Le famiglie goriziane si ritroveranno a spendere 1200 euro in più all’anno a causa dell’abolizione della Zona franca sui carburanti e sul metano. E’ su questo punto che il Coordinamento comunale di Forza Italia intende spendersi e confrontarsi al più presto con il sindaco Romoli.
Si è riunito l’altra sera il neo eletto organismo presieduto da Roberto Sartori, il qual ha ribadito che il coordinamento non sarà chiuso in se stesso ma sarà allargato, di volta in volta, ai consiglieri circoscrizionali, comunali e gli assessori. Il direttivo è formato…
da Pierpaolo Silli, addetto stampa e responsabile del coordinamento delle Circoscrizioni, affiancato per quest’ultimo incarico da Serena Lucigrai; i responsabili della tesoreria e dei tesseramenti Giancarlo Pacioselli e Valentina Macaro; Mariagrazia Mollica e Franco Hassek per i rapporti con le associazioni. Hassek curerà inoltre l’organizzazione degli eventi e delle iniziative esterne.
Durante la riunione sono stati affrontati temi inerenti l’organizzazione del partito e l’amministrazione cittadina, come la perdita della sede della Banca d’Italia, ulteriore esempio di spogliazione per Gorizia, che è uno dei pochi capoluoghi di provincia ad esser stato depauperato di un’istituzione di tale importanza e prestigio, senza che il fatto abbia sollevato peraltro alcuna reazione da parte dell’amministrazione regionale guidata da Riccardo Illy. "Riflettendo sulla situazione dell’economia cittadina – spiega il Coordinamento -, destano molte preoccupazioni l’impatto delle conseguenze derivanti dalla perdita del regime agevolato dei carburanti a livello occupazionale sul settore degli autotrasporti, già duramente provato dalla caduta dei confini, sul comparto dei gestori di carburanti che, nella sola provincia, comprende una sessantina di aziende per circa 200 posti di lavoro".
“..la perdita della sede della Banca d’Italia, ulteriore esempio di spogliazione per Gorizia, che è uno dei pochi capoluoghi di provincia ad esser stato depauperato di un’istituzione di tale importanza e prestigio”.
Allora, la Banca d’Italia chiude 75 sedi su 99, e Gorizia è uno dei “pochi” capoluoghi ad essere depauperato. Eh si! E’ notorio che le altre 74 sedi stanno in paesi tipo Lauzacco o Cercivento..
la chiusura delle filiali dela Banca d’Italia in tutta Italia rientra in un piu’ ampio programma di snellimento e razionalizzazione, ben venga quindi la chiusura della filiale goriziana,
il problema oggi e’ invece che delle 75 sedi inizialmente destinate a chiudere decine rimarranno aperte per “pressioni locali”, vedi l’Avellino di De Mita…
secondo me piu’ che pensare a salvare la filiale di Gorizia bisognerebbe puntare i riflettori sulla mancata chiusura di queste filiali
Concordo.
E’ inutile urlare ai quattro venti della folle spesa pubblica, dei costi dello Stato, degli alti costi del credito, e poi opporsi alle ristrutturazioni ed agli snellimenti di funzioni obsolete.
Belle parole. In pratica cosa vuole dire
” E’ su questo punto che il Coordinamento comunale di Forza Italia intende spendersi e confrontarsi al più presto con il sindaco Romoli.”?
Certo che no fasè altro che criticar eh?
Critica??
E dove sarebbe ‘sta critica?
Si stava solo cercando di mettere a fuoco l’annuncio, per comprendere bene qual’era l’iniziativa intrapresa sul “punto” in questione..
Letteralmente dovrebbe significare: il Coordinamento Comunale ha intenzione di consumare al più presto energie proprie per conoscere somiglianze o differenze sul punto con il Sindaco. Mah..