Il progetto Triesteabbandonata, di mappatura, descrizione e recupero della storia di immobili abbandonati a Trieste e in Friuli Venezia Giulia, compie dieci anni, realizzato dalla fotografa Giada Genzo, dalla giornalista Micol Brusaferro e dall’esperto di comunicazione Emilio Ripari, con un archivio di circa 200 siti dismessi in tutta la regione.
LA MOSTRA
L’anniversario sarà celebrato con una mostra, che sarà inaugurata il 2 aprile alle 18.30 al centro commerciale Montedoro di Muggia, lo spazio che anni fa ha accolto la prima esposizione del gruppo, che poi ha portato altre mostre anche alla biblioteca statale di Largo Papa Giovanni, all’ex ospedale militare e ad Hangar Teatri. L’evento questa volta avrà un focus non solo su edifici dimenticati e caduti nell’oblio, ma anche su fabbricati che poi sono stati recuperati e riqualificati.
La mostra, ad ingresso gratuito, sarà allestita fino al 4 maggio e ospiterà anche una selezione di fotografie di Ascosi Lasciti, con una vasta sezione dedicata al progetto Dusty Dancing.
Ascosi Lasciti, di cui fanno parte Triesteabbandonata e Dusty Dancing, è un’associazione di rilevanza nazionale che da tempo ha l’obiettivo di far prendere coscienza dell’immenso patrimonio immobiliare sommerso in tutto il Paese, ma anche quello di raccontare aneddoti, di informare e di denunciare. Intenti comuni quindi con il gruppo triestino. Dusty Dancing invece è un team di fotografi con la passione per le discoteche abbandonate e in disuso in tutta Italia, simbolo di un’epoca gloriosa ormai passata. La speranza e l’obiettivo del progetto è di mettere in evidenza, anche in questo caso, storie di degrado e abbandono.
LE FOTO ESPOSTE
Tra le immagini esposte alla mostra ci sono edifici che ormai sono usciti dal degrado dopo anni di abbandono, come l’ex stabilimento della Fissan della zona industriale, acquistato e ristrutturato da un’impresa che lavora nel settore della logistica. C’è anche il vecchio centro elaborazione dati di via dell’Istria, davanti al cimitero, diventato un supermercato, e poi alcune strutture iconiche come l’ex discoteca Hippodrome di Monfalcone, anche questa trasformata in supermercato o le famose piscine di Grado con bar annesso, eliminate per creare un nuovo parcheggio.
Tra i baluardi dell’abbandono ci sono gli scatti con il drone della scuola di Santa Croce, implosa e ormai ridotta a un rudere dopo un incendio, gli interni della scuola di via Fianona, visitata grazie al Comune di Trieste, chiusa anche questa dopo un rogo, o alcune caserme ormai semi distrutte sull’altipiano. Ci sono anche le foto spettacolari realizzate a velivoli dismessi a Gorizia, realizzate grazie ai referenti del sito.
DIECI ANNI DI TRIESTEABBANDONATA
Sono oltre 200 i siti che Triesteabbandonata ha mappato in dieci anni prima a Trieste e poi ampliando il raggio d’azione in Friuli Venezia Giulia: caserme, scuole, fabbriche, ville storiche, depositi, stazioni ferroviarie, discoteche, bar, ristoranti, magazzini, valichi confinari, cinema, teatri, case di riposo, colonie, alberghi, impianti sportivi, piscine e parchi gioco. Non tutti gli edifici sono stati resi noti o pubblicati, alcuni restano solo nell’archivio del gruppo, per preservare e tutelare al massimo la loro esistenza e il loro stato. Nascosti tuttora agli occhi di molti.
Tra le curiosità incontrate nel corso del tempo un cumulo di radio e televisori degli anni Cinquanta e Sessanta, una stanza riempita totalmente di bottiglie di birra vuote, automobili, moto e scooter polverosi e inutilizzati da decenni, alcuni giocattoli degli anni Ottanta molto popolari, schedari con vecchi documenti ancora intatti, videogiochi da bar degli anni Novanta.
DICHIARAZIONI
“Abbiamo iniziato un’opera di scoperta, denuncia e catalogazione di siti dismessi soprattutto nella speranza che possano essere recuperati, – ricorda Giada Genzo – un impegno che abbiamo intrapreso tra i primi in Italia, senza mai danneggiare o depredare alcun sito. Dopo di noi tante altre persone si sono messe a ‘caccia’ di immobili abbandonati, purtroppo non con la nostra stessa finalità. Ma noi continuiamo sempre con l’intento dell’inizio, documentare e sottolineare quanto il patrimonio dismesso vada recuperato e valorizzato”.
“Rispetto ai primi anni – aggiunge Micol Brusaferro – stiamo assistendo per fortuna a una svolta positiva in Friuli Venezia Giulia, soprattutto di recente, grazie al Demanio, che con diverse aste e ribassi anche importanti ha venduto beni che sono stati o che saranno recuperati. E anche grazie al Comune di Trieste e a quello di Muggia, che hanno inserito tra le alienazioni edifici che possono sperare finalmente in un recupero. Senza dimenticare i privati, che hanno portato a termine ristrutturazioni di immobili altrimenti fermi e chiusi, come sta succedendo per l’hotel Obelisco o come già successo per l’hotel Lido”.
“Siamo orgogliosi di questo prestigioso traguardo dei primi dieci anni del nostro progetto, – afferma Emilio Ripari – un’idea nata quasi per caso ma che da subito ha alimentato in noi la convinzione di essere sulla strada giusta. Quella non solo di aprire gli occhi alla collettività sul numero di siti abbandonati e sulle loro condizioni, ma di stimolare progetti di riqualificazione, restituendo dignità a luoghi altrimenti destinati a un degrado sempre crescente. Vedere negli anni alcuni siti tornare a nuova vita ed essere consapevoli, nel nostro piccolo, di aver fornito il nostro contributo, è la vittoria più importante. Un contributo che continuiamo e continueremo a dare anche in futuro”.
CONFERENZE, INCONTRI IMPEGNO CON LE ISTITUZIONI
Con il progetto Triesteabbandonata sono state organizzate conferenze, momenti di incontri con le scuole, approfondimenti con enti pubblici ed è stato fornito anche materiale a studenti universitari che hanno dedicato tesi ed elaborati sul tema dell’abbandono. In diverse occasioni, in passato l’archivio fotografico, video, storico è stato anche messo a disposizione di enti pubblici e privati, sempre nell’intento di un recupero. Di recente è stato anche rifatto il sito di Triesteabbandonata, che offre una panoramica su molti dei beni mappati.
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