19 Gennaio 2010

Difesa indifendibile, interrogativi inquietanti e leader altrui

Una difesa….indifendibile, primo segno di una squadra sazia
Qualsiasi allenatore sulla faccia della terra erudito in tema di materia cestistica, sentenzierebbe che la difesa è 80% voglia e 20% tecnica, con percentuali che possono leggermente variare ma mantenere la proporzione. Tutti componenti dell’Acegas presentata domenica sera contro Fidenza evidentemente hanno profuso al massimo il 20% delle potenzialità nella metà campo cosiddetta “in salita”, quella per cui si fa più fatica, dimostrando il benchè minimo spirito di sacrificio. Questo come primo indicatore di una squadra sazia, sazia della opulenta permanenza a Trieste, l’ “isola felice” dove è possibile strappare un contratto per giocare a pallacanestro, essere penultimi in coabitazione, ricevere qualche fischio o poco più dal pubblico e andare serenamente a dormire in attesa del nuovo giorno.
Non c’è tattica che tenga, non c’è allenatore che tenga, non c’è giustificazione che regga, se la “fame” non parte da ogni singolo individuo come esigenza etica e professionale, il prodotto finito è quello che domenicalmente (o quasi, visto che al Paladozza è d’obbligo il vestito buono) l’Acegas “regala” al suo pubblico, ultimi non ultimi i 93 omaggi alla Siram Fidenza.
Ma questa è l’ “isola felice” Trieste, l’isola…che non c’è!

Una domanda sincera
Ognuno si ponga la mano sulla coscienza (il sottoscritto per primo) e si chieda: se la gestione passata della Pallacanestro Trieste 2004 (precedente all’arrivo di Matteo Boniciolli) avesse ottenuto a Gennaio questo tipo di risultati, cosa avremmo detto?
Che la società non è presente, che la società si è seduta sugli allori cavalcando la “card Jesolo”, che la società non ha rescisso contratti pesanti e inutili, che il mercato è stato insufficiente, che il rapporto con i tifosi è al minimo storico…ecc ecc.
Da quasi due anni invece siamo entrati nel corso del “progetto” varato da Matteo Boniciolli e che non ha specifico riferimento alla prima squadra dell’Acegas Trieste in A Dilettanti, bensì la cura e la competenza per far crescere la struttura portante futura, il settore giovanile. Tutto molto bello e condivisibile, ma cosa diciamo ai 1500-1800 appassionati che, pagando, riempiono le tribune del Palatrieste?
Abbonamenti 2010/11 per sole partite delle giovanili!

Leader, il valore aggiunto…delle avversarie!
Se uno dal background di Davide Cantarello, guardando alcune partite dell’Acegas di quest’anno, trova nella mancanza di un “figlio di buona donna” nell’organico uno dei malesseri della squadra, vuol dire che c’è da credergli; a maggior ragione se il centro della mai dimenticata Stefanel Trieste è stato parte integrante degli allenamenti di questa stagione. Anche nell’ultima partita si è potuto avere l’esatta dimensione di quello che si intende per leader, impersonificato da Patrick Nanut: non ha fatto certo una partita epica dal punto di vista balistico, ha forzato anche alcune conclusioni, ma di fondo è stato questo: nei momenti decisivi ha preteso i palloni, ha ricavato situazioni utili guadagnandosi tiri liberi, effettuando scarichi ai compagni e segnando canestri pesanti e come non bastasse, ha difeso quando contava!
Tutto quello che l’Acegas non ha…

Raffaele Baldini (www.cinquealto.blogspot.com)

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