26 Marzo 2025

La Jenny e la Bora: storia d’amore (e di vento) tra cani e Trieste

el sunto Una dichiarazione d’amore a quattro zampe tra le vie di Trieste: un racconto poetico su come i cani rendano Trieste più viva, buffa e meno sola

La Jenny è l’amante possessiva e selvatica del mio moroso. Ha quattro zampe, la coda e i colori dell’autunno, non si fa coccolare mi ruba il letto, non si fa accarezzare dagli altri. Quando sono le 11 della mattina e sono a casa, lei inizia a piangere mugugnando fastidiosamente  perché è ora del suo pranzo. Alle 18, la solita storia, ancora pianti da viziata per la pappa. Jenny ha una caratteristica: delle dita in più sulle zampe posteriori su cui delle volte si incastra correndo. È un incrocio di razze, naturalmente. Viene dalla Bosnia, si porta dentro un po’ di guerra. Quando sono con lei, devo stare attenta, i rumori o i vestiti particolarmente “arieggianti” la spaventano e anche i bambini che, naturalmente, vedendola così bella – la definii la Naomi Campbell dei cani – vorrebbero accarezzarla.

jenny cani trieste

Selvatica e timorosa, Jenny,
C’è un momento davvero particolare per lei ed è quanto tira la Bora. Esattamente come il mio defunto cane Tommy, che lei non ha purtroppo conosciuto, teme la Bora soprattutto quando sta in casa. Cerca rifugio e anfratti ovunque, prova a comprimersi e infilarsi sotto il letto, dietro e negli armadi, prova a passare dove non riesce, entra nella doccia pur di essere coperta. Eppure, in casa il vento non c’è, se non forse solo il rumore e qualche cigolio degli infissi non proprio moderni. Quando usciamo, però, La Jenny si prende tutta la forza della Bora stessa e si trasforma in felicità, orecchie ballonzolanti, voglia di correre, voglia di girare tutto il mondo, anche se passa da via Ciamician e via Besenghi. È come se il suo peso si dimezzasse e lei diventasse leggera come un uccellino. Non si rende conto che, vicino, ha una che non ama tanto stare al vento. Me, che sono piuttosto leggera e freddolosa, e piuttosto… calmati Jenny, stop Jenny, non tirare Jenny, occhio che cado Jenny

La felicità della mia bambina a quattro zampe sembra acuita da questo fenomeno bizzarro come lei, la Bora, che fa impazzire un po’ tutti, pur regalando cieli rari ed estatici raggi di sole e tramonti. I cani ci permettono di vederli quando magari staremmo al caldo in casa.

La Jenny e io siamo due malandrine che portano a spasso il vento forte, che aspettano il ritorno di chi amano, che si contendono sul letto lo stesso uomo. Alla mia Jenny, ho scritto una canzoncina, si chiama Jenny Long Legs perché lei ha le zampe molto lunghe. La canzone poi dice che ha la bellezza di una regina dipinta da Van Gogh, salta sulle onde, e riposa sul mio cucino.

L’amore per i cani è un fenomeno inspiegabile. L’impronta migliore di Dio, mi vien da dire.

jenny cani triesteIeri notte, mi sono alzata perché avevo i crampi dalla fame. Sono andata in cucina, ho preso due biscotti e li ho divisi a letto con Jenny che si era svegliata con più fame di chiunque al mondo per poi ridormire sempre con più sonno di chiunque altro al mondo.
Questa volta, era un altro il terzo incomodo, uno che russacchiava e che amiamo.

I 25 mila cani di questa città, la rendono migliore, più birichina e buffa, soprattutto, rendono i suoi abitanti meno soli. Il problema delle cacche, affare grave le cui vittime sono soprattutto i proprietari di altri cani perché va detto che camminiamo più degli altri, non intacca la poesia che è questo animale. Ogni padrone, poi, è convinto che il proprio cucciolo è il più speciale in assoluto. Ve lo dico io, non è vero, è La Jenny la più speciale perché è un po’ matta.

 

Claudia Pezzutti una storia bluClaudia Pezzutti. Sono nata nel 1980 in provincia di Treviso. Vivo e lavoro a Trieste dove mi occupo di disabilità. Con lo psudonimo di Claudia Libra ho pubblicato Carteggio d’inverno (Noon 2016, scritto con il poeta Ianus Pravo). Sono autrice di spettacoli teatrali accompagnati da musica dal vivo, Donne che si raccolgono col cucchiaino da sole (2018), Non è l’amante (2020), liberamente tratto da L’amante di Marguerite Duras, Strange Fruit, sulla vita delle cantanti jazz e le vittime in Iran, scritto in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulla donne nel 2022. Nello stesso anno ho pubblicato La Passiflora con Calibano Editore, una raccolta di racconti riguardanti l’amore, l’eros, la morte, Dio, con la prefazione dello scrittore Pino Roveredo. Con la stessa casa editrice ho pubblicato nel 2023 Una Storia Blu, romanzo con i disegni del pittore Ugo Pierri.
Collaboro inoltre come redattrice con il mensile di arte e cultura online Il Ponterosso e il giornale di strada Volere Volare e tengo un corso di scrittura presso l’ALT, Associazione di cittadini e familiari per la prevenzione e la lotta alla tossicodipendenza, al reparto di alcologia.

1 commenti a La Jenny e la Bora: storia d’amore (e di vento) tra cani e Trieste

  1. Nicola Amore ha detto:

    Che bellezza!!!

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