Un successo largamente annunciato, quello che ha riempito per due serate di fila il Teatro di Monfalcone.
La commedia originale di Tim Firth, è basata su una storia vera risalente alla fine degli anni ’90, quando un gruppo di donne fra i 50 e i 60 anni del Women’s Institute (la più grande organizzazione di volontariato di donne nel Regno Unito) si impegnò in una raccolta di fondi destinati all’ospedale dove era morto di leucemia il marito di una di loro, decidono di fare una piccola modifica all’annuale calendario che hanno sempre stampato per raccogliere fondi. Anziché utilizzare le tipiche immagini natalizie, decidono di affidarsi ad un improvvisato (ma neanche tanto, si scoprirà poi) fotografo che decide di ritrarle affaccendate nelle loro mansioni quotidiane, però senza veli.
L’idea ebbe un successo travolgente, rese la loro associazione una delle più importanti nel campo della lotta contro la leucemia e trasformò queste signore in vere e proprie paladine del riscatto e della creatività al femminile.
L’episodio è diventato anche un film diretto da Nigel Cole nel 2003.
L’adattamento italiano vede come protagonista principale Anna Finocchiaro, che si trova a suo agio in un ruolo che sembra esserle stato cucito addosso, ad accompagnarla ci sono Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris e Corinna Lo Castro, in una commedia corale che fila via liscia con un ritmo mai stancante.
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