13 Dicembre 2013

A teatro, per scoprire chi fu Wilhelm Furtwängler

Fino a che punto una persona riesce a restare autentica all’interno di un sistema politico totalitario? Questa domanda è quella che si pone Steve Arnold, ufficiale americano addetto ai processi di denazificazione, quando si imbatte nel caso Furtwängler. Wilhelm Furtwängler è un personaggio storico controverso: uno dei massimi direttori d’orchestra del XX secolo, rimasto attivo a Berlino durante il regime nazista pur senza iscriversi al partito, apparendo così in grado di esercitare la sua professione senza farsi condizionare dal sistema politico totalitario vigente.  Ma è davvero questo Wilhem Furtwängler?

L’immagine di Furtwängler che appare dagli interrogatori è quella di una forte personalità politica, che cerca di porre la sua quasi silente ma determinata resistenza da dentro al sistema, e non quella di un artista/intellettuale che vive nella sua « Torre d’Avorio» ignorante di tutto ciò che gli accade attorno. Wilhem Furtwängler, per molti testimoni, è una persona buona che ha cercato di aiutare i perseguitati dal regime. Tuttavia nessuna luce può dissipare tutte le ombre e Steve Arnold, imperterrito, si rifiuta di credere all’integrità del direttore d’orchestra e cerca in qualsiasi modo un capo d’accusa, addirittura estorcendo, con prepotenza, dalle testimonianze le parole che vuole sentirsi dire; accusa Wilhem Furtwängler di aver usufruito di privilegi impensabili per gli invisi al partito nazionalsocialista, ma nel contempo lui stesso si avvale del potere militare per acconciare la verità come più gli aggrada.

La pièce di Harwood racconta con personaggi ben scolpiti e sprezzante ironia questa indagine. Questo testo, molto ricco di punti di riflessione (dal potere dell’arte nella vita politica all’interrogatorio come esercizio di forza, dalle meschinità del cuore umano all’impossibilità di dividere semplicemente il bene dal male), è messo in scena da Luca Zingaretti, che, oltre a esserne il regista, interpreta il ruolo dell’ufficiale americano, duellando con un Massimo De Francovich in gran forma nei panni di Furtwängler. In questi giorni, fino al 15 dicembre, il teatro Rossetti è lieto di offrire questo spettacolo al proprio pubblico.

Giada Ventura e Paolo Stanese

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