21 Ottobre 2011

Pedane esterne dei bar: il Comune di Monfalcone rivede le concessioni

Una tappa del prossimo rinnovo del centro città sarà anche la ricognizione delle pedane dei locali pubblici che, da idea di qualche singola attività, nel giro di qualche anno si sono trasformate in una presenza costante non solo in centro ma anche nelle vie limitrofe.
Il numero crescente di queste strutture non ha però visto un proporzionale rispetto delle norme, sancite in un apposito regolamento che specifica le modalità di realizzazione delle pedane (amovibilità, materiali di realizzazione, utilizzo, e così via), con il risultato che la loro presenza da valore aggiunto rischia di trasformarsi in un elemento critico dell’arredo urbano. Originariamente, infatti, le strutture erano consentite dal 1 maggio a settembre, ma con un sistema di proroghe sono di fatto diventate elementi stabili. E molto spesso sono usate nella stagione invernale come magazzino temporaneo, con il risultato di peggiorare l’immagine della città.

Ecco quindi che il Comune di Monfalcone ha deciso, quest’anno, di cogliere l’occasione della scadenza delle proroghe per rivedere l’intero sistema delle pedane cittadine. Gli assessori Massimo Schiavo, Paola Benes e Francesco Martinelli hanno incontrato gli esercenti delle zone interessate e il Presidente Ascom Paolo Bratina per spiegare le intenzioni dell’amministrazione.
«Anche le pedane – hanno spiegato gli assessori – sono una parte importante dell’arredo urbano che, se non inserite in un disegno unitario, rischiano di essere un elemento di disturbo invece che un legante. L’intenzione non è quella di vessare gli esercenti, tanto è vero che anche per questo inverno abbiamo concesso una proroga fino al 2012, così da dare tutto il tempo di provvedere alla messa a norma».

A primavera del prossimo anno, in vista della scadenza temporanea, si procederà quindi all’esame delle singole posizioni per verificarne l’adesione alle regole previste.

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