Foto TJ Krebs
27 Gennaio 2025

Angelo Comisso, l’intervista al noto musicista jazz

el sunto L'intervista di Maria Fuchs a Angelo Comisso, noto pianista e musicista jazz

Oggi abbiamo il piacere di conoscere meglio il pianista e musicista jazz Angelo Comisso.
Sempre dietro la sua umiltà, nasconde la sua vastità musicale, anche a livello internazionale.
Conosciamolo meglio: Angelo Comisso mostra interesse per la musica Jazz fin da giovanissimo sotto la guida del padre trombettista jazz e intraprenderà, dall’età di quindici anni, un percorso professionale che lo porta a suonare a fianco di musicisti di levatura internazionale.
Si è esibito in molti importanti Festival Jazz in tutta Europa e oltre. Durante la sua permanenza negli Stati Uniti ha lavorato come pianista per la Walt Disney ad Orlando e ha suonato in varie parti del mondo!

Angelo Comisso , nel 1992 si diploma presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia in pianoforte classico, approfondendo la sua formazione classica ottenendo anche il compimento in composizione.

Ha fatto moltissimi CD, a quale è più affezionato?

Sì, ho fatto vari CD. Ho vissuto un periodo creativamente e artisticamente molto florido… suonando con ottimi e “blasonati” musicisti europei… suonando in giro nei festival in Europa e non solo; intensa per esempio è stata la mia collaborazione professionale con il trombettista tedesco MARKUS STOCKHAUSEN… con il quale, in diverse formazioni ho all’attivo 5 lavori discografici. E importantissimi concerti… in Germania e altrove.
Il CD e/o lavoro discografico a cui sono più affezionato potrebbe essere lo STABAT MATER che ho interamente scritto per coro femminile e formazione in trio di ascendenza jazz improvvisativa e con ausilio di elettronica dal vivo.
Un altro CD a cui sono affezionatissimo è il primo che ho inciso in trio… piano jazz trio. il titolo è “TOWARDS HOME”.. .ero giovane: la musica lo riflette!!!
Comunque ogni Cd rappresenta un momento importante della mia vita musicale… e soprattutto della mia vita reale!

Tutto è iniziato come professore di musica presso la scuola 55, poi diventata CASA DELLA MUSICA. Che ricordi ha?

Sì… debbo molto alla Scuola 55 (ora CASA DELLA MUSICA)… ho iniziato le mie prime esperienze didattiche e poi ho ricevuto molte opportunità che mi hanno aperto la porta a nuove collaborazioni professionali. Ho dei ricordi molto belli… con colleghi disponibili e fondamentalmente persone di valore… in particolar modo l’attuale Direttore.
Ho avuto anche modo per tre anni di svolgere attività didattica al Collegio del Mondo Unito di Duino e presso altri prestigiosi Istituti.

Ricordiamo che attualmente insegna anche Pianoforte e Musica d’assieme Jazz presso la Casa della Musica di Trieste! Lei è molto sensibile alle sensazioni che vengono date dalle atmosfere, ricordiamo i vari concerti fatti alle prime luci del giorno. Dalle montagne al nostro suggestivo molo Audace nell’ambito del TRIESTELOVESJAZZ. Ci racconta di più?

Sì… per me il mondo in cui vivo… è molto importante e prendo, ricevo, mi ispiro da Esso…(nel bene e nel male)… ripeto… ho un concetto di vita artistica e non… molto socratica ovvero… stiamo in mezzo alla gente e alla realtà… i musicisti che stanno e creano le loro TORRI D’AVORIO… non mi sono molto simpatici!

C’è qualche altra cosa che vuole aggiungere?

Continuare a fare musica… sia attiva cioè concerti, nuove composizioni, sia didattica. L’aspetto didattico, l’insegnamento della Musica è molto importante in una società, soprattutto in un periodo dove stiamo assistendo, purtroppo, ad un decadimento dei fondamentali civili e sociali… un declino… sgretolamento dei Valori… vige l’imperativo assoluto dell’ IO e dell’Apparenza… quindi anche se poco… penso che la Musica potrebbe avere un ruolo basilare per tutti Noi, in particolar modo per le giovani generazioni… oramai “sballottate” in ‘sto mondo del Nulla che sono i vari Social e consimili.

Quali sono isuoi prossimi progetti e programmi?

I miei prossimi progetti sono di realizzare, diciamo entro l’anno in corso, almeno due nuovi CD con diverse formazioni, trattando, tra l’altro, tematiche sociali molto attuali… come del resto spesso faccio ed ho fatto nei miei precedenti lavori musicali… una sorta di “musica civile” un po’ rifacendomi al concetto del “teatro civile”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *