Fallosofia: la presentazione del libro da Aralaralà

Un saggio che parla di un argomento scabroso ma antico: una potenza che un tempo era sacra, ma poi è stata rimossa dal panorama culturale, rilegata fra le volgarità di cui non si può parlare.

Fallosofia (D editore, 2023) è un libro che racconta la storia simbolica del fallo. Già presente nei graffiti del Paleolitico, era l’attributo di importanti divinità in Egitto, veniva portato in processione in Grecia, lo si usava come amuleto nell’impero Romano. Il fallo era al tempo stesso una parte del corpo, e un segno del sacro. Com’è che nel corso della storia è poi caduto in disgrazia?

L’autore, Francesco Boer, ne parlerà venerdì 17 maggio, alle ore 18:30, in un incontro presso lo spazio Aralaralà – il love shop di via della Zonta 7-a, che si contraddistingue per i suoi eventi volti all’ inclusione, all’educazione e alla bellezza in ogni sua forma. L’incontro è a ingresso libero – per eventuali informazioni: 340 9830567.

Francesco Boer è uno scrittore, simbologo e ricercatore dei rapporti fra realtà e immaginazione. Classe 1980, vive a Selz, in Bisiacaria. Dal 2012 ha pubblicato diversi titoli fra saggistica e narrativa, con editori come Il Saggiatore, Piano B e Fontana editore. Il suo ultimo libro è stato pubblicato con White Cocal Press e si intitola “La profezia del Portovecchio”: è il racconto comico-misterioso di uno scontroso beone che un giorno si risveglia in un albergo con infiniti piani e infinite stanze, mentre l’uscita sembra non esserci da nessuna parte.