Ozzano non…Gira, e Trieste vince in allungo per 69-83 la trasferta insidiosa del post Castelletto, lavorando ai fianchi dei giovani virgulti del vivaio Virtus Bologna, davanti agli occhi attenti di Sabatini e Faraoni, trovando sempre più convinzione nel valore della squadra e per contro mettendo a nudo le indubbie acerbe potenzialità dei ragazzi di coach Tucci.
La Gira Ozzano si presenta con Canelo, Grillo, Sanguinetti, Antrops e Monzecchi, risponde l’Acegas Trieste con Busca, Raspino, Moruzzi, Benfatto, Colli; entrambe le formazioni, nelle battute iniziali, cercano servizi ai lunghi sotto canestro per mettere in difficoltà le difese, punteggio basso per molti errori non provocati e Acegas avanti 2-6 dopo quasi 4 minuti di contesa, time out obbligato di coach Tucci; Ozzano prova una zona 2-3 per mischiare le carte, subito bucata da Colli dai quattro metri. Trieste non approfitta di una imprecisione perdurante dei locali, denuncia una inconsueta mollezza nel attaccare la difesa locale e con due palle perse rimette gli avversari in partita: 8-10 a 3 minuti dalla chiusura quarto. Riprende le redini del match la squadra di Dalmasson con l’esperienza di Moruzzi e Busca, lasciati a tiri poco contestati da fuori, sirena dei primi dieci minuti di partita con il tabellone che segna 10-15 in favore dell’Acegas. Seconda frazione con rotazioni corpose da parte di coach Dalmasson che mantiene solo Moruzzi del quintetto, mentre coach Tucci torna ad affidarsi al trio Canelo-Sanguinetti-Monzecchi più il “fratello d’arte” Vitali e Negri, il canovaccio non cambia e massimo vantaggio giuliano sul 12-20 con la tripla di un ispirato Vidani, svilito dal terzo fallo di Magro su canestro e fanno di Vitali. Partita costellata di micro e macro errori tecnici, nessuna delle due formazioni trova continuità, ad ogni mini allungo ospite fa il palio qualche ingenuità (vedi fallo antisportivo di Raspino) e partita ancora tutta da giocare: 21-24 a 5 minuti dal intervallo. Vitali regala il pareggio ai suoi a quota 25, rianimati da coraggio per un’Acegas che non ha avuto coraggio di “uccidere” la partita, Gazzotti addirittura porta in vantaggio il Gira sul 31-30 con una precisa conclusione dalla media distanza, pur subendo il ritorno giuliano e conclusione del secondo quarto sul 33-35 ospite. Inizio di ripresa fotocopia dei primi minuti di partita, con l’Acegas a beneficiare della pericolosità offensiva d’area di Michele Benfatto e Andrea Colli, e con Moruzzi a dare il piccolo break di vantaggio 37-47; cambi per coach Tucci inevitabili per svegliare i suoi intorpiditi dall’intervallo. Come sempre sull’allungo triestino, Ozzano non molla e si riavvicina, con Fontecchio sugli scudi, 44-51 ma è Alfredo Moruzzi il “killer” chirurgico biancorosso, indigesto alla difesa del Gira, tripla e nuovo vantaggio esterno 44-54 a 3 minuti e mezzo dal termine; fra oscenità arbitrali da ambo le parti, Ozzano riprende vigore com Fontecchio preciso daí tre metri e Trieste che continua a elargire palloni agli avversari; Canelo per il meno 2 interno 52-54, sul quarto fallo di Magro e finale di quarto convulso: 52-57. Ultima frazione con le due squadre a bilanciare momenti positivi a amnesie tecniche, sulla bomba di Raspino l’Acegas mantiene 8 punti di vantaggio sul 62-66 a 6 minuti e mezzo dal termine; cinque minuti di fuoco com le squadre ancora in equilibrio, Tommaso Raspino prova a condurre i suoi alla vittoria con una tripla pesante (65-72), zona del Gira bucata sempre dal solito Raspino, Acegas vede lo striscione del traguardo con due liberi di Moruzzi sul 69-78 a due minuti dalla fine; non cambia nulla nei centoventi secondi di partita, l’Acegas vince 69-83 e mette un ulteriore tassello nel percorso di crescita tracciato da coach Dalmasson, il Gira deve metabolizzare quanto prima la sconfitta coerentemente con l’esigenza programmatica voluta, cioè di costruire giocatori a prescindere dal risultato del campo.
Il migliore: Alfredo Moruzzi (Acegas Trieste)
Nuova versione del MVP triestino di questa primissima fase stagionale, questa volta portando in dote un sontuoso 4/5 nelle triple oltre al consueto rendimento a tutto tondo. Potrebbe starci anche nelle nominations Tommaso Raspino per un finale di partita clamoroso, ma diamo ad Alfredo precedenza per la continuità nell’arco di tutto il match.
Il peggiore: Paolo Monzecchi (Gira Ozzano)
Ahimè il viale del tramonto di una onorevolissima carriera è lastricato di partite incolori, purtroppo in 16 minuti di utilizzo l’arma tattica per eccellenza non ha portato nulla ai suoi colori, essendo sempre fuori dalla partita.
Arbitri: i sig.ri CAFORIO e GASPARRI, voto 4
Arbitraggio pessimo delle due giacchette grigie, impreciso nelle fischiate ma ancor meno convincente nella personalità; spesso ogni fischio è stato seguito da sguardi incrociati per trovare conferma, topiche macroscopiche come sulla stoppata dopo che la palla ha toccato il tabellone a danni di Andrea Colli, non convalidando il canestro. Da rivedere.
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