7 Dicembre 2010

Acegas Trieste:con Moncalieri tanto basket nascosto e tanta fame

Andrea Colli, nelle statistiche la parte meno importante del suo essere giocatore.

Marco Contento (foto A.Cervia)

Ci sono dei momenti del match in cui sarebbe utile focalizzare la propria attenzione su Andrea Colli, un concentrato di applicazione cestistica, dagli aspetti piú macroscopici come i due punti a quelli piú nascosti come i body check sugli avversari, il tagliafuori offensivo, gli appuntiti gomiti sulle costole altrui…. e Giadini ne sa qualcosa, annullato per buona parte dell’ incontro. Non guardate quello che c’é scritto sullo scout a fine partita, o perlomeno consideratelo accessorio rispetto alla quantitá di cose che fa per la squadra, esempio da seguire!

La zona, non una questione di schemi ma di scelte e spazi

Ormai esiste un male oscuro per l’Acegas Trieste che si chiama difesa a zona, da Osimo fino ad arrivare alla partita in casa con Moncalieri, fino a che…

fino a che Trieste ha cominciato a ragionare sui concetti che smontano una zona prima ancora che di veri e propri schemi; in primis la spaziatura, giocare larghi per permettere di attaccarla in penetrazione, cosí come é stato fatto dai vari Maiocco, Moruzzi e soci, evitando cosí l’inutile gioco al massacro provando a turno soluzioni da oltre l’arco con pessimi risultati. Si é sempre detto che una delle caratteristiche importanti del roster di quest’ anno risiede nel aver cestisti come buone gambe per penetrare, e a memoria fra le giocate decisive ci sono una penetrazione di Maiocco con fallo di Masper, una di Busca con assist a Colli e una Contento subendo fallo; a volte la pallacanestro non é cosí complicata come si vuol far credere….

P come……attributi!

Decisamente la vittoria contro Moncalieri  é figlia della voglia di rivalsa di Busca e soci dopo l’incresciosa partita di Osimo, un intento comune mai venuto meno nel corso dei 50 minuti di partita, anche dopo aver subito mazzate pesanti come  triple di Conti, Parente e Tassinari. Ma ci sono cose che fanno la differenza in partite punto a punto, non solo i tiri liberi (fenomeno forse piú eclatante), bensí anche una palla sporcata, un tuffo sul parquet, un aiuto difensivo; sempre a memoria la palla recuperata nel finale da Contento é stata la giocata del match, esattamente come peró il tuffo di Michele Benfatto per recuperare un pallone (peccato che non si sia ancora convinto), la freddezza di capitan Bocchini dalla lunetta, o il Daniele Magro stoico che cerca di contribuire alla causa…. insomma, per essere espliciti che piú espliciti non si puó, se l’Acegas metteva in pratica tutte queste cose in quel di Osimo, vinceva di 30 punti….e dopo vivere con il rammarico non é un bel vivere.

L’allenatore e la roulette russa

Alzi la mano chi non ha avuto il sinistro pensiero (io per primo) di esclamare “ma cosa sta facendo?”quando coach Dalmasson ha pensato bene di sostituire un Busca vaneggiante e capitan Bocchini gravato di 5 falli con due gelati bastoncini Findus rispondenti ai nomi di Vidani e Contento; gli stessi detrattori della scelta che hanno rigettato poi gli improperi e si sono esaltati sulla penetrazione di “psycho”Contento (non c’é altro modo per definire la lucida follia del diciannovenne) e hanno esploso il grido di gioia sulla conseguente palla recuperata della definitiva vittoria. Penso che fare l’ allenatore vale la pena solo per questi momenti, cioé per essere l’ unico a dire: “io lo sapevo”.

Rotazioni e 7 e avversari a 5

Pian pianino il campionato sta definendo i rapporti di forza, delinea le possibili papabili play off (fra cui l’Acegas) e le altre; onestamente per quello che puó valere, una possibile corsa per il settimo-ottavo posto Trieste la potrebbe fare proprio con Moncalieri, Treviglio, Senigallia e una fra Siena e Pavia. Bene, quasi tutte le citate formazioni sono squadre che vanno a 5 massimo 6 cilindri, con uomini di complemento piú vicini a sagome cartonate che a giocatori capaci di cambiare le partite, mentre l’Acegas puó contare su un roster piú lungo, non di dieci giocatori come era impossibile prevedere (e i minutaggi delle ultime partite ne sono emblematica conferma), ma da 7-8 cestisti incisivi nel match….l’ importante é saperli scegliere!

Raffaele Baldini

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