione etc.etc. Dov’è la colpa ,il reato o un unico
    disegno criminoso ???
    Si certo è vero che Oberdan(k), terrorista, Sauro e Battisti (disertori ) se da un punto di vista possono essere visti così dall’altro
    sono eroi , in termini moderni contemporaneamente si è combattenti per la libertà e terroristi (vedi Hofer in üdirol).
    Qui siamo ai postulati rabbinici “è vero tutto come è vero il contrario di tutto”.
    In ogni caso io credo che chi fu profetico su queste identità di frontiera fu Leo Valiani di origine Fiumana ,valente diplomatico che scrisse il famoso testo ” La caduta dell’A.U.” chiuse con questa frase profetica :
    ” L’impero Austro Ungarico non esiste pù, nessuno combatte per la sua restaurazione, ma il vuoto che ha lasciato alle spalle non e’ stato ancora colmato ”
    Dopo questo libro ,molti confini furono rifatti cominciando dalla caduta della Unione Svietica fino ai giorni nostri;
    bisogna dire che tutti i territori dell’ex A.U. sono divenuti stati nazionali e sovrani
    gli unici che ancora non sono divenuti indipendenti sono quelli che l’Italia si e’ annessa con le guerre e che le erano mai appartenuti.

  728. Sandi Stark ha detto:

    Terzo Esodo Gianpaolo, el Primo iera stà quel del 1919. 40 mila persone in 3-4 anni, no scherzi. El secondo esodo vien stimà anche a 30 mila persone se no de più, per via che no tutti passava per l’emigrazion assistida, e le cancellazioni xe stade diluide nei anni successivi.

    El Terzo no lo ciameria Esodo, diria che fa parte del stillicidio de emigraziòn che xe sempre esistida a Trieste da quando iera rivada quela Maledeta Barca.

    Alla fine del suo libro, Purini dà la cifra totale stimada: 100 mila triestini mancanti, in sti maledeti 94 anni.

    Sostituidi da quasi altrettanti esuli, e altri ‘taliani, specie dal meridione.

    Alla fine diverse stime riva là del motto: i triestini eredi dei cittadini originari, prima delle pulizie etniche ‘taliane, xe meno de la metà. I podessi andar dal 40 al 45% del totale.

    Perciò no se fila: anche qua sui forum, la probabilità de parlar con veri triestini xe del 40-45%, i altri xe ‘taliani ivi residenti.

  729. Mauricets ha detto:

    ma ormai queste sono terre d’italia.
    non vi altra realtà che questa.
    guerre spero nessuno le voglia più, e nemmeno frange terroristiche.

    non siamo più nel 1800 con monarchi assoluti.
    non siam più nel ventennio fascista.

    siamo cittadini di una grande democrazia occidentale, paese fondatore della UE.

    nelo stato di diritto democratico ci si deve muovere per le proprie istanze.

    ma:

    Art. 5

    “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.”

    costituzione italiana.

  730. abc ha detto:

    Leggo nel post 716. “Ecco la retorica fassista che se dispiega con i attacchi personali e non sui contenuti.” Dunque chi si lancia in attacchi personali anzichè sui contenuti è fascista! ok

    Leggo nel post 549. “Ma semo sicuri che te son normale?” e nel post 619: “No penso che te sarà ricordà dai goriziani come un fassista, caso mai i te ricorderà come Cesare Battisti a Trento e Oberdank a Trieste.
    Pensa, forsi in futuro i ghe cambierà nome al Travnik e i lo ciamerà Plačâl ABC.”

    Conclusione: qualcuno qua insulta impunemente e poi si dà del fascista da solo.

    Al di là di questo, chi può avvisare questo signore che ora non siamo nel 1919? In quel lontano anno la situazione era molto diversa da adesso e poi tutti quelli che vissero allora sono morti, pace alle anime loro.

    Ma dunque veniamo all’oggi, leggo nel post 716: ” (Battisti e Oberdank) i ga in comune con ti ABC, la volontà de vender i loro territori a dei Conquistadores stranieri fregandosene della volontà della maggioranza dei loro compaesani.
    E i tuoi compaesani te ricorderà per questo. Quando i sarà tuti furlanizzadi, i podessi anche farte un monumento, forsi senza bisogno che te se “immoli” anche ti.”

    Dunque veniamo ai contenuti: ho più volte spiegato che, qualora venga soppressa la provincia di Gorizia, preferisco finire con Udine anzichè sotto Trieste, di quale vendita si sta farneticando? se ci sarà referendum ho mai scritto che non ne rispetterò l’esito?

    Nel 2012 ci sono decine di migliaia di abitanti della provincia di Gorizia che si sentono friulani, questo dà fastidio a chi vorrebbe la fusione a freddo come è stato fatto per le Aziende Socio Sanitarie.

  731. ufo ha detto:

    Cocola, sta tua costituzion. E, dime, xe cora sai de spetar prima che la entri in vigor? E ghe xe qualche motivo in partticolar, o me par solo mi che ghe xe un per de articoli che teghe sta fazendo prudentemente el giro intorno?

  732. Sandi Stark ha detto:

    La vendita, anzi el regalo de Gorizia a Udine. I goriziani dovessi pretender un referendum per decider se i vol che la loro Provincia sia cancellada o no.

    Tutte le altre decisioni conseguenti parti dal Sopruso dell’eliminazion. Sperar che la Provincia sia cancellada per poder finalmente ingrandir el Friul, significa andar contro ai interessi del proprio territorio.

    Auspicar referendum divisori successivi al Sopruso, per darghe al Sopruso “legittimazion democratica”, xe ancora pezo.

    Nè Battisti nè Oberdank gaveva mai auspicà un referendum per le loro terre, ma solo che le fussi conquistade dai alieni. Come ti, ABC.

    E xe inutile che te se rampighi sui speci e che te attacchi el sottoscritto in tutte le maniere che te xe possibili, ti te sta agindo contro i interessi della tua terra.

  733. abc ha detto:

    Questo continua a non capire che non spero che la mia provincia venga sopressa. Se non voglio che la mia terra diventi contado di Trieste, agisco nell’interesse della mia terra.

  734. Pieri ha detto:

    739) se un al à i voi foderas di parsut…

  735. sfsn ha detto:

    ma, in assenza de referendum, no se podessi tacar a Trieste el toco de provincia de Gorizia che iera za provincia de Trieste prima dela guera e el resto a Udine?

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