13 Dicembre 2024

L’intervista a Simone Tarsi, giovane musicista

el sunto L'intervista di Maria Fuchs a Simone Tarsi, giovane musicista triestino

Proprio adesso che purtroppo la cronaca ci descrive i giovani di oggi come violenti o bamboccioni, abbiamo tanti ragazzi bravi e alcuni super bravi e dei veri e propri talenti. Tra questi abbiamo incontrato Simone Tarsi, musicista triestino; nato proprio nella città della bora, che come dice il cantautore Lucio Corsi nella sua canzone TRIESTE: Il vento no, non era un freno, ma una spinta utile…
Gli chiediamo:
Come ha deciso di intraprendere questa carriera?

Ho deciso che nella mia vita avrei voluto suonare, dopo un po’ di tempo dall’inizio delle scuole superiori, mi sono totalmente innamorato della musica classica, le emozioni che mi dà sono uniche e indescrivibili.
Quando mi metto al pianoforte entro in un mondo a parte, mi sembra proprio di non essere più su questa terra e inizio a viaggiare con le emozioni e con i miei sentimenti.
Per me suonare è il modo di dare sfogo a tutte le mie emozioni, felicità, tristezza, rabbia ecc…
È proprio da questo che ho capito di voler suonare nella mia vita, perché con la musica riesco ad essere me stesso a trecentosessanta gradi.

Qual è il suo repertorio preferito? E perché?

Il mio repertorio preferito è sicuramente quello romantico dell’800, lo trovo estremamente commovente e ricco di emozioni, soprattutto dato il periodo storico, quello del romanticismo.
Le musiche a cui mi rifaccio di più sono quelle di Chopin, sicuramente sono quelle che trovo più inclini alla mia personalità, e ai miei gusti.
Le melodie di Chopin sono uniche e magiche, e trovo veramente che sia un peccato che con il passare del tempo siano sempre meno accreditate tra la musica da ascoltare.

Il suo stile a chi si ispira?

Il mio stile si ispira a molti esecutori, quindi non saprei bene rispondere alla domanda, sicuramente cerco di prendere le qualità migliori di tutti i grandi pianisti che vado ad ascoltare e in qualche modo farle mie nei brani che eseguo.

Quali sono i suoi prossimi programmi?

Studiare e studiare. Sviluppare un nuovo repertorio da poter suonare in qualche concerto nella primavera del 2025 e magari qualcosa anche al concerto del liceo musicale (la scuola che frequento).

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