23 Aprile 2010

Arrivano le rondini! O sono i rondoni? Ecco come distinguerli

el sunto In arrivo rondini e rondoni, due specie che spesso vengono confuse. Ecco come riconoscerle e quali sono le differenze di abitudini

Nei giorni scorsi alcuni lettori hanno segnalato la presenza in città di rondini e rondoni. Spesso, a causa dei loro nomi, queste due specie di uccelli migratori vengono confuse. Vediamo quali sono le differenze.
La Rondine (Hirundo rustica) è comune nelle campagne e zone coltivate, molto meno, se non del tutto assente, in città. Qui nidifica da sola o in piccole colonie, costruendo un nido di fango e paglia nei sottotetti o nelle stalle. La colorazione delle parti superiori è di un nero bluastro, le parti inferiori sono bianche mentre la fronte e la gola sono rosse. Carattere distintivo è la coda, che presenta una biforcazione molto evidente. Le penne timoniere esterne, soprattutto nei maschi, sono molto lunghe e sottili. Vola in maniera particolarmente elegante e acrobatica, grazie alle ali appuntite e alla forma della coda. A terra invece è piuttosto impacciata a causa delle zampe molto corte. Il canto (garrito) è un cinguettio emesso sia da posata che in volo. Caccia in volo insetti e per questo è molto utile all’agricoltura. Purtroppo l’uso indiscriminato di pesticidi ha ridotto enormemente il numero di rondini.

 

rondini

Rondine

Specie simili sono la Rondine rossiccia (Hirundo daurica), con gola e groppone bianco-rossicci; il Balestruccio (Delichon urbica) dal caratteristico groppone bianco e dalla coda meno forcuta; il Topino (Riparia riparia) comune vicino a argini di fiumi, cave di ghiaia, pareti a picco sul mare; la Rondine montana (Hirundo rupestris) che frequenta le zone montane. La sistematica (la scienza che classifica gli esseri viventi in base alle loro caratteristiche) pone tutte queste specie nella famiglia degli Hirundinidi.
Altro discorso per i rondoni. La sistematica classifica questi uccelli nella famiglia degli Apodidi (“senza zampe”). Il curioso nome deriva dal fatto che questi animali hanno zampe cortissime, tanto che se si posano a terra hanno grosse difficoltà a riprendere il volo. Per questo motivo vivono quasi perennemente volando (possono addirittura dormire in volo) e si posano solo quando nidificano, il che avviene in cavità di edifici, fessure su dirupi o buchi di alberi. Nelle nostre città vive il Rondone (Apus apus), dal colore grigio scuro con parti inferiori nere. E’ più grande delle rondini, con ali strette e rigide, coda corta e forcuta. Vola molto in alto, in stormi non troppo numerosi, emettendo grida stridule.

rondone

Rondone

Un’altra specie visibile nelle nostre zone è il Rondone maggiore (Apus melba). Si possono osservare gli stormi sfrecciare nel cielo lungo la strada costiera che porta a Trieste o sulle pareti a picco sul mare della Riserva Naturale delle falesie di Duino. E’ più grande degli altri rondoni e presenta le parti inferiori bianche con una fascia marrone che attraversa il petto. Specie simili sono il Rondone pallido (Apus pallidus) visibile in alcune zone del sud dell’Istria e sull’isola di Lussino e il Rondone cafro (Apus caffer), sporadico visitatore del sud della Spagna, proveniente dall’Africa.
I rondoni sono dei volatori potenti e spettacolari: le ali falciformi gli permettono di toccare velocità che superano i 200 km ora, con manovre che farebbero impallidire un caccia a reazione. Se, mentre gli osservate, vi passano bassi sopra la testa potrete sentire il caratteristico rumore delle loro ali fendere l’aria. Sono grandi divoratori di insetti, specialmente nella stagione riproduttiva, quando devono nutrire i piccoli. I pochi esemplari visti in questi giorni sono le avanguardie degli stormi che nelle prossime settimane occuperanno i cieli delle nostre città. Aguzzate la vista e segnalateci futuri avvistamenti: i prossimi ad arrivare saranno i balestrucci, le piccole rondini nere con il groppone (la parte finale del dorso, dove inizia la coda) e le parti inferiori di colore bianco.

Rondone maggiore

Balestruccio

Questa settimana vi segnaliamo il sito dell’associazione ornitologica Astore, che si occupa di monitorare costantemente l’avifauna presente nella nostra regione:
www.astorefvg.org

A questo link un bel libro sugli animali triestini e dove trovarli.

 

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9 commenti a Arrivano le rondini! O sono i rondoni? Ecco come distinguerli

  1. brancovig ha detto:

    bell’articolo

  2. ser Paolo ha detto:

    Molto bello.

  3. Bibliotopa ha detto:

    e qualcosina sui balestrucci?
    per i nidi delle rondini ( nella mia zona, centro, rondoni) fin che ci sono nelle vecchie case va bene, ma quando le ridipingono o rifanno, immagino che tolgano i vecchi nidi: Questi poveri rondoni trovano in giro il materiale per rifarsene di nuove?

  4. Dorian Lorenzutti ha detto:

    @ Bibliotopa
    Se i nidi delle rondini vengono danneggiati o distrutti durante la ristrutturazione di una casa verranno ricostruiti dagli uccelli la primavera successiva (ovviamente solo se questo accade al di fuori del periodo riproduttivo, quando le rondini non ci sono). Addirittura, per invogliare le rondini a nidificare si appongono ai sottotetti delle tavole di legno con degli “abbozzi” di nidi non finiti fatti in cemento, collanti o altri materiali simili in modo da stimolare gli uccelli a concludere la costruzione. Quindi a loro basta trovare del fango e dei vegetali secchi.
    I rondoni in città nidificano in cavità o buchi dei sottotetti delle case (dove si infilano a tutta velocità con abilità sorprendente) e non necessitano di fango per la costruzione del nido. Il problema potrebbe venire dalla chiusura di queste cavità se la casa viene ristrutturata, ma di solito nei vecchi edifici rimangono sempre dei fori di areazione per il sottotetto. Altro discorso per gli edifici moderni, inadatti di solito alla nidificazione di questi uccelli. Esistono però nidi artificiali per rondoni formati da cassette rettangolari. Su You tube è possibile vedere dei brevi filmati su questi manufatti.

  5. Domenico Cogo ha detto:

    Ieri 3 maggio, di pomeriggio credo di aver visto almeno 4 rondoni, volare sopra un bacino d’acqua di circa 6,5 ha, li no notati perchè c’erano pure delle rondini, una trentina, più piccole e più scure. In quel momento a pelo d’acqua c’erano molti insetti e si stava approssimando un breve acquazzone. L’area si trova a nord della provincia di PD vicino alla sorgenti del Sile. Grazie per le spiegazioni.

  6. Martha ha detto:

    Molto interessante!

  7. Carlo ha detto:

    mi chiamo Carlo e abito a Viareggio in un quartiere di periferia. Da pochi giorni, diciamo cinque, sono arivati i balestrucci ben riconoscibili dalle vostre indicazioni. Hanno fatto tre nidi sotto i balconi di due abitazioni poste al secondo piano. Questo si verifica periodicamente da diversi anni e immagino siano i soliti o le nidiate dell’anno precedente. per quanto concerne i rondoni, sono ben visibili e li vedo continuamene in un edificio posto a poca distanza: li vedo entrare e uscire a alta velocita’ da sotto i tegoli del tetto di un negozio di macelleria.
    Vi ringrazio per le vostre informazioni e per le immagini delle rondini.

  8. Gianni ha detto:

    Proprio questa mattina, ho visto volare in pieno centro a Treviso una specie di uccelli che sembravano rondini. Mi sono chiesto se era possibile un arrivo così in pieno inverno. Probabilmente si tratta di balestrucci.

  9. Angela ha detto:

    Il nido di rondoni della casa disabitata a fianco la nostra è stato chiuso perché ricostruita.
    Ora pare che una coppia stia approfittando di una piccola crepa nel nostro sottotetto levando materiale. Immagino la stiamo ampliando. La nostra casa è stata ristrutturata tre anni fa ma la fessura è stata provocata dalla caduta di un albero che ha divelto un filo della luce. Il muratore sarebbe dovuto venire a chiuderla nei prossimi giorni. Ora siamo molto indeciso sul da farsi. Sarei felice di ospitarli ma temo danni per infiltrazioni. Vero è che il “ buco” ( davvero esiguo) è proprio sotto gronda, ma sono combattuta. Ormai sono un paio di settimane che li vediamo volare ma solo due gg fa mi sono accorta che si appigliano al muro e asportano materiale. Pensavo quasi di lasciarli fare quest’anno e durante l’inverno riparare e sostituire il nido con uno artificiale… Grazie.

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