22 Febbraio 2010

Udine aderisce alla domenica senza auto

In vista del blocco alle auto domenicale promosso dai sindaci di Milano e Torino, l’amministrazione comunale di Udine si fa promotrice, con tutti i Comuni dell’area udinese, di un incontro dedicato al tema della qualità dell’aria, in programma in sala Ajace a palazzo D’Aronco per mercoledì 24 febbraio alle 15.30.
“Ho invitato a partecipare tutti i sindaci dei 41 Comuni dell’area del Friuli centro-orientale individuata nella bozza di Piano regionale di miglioramento della qualità dell’aria – spiega il sindaco Furio Honsell –. Anche se la situazione nella nostra regione è meno grave che in altre aree del nord Italia, su questi temi è e sarà sempre più fondamentale iniziare a ragionare in termini di area vasta, individuando e definendo in maniera condivisa gli interventi strutturali da adottare per migliorare concretamente la qualità dell’aria”.

Il primo cittadino, che ha annunciato l’adesione di Udine alla domenica senz’auto secondo modalità in via di definizione, ha invitato tutti i sindaci dell’area udinese a partecipare, anche in maniera simbolica, al blocco auto. “Dal momento che la data dell’iniziativa è ormai particolarmente vicina – precisa Honsell –, la nostra adesione avrà una valenza soprattutto simbolica per non creare eccessivi disagi in particolare agli eventi già programmati che non avranno il tempo di adeguarsi a un blocco del traffico eccessivamente rigido”.

Le modalità di partecipazione all’iniziativa da parte del Comune di Udine, che saranno comunicate nei prossimi giorni, non sminuiscono però il valore della proposta. “L’iniziativa dei Comuni di Milano e Torino – osserva l’assessore alla Qualità della città Lorenzo Croattini – ha il pregio di sottolineare il problema urgente dell’inquinamento dell’aria da pm10”. Un problema, quello delle polveri sottili, che attualmente investe in modo grave le due principali città dell’Italia settentrionale e la pianura padana. “È vero che nel 2009 Torino e Milano hanno superato la soglia dei 100 sforamenti – sottolinea Croattini – e che l’area dell’udinese è invece di poco al di sopra dei 35 superamenti previsti dalla normativa europea, ma è altrettanto vero che l’Ass 4 ci ha indicato i 20 mg/m3 quale obiettivo rispetto agli attuali 30 mg/m3. Non bisogna dimenticare che proprio l’Ass 4 ha imputato 46 decessi all’anno dovuti all’inquinamento da pm10”.

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