7 Settembre 2009

A Trieste beccato un giro di fatture false per 15 milioni

Fatture false per più di 15 milioni di euro, 4 milioni di Iva non corrisposta allo stato, ricavi in nero per 10 milioni e cinque persone denunciate: è, secondo ApCom, il bilancio di una serie di controlli e verifiche fiscali portate a compimento dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trieste a seguito di indagini di polizia giudiziaria.

Un’evasione eseguita con un sistema di frode per evadere le imposte sui redditi e l’Iva attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, che aveva come fulcro una importante società triestina operante nei settori dell’edilizia pubblica e residenziale privata.

Le indagini hanno permesso di accertare un meccanismo evasivo che, con l’annotazione in contabilità di fatture per operazioni inesistenti relative a costi mai sostenuti e con un articolato e sofisticato complesso di operazioni bancarie, consentiva agli autori di rientrare in possesso delle ingenti somme pagate a ditte compiacenti operanti nel settore edile e facenti parte della stessa organizzazione. I reati contestati spaziano dall’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale alla truffa a danno dello Stato. E’ emerso anche il coinvolgimento di imprenditori e faccendieri compiacenti e di numerose “teste di legno” che, in cambio di lauti stipendi, hanno prestato il loro nome per non far apparire il ruolo dei reali amministratori nella gestione delle imprese coinvolte. Una di queste era stata appena trasferita da Trieste in un’altra città del Sud Italia, per ostacolare le indagini in corso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *