Riduzione del 35% dei trasferimenti regionali, e le tariffe aumentano, pur rimanendo nettamente inferiori a quelle che servirebbero per l’autosufficienza del servizio. Nel prossimo anno scolastico anche il Comune di Monfalcone si troverà a rivedere le tariffe per l’accesso al servizio di asilo nido. Lo farà tenendo conto di due elementi: il calo dei trasferimenti regionali (appunto di oltre il 30% inferiori a quelli precedenti) e la necessità di andare verso una maggiore sostenibilità del servizio (attualmente le tariffe coprono solo il 20% della spesa, il resto viene garantito dal Comune).
Ecco perché, oltre all’adeguamento Istat previsto per legge (pari al 1,6%), l’amministrazione comunale ha deciso per l’applicazione di un aumento fisso dai 30 ai 55 euro a seconda delle fasce Isee, e l’accorpamento degli ultimi due scaglioni rispetto alle fasce approvate per l’anno scolastico in corso, portando la soglia massima di Isee a 35.000,00 euro, pari al tetto fissato dalla normativa regionale in materia di contributo alle famiglie per pagamento rette di frequenza ai nidi di’infanzia. E’ stata confermata l’attribuzione della retta massima corrispondente alla tipologia di servizio richiesto per le famiglie che non si avvalgono dello strumento Isee.
«E’ stata una decisione difficile da prendere – ammette l’assessore all’Istruzione Gualtiero Pin – ma abbiamo considerato diverse opzioni e questa era l’unica percorribile, se non si vuole andare a una riduzione del servizio. Per la fascia part time, poi, l’aumento fisso è ridotto (va ai 16 ai 50 euro). E le famiglie hanno anche la possibilità di accedere ai contributi regionali che, di fatto, dimezzano la spesa». Il contributo va infatti dal 40 al 60% della spesa sostenuta per gli Isee fino a 20.000 euro, e dal 30 al 40% per gli Isee fino a 35.000 euro.
«Coerentemente con quanto previsto dalla Regione Fvg, che pone il limite di 35.000 euro di Isee per i contributi, abbiamo deciso di unificare sopra tale limite la fascia Isee che paga in pieno il servizio – conclude Pin – .Sappiamo che non è una notizia positiva per le famiglie, ma ricordiamo che le nostre tariffe sono assolutamente in linea con quanto previsto negli altri Comuni».
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