22 Ottobre 2010

Paolo Crepet a Trieste per il progetto “Scuola per genitori”

Paolo Crepet sarà mercoledì 27 ottobre a Trieste per il progetto “Scuola per genitori”. L’incontro è in programma alle ore 20.30 presso l’Aula Magna del Liceo “Galilei” (via Mameli 4 con possibilità di parcheggio).
Loredana Catalfamo, presidente dell’associazione “Le Buone Pratiche onlus”, ha spiegato che il progetto, realizzato in questi anni a Vicenza ed esportato ormai in altre 24 città italiane (Trieste sarà la venticinquesima) si avvale – oltre che del contributo del professor Crepet, che ne è il direttore scientifico – di esperti di consolidata fama e intende dare un supporto concreto e reale alla famiglia impegnata nella crescita dei figli. Non è né banale né un caso che quest’esperienza nasca in un’associazione di categoria quale la Confartigianato composta da piccole imprese, peraltro capisaldi della nostra economia, che spesso sono gestite come una famiglia o da una famiglia e dove è naturale che anche la vita aziendale sia il riflesso della vita domestica. La presidente ha quindi spiegato perché una onlus come “Le Buone Pratiche” ha scelto di sposare questo progetto, presentatosi sin dall’inizio coerente con gli obiettivi dell’associazione, che nel suo breve percorso di vita (è nata nel 2008) ha compreso come prioritaria l’esigenza di lavorare allo stesso tempo con ragazzi, genitori e insegnanti.

Tre sono i filoni principali dell’attività dell’associazione “Le Buone Pratiche onlus”:

la gestione della Microarea di San Vito, dove è stato attivato uno sportello d’ascolto, indirizzo e accompagnamento di persone in stato di necessità e dove si sta promuovendo la nascita di un Comitato di quartiere; nello stesso contesto è in corso di realizzazione una ricerca, in collaborazione con l’Università di Trieste, per cercare di individuare forme e condizioni di una rivitalizzazione economica del territorio;

la Casa della Parola, affidata a Pino Roveredo: uno spazio di incroci culturali dove ascolto, lettura e scrittura sono motivo di scambio, comunicazione e aggregazione e dove i giovani sono protagonisti. Da marzo scorso la Casa della Parola ha una sede stabile, che si trova in Pendice Scoglietto 8, e dallo scorso anno scolastico è entrata nelle scuole (Liceo “Dante”, media “De Tommasini” di Prosecco, media “Svevo, istituto “Deledda”). E lo ha fatto – come ha sottolineato successivamente lo stesso Roveredo – in modo anomalo, ovvero facendo uscire gli insegnanti, per consentire quella libertà di parola, che darà anche il titolo a una pubblicazione in cui è stato raccolto il lavoro fatto con i giovani in questo periodo e che verrà presentata a dicembre in un convegno in programma al “Dante”. Proprio i rapporti e i colloqui con i ragazzi, i genitori e gli insegnanti ci hanno indicato chiaramente – ha detto la presidente – che lavorare solo con i giovani non era sufficiente;

la Casa delle Emozioni, un progetto triennale promosso e realizzato con l’Istituto Gestalt Trieste diretto dal prof. Baiocchi e in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia del nostro Ateneo, che si propone di sviluppare nelle persone la capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni, trasformandole in potenziale energetico, e di diffondere lo strumento dell’auto mutuo aiuto fra le persone. Finora sono state 100 le richieste di partecipazione da parte di cittadini e operatori, 50 dei quali hanno già avuto un colloquio e sono pronti ad essere inseriti nei gruppi, per la cui creazione “Le Buone Pratiche” si è avvalsa della collaborazione dell’Azienda sanitaria (attraverso 6 microaree) e del Comune di Trieste (attraverso l’Area Promozione e protezione sociale e l’Area Educazione). Paolo Baiocchi, impossibilitato ad intervenire perché fuori Trieste per motivi professionali, ha inviato un messaggio attraverso il quale ha dato il benvenuto al progetto “Scuola per genitori”, facendo presente il grande senso di angoscia che alberga nei genitori e che emerge quotidianamente nella sua esperienza clinica.

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