29 Marzo 2011

Passeggiate sul Carso, attenzione alla processionaria

Scatta il periodo a rischio per la processionaria. In primavera, infatti, i bruchi stanno cominciano spostarsi in fila indiana dal nido posto sugli alberi per scendere a terra.

Le larve lasciano quindi i nidi bianchi creati in genere sugli alberi di pino nero e chiaramente individuali un po’ in tutto il Carso triestino e goriziano (è molto visibile, ad esempio, dal treno sulla tratta Monfalcone-Trieste). Gli esperti – in molti si stanno rivolgendo in questi giorni alla Stazione Forestale di Duino per chiedere ragguagli – consigliano dunque di fare attenzione dal momento che i peli delle larve sono molto urticanti sia per l’uomo che per gli animali domestici: possono provocare dermatiti, reazioni allergiche e infiammatorie.

Per quanto riguarda i danni agli alberi su cui vengono formati i bozzoli, al momento – secondo un decreto del Servizio fitosanitario – non sussistono aree in cui la presenza della processionaria del pino minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo, condizione per l’applicazione di misure di lotta obbligatoria all’insetto (la scheda completa sul sito dell’Ersa Fvg).

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1 commenti a Passeggiate sul Carso, attenzione alla processionaria

  1. Teresa ha detto:

    L’Ersa Fvg non esiste piu’! Ci sono moltissimi nidi di processionarie lungo l’autostrada vicino Villa Santina verso Tarvisio. La Forestale sta lavorando con tutto il loro impegno per questo?
    Grazie infinite

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