26 Gennaio 2024

L’intervista a Nicola Santini, “cittadino adottivo di Duino Aurisina”

el sunto L'intervista di Maria Fuchs a Nicola Santini, Maestro di Bon Ton ed esperto di costume, felicemente trapiantato a Duino Aurisina.

Oggi abbiamo il grande piacere di intervistare Nicola Santini, noto al pubblico televisivo nazionale per essere Maestro di Bon Ton ed esperto di costume, oltre ad essere direttore editoriale del mensile di gusto e buongusto dell’euroregione: Qubí quantobasta.

Galateo, moda, enogastronomia… Come si vorrebbe presentare ai nostri lettori?

Come un fortunato cittadino adottivo di Duino Aurisina, il luogo che da meta di vacanza è diventato casa e base lavorativa nella quale prendono forma tante delle mie idee. A volte diventano articoli, altre libri, altre ancora contenuti per la tv e la radio che sono il mio pane quotidiano.

Sappiamo bene che l’educazione aiuta a vivere meglio: allora perché è fuori moda?

Perché la gente non vuole vivere meglio, vuole vivere alla moda. Vuole tutto e subito e non guarda in faccia a nessuno. Oppure non conosce il potere della buona educazione. Che è il passepartout per tutte le relazioni.

Qual è la prima cosa da non dimenticare di fare, per iniziare al meglio la nostra giornata con il piede giusto, secondo le buone maniere?

Nella città del caffè nessuno mi perdonerebbe se non dichiarassi che è con un nero o con un capo che si inizia al meglio. Però una cosa devo dirla: in vent’anni di pendolarismo e quasi due di permanenza, non ho ancora capito come ordinare un cappuccino a Trieste senza che mi guardino in modo strano! (ride, ndr)

So del suo grande amore verso gli animali, in particolare a riguardo dei cani chihuahua. Cosa risponde a chi pensa che i chihuahua non siano veri cani? E a chi dice che i cani non possono entrare nei ristoranti, cosa dice?

In realtà amo tutti gli animali, topi compresi. Animaletti di grande intelligenza penalizzati dalla mancanza di cultura. I chihuahua sono con me da due generazioni di cani. Il primo, Otto, arrivato per caso, senza che conoscessi il carattere e l’intelligenza di questi cani che si sentono cuccioli tutta la vita; poi sono arrivati Ettore e Svevo. Per me che sono spesso in giro per l’Italia e amo portarli in viaggio, si sono affermati come la razza ideale. Ristoranti intolleranti compresi. Cosa rispondo a chi dice che non sono veri cani? Non mi è mai capitato, ma credo che chi si permette di dire una cosa simile, semplicemente non sia un vero uomo. Quanto ai locali dove non sono ammessi, li evito. E alle persone che dicono in modo generico che i cani non dovrebbero entrare nei ristoranti, rispondo che non esistono cani maleducati, esistono padroni che non sanno educare. Purtroppo, però le regole sono valide per tutti, non possono vedere caso per caso, quindi mi affido al buon senso, non sempre con successo.

Lei è molto noto anche per essere stato uno dei tutor nel programma televisivo di RAI 2 “Detto Fatto”, e in altri programmi come La Prova del Cuoco e Cotto e Mangiato su Italia Uno. Cosa le hanno dato queste esperienze?

A Detto Fatto mi sono divertito perché abbiamo sperimentato una formula nuova e spiritosa per divulgare le regole del Galateo. La prova del Cuoco mi ha lasciato un sacco di segreti per la cucina di tutti i giorni, mi ha fatto conoscere l’Italia in ogni angolo attraverso i piatti e soprattutto ho avuto una grande maestra televisiva che è Antonella Clerici. Cotto e Mangiato ha il compito di spiegare la cucina in pochi minuti e anche le mie rubriche di Galateo sono essenziali. Sono un volto del programma da nove anni, e i tempi televisivi li ho imparati in quella palestra. Tessa Gelisio è straordinaria.

Quali sono i suoi prossimi progetti?

Un festival di Letteratura Enogastronomica con tutte le più grandi firme della cucina italiana a Duino Aurisina, itinerante nelle varie frazioni. Ma il 2024 mi vedrà molto impegnato anche con la tv, con qualche veloce passaggio anche al cinema e nelle fiction. Nel frattempo la prima serie che mi vede come conduttore di un talent per Mediaset Infinity è già in onda sulla piattaforma. Si chiama La Nave della Bellezza ed è stato scritto da Aldo Dalla Vecchia. Una sfida tra lookmaker con i professionisti del The Look Maker Institute a bordo di una nave da crociera.

C’è una domanda che vorrebbe che le facessi?

Tutti mi chiedono perché sto così bene qua, io che nasco in Toscana, studio in America e lavoro tra Roma e Milano. E la risposta la prendo in prestito da Rilke e dallo slogan de La Corsa della Bora: “Essere qui è meraviglioso”.

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