10 Dicembre 2009

Gorizia è friulana, “giù le mani triestini arraffoni”

“Chiariamo una volta per tutte che gorizia è Friuli e non Venezia Giulia”. Rispunta la diatriba sulla vera identità di gorizia e dei goriziani. E da dove poteva ripartire la crociata se non da Facebook?
Sull’onda della “censura” applicata all’auditorium di via Roma, che un tempo si chiamava “della cultura friulana” ed è invece stato intitolato “alla cultura goriziana”, si rivendica la friulanità del capoluogo isontino.
Ecco le ragioni: “Gorizia fa parte del Friuli! Ha fatto parte per secoli della Patria del Friuli, corrispondente al Patriarcato di Aquileia. A Gorizia è nata la Società Filologica Friulana…a Gorizia sono nati personaggi celebri per la storia del friuli come Graziadio Isaia Ascoli , Carlo Michelstaedter, mons. Luigi Faidutti e l’onorevole Giuseppe Bugatto. Giù le manacce brutti triestini arraffoni”.
E già partono i primi commenti dei rappresentanti della minoranza slovena…

195 commenti a Gorizia è friulana, “giù le mani triestini arraffoni”

  1. adriano ha detto:

    talebani furlani

  2. Julius Franzot ha detto:

    Per la precisione: a Graziadio Isaia Ascoli si deve la creazione del nome posticcio “Venezia Giulia”, oggi affibbiato a zone che non hanno nulla a che fare storicamente con la Serenissima.

  3. lànfur ha detto:

    Che razza di notizia è?
    Gorizia è Gorizia.

  4. bubez goriziano ha detto:

    Nato e cresciuto a Gorizia. Sinceramente non mi sono mai considerato friulano… e nemmeno bisiaco, come pensano i triestini!

  5. Oblivion ha detto:

    Appunto!

    “..a Gorizia sono nati personaggi celebri per la storia del friuli come Graziadio Isaia Ascoli , Carlo Michelstaedter, mons. Luigi Faidutti e l’onorevole Giuseppe Bugatto.”

    E questi personaggi hanno potuto proprio perchè estranei, non invischiati, nelle diatribe tra Friuli e Trieste. Proprio perchè Goriziani. Autonomi nel giudizio e liberi perciò di esprimersi senza dover a tutti i costi prender parte o schierarsi.

  6. DaVeTheWaVe ha detto:

    cossa dirà Marisa? Gurize xè Friul?

  7. Luca ha detto:

    Se Gorizia dovesse davvero dichiararsi Friulana o Triestina, emigro.

    Ai Triestini dico: adeso che gavè magnà tuto a casa vostra volè cominciar a magnar dei altri.
    Ai Friulani: pensè de meter a posto la Carnia che voleva zà scampar per le sue, e che se il triestin Illy stava zito jera zà provincia.

  8. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Julius
    Il riferimento di Ascoli non era a “Venezia” intesa come “Serenissima Repubblica”, ma alla “Venetia”, parte della Regio X dell’impero romano.

    Il motivo poi per cui lui s’inventò nel 1863 questo nome (assieme a “Venezia Propria” per indicare il Veneto e “Venezia Tridentina” per indicare l’attuale Trentino/Alto Adige) deriva dal fatto che qualche anno prima gli austriaci si erano inventati in sequenza prima il nome di “Regno Illirico” per indicare la Carniola, la Carinzia, Gorizia e Gradisca, Trieste, l’Istria e le isole del Quarnaro (tolte alla Dalmazia storica), e poi il nome di “Litorale Austriaco-Illirico” per indicare Gorizia e Gradisca, Trieste, l’Istria e le isole del Quarnaro. Quest’ultimo venne anche denominato “Litorale Austriaco” o semplicemente “Litorale”.

    A questo punto l’Ascoli, vista la situazione, decise di “ancorare nominalmente” queste terre dal punto di vista geografico non al loro nord o al loro est, ma al loro ovest, e dal punto di vista storico all’antica Roma.

    A partire da questo momento, gli austriacanti presero a chiamare la zona “Litorale Austriaco” (compresi gli sloveni, che lo traslarono riadattato in “Litorale” o “Litorale Sloveno” fino ai nostri giorni), mentre gli italianeggianti (ovviamente compresi gli irredentisti) presero a chiamare queste terre “Venezia Giulia”.

    Ma – e mi ripeto – entrambi i nomi erano di fresco conio.

    Luigi (veneziano)

  9. stefano ha detto:

    Se ve diverté cussì, bon per voi… a me sembra che i palazzi di Gorizia siano stile austriaco molto più simili a quelli di Ts che a Ud, a me sembra che sotto l’Austria Ts e Go abbiano diviso un destino comune, a me sembra che si parli un dialetto quasi uguale (e non il friulano, a meno che non ci sia qualcuno che oggi me lo riveli), la mia storia familiare (parlo di nonni e genitori) ha più di qualche legame con Go, Monfalcone è a tutti gli effetti un satellite di Ts e Go… Ciò detto nessuno credo possa supporre che Go sia una dependance di Ts, ha una sua precisa identità! e chiudiamo qui la faccenda che abbiamo di meglio da fare, dai!

  10. massimiliano ha detto:

    semplicemente ridicolo

  11. matteo ha detto:

    il regno illirico erano le province illiriche di napoleone

    apr sono passati giusto un 150 anni e sono studiate e festeggiate in francia, qua? nulla

    venetia deriva dai venedi, indicava la regione abitata dai venedi, i venedi venero inglobati e eliminati dai romani

  12. marilena ha detto:

    gorizia è fatta di gente che appartiene alla terra, sopratutto.
    Il ” goriziano” è restato sempre negato da una vera identità, come può essere un'”udinese” o un “triestino” .
    Ma il significato di cittadino di Gorizia ha sempre rappresentato qualcosa di sfuggevole, non il “portuale” che è in una Trieste ,che vede il mare come via di fuga, ma legata ad una statica attesa,ad un giacomo leopardi mimetizzato nella piatta verità ,la posticcia identità.

  13. chinaski ha detto:

    orca ciò,

    “il “portuale” che è in una Trieste ,che vede il mare come via di fuga, ma legata ad una statica attesa,ad un giacomo leopardi mimetizzato nella piatta verità ,la posticcia identità.”

    ‘sta qua me la segno.

  14. lànfur ha detto:

    Non facciamo confusione. Monfalcòn xe una naziòn! E no centra gnente coi altri.

  15. chinaski ha detto:

    il “cantierino” che e’ in una monfalcone, che vede la nave come mezzo di fuga, ma legata ad una statica attesa,ad un vittorio alfieri mimetizzato nella piatta verità ,la posticcia identità…

  16. chinaski ha detto:

    il “muratore” che e’ in una udine, che vede la casa come mezzo di fuga, ma legata ad una statica attesa, ad un giovanni pascoli mimetizzato nella piatta verità ,la posticcia identità…

  17. chinaski ha detto:

    se podessi far un generatore random de cazzade

  18. Diego ha detto:

    Confermo, Monfalcon xe una nazion.
    Ga anca l’inno:
    https://bora.la/2009/10/23/monfalcon-xe-una-nazion/

  19. Milost ha detto:

    Senza etichette non si vive, vero, si va in crisi di identità ? Mi associo a Ianfur, Gorizia è Gorizia, ci basta ed avanza.

  20. cagoia ha detto:

    quindi la region dovessi ciamarse FriuliGoriziaVeneziaGiulia?

  21. lcoroll ha detto:

    Scusè ma:
    che bale de tuti quanti!
    triestini e furlani andè a remengo tuti insieme (quei che parla che Gorizia xe questo o quel! no tuti i triestini e furlani oviamente) gavè roto i cosideti! Gorizia xe un misiòt!
    E la Grande Guera gà pegiorà le robe!
    per la mia famiglia: andemo dai sloveni carsolini de sora il valòn ale vali del Natisone per andàr dale parti de Sagrado, de Lucinico, salta fora cognomi ungheresi e origini bergamasche per finir con la Calabria (dopo la 1a guera oviamente)
    Mio Pare iera marilenghe (S.Rocco anni ’20) quindi dir che no se parlava furlàn a Gorizia no xe coreto, mia Mare parlava dialeto e slovèn (ma non a mi, così no so una cica! e me dà un fastidio che no gavè idea).
    Questo per dìr che Gorizia no xe nè con un nè coi altri, Gorizià xe quela schifeza che xe e lasene in pase! semo in grado de farse mal de soli (basta guardar la cità…) no servi altri. ORPO!
    Gigi goriziàn

  22. boh ha detto:

    Ipse Dixit
    Antonio Musnig (1726-1803)
    “I cittadini di Gorizia parlano tre lingue: sloveno, tedesco e friulano. Il tedesco lo si insegna a scuola, in italiano si discutono le cause nei tribunali, il popolo adopera il friulano e lo sloveno. In città già i bambini parlano tre lingue diverse”.

    http://www.leg.it/editrice/eventi_incontri.htm

  23. stefano ha detto:

    che adesso a gorizia se parla furlan… questa xè nova! certo che qua se ridi davero!

  24. Milost ha detto:

    Beh, a San Rocco 100 anni parlavano friulano, da quel che mi raccontano i vecchi di famiglia ( che come dice Gigi, non l’hanno parlato ai figli e nipoti, così noi non lo sappiamo).L’alternativa credo fosse lo sloveno. Mia nonna, che però non era sanroccara ma stava in centro, parlava con me in italiano, ma la sua lingua madre ( e quindi quella della tenerezza ) era il tedesco, l’italiano l’aveva imparato a scuola; conosceva anche friulano, sloveno e serbo croato. Quella meno fluida era proprio la lingua italiana. E così sue amiche e coetanee che oggi avrebbero 100 anni sulle spalle.

  25. arlon ha detto:

    @chinaski: te prego, fa!
    Se risolveria in pochi minuti tuti i problemi esistenziali del area 😀

  26. massimiliano ha detto:

    bullshit

  27. alpino ha detto:

    a parte che una specie di friulano si parlava sino a trieste..ma qui ci addentriamo in discorsi troppo lunghi..perchè se è lal ingua che ci accomuna a parte lo sloveno e l’italiano a gorizia parlemo un misiotto quasi uguale al bisiaco ergo al triestino ergo al veneto…il friulano non lo parla nessuno se non qualche vecchietto di san rocco..insomma fioi meteve l’anima in pase che de furlan al massimo gavemo el frico de Gianni

  28. lcoroll ha detto:

    Bòn il frico de Gianni! E no solo quel.

    @Milost
    Intendevo sopratuto che me dà fastidio che mia Mama no me gabi parlado slovèn che saveva, il furlàn lo gò imparà de militar e sul lavòr anche se mio Pare me gavesi anche podù parlarme un poco, infondo no xe tanto lontàn del taliàn.

    Invidio i muleti de un mio ex vicin de casa che in famiglia parla taliàn, slovèn e furlàn.
    Mancasi il todesc per eser veri goriziani come 100 ani fa.

    Bòn muli bona note.

    Gigi goriziàn

  29. se-po ha detto:

    Gorizia e al confine tra Friuli, Venezia Giulia e Slovenia. Ovvio che ogni fazione tenti di rivendicarsela.
    Ma invano, tanto a noi goriziani i ne sta tutti sulle bale: furlani, uci e sc’avi…

  30. isabella ha detto:

    è vero, a Gorizia una volta si parlava friulano.

  31. Marisa ha detto:

    A Lucinicco si parla ancora friulano….
    Se poi sono arrivati gli italianissimi a fare pulizia etnica di sloveni e friulani…questo è tutto un altro discorso.
    Ma Gorizia è stata chiamata per secoli, almeno fino al 1919, Friuli austriaco….

  32. abc ha detto:

    I Friulani a Gorizia esistono ed è giusto che si facciano sentire.

  33. Euroscettico ha detto:

    è arrivata la dotta Marisa a istruirci tutti. Intanto forse non l’hai capito ma stiamo parlando di Gorizia e non di Lucinico (o Lucinicco come la chiami tu…)e la pulizia etnica a Gorizia non c’è mai stata…invece l’hanno fatta quelli come te in altri territori non più italiani purtroppo!!!

  34. Richi ha detto:

    Gorizia sia quel che vuole essere, Triestina, Friulana, Polinesiana o quel che vuole: l’identita’ non va imposta a nessuno.
    Ma soprattutto: perche’ farsi pippe mentali su quel che credono di essere i Goriziani? Saranno cazzi loro.

  35. Richi ha detto:

    @ Euro

    Poi sarei io il vittimista?
    “Le terre non piu’ italiane”…..anca in ‘sto post, bisognava zontarla eh?

  36. Marisa ha detto:

    Può anche dare fastidio….ma la Principesca Contea di Gorizia e Gradisca, anche nei documenti ufficiali asburgici, era considerata “Friuli austriaco”. Se poi intorno al 1947/50, Gorizia è stata la meta, assieme a Trieste, di un numero considerevole di esuli istriani che hanno finito con il modificare il pre-esistente tessuto sociale…..questo non fa venir meno tutta la precedente storia secolare di Gorizia. Storia che parla sloveno e friulano, e solo in minima parte italiano. Verificare i censimenti, please!

  37. massimiliano ha detto:

    gorizia, col friuli non ha nulla a che vedere. non ai tempi attuali.
    gorizia è unica nel suo genere, nè friulana nè triestina.

  38. Cristina ha detto:

    Grazie per tutti i commenti, mi sono davvero divertita! Per il resto posto soprattutto Icoroll, la sua analisi mi sembra la più seria di tutte 🙂
    Personalmente posso confermare che dipende dalla propria esperienza di vita: fino ad alcuni anni non sapevo quasi che cosa fosse il friulano; ora vivo in una zona della città dove ogni tanto lo sento parlare.. Io ho sempre parlato solo italiano (mio padre è di fuori), e in casa di mia madre si parlava il dialetto – decisamente ancora molto vivo! I vicini di casa parlavano sloveno… Il tedesco, diciamocelo, tutti se la tirano di aver avuto qualcuno che lo parlava in casa, ma in realtà è morto e sepolto – a meno che non lo si sia imparato a scuola, o che so io.
    Comunque sì, Gorizia è unica, un bel miscuglio!

  39. Euroscettico ha detto:

    tranquillo Richi nessun vittimismo, ma se permetti insorgo quando sento parlare di pulizia etnica…
    cordialmente

  40. Marisa ha detto:

    @ euroscettico
    sicuramente gli sloveni di Gorizia e Trieste e gli stessi friulani di Gorizia, non condividono la tua opinione. Ma ovviamente chi ragiona da italianissimo non può che vedere solo una pulizia etnica: quella contro gli italiani. Per fortuna esistono ancora storici che fanno ricerca storica in maniera seria e hanno indagato verso ogni direzione.

  41. lànfur ha detto:

    Lucinico è frazione di Gorizia, ergo è Gorizia.

  42. Euroscettico ha detto:

    …solo dal punto di vista amministrativo! Anche Mestre fa parte del comune di Venezia ma non sono veneziani!!!

  43. stefano ha detto:

    Visto che regna la disinformazione, ecco un po’ di storia:

    Verso il 1100 Il castello di Gorizia e il territorio collegato costituirono un centro di potere utile allo sviluppo della contea goriziana, che spezzò la signoria di Aquileia sul Friuli.

    Nel tentativo di frenarne le incursioni in Friuli, durante gli anni Settanta del Quattrocento la Serenissima eresse, in territorio goriziano, difese mobili lungo l’Isonzo e la fortezza di Gradisca.

    Nel giugno 1509, dopo solo tredici mesi di occupazione, Gorizia tornò agli Asburgo.

    Quando l’eredità di Massimiliano I fu divisa tra Carlo V e Ferdinando (1522), la contea spettò a quest’ultimo, con Carinzia e Carniola (attuale Slovenia).

    Recisi i legami, di origine medievale, con il Tirolo, appartenne da allora all’Austria interiore, con Trieste, Fiume, l’Istria asburgica, Carinzia, Carniola e Stiria.

    occupazioni francesi: Più prolungata fu l’occupazione del maggio 1809, seguita dall’inserimento del Goriziano nelle neocostituite Province illiriche, cui la contea rimase sottoposta fino al ’13, per essere poi definitivamente assegnata all’impero d’Austria nel 1814.

    La piccola città attraversò in quegli anni un periodo di progresso, in gran parte dovuto all’iniziativa dei Ritter, famiglia d’imprenditori provenienti da Trieste… A loro, giunti in città nel 1819, va il merito di aver impiantato lungo il corso dell’Isonzo, a Straccis, una vera e propria concentrazione industriale. i Ritter ottennero che il tracciato della ferrovia Meridionale subisse, nel 1858, una deviazione verso Gorizia.

    Nell’agosto 1916 le truppe italiane riuscirono a conquistare il monte Sabotino e a prendere Gorizia. Dopo quella, si accinsero alla conquista dell’altopiano carsico per raggiungere Trieste.

    Udine:
    Sotto il dominio della Repubblica Veneta dal 1420 al 1797 Udine divenne la seconda città della Repubblica per importanza… seguì il passaggio al Regno Lombardo-Veneto (che non comprendeva Gorizia e Trieste, controllate direttamente dall’Austria) sotto l’Impero austriaco…ed infine l’annessione al Regno d’Italia nel 1866.
    Nel primo dopoguerra divenne capoluogo della Provincia del Friuli, che comprendeva l’allora provincia di Gorizia (1918-1927)

  44. cagoia ha detto:

    Orca ciò. Son d’acordo con Marisa. Comincio a preocuparme. Dopopranzo vado del dotor.

  45. lànfur ha detto:

    Tanto per dirne una. La diocesi di Gorizia comprende anche Aquileia. Un Patriarca senza Patriarcato?

  46. Euroscettico ha detto:

    ottima idea Cagoia vacci a braccetto con Marisa…. ma cercatevi uno bravo però!! 🙂

  47. abc ha detto:

    @redazione
    e cosa dicono i commenti della minoranza slovena?

    @luca commento 1
    i talebani sono da un’altra parte.

    @luca commento 7
    Mi risulta che in Carnia abbiano fatto un referendum e che abbia vinto la proposta di non farne una provincia.

    @stefano commento 9
    L’appartenenza di una città ad un ambito culturale non si misura dai palazzi ma dalle persone. Sotto l’Austria Trieste ha avuto un suo sviluppo come porto e da allora ha incominciato a sviluppare il dialetto veneto al posto del tergestino di matrice ladina.
    In alcuni commenti ti viene svelato che a Gorizia si parla anche Friulano. Del resto due Friulani che si ritrovano a Gorizia potranno o no parlare fra di loro Friulano?
    Gorizia sta diventando una dependance di Trieste incominciando dalle circoscrizioni sanitarie regionali.

    @massimiliano 10
    Non è per niente ridicolo.

    @cagoia 20
    ci stanno già pensando
    Friuli, Isontino, Triesste.

  48. Enrico ha detto:

    …e i carnici di Sant’Anna che sono venuti in città per lavorare al cotonificio dove li mettiamo??
    Mi sa che questa discussione è come disquisire sulla sessualità dei cherubini.

  49. Oblivion ha detto:

    E’ appena finita la Fiera di S. Andrea.
    Io ho una mia personale idea del perchè esiste questa fiera.

    Una città non nasce per caso. Voglio dire che c’è un motivo, o una serie di motivi per cui una città nasce proprio in quel dato posto. Motivi militari, motivi commerciali, alle volte tutti e due. La Val di Rose è il passaggio riconosciuto per tutti i movimenti migratori da e verso l’est europa. E’ una via obbligata. L’Isonzo è un vero confine fisico, per attraversarlo ci vogliono i ponti.. o le barche.

    D’inverno i lavori nei campi sono fermi. Si costruiscono gli attrezzi da lavoro, si scambiano i prodotti della terra.
    Ci si raduna per scambiarsi i prodotti, nasce un mercato. Attorno al mercato nascono i magazzini, le locande, quelli che oggi chiameremmo “servizi”.

    Allora penso che la Fiera di S. Andrea sia il motivo per cui nasce, qui, Gorizia. Perchè qui, magari anche luogo sicuro perchè protetto da una guarnigione che controlla dal colle il passaggio in un corridoio strategico, si incontrano le genti della pianura e quelle dei monti, si scambiano le mercanzie e, più in avanti, si pagano le tasse, perchè dove nasce un mercato arriva subito chi pretende l’obolo, magari perchè invece di depredarti ti protegge (si, lo so che assomiglia molto a quello che ancora oggi si chiama “pizzo”, però tant’è..)

    Ma cosa vuol dire allora tutto questo.. Beh.. che Gorizia “nasce” multietnica. Perchè le genti che qui si incontrano sono diverse. Perchè arrivano dalla pianura friulana e dai monti e da oltre i monti ad est. E’ questa la particolarità della cittadina (paese che non è mai diventato città). Poi, certo, i fatti storici, gli austriaci, i veneti.. ma dopo. Prima il mercato, e attorno al mercato la città e le sue genti.

  50. Marisa ha detto:

    Quoto Oblivon, aggiungendo che gli esuli istriani arrivati a Gorizia dopo la seconda mondiale “non sono popolazione autoctona” di Gorizia, anche se ormai ragionano da padroni di Gorizia. E la storia di Gorizia è per secoli stata dentro la storia del Patriarcato di Aquileia…….cerchiamo di non dimenticarlo!

  51. marilena ha detto:

    paese che non è mai diventato città….e non lo sarà mai,perchè il nucleo è dissonante,…prova ad attraversare Gorizia di notte , verso le 10 di sera , lungo il viale alberato e guardati attorno cosa vedi…

  52. Morgan ha detto:

    Fatemi passare il termine ma io dico che il Goriziano è di “pura razza bastarda”…siamo troppo mescolati per poterci dare un’appartenenza…ed è questa la nostra più grande forza e risorsa, sfruttiamola!!!

  53. Oblivion ha detto:

    @Marisa

    Allora converrai che dire Gorizia è friulana, o Gorizia è slovena, o ancora chissà cosa.. è sbagliato. Semplicemente perchè se nasce multietnica è di tutti ma di nessuno. E’ Gorizia.

    Aggiungo ancora una cosa: mi ha sempre sorpreso sentire gli abitanti anziani di Lucinico chiamare il fiume non l’Isùns, bensì l’Usìns. Non so se altri possono confermare.
    Perciò ho pensato che da l’Usìns a l’Usinìs (lucinico) il passo è breve. Intesi come “abitanti del fiume”. Se la città non si è sviluppata dall’altra parte del fiume (quella friulana) è per due ragioni, secondo me. Gradisca già presente – il vecchio ponte romano – ed il colle del castello che stava dall’altra parte. Perciò la bilancia penderebbe più dalla parte di quelli che arrivavano da est, piuttosto che dal friuli.

  54. Oblivion ha detto:

    @Marilena

    La principale funzione della città è dare servizi al suo territorio circostante. la Città è il luogo dove nascono e si sviluppano. Il mercato è uno di questi. Ma non è il solo ovviamete. Se alla città che sta nascendo togli il territorio che l’ha fatta nascere, di fatto le togli la funzionalità, ed è pacifico che si deprima. Non ha più lo “scopo” per cui è nata. E’ ciò che è successo a Gorizia. Non è un caso se quella che è la sua provincia attuale sta guardando in altre direzioni. Gorizia “fatica” ad essere considerata il baricentro del suo territorio perchè non è riuscita a svilupparsi e perchè non è quello odierno il territorio per cui è nata.. Monfalcone guarda a Trieste per esempio. Ma sta nelle cose…

  55. massimiliano ha detto:

    bravo Morgan, concordo con te.
    e comunque, ribadisco, e senza scomodare storie passate, che gorizia NON è friulana, NE triestina.
    il suo valore aggiunto è proprio questo.

  56. stefano ha detto:

    Questa discussione mi sta prendendo più tempo di quello che avessi mai pensato. Perché si parte dal titolo “Gorizia è Friulana”, lo si smonta con motivazioni storiche e geopolitiche (patriarcato di Aquileia? ma dai, parliamo di Medioevo!!!) e ci si ostina a non voler capire. Dal 1500 fino al 1947 Ts e Go hanno avuto un legame indissolubile (anche in nome di quel cosmopolitismo che le si riconosce) molto più forte di quello che Go (separata anche durante il Regno Lombardo-Veneto dal Friuli) abbia mai avuto con Udine. Questo NON VUOL DIRE che oggi, nella nostra società multiculturale, in un a Regione riunita, Go non sia una testa di ponte fra il Friuli, Trieste e Slovenia, ma intitolare un post con “Gorizia è Friulana” è fare un torto sia alla Storia che alla Geografia.

  57. cagoia ha detto:

    No go mai sentì dir da un triestin che gorizia xe triestina. Solo che ghe xe i ultimi secoli de storia comuni.
    I furlani inveze se i podeva i se la gavessi za annessa… fin Monfalcon… fin Sistiana.

  58. massimiliano ha detto:

    infatti, per dirlo alla triestina:
    “solo un mona pol dir che gorizia xe furlana”

  59. Oblivion ha detto:

    Per ultimo aggiungo (poi la smetto..) che l’occasione di ridiventare baricentro di qualcosa, e cioè del suo “naturale” territorio, è data dalla caduta dei confini. La funzione di Città potrebbe ripartire da qui. Ma c’è Nova Gorica (non a caso costruita ex novo una volta che Gorizia è rimasta oltre confine..). Le due diverse velocità di sviluppo tra Gorizia e Nova Gorica, in un contesto senza confine, sono date anche da questo fattore, e cioè il servizio al territorio naturale. Chi vede la corsa di Nova Gorica come una corsa “contro” o in concorrenza a Gorizia, ha semplicemente capito poco ed è viziato da pregiudizio. E’ semplicemente naturale che sviluppandosi la Slovenia, si sviluppino anche i suoi centri di servizio al territorio. Il punto è che un territorio Nova Gorica ce l’ha, Gorizia invece no. O meglio, sarebbe lo stesso di Nova Gorica. Ecco perchè le politiche di collaborazione e di integrazione dei servizi dovrebbero essere al primo posto nei nostri pensieri e nei nostri atti. Ma in città la mentalità è un’altra. E’ qualla dominata dal pensiero del confine, è quella dominata da persone giunte a Gorizia quando la sua funzione non era più quella naturale, diventata invece una cittadina di provincia a ridosso di una confine che doveva essere consolidato. Io non ho perso le speranze che la gente capisca quasta roba, credo però che ci vorrà del tempo, e questo non gioca a nostro favore.

  60. effebi ha detto:

    Žiga Virc sta lavorando alla sceneggiatura di
    “GURIZE E’NESTRE !”

  61. marilena ha detto:

    a gorizia resiste un’idea conforme al sistema italiano,anche nelle sue lacune,per cui da un lato vorrebbe emanciparsi ma dall’altro rema contro,…da cui una dissonanza che per chi vive genera un “modus vivendi”, l’unica scappatoia è quella di intendere la vita relegandola in una tradizione cosiddetta Friulana, ma che di friulano ha ben poco da condividere.Prima di tutto la ricchezza, un borgo contadino, ma mai così fastoso come è nella bella Udine, e mai così interessante come trieste,dove si snocciola tutto il contenuto,…perchè se pol. (nel bene e nel male)

  62. alpino ha detto:

    ma finimola de dir monade…
    @marisa
    Gentilmente da Gorizia chiedo a te Forestiera di portare rispetto per gli esuli istriani che hanno trovato cittadinanza nell città di Gorizia ad oggi a tutti gli effetti la loro città e miei concittadini.
    Seconda cosa: inutile rivangare nella storia, non ne usciamo più, il friulano a Gorizia città è sparito, fatevene una ragione si parla dialetto gorizian, quindi furlani rimettete nel cassetto le carte, i mettete a nanna gli artigli che Gorizia non ha più nulla a che vedere con l’acquila del Friul…PS alcuni hanni fa per gorizia girava una maglietta di moda: Mejo mona che Furlan..ora non per dire che sia giusto il motto ma per far capire che noi goriziani non abbiamo più niente a che vedere con i furlani,
    PS per la persona di cui sopra: Gorizia fa parte della Venezia Giulia

  63. Euroscettico ha detto:

    ocio alpino che te se becchi del fascista!! 😉

  64. lànfur ha detto:

    Gorizia è evidentemente una città a-nazionale.

  65. abc ha detto:

    Apprezzo molto la seconda parte del dialogo, in cui pochi sono gli interventi di rottura.
    Nel mio commento 47 ero arrivato a rispondere fino al post 20. Ora proseguo:

    @Icoroll intervento 21
    Tutte le persone sono un “misiot”, non a caso i Friulani sono i più alti di Italia mentre i Sardi sono i più bassi. Ma la nostra regione si chiama Friuli-Venezia Giulia. A me i triestini stanno simpatici, ma non conosco Facebook, per cui non conosco i termini del dibattito, che è esploso a seguito l’assurda decisione del consiglio comunale all’unanimità di modificare l’intestazione dell’Auditorium. Pensassero invece ad adeguare l’impianto acustico che fa pena per un palazzo che dovrebbe essere degno di quel nome.
    Ma il problema di questo dibattito è un altro. Si sta partendo col sopprimere l’azienda sanitaria isontina, per cui gli ospedali di Gorizia e Monfalcone, se sopravviveranno, diventeranno ospedaluncoli periferici della Provincia di Trieste, in cui ovviamente conterà di più la città periferica capoluogo. Nella Giunta regionale non c’è alcun rappresentante di questa circoscrizione elettorale, come dire che non siamo rappresentati.

    @Stefano 23
    Leggi il commento 38 righe 3, 4 e 5. Del resto capita anche a chiunque di udire parlare friulano a Gorizia, basta che non faccia finta di non sentire.

    @alpino 27
    Il dialetto che si parla a Gorizia è molto diverso dal Bisiaco, dal Triestino e dal Veneto. Il Friulano di Gorizia non scomparirà con la morte di qualche vecchietto di san Rocco.

    @Marisa
    certamente la presenza massiccia deglki esuli e loro discendenti ha modificato il tessuto sociale preesistente.

    @Euroscettico
    chi ha parlato qua di pulizia etnica?

    @Stefano 43
    Scrivi “spezzò la signoria di Aquileia sul Friuli”, ma allora Gorizia è Friuli? In realtà il conte di questa città era avvocato
    del Patriarca ed inizialmente suo feudatario.
    Le Provincie Illiriche arrivavano all’Isonzo, non oltre, quindi la parte di contea alla sua sinistra fece parte del Regno d’Italia, dipartimenti di Passariano e dell’Adriatico. I Ritter erano di origine germanica. La provincia di Gorizia e Gradisca soppravisse dal 1918 al 1923. Poi la parte nord id essa passò a quella di Udine , mentre la parte sud fu aggregata a quella di Trieste. Il confine fra le Provincie di Udine ee Trieste si trovava fra Sagrado e Fogliano sulla curva dove da un lato c’è un monumento e dall’altro una pietra confinaria, i quali segnavano fino al 1797 il confine fra l’Austria (Contea di Gorizia) e la Serenissima (Territorio di Monfalcone). Dal 1927 al 1947 fu ricostituita la provincia di Gorizia senza il mandamento di Monfalcone nè Grado, che rimasero con Trieste e che furono restituite appunto nel 1947

    @Oblivion 49 e 53
    La Fiera è nata perché esisteva un centro abitato, non viceversa. Confermo l’Isunz, pure io ci avevo pensato all’origine del nome di Lucinico.

    @Cagoia 57.
    Non dimenticare che Monfalcone era tutt’uno con Udine fino ai tempi di Napoleone. Sistiana era invece in Provincia di Gorizia fino al 1923. La prima dipendeva dall’arcidiocesi di Udine, la seconda dipende tuttora da quella di Gorizia.

    @Massimiliano 58
    Io mantengo un comportamento da persona civile.

    @effebi
    Scusa se correggo, si direbbe “Gurize je nestre”.

  66. Marisa ha detto:

    @ ALPINO

    A Gorizia i friulani ci sono e molti di più di quanto tu immagini, ma il friulano lo parlano solo in famiglia essendo stati inferiorizzati in maniera tremenda da una città super-italianissima, nonchè anti-slava e anti-friulana.

    Che gli esuli istriani siano presenti a Gorizia in numero notevole e che, come accaduto anche a Trieste, ne abbiano modificato la realtà socio/linguistica e politica….è un dato oggettivo difficilmente contestabile. Anche in questo blog triestino, con riferimento a Trieste…..mi pare che non pochi triestini siano della mia stessa opinione e se ne lamentino. O no?

    Certo i triestini doc. da sempre protestano per questa situazione, mentre a Gorizia stanno zitti…..tutta qua la differenza!

  67. stefano ha detto:

    @ abc
    grazie delle precisazioni, ma non è che riuscite a convincermi che Go sia friulana perché c’entra qualcosa con Aquileia prima del 1100! A parte che bisogna anche vedere se Aquileia (città della Roma imperiale, famoso crocevia) si possa considerare all’epoca una città “friulana”… veramente ste robe me fa un poco rider… Cmq anche i Ritter, che erano evidentemente di origine austriaca come gran parte della borghesia triestina, erano a tutti gli effetti imprenditori “triestini” e la famosa Transalpina (la ferrovia che da anche nome a una piazza di Gorizia) fu costruita proprio per connettere la Venezia Giulia al centro dell’Impero Asburgico.

  68. Euroscettico ha detto:

    chi dice a Marisa che siamo quasi nel 2010 e non nel 1941??

  69. alpino ha detto:

    @Marisa
    ma stai parlando di Torino, Brescia, Vladivostok??? no perchè tutte queste parole da te espresse su Gorizia, non stanno ne in cielo ne in terra,,guarda che mica abbiamo l’OVRA che gira con i manganelli in città a caccia di slavi e friulani! mica bruciamo le streghe e andiamo alla conquista delle Indie!
    Ma di quale città e realtà parli? ma soprattutto sig.ra Marisa che tanto si batte per Gorizia e Trieste di dove è lei? dove risiede? vuol forse saperne più di un goriziano? mi tiri fuori tutti i friulani che parlano friulano di Gorizia e se mi riempie una corriera dell’APT (no SAF che se furlani) le offro un bicchiere di Friulano e una fetta de salame con l’aceto 🙂

  70. tuco ha detto:

    “Il ponte di Lext… una merda di mosca sulle carte dell’alto comando. Ma l’alto comando ha deciso che dobbiamo prendere la merda di mosca, anche se dobbiamo crepare tutti.”

    da “il buono, il brutto, il cattivo”

  71. Marisa ha detto:

    La mia fonte? I miei amici sloveni di Gorizia! E i tanti amici friulani che faticano a restare friulani in una città di ultra-nazionalisti italiani!

  72. lcoroll ha detto:

    Porto solo una testimonianza sulla “pulizia etnica” subita dalla mia famiglia:
    il cognome di mio Padre era sloveno e lui era madrelingua friulana, è stato cambiato in quanto era opportuno avere un cognome purificato per accedere al collegio.
    Mia nonna materna di madrelingua slovena diplomata maestra sotto la “defonta” (l’Impero AU) ha visto un gran numero di sue colleghe autoctone trasferite in meridione e sostituite da italianissime maestrine.
    Lei si è salvata sposando un ex carabiniere calabrese, quindi purificandosi.
    Ovviamente anche a lei è stato cambiato il cognome.
    Ah si, questo sia prima che durante il regime fascista sia ben chiaro.
    Testimonianze dirette dei protagonisti, documenti reali, fatti.
    Credo di non ricordare male che un pò tutti i vincitori di una guerra abbiano sempre fatto così, non giustifico nessuno, anzi, ma cerco di capire.
    Poi il confine alla fine della 2GM ha finito il lavoro con la mazzata finale.
    Saluti a tutti,
    Gigi goriziàn

  73. Euroscettico ha detto:

    “…E i tanti amici friulani che faticano a restare friulani in una città di ultra-nazionalisti italiani!”
    AHAHAHAHAHAHAAHAHHAHAHAHAHAHAH come mi diverto a leggere certe C*****E

  74. Marisa ha detto:

    @ euroscettico

    ridi, ridi! Che fa buon sangue!
    Ma ridono un po’ meno sloveni e friulani di Gorizia.

  75. Oblivion ha detto:

    @ABC

    Un centro abitato non nasce mai per caso. La questione sta nella parola “centro” di centro abitato. Appunto attorno al centro nasce qualcosa. Ma centro di cosa? Militare o commerciale in senso lato, mi pare ovvio. Ergo, è una conseguenza. E non è l’uovo o la gallina.

  76. massimiliano ha detto:

    ma finiamola una buona volta con queste cazzate del vittimismo friulano.
    faticano a rimanere friulani? si vede che non hanno altro a cui pensare.
    e poi, che significa? sei friulano, bellunese, catanese, ovunque ti trovi.
    certo, a furia di abituarsi alla politica della “piccola patria” qualcuno potrà stare bene solo nel cortile di casa sua, a parlare con una gallina (un animale intelligente, lo si capisce da come guarda la gente).

  77. Alabardato. ha detto:

    @Marisa

    Naturalmente i furlani sono prima di tutto Italiani quindi è ovvio che Gorizia sia super-italiana. Anche gli sloveni goriziani sono italianissimi. Per esempio Matej Cernic.

  78. Richi ha detto:

    Scusate, ma l’Ardito qui presente e’ il buon vecchio Italo oppure ho letto male io in un altro post?

  79. erika ha detto:

    Ciau muli, son triestina carsolina (tanto per diferenziarme un poco de quei che sta in cità :P) e anche mi no go mai sentido un trestin dir che gorizia xe triestina. E no me par de gaver mai sentido che gorizia xe furlana…buh, che a gorizia xe “amici” si però! 🙂
    Le cità xe de chi che le abita e savemo ben che le cità de confin sarà sempre un “chi va la’?”, un continuo cambiamento. Solo volessi veder vero amor per la cità dove che se abita, volessi che chi condivi l’amor per la stessa cità se voli ben e se rispeti…lasando indrio quel che xe stado e contribuindo a viver e amar la propria cità con el proprio bagaglio cultural.
    Per mi le cità de confine dovessi eser dichiarade patrimonio de l’umanità e noialtri che le abitemo dovesimo renderse conto che gavemo una fortuna enorme che ne dà el dirito e el dover de far el masimo che podemo per la nosta cità, poco importa se semo ogi del magioranza o domani dela minoranza.
    La cità xe de chi che se impegna per renderla migliore.

  80. brancovig ha detto:

    Giusto Erika, condivido

  81. Milost ha detto:

    Come dice un saggio di mia conoscenza, presto dovremmo preoccuparci dell’essere o meno radioattivi, anzichè friulani o triestini, e sarebbe meglio convogliassimo le nostre energie a tutelare le nostre aspettative di vita futura,e quelle dei nostri figli ( che parleranno malissimo l’italiano perchè nessuno glielo insegna davvero).

  82. gorizian-furlan-sloven ha detto:

    Il tema si è sviluppato con toni a volte troppo accesi, con offese verbali ingiustificate che confermano il fatto che certe persone non sanno dialogare ma solo usare “la forza”, poveri di temi convincenti per controbattere posizioni opposte le sue. Alcuni hanno portato dati precisi su cui riflettere, perchè il passato è sempre quello che determina lo stato attuale delle cose, altri hanno parlato di proprie convinzioni basate sul proprio vissuto senza ascoltare ciò che altri, con dati precisi e certi, hanno dimostrato. Fatto sta che per lèger tuti sti benedetti 80 post gò perso due ore (o ai piardut dos oris). E posso dire che il sottoscritto ha un padre goriziano (ciascjelàn) con genitori nati sotto l’Impero Austro-ungarico ma di etnia slava, la madre friulana (furlana) con genitori friulani (furlàns); io sono nato in Lombardia, a casa mi hanno sempre parlato in italiano, mentre i miei hanno sempre parlato il friulano tra loro, cosiccome i miei nonni parlavano friulano con mio padre (che oggi ha 80 anni). Cosa voglio dire con ciò? Che un tempo il friulano era la lingua predominante in città, poi c’erano le zone in cui si parlava e tutt’oggi si parla prevalentemente sloveno per un discorso storico, di spostamenti etnici, o nella zona della Campagniuzza (che non mi pare abbia un origine etimologica nè triestina nè slovena) dove s’è instaurato il ceppo istriano; poi xè rivadi i cabibi con le caserme, che i gà ulteriormente spostà l’asse… Insomma: OGNIUNO E’ CIO’ CHE DECIDE DI ESSERE. Punto. Dipende dal suo vissuto, da chi ha frequentato, da vari fattori anche indipendenti dalla propia volontà, io mi sento innanzitutto italiano e pur non rinnegando (ci mancherebbe) le mie origini in parte slave, mi sento molto vicino alla cultura friulana. I uci i xè brava gente, conosso molti de loro, ma cmq i xè gente de mar, i asomiglia de più ai gradesi che ai goriziani.
    Comunque: bon proseguimento, se leso vant cusì no finireit mai plui! (se andè avanti così, no la finirè piu!)

    PS: a 69alpino
    “mi tiri fuori tutti i friulani che parlano friulano di Gorizia e se mi riempie una corriera dell’APT (no SAF che se furlani) le offro un bicchiere di Friulano e una fetta de salame con l’aceto”
    MA DOVE TE VIVI?!? Ma si vede che hai il paraocchi, ma dove te giri? Ragazzo, gira un po’ la città, no sta fermarte in quei due bar de cioconi del corso, interessite de altre robe oltre che de le cazzade che parlè in qui bar de fighetti. DATTE UNA SVEIADA, MONA (no xè una ofesa, xè slang gorizian)! Se mi dai il tuo indirizzo, per ottenere la ricompensa promessa, TI RIEMPIO UN TRENO INTERO di goriziani che parlano il friulano, e non una corriera dell’APT!

  83. Euroscettico ha detto:

    @ abc 65 leggi prima:
    Marisa 31

  84. abc ha detto:

    @Euroscettico
    Scusa hai ragione tu, non avevo letto bene, tuttavia, se leggi il commento 72 scritto da Gigi goriziàn, ti rendi conto di come venivano trattate le incolpevoli maestre autoctone: o andavano ad insegnare molto lontano in italiano, oppure perdevano il posto di lavoro. In loro sostituzione arrivavano insegnanti che parlavano con la cadenza delle rispettive regioni di origine, difficlmente riuscivano a farsi comprendere e talvolta deridevano gli scolari. Mi hanno raccontato di un bambino di Comeno (allora provincia di Gorizia) che era obbligato a circolare con un cartello con su scritto “io sono un asino”, perché non riusciva a pronunciare bene le parole italiane, essendo abituato a parlare sloveno. Qualche anno dopo egli si arruolò volontaraio nelle formazionnnni partigiane e fu ucciso in battaglia, non ancora ventenne, dai nazifascisti.
    Nella Chiesa di Sant’Ignazio di Piazza Vittoria, il prete che predicava sempre in fiulano, un certo giorno annunciò: “cun doman soi obleàt a pridicià par talian”.
    Giudica tu come considerare questi fatti concreti.

    @Stefano 67
    Gorizia c’entra con Aquileia fin dal momento in cui il suo nome appare per la prima volta nella storia, quindi fin dal suo primo vagito. Come ben sai l’Imperatore ha donato metà del villaggio al Patriarca di Aquileia e l’altra metà al conte del Friuli
    (ripeto Friuli). Con il 1077 il Patrirca divenne anche conte del Friuli, così le due metà del villaggio si riunirono. Nel 1202 col trattato di San Quirino di Cormons, fu stabilito che quando si sarebbe estinta la dinastia dei Conti di Gorizia, la contea sarebbe ritornata al Patriarca. Ma il potere temporale del Patriarcato si estinse nel 1420, prima dell’ultimo conte (1500), quindi non se ne fece nulla. Dici che Gorizia non ha legami con Aquileia, ma ti faccio presente che tuttora la parrocchia di questa antica località dipende dall’Arcidiocesi di Gorizia. Rigurado al fatto che dubiti che ad Aquileia si parlasse friulano, sai come chiamava Dante nel “De vulgare eloquentia” questo linguaggio? aquileiese. Sicchè vorresti sostenere che ad Aquileia non si parlasse aquileiese? Anzi Dante cita pure l’Istria in questa occasione, guarda un po’, di manica larga il Sommo Poeta. Mi dispiace per te che la conoscenza della realtà abbia interrotto la tua risata.
    Ripeto, i Ritter provenivano dalla Germania, (non dall’Austria). Aggiungo che erano prtestanti e che, come tali, contribuirono ad edificare la chiesa di via Diaz.

    @massimiliano76
    non riesci proprio a non insultare?

    @erika79
    E’ abbastanza verosimile che tu non abbia mai
    saputo che Gorizia sia anche friulana. E’ abbastanza diffusa la consuetudine di nascondere questa realtà. Ma se ti vuoi documentare, alla biblioteca statale di Trieste, trovi il libro ” Letteratura Goriziana in Friulano” di Antonella Gallarotti, oltre a numerosi libri di storia del Friuli.

    @milost81.
    Hai ragione riguardo al cattivo insegnamento dell’Italiano, nè sappiamo a quali stravolgimenti etnici stiamo andando incontro con tutte queste trasmigrazioni di popoli. Fra l’altro a fine di questo secolo lo spagnolo sorpasserà l’inglese.

  85. se-po ha detto:

    @gorizian-furlan-sloven: ottimo post, riassume bene la situazione.
    Gorizia è la somma delle componenti che la abitano/l’hanno abitata. L’ideale sarebbe prendere il meglio da queste componenti: perchè invece ci affanniamo sempre a scegliere il peggio?

  86. abc ha detto:

    @Oblivion
    Mi ero espresso male: l’Isonzo si dice l’Usinz, non il contrario come avevo scritto. Chiara l’assonanza da te evidenziata con il nome di Lucinico in Friulano.

  87. AnnA ha detto:

    Bravo gorizian-furlan-sloven, era ora che nella solita gara a chi insulta meglio qualcuno riportasse al punto la discussione (per altro, temo, proposta appositamente per far scatenare gli animi).

    Ci si lamenta che l’italiano sia mal conosciuto? Magari si potrebbe dare il buon esempio e non scrivere “un pò”, “nè”, “sà”, “fà”, etc. etc. (invece di po’, nè, sa, fa), come si legge in continuazione qui.

  88. AnnA ha detto:

    Correggo, al posto di “un po’, né, sa, fa”.

  89. abc ha detto:

    Questa del né (anziché nè) sinceramente me la ero dimenticata. Sarebbero utili corsi di italiano anche per Italiani, io li frequenterei.
    Bravo gorizian-furlan-sloven, condivido.

  90. Alabardato. ha detto:

    @Richi

    è si caro Richi. Sono il buon Italo. Attendo il ban. Dai Enrico che cosa aspetti?

    Attenzione a confondere i sentimenti di amor patrio con il fascismo perchè questa è una vera mistificazione che non accetto. Oberdan era per caso un fascista? Iera un profeta per caso?…..suvvia.

  91. Luca ha detto:

    Anca “è si caro Richi” se dovessi scriver “eh si, caro Richi”

  92. massimiliano ha detto:

    @abc
    non ho insultato nessuno.
    quello espresso è il mio pensiero.

  93. massimiliano ha detto:

    @abc
    il riferimento alla gallina “animale intelligente” è tratto da una vecchia canzone di cochi e renato, quindi nulla di offensivo.
    era una battuta.
    un “witz”.

  94. abc ha detto:

    Ok Massimiliano, prendo atto.
    Luca, si dovrebbe scrivere invece “eh sì, caro Richi”

  95. Marco ha detto:

    E’ innegabile che siano i goriziani a decidere cosa sentirsi. Alcuni post sono molto equilibrati e illuminanti in questo senso. Tutte le altre forzature sono inutili e anche controproducenti per chi le scrive. L’unico commento che è giusto aggiungere riguarda il fatto che tutti i libri di storia locale (e anche di tutto il Friuli), prima di una determinata data, citano Gorizia come città friulana. Qualcuno ha già menzionato della documentazione abbastanza diffusa. La colpa non è di nessuno. Anche i giornali dello scorso secolo spesso riportavano il suffisso “friulano”, ma esistono vari documenti scritti in lingua friulana di varie epoche, la Filologica Friulana è stata fondata a Gorizia e ci sono ancora molte persone di mia conoscenza che parlano questa lingua. L’equivoco nasce dal fatto che il friulano sta indubbiamente sparendo del tutto (mi piacerebbe avere maggiori informazioni da gorizian-furlan-sloven sulla sua effettiva diffusione), soppiantato dai tempi e dall’innesto di altre popolazioni. Sono processi storici, forse anche indotti, ma ineluttabili. Con questo dispiace per la pasionaria Marisa, che mi sembra in realtà molto sincera e per niente fuori dal mondo. Ha un suo senso nel lottare. Per altri un po’ esagerato, ma molto idealista. Ci saranno state forzature, cara Marisa, probabilmente hai ragione, ma questo tuo vulcano lessicale non convincerà di certo gli altri. La tua è una delle porzioni di realtà, assolutamente da considerare integrata con le altre. Poi, cosa fai? Convinci con le armi i goriziani a parlare friulano e a sentirsi tali anche oggi?
    Non è piacevole invece leggere i negazionisti assoluti, come se a Gorizia non si fosse mai parlato friulano e la città non venisse riportata come componente attiva del Friuli nelle sue varie epoche (non si parlava di Friuli Austriaco o Friuli Goriziano?). E’ anche maleducato leggere post completamente in triestino (qualcuno è sincero, ma altri molto arroganti), facile da capire per i friulani, ma sarebbe corretto allora poter scrivere in friulano e costringere a comprendere anche gli altri utenti del sito. C’è una lingua comune a tutti, l’italiano, che potrebbe essere usata con maggiore consapevolezza. Non venitemi a dire che non posso esprimere un mio parere, altrimenti rendete il sito privato, mettete una password e crogiolatevi nel vostro brodo.
    Mandi a tutti,

    Marco

    P.S: il Friuli è davvero soltanto l’area dove si parla friulano, oppure una regione storico-geografica? Allora la casa del mio vicino di casa che parla croato cos’è? Il letto che divido con la mia compagna che parla un’altra lingua europea è per metà terra di nessuno?

  96. Luca ha detto:

    @ABC

    Perchè… io cosa ho scritto?
    “eh si, caro Richi” ? 🙂

  97. Marisa ha detto:

    @ Marco

    Ti ringrazio per la definizione di “pasionaria”. Mi indichi in quali commenti lo sono stata? Mi pare di essermi limitata a dati oggettivi e nulla di più. Che poi è l’unica risposta possibile a chi nega la storia di Gorizia e si limita ad un presente letto soprattutto con i suoi occhi. O anche “ABC” è pasionaria? O tutti i friulani che ricordano che Gorizia è anche friulana, sono dei “pasionari”?

  98. Enrico ha detto:

    adesso incomincio a capire perché questa città è all’epilogo…. ci si perde a parlare di queste cose! POVERI NOI!

  99. stefano ha detto:

    @ abc
    Non ho le competenze per dibattere in maniera approfondita sull’antropologia e glottologia medievale del basso Friuli, solo che mi sembra un po’ buffo restringere Aquileia almeno fino al 400 d.c. come città “friulana” quando era a tutti gli effetti una colonia romana. Poi si sa le invasioni barbariche e l’isolamento feudale hanno fatto delle città alta cosa (agevolando quindi quelle componenti linguistiche già presenti in minoranza sul territorio, e quindi la creazione delle lingue neolatine). Insomma, non me lo vedo il Patriarca che saluta con un “Mandi” e obbliga gli studenti a imparare il friulano piuttosto che il latino. Immagino invece che per 600 anni sotto il medioevo Aquileia e Gorizia abbiano potuto condividere un linguaggio popolare comune, così magari anche più in là fino quasi a Ts… qui però, ripeto, il post dice che Go è friulana! e questo dopo quasi cento post in cui si ripete l’unicità di Go (e la sua separazione per quasi 2mila anni dal Friuli storico) mi sembra un’affermazione ingiusta (ma soprattutto oggettivamente infondata, basta farsi un giro per la città!)

  100. Cristiano ha detto:

    Udine e’ veneta “Giu’ le mani furlani arraffoni”.

    “Chiariamo una volta per tutte che Udine e’ Veneto, e non Friuli”. La crociata parte da Facebook, ricordando il fatto che Udine e’ stata dominata per secoli dalla Serenissima.
    Che nel centro di Udine si parlava dialetto veneto, spazzato via dalla “friulanissima” pulizia etnica.
    Oggi i pochi che faticano a restare veneti in una città di ultra-nazionalisti friulani dicono basta, e ringraziano ancora gli storici che fanno ricerca storica in maniera seria e hanno indagato verso ogni direzione.
    “D’altronde Udine e’ stata chiamata per secoli Repubblica Serenissima” dicono “il veneto lo parliamo solo in famiglia essendo stati inferiorizzati in maniera tremenda da una città super-friulanissima, nonchè anti-kenyota e anti-eschimese”.

    “E la storia di Udine è per secoli stata dentro la storia della Serenissima Repubblica di Venezia …….cerchiamo di non dimenticarlo!”

  101. adriano ha detto:

    talebani veneziani

  102. Marco ha detto:

    Io mi trovavo nella condizione opposta, ovvero eravamo costretti a parlare friulano in famiglia e con i parenti, soportando i vecchi bavosi del centro (500 metri da casa mia) che parlavano una mistura di veneto friulanizzato, che li faceva sentire un po’ diversi dai “contadini” del circondario. Avevano i sldi e questo li faceva sentire superiori, chi non si adattava veniva immediatamentye ghettizzato. In genere tutti sapevano il friulano, a Udine, ma non faceva “status”. Per fortuna l’italiano (e non il friulano) ha spazzato via tutto questo ciarpame già negli anni sessanta, perché a scuola tutti si parlava italiano tra di noi, un po’ più raramente friulano. Il “veneto” a Udine ha avuto il suo apice nel 1900, in genere tra gli anni venti e i cinquanta. In quanto alla “Serenissima”, la città era il centro amministrativo principale, luogo di colonizzazione e di residenza dei nobili, come tanti altri.
    Nessuno si dimentica di questo, forse sarebbe bene anche ricordarsi del resto, caro Cristiano.

  103. abc ha detto:

    @marco 95
    Noi friulani di Gorizia non abbiamo mai obbligato gli altri, tanto meno con le armi, a parlare friulano, invece esiste una certa tendenza in certe parti della nostra regione ad isolarci e a considerarci come diversi (se non proprio, forse, inferiori).
    Ti faccio un esempio: anche su questo sito è stato pubblicato un articolo dal titolo “Parco del Mare@Finanziaria: Dio no xè furlan. Tondo sì” al quale un lettore di Grado ha confermare il modo di dire riportato nel testo della notizia. Qua mi fermo. Per fortuna il sito nel suo insieme ha diversi aspetti positivi, ragion per cui sono ancora qua e partecipo ai dibattiti.
    Molti ignorano che il Friuli è una regione storico-geografica che non è necessario coincida con le aree in cui si parla a larga maggioranza friulano. L’enciclopedia Treccani, che si trova in quasi tutte le biblioteche, a proposito di Gorizia dice: “Città della Venezia Giulia…è uno dei centri del Friuli Orientale”. No ha senso censire i friulanofoni da una parte e tutti gli altri dall’altra, per poi negare che Gorizia (città e provincia) sia anche friulana.

    @luca 96
    “Sì” con l’accento. Senza accento vuol dire un’altra cosa. Ma non ti preoccupare, pure io talvolta scrivo “perchè”, anziché perché per una questione di pigrizia: per scrivere giusto dovrei premere anche il tasto delle maiuscole.

  104. abc ha detto:

    @Marisa 97
    Non potrò mai essere pasionaria: sono maschio 🙂 Dura eh farsi capire!

    @stefano 99
    Non è che il latino si è trasformato nelle differenti lingue neolatine per colpa delle minoranze. I Patriarchi erano quasi tutti o forse proprio tutti non friulani: erano tedeschi, cechi, lombardi, francesi, e alla fine tutti eclusivamente veneziani. Concordo con te sul fatto che non salutavano il popolo con un mandi e che non obbligavano gli studenti, che erano pochissimi, ad imparare il friulano. Tuttavia il latino di qui si è trasformato in friulano. Poi scrivi: “qui però, ripeto, il post dice che Go è friulana! e questo dopo quasi cento post in cui si ripete l’unicità di Go (e la sua separazione per quasi 2mila anni dal Friuli storico)
    A quale post ti riferisci? quasi nessuno ha parlato di unicità di Gorizia, se mai molti, senza essere documentati, hanno negato l’appartenenza di Gorizia al Friuli (sarebbe come negare l’appartenenza di Padova al Veneto). Guarda che il ducato longobardo di Cividale è sorto nel 568. Prima di allora la regione Friuli non esisteva. Come fai a dire che Gorizia è da quasi 2000 anni separata da questa regione? Magari documentarsi un po’ eh? Ti faccio presente che in città dalle parti di Via Orzoni sono state trovate testimonianze archeologiche dei longobardi, quindi la città faceva parte del ducato del Friuli, ecco perchè fino al 1918 esisteva il Friuli Veneto e il Friuli Austriaco. Friulani erano chiamati all’interno della contea austriaca di Gorizia anche i bisiachi e i gradesi, perché si preferiva non usare il termine “italiani”. Carl von Czoernig che non aveva interesse a difendere i friulani essendo boemo (quindi presumo slavo), scrisse che la quasi totalità dei cittadini del comune di Gorizia erano friulani. Tieni presnete che non faveva parte del comune Lucinico, ma viceversa alcuni territori che ora stanno in Slovenia) Non ho qui i dati, ma andrò in biblio a documentarmi. Ingiuste sono le tue osservazioni, non le mie. In città ci vivo e mi capita anche di parlare in friulano con altri cittadini residenti nel comune di Gorizia. Così è, anche se si vuole a tutti i costi negare.

    @Cristiano 100
    Cosa c’entrano i kenioti e gli esquimesi? a Udine i veneti sono arrivati nel 1420, non prima, quando ormai si parlava già friulano e vi sono rimasti fino al 1797. Mi spieghi chi e come impedisce di parlare veneto a chi lo voglia? In cosa consiste la pulizia etnica? Ci spieghi cosa hann concluso gli storici nelle loro ricerche in ogni direzione?

  105. Euroscettico ha detto:

    abc 84
    cito:
    l’espressione “pulizia etnica” entra nell’uso popolare negli anni ’90 attraverso i mass-media, che riprendono e internazionalizzano l’espressione serbocroata etničko čišćenje, usata dai mass-media locali per documentare la guerra civile che in quel periodo stava dividendo la Jugoslavia.
    È probabile che l’espressione derivi da un’analoga espressione in uso nell’ambito militare ex-jugoslavo, čišćenje terena, ovvero “pulizia del territorio” che è stata tristemente applicata nei confronti delle popolazioni italiane dell’Istria.
    Vi sono nella storia precedenti analoghi. Uno dei più tristemente famosi è quello è l’aggettivo tedesco judenrein (“esente da giudei”), applicato dal regime nazista tedesco a quei territori o centri abitati da cui la popolazione ebraica veniva eliminata attraverso la deportazione in campi di concentramento o lo sterminio di massa.

    ….E TU PENSI CHE A GORIZIA CI SIA STATA UNA PULIZIA ETNICA! ….’DEMO ‘VANTI DEI!

  106. cristina ha detto:

    Senza perderci oltre: gorizian-furlan-sloven, la penso proprio come te! Che tristezza vedere gente che non ha ancora capito che proprio in questo misch-masch sta il bello e la forza di Gorizia! E quanto ne avremmo potuto guadagnare, fossimo stati un po’ più svegli e meno provincialotti col paraocchi…

  107. effebi ha detto:

    gorizia è istriana ! 🙂

  108. massimiliano ha detto:

    ocio che tiro anche mi una statueta col duomo…

    gorizia è slovena!

  109. massimiliano ha detto:

    iera una remenada..
    comunque gorizia è tutto questo… anche furlana in parte, ma anche tutto il resto (italiana, slovena, istriana, etc etc..)
    una delle città più particolariin assoluto.

  110. Cristiano ha detto:

    E mi tiro una miniatura del castel:

    Görizia xe’ Austria!

  111. massimiliano ha detto:

    …e mi una de monte grisa 😉

  112. Cristiano ha detto:

    cio’ ‘scolta, Monte Grisa xe’ Trieste,
    qui semo friul, e storico per giunta, per cui date una regolada, arafòn! 😀 😀 😀

  113. massimiliano ha detto:

    ostia, el me ga nasa’!
    me tochera’ impizar el fogolarfurlan, per scaldarme un tocut de frico co un bel tajut de neri

  114. Virus ha detto:

    Gorizia è italiana, friulana è slovena. I problemi nascono quando qualcuno sostiene che è solo italiana o solo slovena o solo friulana.

    Se si sostiene che è friulana per abolire la provincia di Gorizia e per annetterla alla provincia di Udine esclusa Monfalcone per farla annettere alla provincia di Trieste allora non va bene.

    Se invece sostenere che Gorizia è anche friulana serve per valorizzare questo aspetto della città allora va benissimo.

    Questa è da sempre la mia opinione.

    😀

  115. Cristiano ha detto:

    inceccepibile Virus (serio, no ironico)

    Max, lasa piardi ca il frico al e’ buin solo da cividal in su’ 😀 😀

  116. effebi ha detto:

    …ma dire che è friulana non è anche dire che è italiana ? il friuli non è italia ?

  117. alpino ha detto:

    @gorizia-furlan-sloven e che altro so mi..
    me sa che te son fora strada ti, omo, se mi giro per la città furlani non li sento de certo..ma ti sicuramente te sa più de mi e da qualche parte te li ga trovadi..dove iera nascosti sotto el ponte dell’isonzo? nei boschi del Calvario…o in qualche isolata tribù ai piedi del Sabotino…dai su meno monade…

  118. effebi ha detto:

    i xe nascosti, visto el clima de terror in cui i “italiani” li costringi a viver

  119. Cristiano ha detto:

    @Effebi

    no!

    parse’ ca’l Friul al’e’ libar!

    o piuttosto austriaco.

    italiano solo quando dovìn liberarse del “ciarpame” della serenissima, poi dopo ‘vonde, el diventa pulizia etnica

    😀 😀 😀

  120. Virus ha detto:

    mah sempre ste discussioni…
    sempre più noiose

    mior un tajut

  121. boh ha detto:

    SIAMO ARRIVATI AL RECORD DI POST immagino…….boh….. strano pero’ in tutti i post si trovano un sacco di errori, di credenze provicial-popolari e altre cose… …..ben pochi sembra abbiano letto almeno una decina di libri della storia locale diciamo dal tardo medioevo in poi….. la LEG (libreriea) di Gorizia dispone di un sacco di libri su tutti gli argomenti trattati e vi consiglio di regalarveli per avere un felice anno, con meno incompresioni e magari anche qualche bella sorpresa…..

  122. adriano ha detto:

    Bene, interessante, abbiamo stabilito che Gorizia è italiana, slovena, bisiaca, triestina, furlana, veneta, austriaca e forse anche goriziana. Avanti il prossimo…

  123. Marisa ha detto:

    assimilazione = pulizia etnica

    Tante per chiarire che pulizia etnica non è sinonimo di “fosse comuni” come troppi sono portati a pensare, ma la politica di assimilazione è vietata a livello internazionale e considerata una forma “subdola” di pulizia etnica.

  124. Euroscettico ha detto:

    eh? …ma mi sa tanto Marisa che te a Gorizia forse manco ci sei mai stata!

  125. Marisa ha detto:

    @ VIRUS

    Nessun friulano della provincia di Udine (o Pordenone) si sogna minimamente di cancellare la provincia di Gorizia o di annetterla. Figurarsi! Del resto ci ha già pensato Trieste a cancellarvi, prima corteggiando Monfalcone (che Trieste considera ormai periferia di Trieste !) e ora stanno provvedendo a tutto il resto del territorio provinciale.
    Curioso che a Gorizia ci sia ancora chi teme la Provincia di Udine e faccia l’impossibile per cancellare dalla storia di Gorizia il tantissimo che parla friulano….

  126. Virus ha detto:

    Gentile Marisa,
    ovvio che nessun friulano sogna l’annessione della provincia di Gorizia a quella di Udine.
    Oggi leggo qui che “stanno smantellando la sanità isontina a favore di Trieste” e questo
    dimostra ancor di più che tu hai ragione. Ma io rimango sempre fermo sulle mie convinzioni, questo miscuglio di lingue e culture è la vera ricchezza di Gorizia e va tutelata in ogni modo possibile. Per questo si deve dire che Gorizia è italiana, slovena, friulana ma se sosteniamo che è solo friulana, slovena, italiana facciamo del male alla città.

    Ti ricordo cmq che nel 1923 la provincia di Gorizia era già stata annessa a quella di Udine…

  127. Cristiano ha detto:

    Udine vuole mangiarsi Gorizia pezzetto per pezzetto (chi si e’ presa Gorizia Fiere?) esattamente come vuole anche Trieste,
    solo che la parola d’ordine, la strategia e'”FIGURARSI!” non bisogna dirlo apertamente, facciamo una cosa piu’ subdola, inventiamoci la “comunita’ delle provincie friulane” altrimenti i goriziani prendono paura e corrono in braccio a Trieste , ma vi potete prendere un calcio nei denti tutti e due, Udine e Trieste,

    il TANTISSIMO (minchia, ma come parli?) che parla friulano a Gorizia e’ solo nella testolina malata di una che di Gorizia non ha alba, non ci e’ mai stata e parla per sentito dire, pretendendo di parlare per il “tantissimo friulano” di Gorizia.

    Quanto all’assimilazione, usando i tuoi termini, Udine ha fatto pulizia etnica del dialetto Veneto parlato in citta’, quindi e’ il caso di riparare su questo, il Veneto deve poter riprendersi Udine che ha fatto parte della Serenissima per secoli.

    Non venire a parlare a Gorizia come a Trieste di assimilazione come pulizia etnica,
    perche’ qui c’e’ stata la Pulizia Etnica quella vera, quella con la gente che viene presa casa per casa dai soldati, deportata e massacrata, o costretta ad adattare il cognome alla lingua ufficiale per legge, e’ un patrimonio comune della comunita’ di Gorizia ,
    sappiamo cosa vuol dire (ma tu non hai alba) e l’assimilazione forzata (case date solo a chi fa parte di un certo ceppo etnico-linguistico, lavoro dato a chi e’ solo di un certo ceppo etnico-linguistico,ecc..) e’ una cosa che a Gorizia probabilmente e’ accaduta e accade in molte direzioni ma stai tranquilla, quella “italiano vs. friulano” no,
    piacerebbe a te per poter gridare alla “pulizia etnica del friulano” cosi’ che te ne pol ciaparne i skey e portarli a Udine.

    Poi e’ patetico cercare di cercare sponda nella minoranza slovena di Gorizia con “i miei amici sloveni di Gorizia mi hanno detto che…”, ti porto i miei di amici della minoranza slovena che erano a scuola con i friulani di Cividale e ti dicono loro come venivano trattati dai loro santi e perseguitati compagni del popole celeste friulano, stai serena che gli imbecilli sono equamente divisi in tutte le comunita’ di questa regione.

    Se vuoi ti porto anche gli amici di Gorizia che lavorano a Udine e che vengono guardati male e spinti piu’ che esplicitamente a impararsi il furlano, che altrimenti “tapine”, e vienimi a parlare di assimilazione forzata e pulizia etnica contro i friulani a Gorizia.

    Quello che vuoi fare tu e la gente come te e solo creare divisioni e conflitti a Gorizia, cosi’ e’ piu’ facile venire a prendersi qualche tocchettino,
    ma noi dell’assimilazione tanto temuta e demonizzata dai ristretti di mente come te, ne abbiamo fatto la nostra filosofia di vita, il nostro marchio di fabbrica, chi vuole si assimila a chi vuole, chi non vuole amen, nesun te disi niente, ti sta tal tuo che mi sto tal mio.

    35.000 tra Italiani, friulani, sloveni, istriani, meridionali messi a convivere insieme nel bene e nel male, dopo tutte le guerre che ci sono state, sempre rivendicando il mondo e facendoci sgambetti e dispetti a non finire, allo stremo dei nervi ma ormai da 60 anni cavolo, forse benedetti anche da un bicchiere di bianco condiviso allo stesso banco ogni tanto, chi altro lo ha fatto in Europa e nel mondo?

    Siamo da celebrare, contro tutti quelli che ci vogliono divisi!

    Comunita’ come gli istro-dalmati o i meridionali installati da 60 anni qui devono venire a rendere conto a una stupidina e ai suoi mandanti del fatto che sono Goriziani e che hanno cambiato il tessuto etnico-sociale preesistente?

    ma te sa dove che i te sta mandando adesso in sto momento a ti e a quei de la tua banda?

    Brava, proprio li!

  128. cristina ha detto:

    “35.000 tra Italiani, friulani, sloveni, istriani, meridionali messi a convivere insieme nel bene e nel male, dopo tutte le guerre che ci sono state, sempre rivendicando il mondo e facendoci sgambetti e dispetti a non finire, allo stremo dei nervi ma ormai da 60 anni cavolo, forse benedetti anche da un bicchiere di bianco condiviso allo stesso banco ogni tanto, chi altro lo ha fatto in Europa e nel mondo?
    Siamo da celebrare, contro tutti quelli che ci vogliono divisi”

    Bellissima questa Cristiano! 🙂
    Davvero toccante – e senza ironia!

  129. Marisa ha detto:

    Uauhhhh! Cristiano, il “pasionario” triestinocentrico o istriano-centrico?

    Comunque se leggi bene il “tantissimo” non è riferito alla lingua friulana ma alla “storia” di Gorizia.

    E ne caso non lo sapessi, sono stati i “fascisti” a imporre nel 1927 l’unione dell’allora provincia di Udine (che comprendeva anche l’attuale provincia di Pordenone) con quella di Gorizia ed esclusivamente in funzione anti-slovena.
    Quando fu creata dai FASCISTI la “Provincia del Friuli”, era già in preventivo che sarebbe durata il tempo di “bonificare” Gorizia dagli sloveni….poi sarebbe stata ricostituita la Provincia di Gorizia. Come infatti fu fatto. Studiati la storia prima di lanciarti in “appassionati” commenti anti-friulani!
    Gorizia oggi città aperta? Ma dove? Ma quando? E’ solo uno slogan turistico!

  130. massimiliano ha detto:

    questo è il bello, la realtà di noi gente di confine.
    chi non la capisce, non potrà mai capire noi, che siamo in fondo dei gran bastardi.

  131. Marisa ha detto:

    @ Massimiliano,

    guarda che il Friuli e i friulani sono una comunità europea da secoli e che il confine regionale con la Slovenia e l’Austria interessa per il 90% la Provincia di Udine.
    Dunque non siete solo voi “gente di confine”! O pensate che solo Gorizia e Trieste siano località di confine? Pare proprio di Sì! Allora ti prego di dare un’occhiata ad una carta geografica della nostra regione. Credo avrai molte sorprese…..

  132. Morgan ha detto:

    Basta monade, varde che ne cava la sanità…

  133. massimiliano ha detto:

    @marisa,
    e chi ha detto che alcuni friulani non lo siano?
    certamente non gli udinesi o gli abitanti della bassa, ma se guardiamo le valli del natisone, o la carnia o il tarvisiano, lo sono.
    non vedo alcuna sorpresa.
    se poi compariamo la densità abitativa del confine goriziano e triestino con quello friulano, è chiaro che vi sono delle diversità notevoli (complice prima di tutto la conformazione geomorfologica di certe zone montane dove gli insediamenti sono per forza di cose inferiori).
    tutti confinano con qualcuno, cara marisa.
    il problema sta nella mente di chi desidera la chiusura nelle “piccole patrie”, la difesa.
    il confine ha diverse accezioni, può essere interpretato come “limite”, chiusura appunto, oppure come opportunità, cerniera, qualcosa di permeabile, una forma di osmosi sociale e culturale.
    e dentro a questo concetto va poi analizzata la presenza delle cosiddette “minoranze”, la loro identità.
    e la nazione ha ancora senso? oppure la regione ed il regionalismo stanno superando per importanza e velocità di attuazione delle politiche, il potere centrale?
    e i rapporti tra le minoranze? sono rapporti puri ed originali oppure vengono mediati dagli stereotipi imposti dallo stato centrale?

    sono d’accordo con Claudio Magris.

  134. Cristiano ha detto:

    Ah! Parse’ Udin al’e’ viarta!

    Ma fami ridi!

  135. Cristiano ha detto:

    Bravo Max

  136. alpino ha detto:

    @Cristiano
    quoto tutte le tue parole anche gli spazi bianchi..grandissimo concittadino!!!!!!!!!

    @Marisa…basta fare cabaret, la gente qui dentro talvolta lavorando non può rispondere a tono ai tuoi interventi..stai strapzzando la storia antica e presente di Gorizia, la stai violentando con falsi storici, inesattezza, corbellerie…che se ti legge uno dell’Editrice Goriziana si suicida..non sei Goriziana, non sei triestina, eppure ti ergi a profonda conoscitrice di queste due città contrastando addirittura chi, in queste due città ci vive da anni e magari gli ha dedicato la tesi di laurea 😉 io non ho tempo per smontare scientificamente pezzo dopo pezzo le tue tesi, ma se durante le vacanze di Natale il tempo me lo concederà sarà più che lieto di farti dono di un po’ di Storia Goriziana…un saluto

  137. alpino ha detto:

    ps evitiamo per cortesia di usare la parola “pulizia etnica” bisogna sciacquarsi la bocca anche solo dopo averla pronunciata in simili contesti, per rispetto a chi la pulizia etnica l’ha subita veramente!!

  138. effebi ha detto:

    @marisa

    “guarda che il Friuli e i friulani sono una comunità europea”

    Lo sono forse per loro libera scelta ? Quando hanno fatto richiesta (come Friuli)di “annessione” all’Europa ?
    Forse sono stati “annessi” all’Europa in quanto “annessi” all’Italia che è entrata in Europa (friulani inclusi).
    E se il Friuli -quindi- è entrato in Europa prima di altri (vedi Slovenia) forse dovrebbe anche ringraziare chi un tempo la annesse all’Italia.

    O vale sempre o non vale mai 🙂 …carina !

    (ma alla sera tu “rientri a casa” o ti “ri-annetti” alla tua abitazione ?)

  139. Cristiano ha detto:

    @136 Alpino
    @128 Cristina

    grazie, purtroppo sono solo le parole di uno nato a Gorizia da genitori Triestini nati da Nonni tutti Teroni…

    mi perdoneranno i Goriziani “razza pura” 😉

    Muli, mandi che voj a lavora’, W!

  140. effebi ha detto:

    mi chieso se esiste per caso un grande (testadiminchia) burattinaio a buttare lì ste minchiate o se è un “movimento spontaneo” questo che sto osservando e che sembrerebbe dimostrare un qual certo interesse (!?) da parte di ognuno di “sataccarsi” da chiunque per passare con “chiunquealtro”.

    cos’è il nuovo grande gioco del “far e disfar” ?

    (ma la gente comune è di questo che parla ? è di questo che sente la necessità ?)

  141. Alabardato. ha detto:

    Si parla disinvoltamente di pulizia etnica….mmmhhhhhh

    Gli unici che l’hanno subìta in questi territori sono gli Italiani da Aidussina,Caporetto,Postumia ecc.. ne sono dovuti partire 24.000
    E gli italiani di Istria Fiume e Dalmazia che fine hanno fatto???…è una storia trita e ritrita che però non viene accettata da alcuni facinorosi che la ignorano e rivoltano la frittata a favore loro, ma è tipico dei comunisti in generale. Del resto le statuette le tirano loro e chi se non loro??

  142. viceversa ha detto:

    X Cristiano (ma… te son mica de Piedimonte, eh??…): tropa roba!!! E te digo anche: chi che ne vol mal che i ne magni le culate (se i riva)… Per tuto il resto un bon bicer de bianco (… magari de tocai >> no “Friulano” ala faciazza de chi che nol se ga batudo per una dele poche robe veramente autoctone, in tuti i sensi!!) che forse giusta tuto ah ah…
    Saluti a tutti!!

  143. Erika ha detto:

    ..uffi, qualcuno ha detto che è maleducato scrivere in dialetto, quindi…me toca scriver in lingua…

    @ effebi
    😀

    …non so voi…io di certo non mi ri-annetto alla mia abitazione quando torno a casa, ma di sicuro mi ri-connetto alla rete di telefonia mobile italiana quando passo il confine bagno/cucina 😀

  144. Marisa ha detto:

    Salutatemi il castello di Gorizia con il suo “FALSO” leone di san Marco “INCOLLATO” nel 1919…..dagli “italianissimi”, poi diventati “fascistissimi” nel 1925….

  145. effebi ha detto:

    @marisa

    pure il castello di gorizia e il suo “falso” leone sono attualmente “annessi” all’Europa, come il castello di Trieste e quello di Udine.

    Questa imperialista e (fascistissima) Italia è riuscita a tenerli (assieme) e a farli “annettere” (assieme) all’Europa (unita).

    “assieme”…”unita”…. ce la fai a sopportare queste terribili parole ?

    fossimo stati tutti tante piccole microbiche patrie, a combatterci per lembi e porzioni di terra (non occore andare molto lontano per avere dei “bei” esempi)… i friulani sarebbero in europa ? e i goriziani ? i giuliani ?…. (i istriani -de là- ancora speta…. per esempio eh !)

  146. Marisa ha detto:

    @ Effebi

    vai a vedere cos’è successo oggi in Parlamento, prendi nota delle parole che Fini, nel suo alto ruolo istituzionale, ha pronunciato “contro” il Governo nell’aula del Parlamento…..e poi riscrivi il tuo commento!

  147. effebi ha detto:

    marisa ma alora qua per bon stemo fasendo tuto una “macedonia”

    (comunque te me confermi, marisa, che fini xe italian ? o xe furlan ? o gorizian ?)

  148. massimiliano ha detto:

    @marisa,
    cosa centra Fini?
    ha detto delle cose condivisibili istituzionalmente, da qualsiasi parte arrivino.

  149. Alabardato. ha detto:

    Fini, poveraccio, è diventato il paladino della sinistra. Ma mettetelo a capo del Pd tanto con Bersani non andate lontano. Dice che è un ex-fascista e non si può fare? Ma va là ma va lààà i convertiti sono sempre i più ferventi fedeli….ma valàààà ma valààààà

  150. Alabardato. ha detto:

    Anzi,l’analisi giusta della situazione è che la sinistra non esiste più e la partita si gioca esclusivamente su diversi tipi di destre. Di Pietro,del resto, ricorda il primo Mussolini che fece fuori Matteotti e ne rivendicò la legittimità quando in parlamento disse che bisognava mettere al muro alcune decine di ministri e parlamentari.

  151. Marisa ha detto:

    commento 145 = Italia è Europa

    commento 146 = L’Italia non sa neanche dov’è di casa l’Europa

    EFFEBI: difficile da capire?

  152. toro seduto ha detto:

    … intanto la benzina e’ scesa a 1,033 e il diesel a 1,045…

  153. toro seduto ha detto:

    Battute a parte, a tutti i “dibattitori” propongo il seguente quesito:

    Posto che storicamente la citta’ di Gorizia era circondata dai villaggi Šempeter a est, Solkan a nord-est, Pevma a nord-ovest e Štandrež a sud, posto che questi villaggi erano abitati quasi esclusivamente da sloveni, e posto che la citta’ di Gorizia stessa era abitata da gente che parlava una lingua neolatina (definite voi che fosse l’italiano o il friulano) e da gente che parlava sloveno,

    come fate a definirla una citta’ italiana o friulana?

    Ulteriore quesito per chi sostiene l'”italianita'” di gorizia:

    Posto che ad est di Gorizia ci sono gli sloveni eed a ovest ci sono i friulani,

    che cosa ci facevano gli italiani a Gorizia? Era una colonia italiana?

  154. effebi ha detto:

    e in friuli a quanto è la benzina ? come in italia o come in europa ?
    il friuli è una comunità europea (come sostieni tu) senza essere una comunità italiana ?!!!

    di che stai parlanado ? che c’entra con gorizia ? che c’entra con fini ? di che blateri in questa lingua italiana che dimostri di disprezzare ad ogni tua virgola ?

    riesci almeno tu a capire quello che stai scrivendo ? o il passaggio dal tuo friulano (di cui sei pregna) all’italiano (che odi immensamente) ci fa perdere qualche significato del tuo ragionamento che non riusciamo a cogliere

    Marise, L’Italia è tra i fondatori di questa Europa, ti piaccia o non ti piaccia.
    E ti piaccia o non ti piaccia il Friuli-Venezia-Giulia è una delle regioni italiane !
    Vuoi essere dei nostri !? Benvenuta !
    Vuoi farti la tua repubblichetta , il tuo staterello, la tua nazioncina friulana ? Fattela, se ce la fai e non romperci le scatole !

    (sei svenuta ?)

  155. massimiliano ha detto:

    @toro seduto
    giusto il quesito, però bisogna anche dire che il confine è stato alquanto “mobile” nel corso degli ultimi 150 anni. quindi è chiaro che – mediamente – il territorio goriziano e triestino, hanno avuto flussi migratori, culturali, contaminazioni di ogni genere.
    qualcuno è passato e se ne è andato lasciando eredità culturali, artistiche o anche morte. qualche altro è arrivato e si è stanziato lungo questa fascia territoriale. per questo gorizia (e pure ts…) sono difficilmente inquadrabili come “italiane”, “slave” o “furlane”.
    io credo che ognuno abbia il diritto di sentirsi goriziano, triestino, istriano, friulano, slavo, sloveno, croato, etc etc.
    questo, aldilà di quelle che sono state le scelte politiche dei governi statali soprattutto lungo lo scorso secolo.
    bisogna essere in grado di accettare lo status- quo istituzionale e scinderlo dalla connotazione identitaria, che è ben altra cosa.

  156. effebi ha detto:

    TORO SEDUTO… OCIO TE SON SENTADO SU UNA SACRA ZOLLA DE SACRA TERRA DOVE STA PER NASSER UN ALTRO SACRO SLOVEN AUTOCTONO

    (è infatti noto che gli sloveni non nascono e non sono mai nati dal ventre di madri che nel tempo si sono da est qui spostate al seguito di popolazioni migranti ma nascono direttamente qui, dalle sacre autoctone zolle locali)

  157. toro seduto ha detto:

    effebi

    Molto spiritoso!!! Ma non hai risposto…

  158. alpino ha detto:

    toro seduto…
    dimentichi che c’è pure un sud…verso la Mainizza..dove risiedevano gli italiani, comunque hai scisso tra sloveni e friulani quasi che i friulani facciano parte di uno stato a se.
    Comunque troppo comodo dire a San Pietro c’erano gli sloveni e Sant Andrea c’erano gli sloveni..c’erano anche gli italiani…sui censimenti fatti ci sono molti lati oscuri anzi moltissimi..che alcuni istituti regionali ad esempio affrontano sommariamente ed altri saltano..ovvero le modalità di somministrazione dei questionari di censimento ad un popolazione mistilingue analfabeta…
    Un solo elemento: un analfabeta come fa ad indicare sulla carta se sloveno o italiano, se eri analfabeta italiano ti recavi presso il parroco magari che compilava per te…e qui nascono i filoni di studio dedicati alla diocesi Goriziana e alla componente slovena ed italiana al suo interno…se eri sloveno ancora peggio…non capivi gli scritti perchè in italiano oppure se eri analfabeta qualcun altro compilava per te..i censimenti goriziani sono ancora oggetto di diatribe occhio a prenderli per certi..

  159. massimiliano ha detto:

    ..comunque andando a leggere il titolo di questo articolo, fa un po’ ridere il termine “triestini-arraffoni”.
    è un chiaro sintomo della continua frustrazione di qualche kamikaze friulanista amante del masochismo etnico.
    quelli che – per fare un esempio – se non trovano la scritta “sburtait” sulla porta dei bagni di un bar, sono capaci di farsela addosso… 😉

    dato tutto questo supposto odio verso trieste arraffona, sarei curioso di sapere se renzo tondo sarebbe felice se gli spostassero l’ufficio di presidente della giunta regionale, da piazza unità (ts), a via poscolle o via s.francesco (ud)… con un bel panorama fronte-muro.

  160. toro seduto ha detto:

    alpino

    Il mio quesito rimane senza risposta: aggiungi pure la Mainizza (nome evidentemente toscano!!!), ma rimane il fatto che tra la Mainizza e Gorizia e il Tagliamento ci sono e ci sono stati negli ultimi secoli i friulani, mentre tra la Mainizza e G.orizia e Lendava ci sono e ci sono stati negli ultimi secoli gli sloveni, quindi che ci fanno o facevano gli italiani a Gorizia? Erano colonizzatori?

  161. effebi ha detto:

    @toro seduto, alzite e va a veder più su nei post…
    ho già detto che per me gorizia è istriana 🙂
    infatti, dalle sacre zolle della sacra terra dei sacri castellieri sbocciavano i sacri histri, dopo i fascisti legionari romani ghe xe passà sora coi cari per ‘ndar in panonia…
    alo dei ! quando ancora i sloveni se zercava nele steppe molto, ma molto più a est…. del quieto-istro

  162. toro seduto ha detto:

    effebi

    Continui a non rispondere…

  163. Cristiano ha detto:

    @153

    Toro Seduto,
    sulla mi carta’ d’identita’ c’e’ scritto “nato a Gorizia” e sul fronte “Repubblica Italiana.

    Ne deduco che Gorizia e’ italiana, altrimenti ci sarebbe scritto “Repubblica di Slovenia” o “Repubblica Friulana”.

    Cosa ci faccio io italiano fra Sloveni e Friulani?

    Bevo, non c’e molto scampo.

    E non sto facendo lo spiritoso.

    Ti ho risposto Toro Seduto?

  164. Marisa ha detto:

    Vedo che i commenti di ABC non sono serviti a nulla. Friuli? Dove si parla friulano.
    Ripassativi un po’ la storia…..
    A partire dall’epoca longobarda esiste la regione storica geografica Friuli, plurilingue e plurinazionale. Lo sanno anche i sassi, ma non evidententemente alcuni commentatori di questo blog che continuano a considerare Friuli solo il territorio dove si parla oggi friulano. Se poi questi commentatori sono anche italianissimi…..ogni dialogo è semplicemente impossibile.

  165. effebi ha detto:

    La Libreria Editrice Goriziana ha pubblicato i risultati di un interessante progetto di ricerca, condotto con fondi dell’Unione Europea nell’ambito del programma Interreg della Regione Friuli Venezia Giulia dal sociologo dell’Università di Milano Paolo Segatti assieme a un team di collaboratori: ”Lingua e identità in una regione plurale. Il punto di vista di friulani, giuliani e sloveni”.

    “…….solo percentuali assai ristrette di intervistati affermavano di sentirsi esclusivamente friulani. Tra questi, infine, solo una parte ridotta si esprimeva a favore del diritto di autodeterminazione per il Friuli. La maggioranza si collocava invece in una gamma che andava dal sentirsi solo italiano fino a “tanto italiano quanto friulano”.

    quasi il sessanta per cento alla domanda di come si senta, dà risposte che vanno da “tanto sloveno quanto italiano” fino ad un 16,1 per cento che afferma di sentirsi solo italiano. Solo il venti per cento si definisce invece “solo sloveno”.

    forse è il caso che alcuni, che si riferiscono alle minoranze e in queste sono la minoranza, dovrebbero quantomeno prenderne atto e non continuare a pensare di rappresentare e di parlare per una maggioranza

  166. toro seduto ha detto:

    Cristiano

    Aime, no.

  167. Marisa ha detto:

    @ Effebi

    perchè ricopi solo quanto ti fa comodo?
    Modificando così in maniera sostanziale quando scrive il giornalista e soprattutto arrivando a conclusioni che sono solo ed esclusivamente tue.

    IL PICCOLO – venerdì 11 dicembre 2009 – pagina 28

    ” (…) Il problema centrale di cui si sono occupati Segatti e il suo team è dato dal ruolo della lingua come elemento costitutivo di identità, al modo in cui lingua interagisce con altri fattori (in primo piano l’orientamento politico) e il grado di diffusione di identità complesse multiple, in cui, per esempio, una forte identità friulana sia compatibile con il senso di appartenenza allo Stato italiano. (…). Mentre le interviste campione nelle provincie di Udine e Pordenone ruotavano attorno al giudizio sulla legge regionale per l’introduzione del friulano come materia di studio e lingua di insegnamento nelle scuole del Friuli (…). Rispetto ai risultati ottenuti nelle provincie di Pordenone e Udine (e, in parte Gorizia), FORSE IL DATO PIU’ INTERESSANTE E’ RAPPRESENTATO DA UNA CONSISTENTE MINORANZA FAVOREVOLE ALL’INTRODUZIONE DEL FRIULANO COME MATERIA SCOLASTICA OBBLIGATORIA. Tuttavia sarebbe errato interpretare tale scelta come indicatore di un’identità regionale esclusiva (magari con tendenze separatiste), in quanto solo percentuali assai ristrette di intervistati affermavano di sentirsi esclusivamente friulani. Tra questi, infine, solo una parte ridotta si esprimeva a favore del diritto di autoderminazione per il Friuli.(…)”.

    Tradotto, i friulani pur in presenza di una forte identità friulana veicolata dalla lingua friulana, si riconoscono come “cittadini” dello stato italiano e quindi non rivendicano posizioni “separatiste”. Tuttavia c’è una “parte ridotta” di friulani che rivendica l’audeterminazione. “Parte ridotta”….ma comunque esistente! E, secondo me, è molto interessante, sul piano della lettura dei dati, che ci sia una, sia pur “parte ridotta” di friulani, che vuole l’autoderminazione….

    Ma figurati se Effebi, metteva in risulto questo dato….

  168. effebi ha detto:

    e che mi cambia ?

  169. effebi ha detto:

    Tuttavia sarebbe errato interpretare tale scelta come indicatore di un’identità regionale esclusiva (magari con tendenze separatiste), in quanto solo percentuali assai ristrette di intervistati affermavano di sentirsi esclusivamente friulani

    quindi gli altri come si dichiarano ?

  170. effebi ha detto:

    quindi se nemmeno la maggioranza dei friulani si dichiara friulano perchè dovremmo considerare friulani i goriziani ?! (“Gorizia è friulana…”)
    mah ! hai altro da farmi leggere ? hai preo atto che sei una minoranza nella minoranza ? vuoi farti lo staterello !? e fattelo ! ma mi sa che nemmeno i tuoi potenziali fratelli friulani non sono poi molto daccordo. invece di convincere noi, prova a convincere loro.

  171. Marisa ha detto:

    @ effebi

    Certo che il Friuli non è i “Paesi Baschi”. E chi lo ha mai sostenuto? Ed altrettanto certo è che i friulani si considerano cittadini italiani. Ma questo non fa venir meno la forte identità friulana…

    Stai facendo tutto un minestrone estrapolando dall’articolo conclusioni solo ed esclusivamente tue….

  172. Marisa ha detto:

    Commento 170 scritto da Effebi

    Manca un “ESCLUSIVAMENTE” che modifica in maniera sostanziale il testo dell’articolo del Piccolo…..

    Sentirsi friulani e contemporaneamente cittadini italiani, non significa non sentirsi friulani…

  173. effebi ha detto:

    climbig yourself for the glasses

  174. Alabardato. ha detto:

    Da notizie fresche fresche verrà applicata alle testate on line la legge sulla stampa ossia la testata sarà responsabile dei messaggi trasmessi e risponderà delle eventuali querele…….la sagra on line dell’odio e della propaganda sta per finire per tutti!
    Internet, i bannatori di parte ed i fomentatori verranno eliminati. Ci stiamo fortemente spendendo perchè questo avvenga il prima possibile. Internet è uno strumento infernale.

  175. Stefano (l'altro). ha detto:

    continua a sfuggirmi l’applicazione pratica della supposta friulanità o meno di Gorizia.

  176. Luca ha detto:

    “Internet è uno strumento infernale”
    Talmente infernale che duemilioni di persone che su facebook aderivano ad un gruppo di solidarietà per i terremotati dell’Abruzzo si son trovati di colpo e senza saperne niente ad aderire ad un gruppo di solidarietà per Berlusconi!

  177. massimiliano ha detto:

    facciamo prima a mandare a casa questi governanti circensi.
    speriamo avvenga a breve.

  178. Stefano (l'altro). ha detto:

    @ massimiliano (177) io aspetto le elezioni anche se per confermarli e tu?
    Tuttavia cercherei di non andare off-topic.
    GO è friulana?
    Si?
    No?
    Forse?

  179. massimiliano ha detto:

    @stefano,
    ho già detto in merito a go in parecchi post…

    io aspetto le elezioni per mandarli a casa, anche se confido – in via preventiva – nella magistratura 😉

  180. Cristiano ha detto:

    @ 143 Viceversa

    che i me magni il cul, si! 😀

    no omo, non son de piedimonte, son vicin del ospedal (quel novo).

    li a Piedimonte venivo sempre a sonar dal Gigi Lo Re, monumento vivente de storia goriziana, altro che i patriarchi.

  181. abc ha detto:

    Visto che i patriarchi sono poco, facciamo Lo Re papa, oppure Lo Papa re?
    🙂

  182. Cristiano ha detto:

    @181
    Ma te se imagini?
    invece dell’Angelus ogni volta 24 ore de assolo de batteria! 😀 😀
    trooppa roba!

  183. abc ha detto:

    Rifacciamo un momento la storia di questo articolo fin dall’inizio.
    Nel 1976 in Friuli centrale un terremoto uccide 936 nostri corregionali. Si sta per inaugurare l’auditorium di via Roma. Viene scelto di intitolarlo alla cultura friulana. E’ un omaggio al Friuli (la nostra regione, non un’altra) nei giorni della sciagura. In tutti questi anni nessuno può lamentarsi per restrizioni particolari di questa struttura pubblica verso manifestazioni che non fossero friulane. Tuttavia nel 2009 il consigio comunale all’unanimità (maggioranza ed opposizione, italiani e sloveni) decide che così non va bene: bisogna scalpellare quella scritta per sostituirla con “auditorium della cultura goriziana”. Non tutti sono d’accordo, nella nostra provincia esiste una non proprio trascurabile presenza friulana, ma non importa se si schiaffeggia la più antica rappresentanza linguistica della nostra provincia e della nostra regione. Non importa se il consiglio comunale dovrebbe rappresentare tutti, proprio tutti.

    Ma veniamo al commento 117, vi si legge:
    “se mi giro per la città furlani non li sento de certo..ma ti sicuramente te sa più de mi e da qualche parte te li ga trovadi..dove iera nascosti sotto el ponte dell’isonzo? nei boschi del Calvario…o in qualche isolata tribù ai piedi del Sabotino…dai su meno monade…” Comincio dalla parte finale: sotto i ponti e nei boschi a mio avviso ci sono le pantegane e ai piedi del sabotino non vivono isolate tribu di asociali esseri inferiori, ma nostri simili che sarebbero degni di rispetto da parte delle persone civili ed equilibrate anche se non appartenessero al nostro mondo europeo.

    Ed ora chiariamo una volta per tutte se a Gorizia si parla friulano oppure no. Io lo parlo correntemente con gente nata e cresciuta nei rioni di San Rocco, Piazzuta e Straccis, con altri che non so dove siano cresciuti ma che ora vivono in Corso Italia, Via Trieste, quartieri Montesanto, Castello, San Giusto, Campagnuzza, Piedimonte, per non dire Lucinico.
    Inoltre da mesi non sento nessuno parlare sloveno, e allora la minoranza slovena per questo non esiste? Ma suvvia, siamo obiettivi e soprattutto onesti. Vado spesso a Sant’Andrea in un negozio di computer, a volte mi tocca aspettare a lungo il mio turno, ma non ho mai sentito parlare sloveno, nei negozi della città dove anni addietro ti accoglievano all’entrata con un “dober dan” anche se non sapevi una parola di sloveno, ora quasi tutti parlano solo italiano. Nell’appena chiuso bar Vittoria, uno dei pochi che teneva anche numerosi giornali sloveni, nessuno parlava sloveno. Non mi sognerei mai di dire per questo che gli sloveni si sono nascosti sotto i ponti e nei boschi. Un minimo di rispettoper i Goriziani, perbacco.
    Poi chi ha mai detto che il Friuli non è plurilingue.

  184. Pietro Bortolotti ha detto:

    Saluti a tutti, sono il fondatore del gruppo di facebook “incriminato”. Permettetemi alcune osservazioni: Friuli non è dove si parla friulano, ma una regione storica con confini delimitati, di cui fa parte anche Gorizia (e la Bisiacaria); di seguito un link sulla storia della definizione geografica del Friuli:

    http://it.wikibooks.org/wiki/Storia_della_definizione_geografica_del_Friuli

    Il fatto che Gorizia appartenga al Friuli non implica necessariamente che a Gorizia si debba parlare friulano: a Pordenone nessuno lo parla, parlano un dialetto veneto (proprio come a Gorizia) ma nessuno, mi sembra, ha mai messo in discussione l’appartenenza di Pordenone al Friuli. Ad ogni modo è innegabile che fino all’ultima guerra il friulano era l’idioma più parlato in città; poi si è andato via via perdendo per una serie di cause, tra le quali la massiccia immigrazione di esuli istriani.

    I goriziani che sostengono che Gorizia non sia Friuli sono semplicemente ignoranti della loro storia. Inoltre dire che Gorizia appartiene al Friuli non equivale a dire “Gorizia è sotto Udine”; a mio parere il Friuli deve restare compatto con le sue tre province.

  185. JACOPO ha detto:

    CONCORDO PIENAMENTE CON PIETRO…L’UNICA COSA CHE DA PROPRIO FASTIDIO è L’IGNORANZA DELLA GENTE CHE NON CONOSCE LE PROPRIE ORIGINI E DI QUELLE CHE CONFONDONO LE COSE…IL FULCRO DEL DISCORSO è IL FATTO CHE APPARTENERE AL FRIULI NON IMPLICA PARLARNE LA LINGUA:MENTRE IN PROVINCIA DI GORIZIA E ANCHE IN CITTà IL FRIULANO SI PARLA(MARIANO DEL FRIULI,CORMONS,MORARO,GRADISCA ECC ECC)NEL PORDENONESE è ORMAI IN DISUSO…QUALCUNO HA MAI INSINUATO CHE PORDENONE SIA UNA PROVINCIA VENETA?!CHIARAMENTE NO…SOLO ED ESCLUSIVAMENTE PERCHè I VENETI SONO UN POPOLO UMILE E DI LAVORATORI…I TRIESTINI INVECE CHE NON SANNO PIù DOVE MANGIARE DEVONO VENIRE DA NOI A ROMPERE LE PALLE!!!!FRIULI LIBERO!!!!GORIZIA INDIPENDENTE!!!!

  186. Pietro Bortolotti ha detto:

    Amen

  187. augh ha detto:

    “Isaia Ascoli, Venezia Giulia e Litorale… per essere certi di non sbagliare, non si potrebbe tornare a parlare della Contea di Gorizia e Gradisca?”

    Caro Jacopo che ce l’hai con i tristini ingordi e sbafatori, tieni presente che a TS si parlava friulano prima che arrivassero i veneti. Quasi quasi, ora che ci penso, visti gli stretti legami che avevamo con il Patriarcato di Aquileia e che eravamo l’unica città libera, potremmo rivendicare la Capitale del Friuli.

    Ma no, calmati, non farti venire un colpo, stavo solo scherzando 🙂

    Ma saremo un po’ stupidi tutti quanti? Non pensate che volendo definire Gorizia friulana o “giuliana”, cmq si fa un torto agli sloveni? E viceversa? Come si può definire un territorio che ha 3-4 gruppi linguistici? (non dimenticate il tedesco, si parla ancora).

    E cmq su questa polemica, l’eventuale decisione spetta a loro, non a gente di fuori.

    Mi dicono che l’identità delle persone nei posti di frontiera, non è una cosa così banale… se faccio il giro di tutti i miei parenti nell’arco di 1 giornata, possono saltare fuori anche 4 delle varie identità linguistiche che sono presenti in Regione.

    E ce ne sarebbero altre, vogliamo contarle? Friulano, Carnico, Veneto-Pordenonese, Veneto-udinese, Sloveno, Triestino, Goriziano, Croato, Tedesco, Greco, Gradese, Serbo… Valli del Natisone, Resia, Sauris, e certamente ne sto scordando diverse. E le religioni? Ebrea, Cattolica, Protestante divisa in 6-7 confessioni, Greco e Serba Ortodossa… in alcuni di questi casi, l’identità religiosa è più forte dell’identità nazionale. E sta arrivando l’Islam, immigrati e lingue di tutto il mondo.

    Ed in questo scenario, c’è gente che dice ai friulani che i triestini li vogliono derubare, altri dicono esattamente le stesse cose ai triestini. I goriziani, per fortuna, erano rimasti fuori da questo luogo comune, chissà se ci riusciranno ancora 🙂

  188. viofla ha detto:

    siamo nel 2010,e devo constatare che c’è ancora gente che discute su queste cretinate.
    Come i fioi … questo xe mio, quel più brutto xe tuo ecc.
    Fra poco avremo minareti e moschee in ogni paese della regione (alias X regio), e noi poveri provincialotti su cosa andemo a discuter ?? Se Goriza xe friulana o triestina.

    Ma quello che da più fastidio vedere su Facebook , è l’odio di certi frequentatori e moderatori verso tutto quello che non è friulano ma soprattutto triestino.
    Classico razzismo da osteria.

    Per mia esperienza di vita , a Gorizia conosco gente che parla furlan (poche), che lo capisci ma non lo parla (tante). Poi, ci sono anche quelli che il friulan non lo parla e non lo capissi.Dopo parliamo anche di chi parla sloven e dialetto gorizian .

  189. Pietro Bortolotti ha detto:

    Perchè dovrebbe essere una cretinata questa discussione? vorresti che si parlasse sempre solo di come portare la pace nel mondo? è un argomento come un altro e per alcuni può essere interessante

  190. viofla ha detto:

    Questa discussione è fuori tempo.
    Siamo invasi da genti e popoli di tutte le etnie e religioni (in special modo quella mussulmana e cinese ). Andiamo a vedere nei grandi centri, si trovano extracomunitari di tutte le provenienze con i loro usi e costumi, e ogni anno che passa son sempre più numerosi.Le loro attività commerciali e artigianali aumentano ogni giorno .
    E voi vi preoccupate se uno parla friulano o no, se uno è di trieste o udine, oppure se è di Mossa o Lucinico .
    Poi ci sono persone che parlano con odio e astio solo per sentito dire, o perchè non sono mai uscite a vedere cos’è il mondo oltre il proprio orticello( vedasi il commento 185).
    Ripeto, classico campanilismo e razzismo da osteria. Visto tutto ciò, questa discussione perde di qualità e non è per niente formativa.
    Mandi pais

  191. Tergestum ha detto:

    Gorizia SOTTO Udine?? Oddio.. a memoria ricordo una polemica sulla denominazione “friulano” per i vini del Collio, ricordo una polemica per i prodotti “tipicamente friulani” e una di qualche settimana fa sulla DOC Friuli… poi se preferiscono il Friuli, non parlando il friulano e dopo il precedente di una città che ha fatto di tutto per staccarsi da Udine (Pordenone), liberi di farlo… per alcuni l’autolesionismo è un piacere!

  192. FurlanLucinis ha detto:

    SCUSATEMI MA A LUCINICO DA CHE MONDO E’ MONDO SI PARLA FRIULANO ….BUS E TRENI RIEMPITI….LA MAGGIORANZA DEI GORIZIANI PARLA ITALIANO E SLOVENO ….A LUCINICO SIAMO FRIULANI COSI COME TUTTA LA PARTE OVEST DELLA PROVINCIA DI GORIZIA … MA DA QUI A DIRE CHE LA CITTA’ DI GORIZIA SIA ITALIANA,SLOVENA O FRIULANA MI SEMBRA UNA CAZZATA …SIAMO IN EUROPA . COMPORTIAMOCI DA GENTE APERTA …P.S.IO A GORIZIA PARLO SEMPRE IL FRIULANO COI MIEI AMICI !!!!! SOI DI LUZINIS !!!!

  193. Raff BB ha detto:

    Jo o soi di Luzinis e, mi displas amis, o tabai par furlan ducj i dis !!!

  194. LuisaG ha detto:

    suggrisco a chi ignora la Storia ( e per Storia intendo STORIA e non propaganda politico-campanilistica ) che nelle terre tergestine vivevano i Carni ( Celti) che tra la seconda e la terza battaglia contro le Legioni di Roma prima di capitolare se ne andarono in massa gereando le genti fi Carinzia ( Karn-ten) , Carn-iola e Carni-a. Ter-GESTAE = Ter-gestum
    A Trieste si parlava una lingua proto-Carni-ca prima che esistessero friuli e Carnia.
    Parliamo di 2200 anni fa.
    Trieste esiste da migliaia di anni priuma di Roma, i castellieri sono solo alcune delle testimonianze
    Lo Storico che riportò tali fatti in tempi “recenti” era un vescovo, un tale SCUSSA nel XVII secolo..
    Cercatevi e compratevi, se ancor esiste, il tomo ( 700 pagine), poi completato dal Kandler.

    Storia Cronografica di Trieste

    I friulani e i Carnici sono figli delle genti Giulie e NON IL CONTRARIO.

    Gorz & Triest hanno fgatto parte dell’ Impero Asburgico per 700 anni, Udina NO, gli Asburgo non erano interessati nè a terre, nè tantomeno a genti, con misera cultura.

    ci sarà un motivo per cui ancora nel 2016 Udina ( vero nome della cittadina) ha 80.000 abitanti e Trieste 210.000. si sono inventaTI UNA LINGUA ( UNA LINGUA è TALE QUANDO LA STRUTTURA GRAMMATICALE è A SE STANTE ) invece il friulano cambia solo i termini dall’ Italiano.
    Il triestino invece ha struttura a sè, dovuta al tedesco e altre influenze.

    PS ai vicini friulani, se non vi piace Trieste, non andateci a lavorare..

    e ai Triestini dico, più orgoglio e amor PAtrio ( per Trieste ) e ora che potete tutelatevi di più e staccatevi da sta regione TEGNA, noi Goriziani verremmo, anzi torneremmo con voi volentieri.

  195. Simon ha detto:

    Storia, cultura, origini. Imperiali o Repubblicani.
    Ci stiamo facendo traviare da obblighi “Politici” e non “Umani”.
    Certo, se il problema si riferisce al solo aspetto politico, dobbiamo darci una connotazione giuridica, ma non credo che sia questo il senso dello“sentirsi” Friulani o Giuliani.
    Perdonate se non faccio grandi discussioni “Politiche”o “Storiche”, ne avete già parlato in modo più che esauriente, io vorrei solo dare il mio modesto parere personale. Ovvero:
    Madre Friulana(dal cognome Longobardo), Padre Goriziano(di minoranza Slovena), avi Imperiali. Ed io ? Beh, io sono nato a Gorizia, ci vivo, ci lavoro.
    Una cosa sola è certa in questa grigia domenica di ottobre 2023.
    Guardo fuori dalla finestra e vedo la precarietà delle strade, economia in sfacelo, il degrado della società e della cultura, cui solo gli anziani come me sono forse ancora legati.
    Guardo il castello, e mi innamoro ogni giorno di nuovo della sua Storia.
    Guardo verso Est e verso Ovest e vedo le quote che mi circondano con il loro verde, guardo a Sud e vedo le colline di rosso Sommacco che mi rammentano le grandi Battaglie.
    Ascolto le voci, osservo gli sguardi, rimembro cognomi e pseudonimi. Vivo di fatti oggettivi ma ciò che sono è soggettivo, o meglio, è intimo mio soltanto.
    In definitiva, per me, Gorizia è e sarà un argomento delicato, argomento di città di confine come pochi. Con questo non voglio concludere senza dare il mio personale parere su Gorizia, anzi…

    Per me, Gorizia è città Imperiale, della famiglia dei Mainardini del Tirolo, del Conte Enrico II(non IV), quella del Castello di Bruck nella splendida citta di Lienz in Tirolo.

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