12 Luglio 2011

Gorizia Spettacoli e il Gruppo Teatrale per il Dialetto portano in scena I Rusteghi di Carlo Goldoni

Un nuovo appuntamento con il Gruppo Teatrale per il Dialetto, che mette in scena I Rusteghi di Carlo Goldoni, al parco di Villa Coronini, nelle serate del 26 e 27 luglio alle ore 21 e poi all’Anfiteatro di Kromberk (Nova Gorica) il 29 luglio, sempre alle 21.
Il Gruppo Teatrale si è già cimentato con le opere di Goldoni, ultima in ordine di tempo “La Finta malata”, rappresentata in Castello nell’estate del 2009, con il tutto esaurito in ogni serata, a fronte di un centinaio di posti a sedere del Cortile dei Lanzi.
L’anno scorso lo spettacolo è stato trasferito al Parco di Villa Coronini, con il ritorno alle Maldobrie di Carpinteri e Faraguna e la partecipazione di 500 spettatori: un attestato di stima che Saletta e il suo Gruppo Teatrale hanno accolto con stupore e gratitudine, preparando il bis per quest’estate sperando nello stesso successo.
A proposito dei Rusteghi, due le interpretazioni principali date dai critici: possiamo assistere ad un’opera buffa che non ha altra finalità che quella di divertire, oppure aderire all’interpretazione in chiave ideologica e addirittura psicanalitica che mette in evidenza il contrasto generazionale
e le differenze tra la visione della vita delle donne da una parte e degli uomini dall’altra.

Vedremo sul palco i volti ormai noti di Giorgio Amodeo, anche autore della riduzione dell’opera, Riccardo Canali, Gianfranco Saletta, regista, Eva Mauri, Mairim Cheber, Federica Zoldan, Riccardo Beltrame, Liliana Decaneva, Sergio Maggio, Julian Sgherla. Anche quest’anno la musica è
stata curata da Livio Cecchelin, le scene sono state affidate a Remigio Gabellini, i costumi sono di Rossella Plaino.
Si tratta di una produzione professionistica regionale: tutti gli operatori sono infatti professionisti residenti in regione e con anni di esperienza alle spalle, e l’ingresso è gratuito, grazie alla collaborazione di Gorizia Spettacoli e al contributo della Regione, delle province di Trieste e Gorizia, del Comune di Gorizia, della Fondazione Carigo e della fondazione PalazzoCoronini-Cronberg.

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