L’INUTILE DOMANI
Fogli candidi intrisi di lacrime
penna abbandonata e morta.
L’aria che respiravo e assaporavo
è cambiata, è pesante, sa di gas.
Le mie mani amare
accarezzano solo nuvole cariche di pioggia.
Arranco nelle strade
tra risate di ragazzini che giocano
e giovani che si baciano,
mentre pensieri contorti
mi vorticano nella mente.
Fisso il soffitto nell’oscurità,
ho sempre la sensazione di vuoto nel cuore.
Quando mi addormento, vedo te,
ma non riesco a toccarti e a tenerti stretta.
Sono affondato troppo in profondità
fino a perdere me stesso.
Chi sono io, adesso? Chi sarò un domani?
Già, quel domani che non ci vedrà mai insieme,
con tutto questo amore che mi si diffonde dentro
ma che qui dentro è destinato a restare.
So che un giorno tu avrai una bella vita,
so che sarai la Stella nel cielo di qualcun altro,
ma perché, dannazione, perché non puoi essere la mia?
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