Sul campo di concentramento di Visco, in provincia di Udine, su cui ho già avuto modo di scrivere in passato, continua a sussistere il silenzio. In base alle testimonianze storiche risulta che vi furono rinchiuse tra le 3 e 4 mila persone, rastrellate anche a colpi di lanciafiamme, furono rinchiusi anche 120 bambini e molte donne. La sua attività disumana ha avuto luogo tra il 1941 e il 1943, imprigionando in prevalenza sloveni e croati. La superficie dell’area, che comprende anche l’ex caserma Borgo Piave, è enorme, è di circa 130 mila metri quadrati. A febbraio 2013 i candidati del Partito democratico, alla Camera ed al Senato, hanno attraversato i luoghi che rappresentano il Friuli Venezia Giulia, con l’iniziativa “Dalle tue parti”, ed il Campo di concentramento di Visco è stato uno di questi luoghi ad essere “toccato” dalla citate visite.
Il Pd, come è noto, è attualmente al Governo sia centrale che in Friuli Venezia Giulia. La neoeletta Presidentessa del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani ha manifestato interesse verso tale sito, verso la sua storia, recandosi più volte nel citato luogo e dichiarando che “andava trattato meglio”. Se quel campo di concentramento non è andato totalmente dimenticato ciò è grazie al lavoro svolto dallo storico Ferruccio Tassin e dall’associazione Terre sul confine.
Ora non esistono più alibi, neanche la crisi può essere una sorta di scusante.
Dalle parole passiamo ai fatti. Quello di Visco è l’unico campo di concentramento del regime fascista in Italia ancora integro, cerchiamo di mantenere integra la memoria, libera da ogni speculazione e da ogni catena che conduce all’oblio.
Ultimi commenti
Jure Kovačič su
Scampoli di storia. Poteva una persona già deceduta guidare il corteo del 5 maggio 1945 ?
Scampoli di storia. Poteva una persona già deceduta guidare il corteo del 5 maggio 1945 ?
da semplice cittadino non posso altro che condividere l’sigenza di conservare la memoria e il sito di Visco. Qualcun altro che ha maggiore competenza e potere di me lo faccia presto, subito, ora!
Possiamo anche tutelare Visco, Gonars, Sdraussina e tutti i restanti.
Il problema è tenere aperto un CIE a Gradisca al giorno d’oggi e non passare per ipocriti.
Dai, su, non scherziamo per favore. Paragonare il Cie al campo di concentramento di Visco non sta né in cielo né in terra.
Non scherziamo su ‘ste robe!
@nick
io penso che tu abbia dei seri problemi cognitivi. in pratica non sei capace di cogliere il sottotesto delle affermazioni degli altri. questa tua carenza cognitiva fa si’ che i tuoi interventi siano sempre fuori contesto.
in questo caso particolare, il sottotesto e’ questo: serracchiani&co. sono ipocriti, se visitano visco, pronunciano discorsi appassionati contro il razzismo, le deportazioni e gli internamenti di 70 anni fa, e contemporaneamente mettono in atto una politica in tema di immigrazione basata sul razzismo (razzializzazione del mercato del lavoro), le deportazioni (nel deserto libico, date in subappalto alla polizia libica) e gli internamenti (in libia e nei cie).
@2 e @4 dite cose vere che dovrebbero far riflettere e che le condivido in toto
associare il CIE e campo di Visco…
mmm… visto da una certa angolazione potrebbe anche non essere un azzardo, in effetti, in un certo senso (ma guarda un pò)
se il CIE è un campo di concentramento… anche Visco lo era, certo… certo…
complimenti.
@effebi
provocazione rispedita al mittente. artificio retorico da quattro soldi. quello che si sta dicendo e’: in questo paese non si e’ mai fatto un serio dibattito pubblico sui crimini di guerra e sui campi di concentramento italiani. ci si e’ nascosti dietro ai crimini di guerra e ai campi di concentramento tedeschi, dimenticandosi che per molti popoli “i tedeschi” siamo stati noi. ma noi siamo “brava gente” noi non siamo razzisti, noi non facciamo certe cose. e invece… certe cose le abbiamo fatte, le facciamo eccome, continuiamo a farle, in forme diverse magari, ma l’idea di fondo e’ la stessa: noi siamo una civilta’ superiore, eccetera eccetera. fare di visco un monumento senza trarne lezioni per l’ oggi, sarebbe l’ennesima foglia di fico sulla nostra incapacita’ di metterci in discussione.
Visto che il lager di Visco è parte integrante delle controverse vicende del confine orientale, forse finalmente abbiamo un uso intelligente per il vagone di soldi stanziati per la Giornata del Ricordo Selettivo… posto che la casta che attualmente li ‘gestisce’ abbia un minimo di decenza.
Bravo Ufo! Ti do super ragione! Quanto si é speso per dire menzogne e distorcere la storia negli ultimi 80 anni? Libri, giornali, film, enti, associazioni, feste, mai la verita’…. Per gli sporchi interessi di pochi eletti senza scrupoli e un po’ di coscienza…
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in questo paese non si fa niente di serio, in effetti si discute di cose serie sui forum…
Come mai in quella sciagurata giornata neofascista e neoirredentista che è il 10 febbraio non si parla di queste cose ma solo delle fantomatiche “migliaia” di infoibati, mai esistiti per altro?