Quante volte ci siamo trovati in difficoltà d’avanti a un mobile, o una porta, una finestra o altro che non funziona bene o vorremmo adattarlo e non sappiamo come fare e abbiamo bisogno di un falegname.
Conosciamo e approfondiamo questa nobile importante e rara professione intervistando il falegname Felix Andreescu.
Al quale chiediamo subito: COSA L’HA SPINTA A FARE QUESTA PROFESSIONE?
Subito dopo il mio arrivo a Trieste mi sono messo alla ricerca di lavoro.
Riscontravo delle grosse difficoltà nel inserimento lavorativo fino a quando ho incontrato la falegnameria Zambon che si accorta delle mie fragilità e mi ha aiutato a crescere a livello professionale, facendo un lavoro che si è basato molto sulla creatività, e ho trovato un grande piacere a scoprire un mondo pieno di emozioni.
E COME HA INIZIATO?
Ho iniziato come ragazzo di bottega, portando gli attrezzi agli operai più anziani e al mio ”idolo”, che era il i nostro capo, il sig. Zambon, che ci incoraggiava, sempre, con la sua saggezza a spronarci a dare, ogni giorno, di più.
Possiamo dire che il falegname è figlio dell’artigianato, ma più artistico e utile.
È da evidenziare come la modernità di internet aiuta molto a farsi conoscere: es. Basta scrivere solamente il nome (in questo caso Felix, e si trovano tutte le informazioni necessarie).
Internet è uno splendido anello, che lega passato e il futuro.
L’artigiano e l’artista, questa distinzione è tornata ad essere labile. L’artista si fa artigiano accogliendo materiali e linguaggi che hanno a che fare con la quotidianità, conferendo loro una suggestione estetica. L’artigiano con la sua crescente qualità va a realizzare oggetti che esprimono un alto grado di creatività e di bellezza.
Un artigiano è un lavoratore esperto che utilizza attrezzi, macchinari e materie prime per la produzione o la trasformazione di determinati manufatti (oggetti o alimenti).
Prima della rivoluzione industriale tutta la produzione era affidata a loro.
Ricordiamo, che pochi giorni fa, il 19 MARZO, era SAN GIUSEPPE! Definito nel Vangelo secondo Matteo come uomo giusto, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa e fu dichiarato patrono della Chiesa.
San Giuseppe era un falegname!
Nel testo greco dei Vangeli la parola che designa Giuseppe con il suo mestiere è τέκτων (tektōn) e nella corrispondente traduzione latina come faber, sia in Matteo che in Marco, ed è comunemente tradotto nelle lingue moderne come falegname.
È il patrono dei papà ma anche di falegnami, ebanisti, carpentieri, senzatetto.
INFATTI LEI È ANCHE MOLTO SENSIBILE ALLE PERSONE BISOGNOSE.
Io penso che SAN GIUSEPPE sia una guida per me, io spesso rivolgo a lui le mie preghiere e non mi sento abbandonato e per tanto io a mia volta non riesco ad abbandonare mai gli ultimi (le persone che hanno perso il sorriso e la speranza ).
Un falegname è un artigiano che lavora il legno per fabbricare o riparare mobili, serramenti… ma anche per realizzare cose molto più impegnative.
LEI È MOLTO CRESCIUTO PROFESSIONALMENTE, FA ANCHE ARREDAMENTI SU MISURA…
Restauri mobili, complementi e cucine su misura…
Arredamenti per giardini, uffici, arredamenti navali…
QUALE IL SUO STILE PREFERITO?
Come falegname amo lavorare il legno, ma è sempre più rara la cultura delle cose fatte a mano e che duri per sempre. Le persone sono perentamente alla ricerca dell’occasione
per risparmiare e in molti si approfittano dalla poca preparazione in materia creando il danno dei RIFIUTI CHE È UN GRAVE PROBLEMA.
FA ANCHE ALLESTIMENTI PER NEGOZI E MOSTRE, E QUI RITORNIAMO AL DISCORSO DEL LEGAME TRA UTILITA’ E ARTE. LEI SI SENTE UN ARTISTA?
Io trasformo le descrizioni dei clienti in oggetti, è quasi una forma d’arte.
COSA DIREBBE A UN GIOVANE PER FARGLI FARE QUESTO AFFASCINATE LAVORO?
Che per fare il falegname serve amare il proprio lavoro e rispettarlo ed essere perennemente in sfida con se stessi, cercando di superare i propri limiti.
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