Dimagrito, senza barba, e ancora un po’ provato per i lunghi mesi di prigionia a bordo della Savina Caylyn, ma felice di essere riuscito a far ritorno a casa e di poter esprimere il suo ringraziamento al Sindaco e a tutti i cittadini che hanno sostenuto calorosamente la sua liberazione guidata con caparbietà e fermezza dai suoi genitori, papà Adriano e mamma Elisabetta. Così è apparso Eugenio Bonieri mattina al suo primo incontro ufficiale in Municipio con il Sindaco di Trieste Roberto Cosolini , che gli ha manifestato ancora una volta la sua gioia e soddisfazione, anche da parte della cittadinanza, per l’avvenuta liberazione e il suo ritorno in famiglia.
“Sto riprendendo le forze e abituandomi alla normalità della vita quotidiana – ha detto Eugenio al Sindaco – ma spero tanto di tornare a navigare perché quella è sempre stata la mia strada, il mio lavoro, andar per mare. Magari in Europa o negli Stati Uniti. Non posso dimenticare tutti coloro che mi sono stati vicini da Trieste durante la mia lunga prigionia che voglio ringraziare sinceramente”.
Anche il padre Eugenio ha ricordato la grande mobilitazione appoggiata dall’Amministrazione comunale che oltre allo striscione a sostegno della liberazione di Eugenio appeso sul palazzo municipale ha promosso assieme al Comitato le fiaccolate e la grande festa in piazza Unità che ha contato sulla partecipazione di più di 2500 persone.“”.
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