9 Marzo 2011

La Provincia di Udine pubblica il vocabolario friulano per le badanti immigrate

Agevolare il dialogo tra gli anziani e gli assistenti familiari immigrati che si prendono cura di loro, per favorire la reciproca comprensione e collaborazione, la nascita di un rapporto di fiducia, utilizzando come canale di comunicazione il friulano, la marilenghe. Questo lo scopo del vademecum “Capirsi per aiutarsi”, la guida realizzata dalla Provincia di Udine e pensata come strumento utile, pratico e d’immediato utilizzo per le persone che vivono e lavorano accanto ai nostri anziani.

A palazzo Belgrado, alla presenza del presidente della Provincia di Udine, on. Pietro Fontanini e dell’assessore alle politiche sociali Adriano Piuzzi, la presentazione del manuale. Tradotta in cinque lingue (inglese, ucraino, serbo, romeno, albanese) e stampata in 15 mila copie, la guida è suddivisa in due sezioni: nella prima parte sono riepilogate in friulano e con la traduzione in italiano e in lingua straniera, espressioni e frasi ricorrenti usate abitualmente dagli anziani per esprimere bisogni, stati d’animo e in generale per comunicare con le persone che si prendono cura di loro in ogni momento della giornata. Nella seconda, invece, le informazioni sempre in friulano e con traduzione a fronte, sono per lo più di carattere tecnico e sono rivolte agli assistenti familiari con consigli e suggerimenti per il miglioramento del servizio offerto e della sicurezza. Le guide verranno distribuite negli uffici dei Centri per l’impiego distribuiti sul territorio provinciale.

«Attraverso questo manuale intendiamo rendere più semplici e facili i rapporti tra l’assistente familiare e la persona di cui si prende cura – commenta il presidente Fontanini – una situazione che si sta via via diffondendo e consente agli anziani di poter restare il più a lungo possibile nella propria abitazione. Anziani che per esprimersi usano abitualmente il friulano e in particolare nei momenti di difficoltà e disorientamento dove l’assistenza della badante diventa cruciale. Ecco quindi l’importanza di questa guida che consente a chi accudisce queste persone di interpretare esigenze, necessità e segnali d’allarme. Si tratta di un piccolo ma importante contributo – ha aggiunto il presidente Fontanini – una prima base conoscitiva da ampliare e arricchire per chi lo usa in prima persona e anche un’opportunità d’integrazione nel tessuto familiare e sociale per gli assistenti immigrati».

«L’iniziativa rientra tra le azioni del Piano provinciale Immigrazione – chiarisce l’assessore Piuzzi – strumento tramite il quale la Provincia gestisce gli interventi a favore della popolazione straniera immigrata: dal monitoraggio delle iniziative realizzate sul territorio, sono emerse, infatti, le difficoltà di chi, straniero immigrato, si trova ad affrontare il mondo del lavoro italiano. Problemi dovuti alla scarsa conoscenza del territorio, della lingua italiana e dei codici comportamentali specifici per i diversi ambienti di lavoro. Da questa esigenza, è nata l’idea di realizzare il vademecum “Capirsi per aiutarsi” che nella sua semplicità coglie i problemi e le fasi delicate che caratterizzano la vita quotidiana degli anziani».

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